Capitolo 45

SIMONE

" È che cazzo Simone manco fosse Superman che non l'hai vista arrivare!!!"
La mia coscienza non fa altro che ripetermi quanto io sia stato stupido, cretino, ingenuo,  e ho finito gli appellativi che si possono ripetere con decenza, perché poi ci sono le parolacce ma è meglio non riportarle. Comunque il tutto si richiude a un unico termine è per dirla alla Giusy: un fesso!

Ho immediatamente allontanato da me quella arpia di Lavinia.
Un senso di disgusto nausea e disgusto mi ha colpito.
Gli avrei mollato uno schiaffo e ho tirato su la mano pronta a colpire il suo viso, ma poi mi sono bloccato.
Non è possibile che ancora non ha capito che tra me e lei è finita? Che mai e poi mai potremo tornare insieme?.

O forse io non sono stato abbastanza chiaro?
Ma adesso mi spiego a modo mio!

Penso che la mia faccia sia un maschera di rabbia, la vedo allontanarsi da me e impallidire.
Forse pensava che la mia mano a mezz'aria avrebbe colpito la sua guancia.
Stringo un pugno e me lo porto alla bocca battendo più sulla mia bocca per cercare di calmarmi.
<< Lavinia non devi mai più pensare di potermi toccare nemmeno per sbaglio! MAI è mai più devi pensare di potermi toccare. >>
Sono serio e minaccioso.
<< Scusa è stato solo un momento di debolezza...>> sussurra lei.
<< Prendi le tue cose e vattene.>> tuono arrabbiato.

Va via di corsa, mentre io mi accascio sulla mia sedia.
Mi slaccio la cravatta e allento i primi bottoni della mia camicia.
Mi manca l'aria e sento la testa scoppiarmi.
Chiudo gli occhi e cerco di respirare a fondo.
Il mio telefono vibra, ed è Giusy.
La sua foto appare sul display del mio telefono e mi perdo a guardare i suoi occhioni.

Come farò a uscire vivo da questa situazione? Giusy mi ammazzerà. Mi aveva messo in guardia più volte e io ho sempre sottovalutato le sue parole, ho sempre solo pensato che la sua fosse gelosia e che io potessi gestire la situazione.
"Simone la femmina l'ha fatta il Diavolo" .

Decido di non rispondere di prendere tempo per calmarmi, Giusy ha una specie di radar che funziona anche quando siamo lontani.
Devo uscire da questa stanza anche perché adesso è impossibile lavorare, prendo le cose che mi servono e me ne vado a casa.

È passata un ora dalla chiamata di Giusy, è tardi e forse ora starà dormendo.
Gli mando un messaggio per augurarle la buona notte, e mi scuso per non aver riposto.
Aggiungo i soliti cuoricini e bacetti.
Mi metto a letto, ho solo bisogno di dormire e togliermi di dosso il peso di questa serata.

Non doveva succedere....

Domani a mente fresca ragionerò sul da farsi.

LAVINIA

Erano mesi che pianificavo di restare sola con lui, è difficile fingere indifferenza.
Nascondere i sentimenti che si provano, mantenevo le distanze, invece avevo sempre e solo voglia di stare vicino a lui.
Mi mancano le nostre serate, i nostri discorsi, anche le nostre più banali abitudini.

Di cosa parlerà mai con quella cafona? Cosa progettano insieme?

Spesso mi chiedo cosa avranno in comune, cosa lui ha visto il lei.
È così diversa da me, sia per aspetto fisico che per modi di fare.
Più ci penso e più non riesco a trovare una logica a tutto ciò.
Come si può passare da una persona raffinata come me a uno scaricatore di porto come lei?
Mentre lui parlava a telefono con lei aveva una strana luce negli occhi, erano ridenti.
Io non ho mai notato quel luccichio nei suoi occhi quando era con me.

Forse dovrei chiamare un esorcista o rivolgermi a una maga, sono sicura che quella gli ha fatto qualcosa di oscuro.

Simone resta sempre il mio amore è solo questione di tempo e le cose torneranno al loro posto.
Non hanno nessuna possibilità di essere felici, lui si stancherà di una così, la differenza sociale è troppo evidente.

Sta sera l'ho baciato, non avevo pianificato ciò, però è successo.
Quando mi ha detto che non aveva mai raccontato a Giusy del incidente, ho capito che per me c'era ancora una speranza. Il fatto che lui non l'abbia detto a lei vuol dire solo una cosa: che non si fida di lei completamente e che teme il suo giudizio.

Questo può essere il punto debole che posso sfruttare a mio vantaggio.
Devo solo capire come usare queste informazioni.

Il senso di pietà mi ha smosso quando ho capito che si sentiva ancora solo in quella brutta storia, ha dovuto affrontare tutto da solo, il mio tradimento e il senso di colpa per aver quasi ammazzato un uomo.
Volevo stargli vicino ed è stato più che naturale baciarlo.

Avevo bisogno di sentire la sua bocca sulla mia, ed è stato bellissimo.

Certo non è durato molto, e lui dopo ha avuto una reazione abbastanza brusca, non se l ha aspettava e ho temuto che mi colpisse.
Mi ha intimato di non fare mai più una cosa del genere.
Me ne sono andata impaurita e in silenzio.
Ho pensato che fosse meglio non insistere, avrei voluto approfondire quel contatto.
Però ci sarà tempo per riprendere e recuperare il tempo perso.

Adesso devo solo aspettare e studiare la prossima mossa.

Buona sera
Capitolo un po' corto, ma è un passaggio.

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