Capitolo 44
GIUSY
"Ci credo nei miracoli, nonostante tutto quello che mi è successo credo ancora che la vita ha in serbo qualcosa di buono per me.
Da quando ho conosciuto Simone mi sento felice come chi riceve un dono inaspettato."
L'amore di qualcuno è un bene prezioso.
Lui, il classico belloccio che mai penseresti che ti degnasse di uno sguardo, con la sua simpatia e con la sua leggerezza è riuscito a far breccia nel mio cuore.
Ha preso la bambina che era in me l'ha spogliato delle sue paura e insicurezze e mi ha fatto crescere amandomi e facendomi sentire una donna.
Vederlo così emozionato nel tentativo di far pace con me ha fatto sciogliere la neve che avevo introno al cuore.
Dopo quella bella sorpresa della ruota, siamo andati a cena fuori e poi abbiamo dormito insieme.
Siamo andati in un albergo sul lungomare e ci siamo amati.
Si fa pace con le parole e con i gesti, ma poi si fa pace con il corpo, perché attraverso questo fanno pace le anime.
Adesso so cosa intendono le persone quando dicono che la vera pace si fa nel letto.
Quella sera io e Simone abbiamo fatto l'amore come mai prima d'ora.
Ha baciato ogni centimetro della mia pelle, ha venerato il mio corpo come se fossi una Dea.
Non ha mai smesso di intrecciare le sue mani alle mie, non ha mai perso il contatto con i miei occhi.
Ho sentito che tra di noi c'era non solo una speciale intimità ma ho avvertito da entrambi le parti che anche se eravamo a un centimetro di distanza ci sentivamo sempre troppo lontani.
Ci siamo così fusi l'uno nell'altro che ad un certo punto il mio respiro è diventato il suo, il mio cuore batteva allo stesso ritmo del suo.
Adoro affondare le mani in quei capelli lisci come la seta.
Mi piace sentire il suo respiro sul mio collo.
Ha queste piccole accortezze che mi fanno sentire importante come quando siamo a cena: mi versa l'acqua ogni qua volta il mio bicchiere si svuota, oppure mi lascia l ultimo pezzo del suo dolce.
È un vero gentiluomo una dote rara nella generazione di oggi.
Mi fa sentire una regina.
È passato un mese dal matrimonio di Rossella, per fortuna la bambina sta bene ed è tornata a casa, siamo tutti molto felici per questo.
Simone è a Milano, non ci vediamo da quindici giorni.
Ho dentro di me scolpito ogni nostro attimo e nonostante ci sentiamo tutti i giorni mi manca da morire, ogni volta che parte non posso evitare di piangere.
Mi appocondrisco....
Per fortuna gli impegni giornalieri riescono a tenermi distratta, anche se recuperare un po' di concentrazione è una grossa impresa.
Penso sempre a lui.
Un'altra che sta sempre con la testa tra le nuvole è mia mamma.
Non so cosa le stia succedendo, lei che ha sempre odiato la tecnologia ha voluto che le acquistassi un telefono di ultima generazione per mandare foto e messaggi.
Mi ha sempre rimproverato perché usavo troppo il telefono e adesso è lei che sta sempre davanti allo schermo e sorride di continuo.
Di nascosto si fotografa, e invia poi le foto a qualcuno.
Non so con chi parla, e sinceramente non voglio saperlo se la persona in questione la fa stare bene buon per lei.
È ancora giovane e ha tutto il diritto di rifarsi una vita.
Comunque tra qualche settimana è il compleanno di Riccardo del papà di Simone e sono stata invitata al suo a Milano, ci saranno tutti i suoi colleghi milanesi e gente che conta.
Ho accettato l'invito anche se mi sento inadeguata, ma mio suocero si sta rivelando una persona cordiale e gentile, così premuroso da aver invitato anche mia mamma.
La cosa mi aveva messo ancor di più in agitazione perché se mia mamma, che è molto restia a frequentare certi ambienti, non avesse accettato l invito , forse lui si sarebbe offeso, invece quando le ho detto la cosa mi ha spiazzato con un Si.
Dunque adesso siamo io e lei in un modesto negozio a provare degli abiti, e lei si sta lamentando come una quindicenne che deve andare al ballo delle debuttanti ma non trova l'abito giusto.
È molto più agitata di me.
<< Guarda qua come pende!>> dice mentre si specchia con addosso un abito nero lungo.
In realtà le sta benissimo, avessi io il suo fisico!.
<< Mamma sei tu che ti stai fissando!>> esclamo esausta dei suoi capricci.
