PARTE TERZA - Capitolo 11 (IX, prosegue...)

   Improvvisamente Dave avvertì qualcos'altro di strano nell'aria. Sentiva una forte repulsione all'idea che, appena uscito da quel negozio, sarebbe tornato in quella casa vuota. C'erano state troppe cose strane ultimamente. Un'infinità di cose strane. Si girò nuovamente verso il televisore, ora una superficie nera leggermente incurvata. Era stato appena spento? Si rivolse così alla ragazza, che nel frattempo aveva preso a passare la sua spesa sul lettore di cassa.

   <<I televisori appesi al soffitto sono stati spenti ora?>>

   La giovane sorrise, poi interruppe ciò che stava facendo e si guardò attorno in modo discreto, con un paio di occhi verdi che a Dave ricordarono dolorosamente quelli della moglie defunta. Gli occhi di Ellen non erano mai cambiati, neppure nel dolore e nella sofferenza, nemmeno in punto di morte: quel ricordo non si sarebbe mai sbiadito.

   Infine, quando la bionda cassiera riportò la sua attenzione sull'uomo che le stava di fronte, si sporse in avanti ed iniziò a bisbigliare, in tono colloquiale:

   <<La domenica mattina quelli restano spenti. Quel tirchio del mio capo... hai presente chi è... insomma il vecchio George... ha paura di spendere troppo in elettricità. Ecco perché la domenica mattina niente tv e niente musica.>> Dopo un'altra occhiata furba a destra e a sinistra concluse: <<Pensa che certe volte non le accende neppure durante la settimana.>>

   Possibile che l'incubo fosse ricominciato?

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