Capitolo 21


CAPITOLO 21

Nathan sentiva una strana sensazione mentre si avvicinava alla stanza di Evan, temeva di ritrovarsi in qualche sua folle trovata. Al telefono era stato molto vago limitandosi a dire che doveva raggiungerlo subito perché aveva una sorpresa. Difficile dire se per Nathan sarebbe stata una bella o una brutta sorpresa.

Bussò alla porta. "Entra è aperto"

Nathan fece come gli era stato detto e rimase senza parole per ciò che si trovò davanti.

Evan era legato al letto con solo degli aderentissimi slip neri addosso.

Nathan sentì l'eccitazione scorrergli nelle vene e concentrarsi nel parti basse. La sua mente lottava per restare lucida e non saltargli addosso subito.

Evan sorrise soddisfatto di fronte alla sua espressione lussuriosa "Allora ti piace il mio regalo?"

Nathan si avvicinò al letto, era impossibile fosse riuscito a legarsi da solo.

Si sedette vicino a lui e prese a far scorrere le mani sul suo torace "Chi ti ha legato?"

Evan deglutì sentendo quelle dita birichine stuzzicargli i capezzoli "Il tuo amico Liam."

"E da quando siete così intimi?"

Evan non capiva perché Nathan volesse parlare in un momento simile, avrebbero potuto farlo dopo, ma a lui andava bene, perché lo aiutava a stemperare la paura, era tesissimo per quello che lo attendeva.

"Non lo siamo. Gli ho solo chiesto un consiglio su quale sarebbe stata la sorpresa giusta per te. Mi ha risposto "il tuo culo possibilmente legato ad un letto". Quindi eccomi qua"

Nathan sorrise, ricordava il giorno in cui l'aveva detto.

Una sera che erano da soli Liam gli aveva chiesto come andava con Evan e lui gli aveva risposto "Alla grande, se solo potessi legarlo ad un letto e fottermi il suo culo sarebbe perfetto."

Non sapeva chi dei due doveva ringraziare per quel regalino.

Poi gli venne un dubbio Evan sapeva che stava per essere scopato? Aveva compreso bene le parole di Liam?

Stava per chiederglielo quando si ricordò di aver lasciato la porta aperta, sì alzò dal letto e andò ad inchiavare. Quel gesto gli fece realizzare quanto fosse idiota Evan.

Si girò verso di lui sentendo la gelosia assalirlo

"E se avesse bussato qualcun altro?" Il pensiero gli andò inesorabilmente a Bonny.

Evan sorrise "Nessuno dei miei amici è interessato al mio culo"

"Ma qualcuna interessata al tuo cazzo sì. Ti meriti una punizione"

Si avvicinò e salendo sopra il letto si posizionò fra le gambe di Evan "lo sai che sto per scoparmi il tuo culo vergine vero?"

Evan deglutì e annuì vedendo Nathan togliergli l'intimo e cominciare a spogliarsi a sua volta.

Pensandoci bene però quella non era certo la situazione migliore per la sua prima volta.

Nathan avrebbe voluto essere gentile, delicato e farlo con molta calma e invece non era certo di riuscirci. Gli girava la testa, tutto il suo corpo fremeva dalla voglia di saltargli addosso e fotterlo senza neanche prepararlo. Doveva cercare di tenere a freno il desiderio.

Poi però Evan lo guardò mordendosi il labbro in attesa, quel gesto fu la goccia che fece traboccare la lussuria di Nathan.

Dopo aver recuperato il lubrificante dal comodino, gli fece allargare le gambe e piegare le ginocchia per avere una perfetta visuale.

Si cosparse le dita di gel "Adesso avrai il miglior pompino della tua vita" e senza attendere una risposta prese a leccare il sesso dell'amante già bramoso.

Evan alzò il bacino per andargli incontro e strattonò le corde, voleva che Nathan lo prendesse completamente in bocca e smettesse di giocarci leccandogli solamente la punta. "Nathan!"

Il biondo soddisfatto della smania nella voce dell'altro, portò le dita alla piccola apertura e provò a violarla. Come il primo dito oltrepassò l'anello di muscoli sentì Evan irrigidirsi, era arrivato il momento di distrarlo.

Prese il suo sesso in bocca e cominciò a pompare.

