Capitolo 32
GIUSY
Non posso credere ai miei occhi. Mi sento catapultata in una cartolina, il paesaggio che ho davanti a me è bellissimo, da togliere il fiato.
Dopo che abbiamo lasciato la stazione Simone mi ha portato a fare compre.
Siamo andati al centro commerciale, nello specifico da Decathlon, non mi sembrava il luogo ideale per fare shopping, ma lui mi ha spiegato che avevo bisogno di un abbigliamento appropriato per il posto in cui stavamo andando.
Mi ha fatto prendere tutto quello che serviva per ripararsi dal freddo in montagna, e poi mi ha detto di provare anche un costume da bagno.
Li per li non capivo a cosa mi sarebbe servito ma adesso lo so!.
Mi ha portata nella sua baita di montagna, la neve circonda tutto intorno a noi. Non siamo molto distanti da un paesino nel Trentino, ed è molto facile raggiungere le piste da sci.
Siamo arrivati nel tardo pomeriggio, è quasi ora di cena.
La sua baita è bellissima, è tutta di legno, con un enorme camino nel salone.
Ha tre camere da letto e due bagni, è molto intima e per niente sfarzosa.
Appena siamo arrivati Simone ha accesso il fuoco, mentre io sistemava la spesa che avevamo fatto insieme.
Non ci fermeremo molti giorni eppure abbiamo comprato molta cose da mangiare.
Simone è molto esperto ha guidato fin qui con grande maestria, si vede che conosce bene il posto.
Ho preparato la cena, salsicce cotte sul camino e pane bruscato condito con olio.
Uhm che bontà !
Simone mi ha confessato che ama questo posto, i più bei ricordi della sua infanzia li ha passati qui. Questo è un posto intimo per lui, ci veniva con i suoi genitori durante le vacanze estive, e qualche volta anche d inverno.
Poi i suoi si sono separati e lui ci veniva solo con suo padre, e negli anni ci portava i suoi amici.
Mi sento per la prima volta importante per lui, perché ha scelto di portarmi nel suo posto del cuore.
Qui è a suo agio, lo percepisco da come si muove, da come sorride, lo sento rilassato ed io voglio godermi appieno questi giorni meravigliosi che si prospettano.
Non sono mai stata in montagna, né tantomeno sulla neve. Per me il massimo della montagna erano le scampagnate a Pasquetta sul Monte Faito con la mia famiglia.
Da piccola un giorno in pieno inverno mia mamma venne a casa tutta euforica ci disse che ci avrebbe portato in montagna, io ero felice e aspettavo con ansia la partenza.
Ma quel giorno non arrivò mai, non ci fu nessuna partenza. Non chiesi mai a mamma perché non partimmo più, perché era sempre depressa e giù di morale.
Erano mesi che non vedevo più mio padre, era già in carcere ma io ancora non lo sapevo, quindi attribuì lo stato di mia alla sua assenza, ad oggi però sono sicura che non fosse per lui.
Fatto sta che da allora ho sempre un po' odiato la neve, anche se oggi devo ricredermi.
Ho raccontato queste cose a Simone, con lui mi viene naturale parlare del mio passato.
<<Qui è tutto meraviglioso, mi sembra di essere in un luogo dove il tempo si è fermato. >>
<<Ancora non hai visto niente , vedrai domani alla luce del sole il bianco della neve sarà così lucente che abbaglierà i tuoi occhi. Adesso vai a mettere il costume da bagno.>>Mi ha detto lui, mentre eravamo seduti vicino al camino.
<< Ma sei pazzo! Ci saranno meno dieci gradi è buoi e ho paura degli animali.>> gli ho fatto notare.
<<Tu fa come ti dico!>> mi ha detto mentre lui stesso si è andato a cambiare, aggiungendo di raggiungerlo sul retro della baita.
Sbuffando mi sono messa questo benedetto costume e mi sono infilata nella mia vestaglia di pile e l'ho raggiunto.
Quando sono andata sul retro per poco non mi cascavano gli occhi, c è una specie di terrazzo con al centro c'è una piscina riscaldata, intorno tutte luce soffuse che illuminano con discrezione e in lontananza si intravede un bosco.
Simone è già dentro, e mi invita ad entrare.
Non me lo faccio ripetere due volte, mi spoglio ed entro. L'acqua calda riscalda il mio corpo, che sensazione meravigliosa intorno a me il gelo sembra essere sparito.
<<Che meraviglia...>> esclamo gustandomi ogni piccolo dettaglio intorno a me lasciando che l'acqua calda rilassi ogni mia fibra.
<< Già che meraviglia...>>mi fa eco Simone lasciando correre i suoi occhi sul mio seno, mentre mi porge un calice di vino.
<< Scemo..>> lo prendo in giro e bevo un po'.
<< Vieni qui... >> mi afferra e mi ritrovo intrappolata fra le sue braccia.
Il mio corpo entra in contatto con il suo, mille brividi si ripercuotono sulla mia schiena.
Avvolgo le mie gambe intorno al suo bacino e sento già la sua erezione pronta a spingere verso la mia natura.
Inizia a baciarmi e mi spinge verso il bordo della piscina, così da potermi tenere più stabilmente sul suo cavallo. Libera i miei seni e inizia a stuzzicarlo con le dita.
Nuove sensazioni si impossessano di me, mi viene difficile stare ferma così inizio a strusciarmi sul suo cavallo, e conficco le dita nella sua carne delle spalle.