<<Tutti sti soldi pe sto piezz e stoff che par na tenda! Perché non c'è tempo se no me lo cucivo io un bel vestito!>>
Afferma stizzita sotto gli occhi della commessa, che non replica.
Mi fa pena sarà un ora che cerca di soddisfare di mia mamma.
Io invece sono stata molto diretta avevo già in mente cosa indossare e quindi subito ho trovato l'abito adatto a me.
<< Signora vuole provare questo? >> dice la povera commessa porgendole un altro abito.
Mia mamma le toglie il vestito dalle mani e entra nel camerino.
Il suo telefono vibra e arrivano notifiche di continuo, ma quanti messaggi riceve al giorno?
Ma che sta succedendo? Quasi quasi chiamo un esorcista!
La sento parlare dal camerino sicuramente è al telefono, non riesco a sentire bene cosa dice vorrei sporgermi per origliare ma la commessa mi sta guardando e per non fare la figura del impicciona mi allontano.
Sto veramente perdendo la pazienza adesso si mette pure ad amoreggiare.
U Sant'Anna ...
Mentalmente comincio a scomodare un po' di santi! Poi esplodo :<< Mamma! Si pronta?>>
<< U ecco Giusy stai troppo nervosa! Allora come sto? >> esce dal camerino con un sorriso che le arriva da molare destro a sinistra, si specchia e si rigira su se stessa.
È incredibile come una telefonata sia riuscita a farla tornare di ottimo umore, adesso anche un sacchetto nero della immondizia ai suoi occhi apparirebbe bello come un vestito di Prada!.
Il vestito le sta benissimo ed è molto bello.
Finalmente abbiamo un vestito per la Signora Maria
Paghiamo e usciamo, e mentre stiamo per tornare a casa mia mamma mi dice: << Giusy u Gesù! Le scarpe?? Che scarpe dovrei comprare?>>
È seriamente affranta per questo dilemma ed io sono avvilita al pensiero di accompagnarla a scegliere delle calzature adatte.
SIMONE
Controllo la centesima volte la lista degli invitati che mio padre mi ha chiesto di scrivere.
Nella lista c'è anche Lavinia e la sua famiglia, è ovvio che siano presenti sono nostri soci e sono persone che contano in città.
Però non posso fare a meno di essere agitato, non so come farò a gestire la cosa.
L'unico incontro che c'è stato tra Giusy e la mia ex stava per finire in un bagno di sangue.
Giusy è molto impulsiva e Lavinia è una provocatrice.
È la storia dei vestiti è stata difficile da mandare giù.
Io mi troverò in mezzo a due fuochi.
Vorrei che tutto andasse bene perché è la festa di mio padre, senza nessun litigio o scenata, se dovesse accadere qualcosa ovviamente prenderò le parti della mia donna.
Si lei è mia...
Ormai non posso più immaginare la mia vita senza di lei.
Siamo lontani ma lei riesce a trasmettermi sempre il suo amore, sento la sua presenza in ogni gesto che faccio.
Mi sembra sempre di averla qui davanti a me, e mi ritrovo a sorridere come un ebete.
La sua voce calda e accogliente stimola un me il desiderio di averla nel mio letto.
Lei non sa che questa tortura sta per finire, ancora non ho detto niente a mio padre per non rovinargli la festa ma mio zio mi ha dato buone speranze da qui a qualche mese sarà libero un posto da avvocato nel suo studio di Napoli.
Potrò stabilirmi lì e chissà pensare di andare a convivere, la nostra casa è molto grande e c'è una dependance con qualche lavoretto potrebbe diventare casa nostra.
Già mi vedo rientrare a casa la sera e trovare la tavola apparecchiata, Giusy che danza tra i fornelli con il suo buffo grembiule, ne ha uno più strano di un'altro.
Ma lei è così sembra una ragazza ordinaria invece è completamente fuori ogni riga.
La mia pazzerella!
La amo è quando le darò questa notizia sono sicuro che salterà dalla gioia.
Voglio vivere il nostro rapporto in maniera completa.
Sono immerso nelle mie fantasie quando sento bussare alla porta.
Che seccatura quando interrompono i tuoi sogni ad occhi aperti!
<< Avanti!>> dico.
Entra Lavinia, porta un fascicolo e si siede.
<< Simone ho dato un occhiata a questo documento... >> inizia a parlare di una causa che stiamo seguendo.
È da un po' di tempo che i nostri rapporti sono meno tesi, e si riducono solo al piano professionale.
Sono sereno per questo, era fastidioso vedere i suoi patetici tentativi di riconquistarmi.
Oppure sentire sempre delle battutine su Giusy.
