Capitolo 4

GIUSY
"Non immaginavo che partecipare a un matrimonio fosse così impegnativo! Sono stanca morta!"

Non ci sono stati molti matrimoni nella mia famiglia.
L'unica a sposarsi è stata mia cugina, circa tre anni fa lei aveva appena diciannove anni quando si sposò con il suo fidanzato perché era rimasta incinta. Non fu niente di speciale una cerimonia in chiesa e la sera una piccola cena in trattoria.
Entrambi gli sposi vengono da umili famiglie e non potevano permettersi più di quello che fecero.

Questo invece è stato un matrimonio come quelli che vedi a Real Time; da un momento all'altro mi aspettavo che sbucasse Enzo Miccio!.
Adesso tutto è finto e non so come tornare a casa.
Damiano a Rossella sembrano spariti nel nulla.
So che se chiedessi a Simone lui mi accompagnerebbe però mi sento un po' in imbarazzo. Prima mentre ballavamo è stato tutto troppo dolce e romantico, e non ci sarebbe nulla di male se non fosse per il fatto che il cuore mi stava scoppiando in petto e mi sentivo così bene.
Forse potrei chiedere un passaggio a Filippo.
Mentre sto pensando come tornare a casa mi si avvicina Simone.
<< Allora andiamo ti accompagno.>> il suo è quasi un ordine.
<< Come mi accompagni se siamo venuti con Damiano?>>
<< Prenderò la macchina di mia mamma, a lei darà un passaggio mio padre.>>
Dice mostrandomi già le chiavi, non posso far altro che arrendermi e lasciare che mi porti a casa.
Saluto velocemente le poche persone che conosco, e raggiungo Simone che sta parlando con i suoi.
Vorrei veramente evitare di salutare suo padre, non so perché ma a pelle quest'uomo non mi piace, anche se è molto affascinante ma ho una strana sensazione. All fine per non essere maleducata mi avvicino per salutarli.
<<Mi raccomando. Sei sicuro che te la senti di guidare? >> chiede la mamma di Simone a suo figlio.
<< Ti ho detto di SÌ!>> ribadisce lui in maniera scocciata, mi prende per mano e usciamo.
<< Scusa ma non hai la patente?>> chiedo, pensando che in effetti in questi mesi non ho mai visto Simone alla giuda di una macchina.
La cosa mi preoccupa e non poco.
<<Certo che c'è l'ho.>> afferma lui aprendomi lo sportello di una utilitaria.
Si gratta sotto il mento segno che è nervoso, poi con mano tramante mette la chiave nel quadro non riuscendo ad infilarla al primo tentativo.
<< Senti Simone, forse hai un po' bevuto se vuoi guido io. Oppure...>> non riesco a terminare la frase.
<<Zitta un po'! Ricciulella sta tranquilla.>>
Odio quando mi chiama così, e detesto me stessa per avergli confidato come mi chiamano nel quartiere.
Si mi chiamano così "a ricciulella del rione sanità" mi sono guadagnata questo appellativo grazie ai miei capelli che sono molto ma molto ricci, impossibili da domare.
Un po' come me!
Mentre stiamo camminando di ritorno verso casa, Simone sembra un tantino più rilassato anche se ha le mani molto strette intorno al volante, sembra un neo patentato.
Cerco un argomento per rompere il silenzio che si è creato.
<< Allora che farai per le feste?>>
<< Niente di che le passerò con mia mamma. Mio padre si tratterrà anche lui ma subito dopo Natale tornerà a Milano per passare il capodanno lì con i suoi amici. >> mi dice.
<< È tu per capodanno andrai lì?>>
<< No partirò dopo la befana.Tornero a Milano. >>
Questa notizia non me l'aspettavo. Ormai sono otto mesi che mi ronza intorno e non so immaginare di poterlo perdere come amico.
Forse deve tornare al suo lavoro. In effetti lui è un cuoco, era tornato da Amsterdam dove era stato per lavoro.
" È giusto così Giusy deve riprendere in mano la sua vita!"
Non riesco però a nascondere un certo disappunto quindi sputo in maniera acida:
<< Se hai trovato lavoro potevi pure dirmelo! Quando avevi intenzione di dirmi che te ne saresti andato? Bell amico!>>
Lui mi guarda confuso, forse non pensava di dovermi mettere al corrente del resto io non conto nulla per lui.
Metto il broncio e guardo la strada fuori dal finestrino.

