PARTE TERZA - Capitolo 12 (XII)

   Nonostante la differenza di stazza fosse nettemente a favore di Barkley, i due caddero dalla parte del killer, in una sorta di comica danza tribale. Il cranio dell'omone dagli occhi di fuoco si frantumò sullo spigolo del ripiano di lavoro della cucina, con un rumore secco, accompagnato da un vigoroso spruzzo di sangue e di qualcos'altro, che a Dave parve di poter identificare come materia grigia.

   Una volta a terra, il signor Metzelder provò una sensazione a dir poco strana, un sapore diverso in bocca. Qualcosa di schiumoso, caldo e dolciastro al gusto. Si sollevò dal corpo immobile di Barkley pervaso da un'improvvisa debolezza lungo tutto il corpo, ritrovandosi subito dopo in ginocchio a sputare grossi grumi di sangue, di un colore rosso vivo.

   Ed eccolo il motivo di tutto ciò.

   Una lunga lama penetrava per chissà quanto nel suo costato, appena sotto al muscolo pettorale sinistro, contratto in uno spasmo innaturale. Proprio lì, giusto giusto tra una costola e l'altra.

   Sempre più debole, Dave si lasciò scivolare all'indietro, con il respiro che si fece via via più impegnativo e pesante.

   La vista gli si offuscò puntata sui musi pelosi di Ice ed It. I loro lamenti subirono un eco sempre più lontano.

   Poi improvviso tutto diventò buio ed ogni suono tacque.

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