Capitolo 37

GIUSY

Sono così emozionata, tra qualche giorno Rossella e Damiano si sposeranno.
Sarà un matrimonio a sorpresa, stiamo preparando tutto in segreto.

Rossella non sa niente, è sono sicura che non sospetta niente, intenta come a trascinare quella pancia da una parte all'altra!.
Sono felice per lei, non è più mia cognata, ma resta comunque una persona importante per me.
Anche Damiano adesso è un punto di riferimento nella mia vita.
È così, la vita ci toglie delle persone ma avvolte possiamo avere la fortuna di incontrarne altre, è diciamo che piano piano ci aggiustiamo alla meglio maniera.

Al matrimonio verrà anche Simone, è quasi un mese che non ci vediamo, da quando mi ha riaccompagnato a casa.
Ci sentiamo più volte al giorno per telefono e ci video chiamiamo.
Ma la distanza che c'è si sente.
Spesso mi ritrovo a guardare le nostre foto insieme, è più le guardi è più penso che sono davvero fortunata.

Alcune le ho portate a stampare e le ho messe in camera.
Sorrido come un ebete al pensiero di me e lui insieme in intimità.
Mi manca, sotto ogni aspetto.
E questa lontananza avvolte ha la meglio sul mio buon umore e sul mio ottimismo.

<< Allora hai capito cosa devi fare?>> Damiano mi riporta alla realtà.
In questi giorni è intrattabile, è in ansia per la proposta di matrimonio.
Ed la centesima volta che mi fa sempre la stessa domanda.
Ha paura, tutta questa storia del matrimonio lo sta mettendo sotto pressione.
È sempre un uomo, anche se lui è una persona speciale, mostra comunque una certa incapacità organizzativa e non sa reggere la pressione come invece sappiamo fare noi donne.
Loro sono programmati per fare una cosa per volta, è il più delle volte sono un vero disastro, noi in questo siamo multitasking, e portiamo sempre a termine le cose.
<< Si Damiano! Devo andare alla villa, attendere il fioraio e allestire il patio. E poi....>> gli elenco tutti i miei doveri come se stessi recitando una poesia.
Lui tira un sospiro di sollievo, sembra soddisfatto.
<< Hai ragione Giusy, negli ultimi giorni sono pesante.>>
Trema mentre si porta la tazza di caffè alla bocca.
È così tremendamente dolce, non ho mai visto un uomo in questo stato di insicurezza.
Ho visto l'amore di Damiano crescere per Rossella, quando lei scappo in Africa.
In quei mesi il nostro rapporto di amicizia si è consolidato.
<< Andrà tutto bene. Rossella ti ama e sono sicura che ti dirà di sì!.>> lo rassicurò.
<< Devo ringraziarti per tutto quello che hai fatto per me, per noi. Sei una ragazza preziosa, di quelle che si incontrano raramente.>>
Mi fa un complimento vero e sincero, e lo apprezzo.
<< Grazie Damiano, l'ho fatto col cuore, sai quanto bene voglio a Rossella, e in te ho visto sempre una persona bella, è degna di poter stare con lei.>> mi scappa una lacrima al pensiero di mio fratello.
<<Vieni qui...>> mi stringe fra le sue forti braccia, sa perché mi cade questa lacrima, mi bacia la fronte e mi dice :
<< Lui avrà sempre un posto nel cuore di Rossella, è nessuno si dimenticherà lui.>>
Annuisco, e cerco di cacciare via questo momento che sapevo sarebbe arrivato.
<< Allora adesso vatti a dare una sistemata. Domani ti sposi!!!>> esclamo sbattendo le mani dalla felicità.
<< Ed io devo correre all aeroporto a prendere il mio
ragazzo!>>
Lo lascio lì con le parole a mezz'aria.

In realtà Damiano non sa che: Pierre Simone e Kevin gli hanno organizzato un piccolo addio al nubilato.
Mentre noi ragazze, io Marta Elisabetta e Diana abbiamo convinto Rossella ad andare a mangiare una pizza.
A modo nostro festeggeremo anche noi.
Prendo la macchina, per arrivare a Capodichino, mi immergo nel traffico della città canticchiando le canzoni che passano alla radio, una leggera pioggerella di marzo scende, qualcuno si arrabbia per la pioggia, io invece sono felice e questa pioggia mi sta anche simpatica, oggi tutto mi sembra più bello, perché sto andando incontro alla mia felicità.

SIMONE
Seduto sul questo sedile scomodo, di un volo economy, conto i minuti che mi dividono dal mio amore.

Quanto mi è mancata! Quanto mi è costato nascondere ogni giorno mi mancava l'aria senza di lei.
Ormai non posso immaginare la mia vita senza di lei.

Tra due giorni parteciperemo al matrimonio di Damiano e Rossella.
Quante ne hanno passate quei due? Tante. Troppe!
Però sono l'esempio lampante che quando c'è l'amore tutto si può superare.