Ci divide un lembo di stoffa sottile eppure a me sembra una barriera più spessa.
La sua bocca adesso si è sposata sul mio collo, lo bacia e mordicchia, ma è un attimo e porta la sua bocca sui miei seni. Li bacia, li succhia, li stinge con le mani.
Lo osservo perdersi nel mio petto affetto i suoi capelli e spingo la sua testa nei miei seni.
L aria di riempie dei nostri respiri affannosi, ed io mi sento andare a fuoco.
Una mano di Simone si infila nei miei slip.
Inizia a massaggiare il mio clitoride per poi infilarsi subito nella mia natura.
So perfettamente cosa sta facendo: il suo dito pompa dentro di me, e so che tra un po' mi regalerà un enorme piacere.
Ma fermo la sua mano.
Lui resta sorpreso del mio gesto.
E si affretta a chiedermi scusa prendendo le distanze.
<< Ehi! >> lo chiamo.
<< Scusami forse sono stato troppo precipitoso, tu sei convalescente... emh>>
Ha completamente frainteso le mie intenzioni. È rosso in viso ed è imbarazzato.
Managgia. Non ne faccio una giusta! Lo voglio ma è inutile parlare devo fare i fatti!.
Mi avvicino a lui, e lo bacio la mia lingua si infila senza pudore nella sua bocca.
Mi stringo al suo corpo, la sua eccitazione è ancora percepibile.
Prendo coraggio e mi tolgo gli slip.
I suoi occhi si spalancano dallo stupore, guarda ogni centimetro del mio corpo.
Non mi vergogno ad essere sotto il suo sguardo, anzi vedo nei suoi occhi uno scintillio di desiderio, finalmente so cosa si prova quando qualcuno ti desidera e ti ammira come fossi un pezzo raro.
Sicura di quello che voglio gli dico che voglio fare l'amore con lui.
<< Non c'è miglior cura dell'amore. Io non sono malata e voglio fare l'amore con te!>>
SIMONE
"Non c'è miglior cura dell'amore."
È vero amore mio, anche tu mi hai curato dai miei demoni.
Non sai quanto bene mi fai senza chiedere nulla in cambio. Cosa sarei senza di te? .
Giusy è davanti a me nuda, sotto il riflesso della luna che illumina il suo corpo.
È cara luna stasera una stella ti ha rubato la scena.
Io non riesco a togliergli gli occhi di dosso. I suoi ricci ricadono ribelli sulle spalle, i suoi seni sodi e grossi chiedono di essere baciati.
Mi ha preso per mano e aspetta una mia mossa.
Quello che lei mi darà stasera è una cosa molto importante.
Giusy ha scelto me per la
sua prima volta, per una ragazza come lei questo è un passo importante.
<< Sei sicura ...>> le dico con un filo di voce, perché sono emozionato e spaventato allo stesso tempo.
Mi fa cenno con il capo di sì e inizia e incamminarsi per uscire dalla piscina. La seguo senza lasciagli la mano, sono un passo dietro di lei, e vedo il suo fondoschiena, e tondo è perfetto.
Quanto ben di Dio...
Devo darmi una regolata, devo pensare prima a rendere il tutto indimenticabile per Giusy, poi penserò al mio piacere. Ma il mio amico che è in mezzo alle mie gambe non è tanto d'accordo!.
La porto direttamente in bagno , nella doccia apro l acqua calda e inizio a baciarla.
La stringo forte a me, mentre l acqua scorre sui nostri corpi. << Devi fidarti di me...>> le dico tra un bacio e un'altro. << Mi fido...>> ansima nella bocca.
Le mie mani scendono sul suo sedere, lo stringo forte e spingo il mio bacino contro il suo. Poi infilo di nuovo un dito dentro, e inizio a dilatare la sua entrata. Ansima e si muove sul mio dito, la sento ben dilatata e lubrificata.
Chiudo l'acqua, la prendo in braccio a la porto sul letto, senza smettere di baciarla.
La adagio sul letto, è tutta bagnata come me, con un asciugamano l'asciugo, mi muovo in maniera lenta su tutto il suo corpo.
Poi è lei ad asciugare me, si mette a cavalcioni su di me, si muove sensualmente ed io sto per esplodere.
Ribalto subito la scena, lei è sotto e io sopra.
La bacio lentamente, lei apre le gambe, ed inizio a entrare dentro di lei con il mio pene, fa un verso di dolore, ma mi fa capire di continuare.
Mi muovo piano per paura di farle male, la guardo negli occhi, ma lei abbassa lo sguardo.
Gli prendo il viso tra le mani, non voglio che si vergogni, voglio che guardi quanto la amo.
Desidero che tra di noi sia per sempre e che questa sia la prima di un infinita di volte.
Adesso che sono dentro di lei ho ben chiaro che non voglio perderla per niente al mondo. Che per me è tempo di amare di nuovo, è per lei è tempo di sapere cos'è l'amore.
I suoi bellissimi occhioni adesso sono nei miei, la mia fronte è sulla sua, le nostre labbra si sfiorano, i nostri corpi si muovono in questa danza.
Buona sera. Ve lo dico già mica lo so quello che ho combinato! Descrivere la prima volta, e descrivere scene erotiche lo sapete non è il mio forte. Però questo momento doveva arrivare per Giusy.
Spero di avervi trasmesso qualcosa. Adoro la canzone spero che vi piaccia.
Un bacio a presto
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