PARTE TERZA - Capitolo 11 (III, prosegue...)
<<Vi ringrazio molto. In effetti ho dovuto affrontare un periodo difficile, ma ora va decisamente meglio.>>
...potrebbe andare ancora meglio se voi vi toglieste dai piedi...
L'anziana donna roteò il grigiore dei propri occhi verso il carrello di Dave, esaminandone incuriosita il contenuto ed incalzando:
<<E' proprio sicuro che tutto vada per il meglio?>>
Per un attimo Edward distolse lo sguardo dal signor Metzelder ed osservò in modo pensieroso la moglie, annuendo con un gesto del capo, come a voler sottolineare una certa importanza nelle parole di Margareth. La lucida pelata di quell'omino sembrò brillare alla luce dei neon del negozio. Quando tornò a fissare Dave, arricciò il naso screpolato dall'incessante scorrere degli anni, nel tentativo di migliorare la messa a fuoco della persona che gli stava di fronte. Sembrava un'orrenda maschera del giorno di Halloween.
<<Credo proprio di sì.>> tagliò corto Dave, depositando nel carrello una confezione famiglia di patatine surgelate, uno di quei pratici prodotti già pronti e solo da riscaldare sul momento.
Il problema fondamentale di quella bizzarra coppia era uno solo, ma piuttosto grave a giudicare dalle reazioni di chi li conosceva. Edward e Margareth Stone erano vicini di casa di Dave. L'abitazione degli uni si trovava a poche decine di metri dalla villa dell'altro. In quel quartiere, quei due vecchietti erano considerati dei veri e propri ficcanaso, dotati di una curiosità insaziabile, ben al di là del normale limite di sopportazione. Per chiunque avesse avuto a che fare con quella gente, era una cosa esasperante il loro atteggiamento.
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