Evan avrebbe voluto portare le mani alla sua testa, ma non poteva, essere così legato lo eccitava e lo torturava allo stesso tempo.

Il pompino di Nathan era fantastico come sempre e le dita che lo violavano erano diventate un particolare trascurabile, finché una scarica intensa non lo fece boccheggiare, quindi era questo che si provava quando si colpiva la prostata. Un grido di approvazione uscì incontrollato dalla sua gola "Si! Non ti fermare!"

Il piacere divenne travolgente e in poco tempo si trovò al limite pronto per l'orgasmo, ma Nathan si fermò. "Perché cazzo ti sei fermato?! Non puoi lasciarmi così!"

Nathan sorrise di fronte alla sua faccia sconvolta, poi si prese un attimo per ammirarlo, era bellissimo: nudo, legato al letto con il sesso duro e congestionato. Era certo, quel ricordo avrebbe accompagnato molte delle sue future masturbazioni.

"Adesso rilassati, farà meno male"

"Quindi fa male."

"Non ho mai detto il contrario, ma solo all'inizio. Poi è solo piacere"

Evan pensò a tutte le volte che Nathan aveva lasciato che fosse lui a possederlo senza mai protestare. Poteva farcela anche lui. E poi quel bastardo lo aveva lasciato con un orgasmo negato e avrebbe fatto di tutto per poter venire. Era legato e non poteva nemmeno masturbarsi da solo.

Nathan si cosparse il sesso di gel e dopo avergli alzato le gambe si spinse dentro di lui cercando di essere delicato, per quanto la lussuria e il desiderio riuscissero a farglielo fare.

Evan strinse i denti e imprecò, mentre Nathan si dondolava piano per farlo abituare.

Però non resistette molto, Evan era terribilmente stretto e caldo, ma soprattutto era lui. L'unico amore della sua vita.

Evan fu invaso dal dolore, ma quando Nathan cominciò a muoversi qualcosa cambiò, scariche di piacere lo invasero. Era molto più appagante che essere scopato con le dita. Si lasciò sfuggire "Sì. Ancora. Continua."

La visione dell'amante travolto dal piacere per Nathan fu un incitamento a lasciarsi andare e possederlo finalmente senza trattenersi.

I loro gemiti si mischiarono e Evan si sentì nuovamente vicino all'apice, ma anche questa volta Nathan si fermò. "Ma mi vuoi far morire! Perché ti sei fermato?!"

"Non temere riprendiamo subito"

Controllò la posizione di Evan, sorrise soddisfatto, si vedeva che non era la prima volta che Liam legava qualcuno ad un letto, le braccia erano messe in modo da permettergli di girarsi.

"Girati, voglio vedere il tuo bel culo mentre te lo sfondo"

"Basta che mi fai godere"

"Puoi starne certo. Da dietro te lo metto dentro tutto"

Evan obbedì e si ritrovò di schiena con il sedere in altro, le braccia incrociate e la faccia contro il cuscino. Fino a poche ore prima avrebbe trovato quella posizione umiliante e invece ora era tremendamente eccitante e desiderava ardentemente essere nuovamente scopato.

Nathan non perse tempo riprese a penetrarlo con forza, questa volta entrando con tutta la sua lunghezza.

Evan era stravolto dal piacere, sentiva maggiormente il sesso di Nathan che lo riempiva fin nelle viscere.

Il suo era talmente congestionato che appena Nathan prese a segarlo raggiunse l'apice riversandosi nella sua mano.

Nathan lo seguì subito dopo avvertendo i muscoli di Evan contrarsi e stringersi attorno a lui.

Nathan si sentiva appagato e felice. Non solo aveva fatto sesso con la persona che amava, ma questa persona si era donata completamente a lui. Evan non era gay, era sempre stato etero e per lui decidere di fare il passivo non era una cosa da poco. Si era voluto concedere a lui. L'aveva fatto solo per lui.

Appena Nathan lo slegò Evan si massaggiò le braccia, poi si guardò i polsi che sentiva pulsare, durante il sesso aveva strattonato le corde e ora aveva dei segni evidenti.

Avrebbe dovuto mettersi dei polsini. Per non parlare del dolore alla base della schiena.

Però non era pentito, perché anche se preferiva fare l'attivo, aveva provato un piacere incredibile e, anche se non lo avrebbe mai ammesso, Nathan era dannatamente bravo ed eccitante come dominante.