Ad ogni modo abbiamo una causa da preparare e non abbiamo molto tempo a disposizione ed è probabile che dovremo restare fino a tardi in studio.
<< Guarda vai casa, darò un occhiata a tutto e completerò il lavoro.>> dico a Lavinia.
<< Non esiste che tu devi finire tutto da solo. Questa causa è troppo importante se c'è da sacrificarsi lo faremo in due!.>> afferma lei decisa.
Effettivamente è una stacanovista e so che non si tirerebbe indietro.
<< Ti va se ordiniamo del sushi? >> mi chiede.
Una volta mangiavamo sempre giapponese insieme, ne eravamo ingordi.
Per fortuna le mie abitudini alimentari sono cambiate sempre per merito di Giusy, ho rivalutato molto la cucina mediterranea in particolare quella napoletana.
Però adesso sono qui al Nord come dice lei, è quindi devo adattarmi.
<< Va bene! Chiamo il solito..>> rispondo.
Abbiamo ordinato ed arrivato la nostra cena, ci mettiamo a mangiare in un silenzio un po' imbarazzante.
Erano da molto tempo che io e lei non eravamo soli a condividere un gesto così intimo, se penso che prima era questo il mio progetto di vita: condividere il mio lavoro e la mia vita con lei.
Per fortuna che mi ha tradito...
Non lo avrei mai pensato, ma adesso mi sento in dovere di ringraziarla e per la prima volta penso che forse non ero proprio il fidanzato perfetto che credevo di essere.
Il mio cellulare inizia a squillare ed è Giusy.
Impallidisco, perché non le ho detto che sono qui con Lavinia e non so se dirle la verità o omettere questo incontro di lavoro.
Lei mi guarda si sporge un po' di più sulla scrivania per leggere il nome sul display,
<< Se devi rispondere io esco...>> mi dice.
<< No non c'è bisogno..>> e mi porto il telefono all orecchio, automaticamente mi metto in connessione con la mia ragazza.
"Giusy ..." esclamo cercando di mantenere sempre il mio solito tono.
Ma non ci riesco uno perché non so ancora cosa fare e due perché Lavinia non smette di fissarmi.
Giusy non si accorge dei miei turbamenti e comincia a parlare a manetta, come fa sempre, ho più volte pensato che dovesse fare l'avvocato darò la sua sveltezza nel parlare!
Mi raccontano che ha passato tutto il pomeriggio con sua mamma e che è sfinita.
Riesce a strapparmi un sorriso, la saluto con la promessa di mandarle dopo la buona notte.
Quando poso il telefono, Lavinia e intenta a scrivere degli appunti.
<< Ecco sono pronto riprendiamo...>> la avviso.
Tira su la testa e vedo u suoi occhi pieni di lacrime.
<< Scusami devi essere entrato qualcosa nel occhio. Sarà la polvere ...>> cerca di giustificarsi.
Non so come comportarmi, mi alzo e gli passo un fazzoletto.
<< Forse dovremo smetterla, è tardi. Continuano domani.>>
Effettivamente sono stanco e non capisco questa sua razione.
<< Cosa ha lei che io non ho? Perché lei riesce a renderti felice? >> mi chiede con voce tremante.
<< Dai Lavinia non ricominciare.
Siete due persone totalmente diverse.
Come potrei anche solo pensare di paragonarvi. >>
<< Ah questo è poco ma sicuro. >> e nella sua affermazione c'è una nota di acidità.
<< Lavinia non si tratta di chi è meglio o peggio. Si tratta che siete diverse è che io con lei mi sono scoperta una persona diversa.
Giusy non si preoccupa di quello che sono, quando ci siamo conosciuti pensava che fossi un cuoco, stavo cercando di rimettere apposto un bel po di cose dentro di me, lei mi è stata molto vicino.
Non dovevo superare solo la fine della nostra storia, del tradimento, ma dovevo cercare di mettere a tacere la mia coscienza. >>
Ed è vero, in quel periodo il tormento maggiore era quel dannato incidente.
<< Quindi lei ti ha aiutato in questo? >> mi chiede.
<< No Giusy lo ha fatto in maniera indiretta. Lei non sa dell'incidente.>> confesso in maniera onesta.
<< Simone mi dispiace devi aver patito l'inferno.
E mi sento responsabile per quello che è successo.
Come vedi irrimediabilmente siamo uniti da questa vicenda. >>
Si avvicina a me velocemente e solo quando già la sua lingua è nella mia bocca mi rendo conto che mi sta baciando.
Buongiorno scusate l'attesa. Questa serpe di Lavinia che combina????
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