SIMONE

Sono stato più di quindici minuti a convincere i miei che me la sentivo di guidare.
Gli ho mentito dicendo che da quando sono a Napoli ho guidato spesso la macchina
Damiano o di Pierre, invece questa è la prima volta che metto piede in una macchina da dopo la tragedia.
Si lo so, sono un incosciente a portare con me in macchina un'altra persona. Ma questa paura deve essere superata. Avrei potuto parlarne con Giusy, sono sicuro che avrebbe capito e che si sarebbe lanciata con me in questa mia follia aiutandomi a seppellire la mia paura.
Ma non voglio essere compatito, ho fatto un grosso errore, non ho pagato il conto  con la giustizia ma con la mia coscienza ci faccio i conti ogni giorno.
Giusy è vicino a me ed è arrabbiata perché non le ho detto della partenza. Ha ragione ad essere arrabbiata con me, nella nostra amicizia lei è stata sempre sincera io invece le ho tenuto nascoste troppe cose.
Ho voglia di vuotare il sacco e dirle tutte di me, ma ho paura che mi giudicherebbe male e che non mi guarderebbe più come ha fatto fin ora.
I suoi occhi sono pieni di bontà e generosità, basta solo che mi guarda e io mi sento migliore.
Siamo arrivati a casa sua, è stata zitta per tutto il tragitto.
Esce dalla macchina sbattendo la porta.
Sta facendo la ragazzina, esco anche io.
<<Cioè che maleducata non mi saluti neanche?>>
<< Ciao buona notte!>> risponde lei acida, per poi avviarsi verso casa nel vicolo buio.
Non la lascio andare da sola, è notte e per strada non c'è nessuno.
<< Non c'è bisogno che mi accompagni. Qui è sicuro.>> mi dice lei, convinta come sempre che il suo rione è un posto tranquillo, certo se non fosse che spesso è stato teatro di regolamento di conti di criminali!. Certo una fortezza.
La ignoro, quando arriviamo fuori casa sua, lei apre la porta e sta per salutarmi.
La guardo alla poca luce dei lampioni, posso vedere il suo bellissimo viso, mi sta rivolgendo un timido sorriso. Non è più arrabbiata, lo percepisco da come mi guarda.
Lei si avvicina per darmi un bacio sulla guancia io invece mi giro apposta  in modo da far aderire le mie labbra alle sue. Piano piano la mia bocca si insinua nella sua .
In maniere dolce e lenta, quasi a voler chiedergli il permesso, lei schiude di più le sue labbra per accogliere meglio il mio bacio.
Entro nella sua bocca, le sue labbra sono così morbide e carnose la attiro a me per approfondire il bacio, lei mi si stringe al collo e mi spinge dentro casa.
Senza staccarmi da lei, chiudo la porta alle mie spalle.
Siamo dentro casa sua, non so se ci siano  o meno qualcuno, ma non interessa di essere visto in questo momento.
In un attimo quel piccolo ingesso si riempie dei nostri respiri, vedo una sedia di quelle imbottite, belle resistenti, mi ci siedo sopra e lei si mette a cavalcioni su di me.
Le tolgo il cappotto, e resta con quel meraviglioso vestito rosso. L'ho ammirata tutto il giorno ed è ora che se lo levi di dosso!.
Così mentre gli lascio dei baci sul collo, allento la zip che si trova sulle schiena.
In un secondo gli ricade sulle spalle mettendo in mostra i suoi meravigliosi seni circondati dalla sua biancheria di pizzo.
Riprendiamo a baciarci con passione, la sento agitarsi sul mio cavallo, con le mani comincio a esplorare i suoi seni.
Sono molto sicuro di volerla, lascio andare via tutte quelle cazzate che mi sono raccontato nei mesi addietro, la storia che è solo un'amica, la sorellina ecc. Balle !!! Solo adesso mi rendo conto di averla sempre voluta, e mi pento di aver sprecato tutto questo tempo . Siamo due persone adulte sapremo poi affrontare le conseguenze.
Lei sembra quasi impacciata, la cosa gli piace ne sono sicuro però è come se si stesse lasciando condurre da me, sembra quasi che nessuno le abbia mai messo una mano addosso.  La mia giacca e la camicia sono volati via, sono a petto scoperto, ma sta andando in fiamme al solo contatto con la sua pelle nuda.
Lei troppo sensibile ai miei tocchi e la cosa mi eccita.
Sono già al limite.
<<Mi farai impazzire così!>> gli dico mentre la bacio.
Ad un certo punto lei si ferma. È tutta rossa in viso, i cappelli le si sono tutti sciolti, si guarda e si copre, e mi da le spalle.
Penso che vuole giocare a fare la preziosa, ed io non sono il tipo che si prende un rifiuto. Così mi avvicino e l'abbraccio da dietro, cercando di riprendere il discorso.
Ma è tutto inutile sembra un pezzo di ghiaccio, e con imbarazzo mi dice una cosa che fa rimanere come un iceberg!.

Buona sera !!! Allora che dite ? Quali saranno i segreti di Simone? Cosa avrà mai fatto?
E Giusy cosa gli avrà confessato?

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