3.Tre.Trois.Three.Polizei.


Corsi al mio binario e recuperai lo zaino. Lo riempii di vivande prese gratuitamente dal vegaytarian bar mentre Tiziano era impegnato a de-trauma-cranico-con-ustioni-di-primo-gradizzarsi. Le contai:

-Quattro macarOOOOOOOOHn

-3 cornetti vegani

-5 crostatine alla barbabietola

-3 panini al formaggio di latte di mandorla

-un cameriere gay mezzo sciolto

'CUCCIOLOTTA ESCI DAL MIO ZAINO TIPO SUBITO, NON TI PORTO CON ME ALLA MIA SUPER RESCUE MISSION DELLA CAGNA PARLANTE' 

Il pelatino sospirò e si trascinò a fatica fuori dalla sacca.

'Ecco, bene, grazie. Sono un lupo solitario, io.'

Il mio pensiero volse al mio passato. 'Capiscimi Tiziano, devo farlo per mia madre, per mio padre, per quel soprammobile ad ultrasuoni di mia sorella. Ho perso tutto, devo recuperare un senso della vita, spezzare la mia maledizione e cercare di ricominciare tutto da capo, capiscimi, con lei , il mio nuovo fine esistenziale. Quelle cosce, quei pallini, quelle orecchie lunghissime, quel-' Non feci in tempo a finire che il tristo barista aveva deciso di finire la sua esistenza appendendosi ai cavi elettrici.

'Cazzo, anche lui. Devo partire al più presto. Il futuro è oggi. Meglio una gallina oggi che un uovo nel culo'. Era una bugia, e mi sentii lo sguardo sprezzante di Frank Iero su di me. Pazienza. Proseguii fuori dalla struttura ferroviaria, ostello della mia sconfitta. 

Non varcai nemmeno la soglia della biglietteria che, già, un vecchio in bici piazzato precisamente dinanzi la mia traiettoria, mi costrinse a una fermata. 

"Dove ti dirigi tutto solo, ragazzino bagnato?"

'E' una missione. Segreta. Personale. Posso dirti solo una cosa: Sono coinvolti i movimenti bancari di Craxi.'

"Ma non erano i tabulati di Andreotti?" rispose con superba e incredula saccenza.

'E TU CHE STRACAZZO NE SAI VECCHIO????'

"Ho studiato decentemente il copione, IO" spiegò. "Comunque ora devi spazientirti, saltare e dirmi di stare zitto".

'BASTA, ZITTO VECCHIO, NON NE POSSO GIA' PIU' DI TE' saltai io. Devo partire subito. La cagna non può aspettare.

Il vetusto ominide ammiccò, accennando al suo velocipede. "Need a ride?"

'Sì, volentieri, De Niro nel film Taxi Driver ma con una bicicletta al posto del taxi, partiamo, devo abbandonare il passato per riscrivere il mio futuro. Successo, cagne e gloriose querele ci aspettano, mio prode auriga.'

"Ci saranno anche le focaccine dell'Esselunga?"

'No... il biglietto della salumeria è dell'Auchan.'

"Ah. Ok... allora già che andiamo prendimi due etti di mortadella mentre io sto fuori a fare la guardia al mezzo."

'Non abbiamo tempo per queste cose mondane, vecchio.'

"Ma se sono le 10 di mattina"

'Ah, sì, giusto. E' come Mezzogiorno di Fuoco di Sergio Leone, ma sono le 10 invece di mezzogiorno.'

"E non c'è fuoco."

'Questo lo dici tu, matusa. Questo lo dici tu.'

Montai sulla bici mezza scassata e volammo per i controviali di Torino. Com'era bello andare in giro con le ali sotto i piedi. Sarà stata quella Graziella del dopoguerra a togliermi i problemi. 

"HEY, VOI" urlò una voce. "FERMATEVI IMMEDIATAMENTE"

'GIAMMAI, CHI STRACAZZO SEI?'

"Un dipendente della SIAE, e ti sto facendo causa. Sono 5000€."

'Ah'

"EH"

'Va bene del latte di mandorla?'

"Sono mandorle di tofu?"

'Sì.'

"Allora sì okay grazie"

'Prego'

"Allora.... a posto così...ehm...ciao?"

'Ciao'

"Potremmo vederci... dopo... non so... per un caffè?"

'No, devo andare già al supermercato'

"Dopo il super?"

'No, devo incastrare il regime occulto della Prima Repubblica'

"Maledette penne a vite..."

'Già'

Riprendemmo a sfrecciare.

'Ma tu chi minchia sei esattamente, Tutankamort?' chiesi al vecchio ciclista

"Io sono Matteo....."

'Piacere, Quad-'

"DON Matteo."

'Piacere, Quadrato'

"Ah. Non dici nulla?"

'Ho detto piacere, Quadrato.'

"Sì, ma.."

'LMAO RIP'

"Fail"

'Fr. Comunque.... Perché vuoi aiutarmi?'

"Vendetta."

'Come vendetta?'

"Ho bisogno anch'io di mettermi in contatto coi pezzi grossi della prima repubblica. Sono mosso da.... sì, vendetta. Sete di vendetta!"

'Ma sei Don Matteo'

"Per ora... adesso  vogliono sostituirmi. Hanno già trovato il rimpiazzo. Raul Bova. E dopo di lui, Fabrizio Frizzi. Per questo ho bisogno di una raccomandazione che arrivi ai vertici della Rai"

'Ma Frizzi non è morto?'

"Sì, ci avevo provato all'epoca, ma ci sarà Giuseppe Fiorello ad interpretare il suo ruolo mentre reciterà lassa parte."

'Merda, Beppe Fiorello fa propio tutti.'

"Anche Favino."

'Non ci voleva. Ora gira a sinistra.'

Girò subito a sinistra e prese in pieno un albero. "DIOPORCLAMADONNADELL'ARCANGELINCRISTO" gemette. 

'All'incrocio, intendevo.'

"Rip"

'Eh belin'

Eravamo a terra, la Graziella ridotta ad un ammasso di ferraglia piegato. Don Matteo era spiaccicato tra i tubi del telaio, sul punto di svenire tramortito. Il sangue scendeva, lento, ma fluido, da un'apertura sulla tempia. Sudava.

"Continua senza di me... io non posso andare avanti. Per me sembra finita, ma solo con il potere dell'amicizia potremo vincere entrambi. Finisci il mio lavoro per me, per il tuo Don Matteo."

'Vabbene. Te la prendo comunque la mortazza?'

"Ma lo sai che non ci vedremo più, hai letto il copione"

'Sì, vabbè, ma per il gesto'

"Nono, prendi del Brioschi per la digestione. Lo capirai nel capitolo 7.Sette.Sept.Seven.sette in tedesco, non mi ricordo come si dica. Ora va, quella cagna aspetta a te"

'Va bene, Don Perignon. Grazie di tutto. Sei un padre per me'

Nemmeno il tempo di concludere la frase con il punto che l'albero che avevamo preso gli cadde addosso, uccidendolo. Era davvero come un padre. Mio padre. Pure morto (cit al primo capitolo). Ripresi lo zaino in spalla e proseguii la mia marcia.

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