Approfitterò di questi giorni per parlare con mio zio, il padre di Marta, per chiedergli un lavoro nel suo studio.
Non mi importa se dovesse pagarmi poco, mi farò bastare i soldi, l'importante è poter stare con lei.
<< Manca poco.>> dice mio padre che è seduto vicino a me. Si strofina le mani, ed è molto più agitato lui di me.

Appena ha saputo che dovevo partire mi ha detto che voleva venire pure lui a Napoli.
Mi è sembrato strano, in genere lui odia prendere l'aereo e torna a Napoli solo per le feste.
Quando gli ho chiesto il perché di questo viaggio, mi ha risposto in maniera molto vaga, alla fine gli ho prenotato un biglietto.

Praticamente sono giorni che non lo riconosco più.
Sembra assente, sempre con la testa tra le nuvole, e udite udite non mi sta più col fiato sul collo.
Non urla più a studio, è gentile, sembra un agnellino. Non partecipa più assiduamente a tutte quelle serate al circolo.
Comincio a essere preoccupato, penso di trovarmi davanti a un caso di sdoppiamento della personalità.

Atterriamo e prendiamo il nostro bagaglio a mano.
Ci dirigiamo verso l'uscita, so che Giusy è venuta a prendermi, anche se lei non sa che alla fine mi sono portato mio padre dietro.

La cerco tra la folla, e la trovo.
<< Giusy...>> urlo per richiamare la sua attenzione.
È così bella, assorta nei suoi pensieri, ma appena sente la mia voce i suoi occhioni vanno alla ricerca di me.
Ci guardiamo, supero la gente e la raggiungo.
Non la saluto nemmeno, ma mi fiondo sulla sua bocca.

Adesso si che sto respirando!

Risponde subito al mio bacio. E mi stringe forte a se.
Un colpo di tosse, rompe il momento idilliaco che c'è tra di noi.

Mio padre!!! Che palle!

<< Buona sera..>> dice lui rivolgendosi alla mia ragazza.
Giusy ricambia il saluto, in maniera imbarazzata.
<< Scusate non volevo disturbare. Io vado a cercare un taxi, ci sentiamo in questi giorni. >> mi dice mio padre.
<< Ancora buona sera Giusy.>> gli prende la mano e gliela bacia come un vero gentiluomo.

Ma che succede ? Quest'uomo sta impazzendo?

Anche Giusy è sconcertata da tanta gentilezza. << No aspetti perché deve prendere un taxi? Può venire con noi?>> e mi guarda chiedendo il mio supporto.
<< Si papà certo vieni con noi.>> dico a mezza bocca.

Andiamo fuori e ci mettiamo in macchina, io e Giusy seduti davanti e mio padre seduto dietro. Sembra sereno e non smette di parlare a Giusy è perfettamente a suo agio in una vecchia e sgangherata Fiat punto!

Io invece ho per il momento detto addio ai miei pensieri peccaminosi di pomiciare un po' con la mia ragazza che non vedo da quasi un mese.
Lasciamo mio padre a casa di mia madre, e dopo un rapido saluto a quest'ultima ci dirigiamo a casa di Giusy.
Sua mamma mi ha dato il permesso di dormire da loro, chissà forse più tardi potrò fare qualche piccolo peccato carnale.
<< È proprio strano tuo padre!>> esclama lei mentre ci stiamo vestendo cambiando gli abiti.
Dobbiamo andare a cena fuori, io con il futuro sposo, e lei con la sposa.
<< Si..>> dico mentre mi si asciuga la saliva in bocca alla vista di lei che mi gira mezza nuda davanti.
La afferro e la tiro a me, in maniera un po' rozza.
La faccio aderire subito al mio cavallo dei pantaloni, e la stendo sul letto.
<< Sono così eccitato che ci metterei un secondo a venire.>> confesso nel suo orecchio.
La sento avvampare di calore, è mi piace.
Gli sposto un po' le mutandine quel tanto per infilare il mio pene. È già aperta e dilatata.

Sua mamma non c'è è uscita, e adesso ringraziato Dio per questa sua uscita improvvisa.
Stavamo parlando tranquillamente e bevendo un caffè, appena ha saputo che con me c'era anche mio padre, si stava strozzando con il caffè, e poi ha deciso di uscire. Manca già da un po' e potrebbe tornare in qualsiasi momento, non abbiamo molto tempo.

Questa corsa contro il tempo rende il tutto ancora così eccitante ed erotico.
Le mie spinte sono sempre più veloci, mentre le mie mani setacciano ogni centimetro della sua pelle.
Non vorrei fare le cose affrettate ma mi è mancata troppo e non posso più aspettare ho un urgente bisogno di farla mia.
La sento ansimare, sotto i miei colpi.
<< Ti sono mancato?...>> le chiedo al limite del piacere.
<< A mpazzi...>> mi risponde dimenandosi sotto di me.
<< Pure io sono uscito pazzo senza di te!.>> la bacio, e mi spingo dentro di lei.
La sento genere dal piacere e insieme raggiungiamo l'orgasmo.

Buona sera.
Ci siamo Damiano e Rossella stanno per sposarsi!
Cosa accadrà a questo matrimonio? Occhi ben aperti!

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