Come se gli avesse letto nella mente Nathan lo abbracciò la dietro e gli diede un bacio sul collo "Allora sono stato bravo? Ti ho fatto godere come nessuna"

Evan si girò nell'abbraccio "Sì, sei stato bravo, ma non credere che ti lascerò questo ruolo tanto facilmente. Mi piace troppo scoparmi il tuo bel culo"

Nathan era contento che Evan non avesse detto "Mai più" così sorrise "Da come urlavi e mi pregavi di scoparti, sono certo che presto vorrai essere sottomesso di nuovo."

Evan fece una faccia offesa "Non montarti la testa. E' stato il tuo amico Liam a convincermi che il modo migliore per festeggiare era regalarti la mia verginità anale. Altrimenti non mi sarebbe mai passato per la testa di farmi sfondare il culo"

Nathan scoppiò a ridere "E' stata un'idea magnifica. Dovrò ringraziarlo"

"Col cavolo che te lo lascio fare! Quello non vede l'ora di averti nel suo letto"

"Scusa ma non ho capito cosa si festeggia ..."

Evan fece un mega sorriso "Mi hanno preso! Ho appena firmato un contratto. Giocherò nell'NHL"

Nathan sgranò gli occhi "E me lo dici così!? E' una notizia grandiosa! Sono felice per te"

Evan si mise a sedere "Sì è una notizia grandiosa ... ma solo se verrai con me"

Anche Nathan si tirò su "Non so cosa dire"

Evan lo guardò negli occhi "Dì solo che accetti di venire a vivere con me. Ho già controllato la facoltà di biologia è fra le migliori"

"Non pensi che se convivessimo la nostra relazione diventerebbe di dominio pubblico e per te potrebbe diventare un problema?"

"No. Ho già parlato con i dirigenti della società. A loro interessa il mio modo di giocare, non la mia vita sentimentale. E io non voglio lasciarti adesso che ti ho finalmente ritrovato e ho scoperto di amarti così tanto"

Nathan rimase per un momento in silenzio, non sapeva cosa dire, anche lui non voleva lasciare Evan, ma la paura di essere un intralcio per la sua carriera era forte.

"Anche la tua famiglia lo verrà a sapere"

Evan alzò le spalle "Loro lo sanno già"

Nathan rimase sorpreso da quella novità "E come hanno reagito?"

"Come ci si aspettava da degli omofobi del cazzo! Che vadano a fanculo tutti. Non me ne può fregare di meno di loro. L'unico di cui mi interessa sei tu. Nate ti prego resta con me. Non lasciarmi andare da solo. Non sopporterei di saperti così lontano e di poterti vedere solo poche volte all'anno"

Nathan sentì il cuore stringersi in una morsa al pensiero di separarsi da Evan.

Invece se fosse partito con lui avrebbe dovuto lasciare i suoi amici soprattutto Liam, però avrebbe solo anticipato qualcosa che sarebbe comunque avvenuta, perché di lì a pochi mesi Liam avrebbe concluso i suoi studi e dopo chissà dove lo avrebbe portato la sua carriera.

Invece perdere Evan era qualcosa che lo terrorizzava più di quanto fosse disposto ad ammettere.

Nathan sorrise "Verrò ad una condizione: che ti farai nuovamente scopare da me"

Evan si sentì invadere da una gioia incredibile, abbracciò Nathan e lo baciò con passione.

Quando si staccarono lo guardò raggiante "Mi sembra che sia una condizione accettabile."

"Era tutto un piano per incastrarmi. Hai voluto che assaporassi quanto è fantastico scoparti per usare il tuo culo per convincermi a seguirti"

"Mi hai scoperto. E comunque avevo già un piano B. Avrei usato queste corde per rapirti"

"Perché invece non continuiamo ad usarle per festeggiare ancora?"

"Mi sembra un'ottima idea"

FINE


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ANGOLO AUTORE:

Siamo arrivati alla fine. Grazie mille a tutti per avermi seguita fino a qui.

Spero vi sia piaciuta la mia storia.

Se avete voglia fatemi sapere cosa ne pensate.

Sto meditando di provare a scrivere qualcosa di diverso, magari sul soprannaturale, sempre comunque con rapporti m/m.

Ci penserò ... per ora vi saluto a presto.

Un bacio grande

Japanika

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