Capitolo 33
Nick
Mentre Anna era presa dai suoi piani machiavellici, Nick era ancora in preda ai pensieri più oscuri. "In che diavolo di guaio si sta cacciando? Chi è quel tizio? E perché non si è confidata con me?" Continuava a ragionare senza trovare una risposta. L'unica cosa che lo "tranquillizzava", almeno per il momento, era che fosse ancora viva.
"Non posso starmene con le mani in mano, devo fare qualcosa." E senza starci a rimuginare ulteriormente, si alzò, prese il soprabito al volo e si diresse dall'unica persona a cui potesse rivolgersi per una cosa del genere, il suo vecchio amico di una vita.
Era venerdì mattina, perciò, salvo improvvisi cambi di programma, sarebbe dovuto essere al suo "quartier generale". Fortuna vuole che, una volta tanto, gli imprevisti non fossero in agguato, difatti lo trovò comodamente seduto di fronte allo sconfinato oceano, seppur rovinata dalle decine di barche e navi in partenza o in arrivo.
«Salve ragazzo, cosa ti porta da queste parti? Ti facevo intento a combattere il crimine insieme alla tua bella Robin Hood in gonnella.» Lo schernì lui, gustandosi un succulento sandwich.
«Questa roba ti ucciderà. Fai mai gli esami del colesterolo? Alla tua età, dovresti stare più attento alla tua alimentazione.» Replicò il ragazzo.
«Vuoi forse togliere uno dei pochi piaceri della vita che sono rimasti ad un povero vecchio come me?»
«Come no. La prossima volta verrò armato di pane per oche e anatre da darti e, già che mi trovo, ti iscrivo al circolo del Bingo, chissà che non scocchi l'amore con un'allegra signora.» Continuava a punzecchiarlo l'ex ladro.
«Ah, ah, vedo che oggi siamo proprio in vena. È raro vederti da queste parti, specie in questo periodo. Cos'è? È già finito l'idillio con la tua dolce metà?»
«Sono venuto a parlarti proprio di lei.» Replicò secco Nick. A Doc cadde quasi il panino in terra. Non credeva che stesse davvero cercando consigli in amore da lui.
«Sai ragazzo, forse, per questo genere di cose, dovresti rivolgerti a tuo padre. Di sicuro, è più esperto di me in materia...»
«Non sono venuto a chiederti consigli in amore, se è questo a preoccuparti. Mi serve che tu cerchi una persona per me.»
«Ascolta figliolo, io non sarò un esempio di vita e nemmeno voglio esserlo, ma la ragazza ti ha ampiamente dimostrato di essere degna di fiducia e che preferirebbe morire piuttosto che tradirti, perciò fatti passare dalla testa qualsiasi idea strana ti sia fatto a riguardo.»
«Vedo che oggi prendi un granchio dopo l'altro. Non ho affatto paura che Anna mi stia tradendo, ma temo si stia mettendo nei guai.»
L'espressione del vecchio lupo di mare si fece subito seria. Posò il panino e si alzò.
«Dimmi tutto, ti ascolto.»
«Erano diversi giorni che la vedevo piuttosto strana, perciò pochi giorni fa ho provato a parlarci e a cercare di capire cosa non andasse. Dai, sappiamo benissimo entrambi che quella ragazza non sa nascondere niente, è davvero la definizione di "libro aperto".»
Doc non poté che dargli ragione.
«E quindi, cos'è successo?»
«Ovviamente, com'era prevedibile, ha negato, sostenendo che i miei fossero sospetti e preoccupazioni immotivate, dando tutta la colpa alla stanchezza accumulata.»
«E tu non le credi per niente, giusto?»
«Non sarebbe la prima volta che cerca di nascondermi delle cose per provare ad aiutarmi, solo che stavolta, l'avevo vista davvero spaventata. Dev'essere successo qualcosa di veramente grave, il problema è che crede di poter gestire tutto da sola.»
Nel frattanto, l'altro ascoltava attentamente senza interromperlo.
«Per quella sera, ho lasciato cadere l'argomento, vedendola già abbastanza provata, ma il giorno dopo l'ho seguita per tentare di scoprire qualcosa in più.»
«E poi?» Chiese curioso l'amico, ormai intrigato.
«Se mi fai finire, te lo dico. Si è incontrata con un uomo in un quartiere del Bronx.»
«Che cosa? E perché mai?»
«Ho sentito che parlavano di una boccetta, ma se è quello che penso non ha senso, perché Anna mi aveva detto che quella che avevamo portato a far analizzare, in realtà, non era altro che un po' d'acqua colorata, vale a dire un altro buco nell'acqua per noi.»
«Ma per quale motivo questo tizio dovrebbe avere quella autentica?»
«È la stessa domanda che mi pongo io da quando l'ho vista. Per questa ragione, credo si sia ficcata nei guai. Sono riuscito a sentire la conversazione e ho visto che era spaventata, anche se, come sempre, cercava di non darlo a vedere.»
«È una situazione davvero complicata. Come intendi muoverti?»
«Dobbiamo trovare questo tizio, scoprire chi è o cosa vuole da lei prima che le accada qualcosa.»
«Dovresti parlarne anche con il tuo amico medico, quello biondo e chic.»
«Non è mio "amico", comunque, non è una cattiva idea. Valuterò se metterlo al corrente. Intanto tu cerca di scoprire qualcosa, d'accordo? E dopo ciò, gli lasciò uno schizzo decisamente ben fatto.
«È già una traccia. Se ti stufi di votarti al bene, puoi sempre tornare alla carriera artistica, che spreco non usufruire di un talento del genere.» Lo sfotté bonariamente.
«Ho cercato di farlo al meglio, ma non era esattamente in posa, quindi sono dovuto andare a memoria. Fammi sapere appena sai qualcosa, va bene?»
«Certo ragazzo. In ogni caso, ti consiglio di parlare con lei e di farti spiegare bene la situazione. Sei il suo uomo, no? Allora, sfodera le tue "doti amatorie" e falle sciogliere la lingua.»
«Sempre un galantuomo tu, eh? Non ti spacco la faccia solo per i tanti anni di amicizia che ci legano.»
«Che cosa faresti senza di me? Ehi, comunque, ogni tanto potresti farti sentire anche solo per un saluto.»
«Con gli anni, ti stai facendo davvero un po' troppo sentimentale, sai?»
«Il vantaggio dell'età.» Rispose l'uomo.
«Beh, adesso devo proprio andare. Ho delle interessantissime indagini da portare avanti e quel mastino di supervisore non mi molla un attimo.» Confessò il ragazzo, aggiustandosi il soprabito camosciato.
«Poi dicono perché uno preferisce la "libera professione".» Esordì l'altro.
«Non ti scordare di parlare con lei, capito?»
«Sì, sì, non trattarmi come un poppante. Fatti sentire. Aspetterò tue notizie.»
«Mi spiace, ma lo sarai sempre per me.» Affermò Doc, con una grassa risata.
Nel frattempo, Nick si avviò a lavoro, sperando di riuscire a distrarsi almeno per qualche ora.
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