Capitolo 10

Nick

Fino a quel momento non credeva che avrebbe rimpianto di essere costantemente tallonato dagli scagnozzi di Friederich o di essere passato a lavorare per l'altra parte della barricata, ma tutto ciò sembrava nulla se paragonato a quella furia vivente di Jacqueline. Si può dire che i due non si fossero lasciati nel migliore dei modi, anzi, un uragano avrebbe provocato decisamente meno danni!

"Non ci posso credere, proprio ora che pensavo di aver finalmente trovato un po' di stabilità nella mia vita, ecco che il passato torna a bussare alla porta. Devo trovarla prima che succeda qualcosa di irreparabile; non so perché, ma con quella donna nei paraggi non sono mai tranquillo. Anzi no, so benissimo il motivo!" Pensava Nick, "sfrecciando" tra la folla newyorkese per quanto possibile.

Come prima cosa avrebbe dovuto mettersi in contatto con lei e scoprire la ragione dietro il suo ritorno in città. Conosceva quella donna da troppi anni per non sapere che pensasse sempre prima al proprio tornaconto; del resto, era stato quello il motivo della loro rottura. Ormai era una storia morta e sepolta, ma, anche se non l'avrebbe mai ammesso, quella donna gli aveva spezzato il cuore, pugnalandolo alle spalle, scegliendo il suo più acerrimo rivale.

"Non le permetterò di rientrare nella mia vita come nulla fosse. Ha preso la sua decisione anni fa, perciò è bene che ritorni da dove è venuta. Comunque, ora che ci penso, se è tornata a ronzare qui intorno, gli affari di Mick non devono andare più così bene. Quella donna si offre sempre al miglior offerente, peccato che me ne sia reso conto troppo tardi. Quello che non mi è chiaro è perché sia arrivata a pensare che io mi possa rivelare migliore di quel bastardo, all'epoca non sembrava affatto pensarla così. Ah, quanti colpi e avventure abbiamo portato a termine. Con lei al mio fianco, sarei stato pronto ad abbandonare l'Organizzazione e a trasferirci su qualche bella isola nel mezzo del Pacifico a goderci un eterno Paradiso... Maledizione basta, devo smettere di ripensare al passato."

Fortunatamente, la chiamata di Doc lo riportò sulla Terra, più o meno con la stessa efficacia di un secchio di acqua gelata in testa.

«Finalmente, è la terza volta che ti chiamo. Ma si può sapere dove hai la testa? Lascia stare, non rispondere. Un mio contatto ha trovato la tua vecchia fiamma nei pressi del chiosco che Anna e Jack sono soliti frequentare. Mi hanno riferito di averla vista sola a un tavolo e sembrava stesse attendendo qualcuno. Non vorrei metterti in allarme ragazzo, ma credo che Jackie non sia tornata solo per mettere a segno qualche bel colpo, ma anche per riaffondare le unghie su di te e, se non vuoi perdere tutto ciò che hai costruito di bello con Anna e quello che potrebbe accadere, ti conviene tenerla il più possibile lontano da lei.» Concluse Doc, mandando in allarme il figlioccio. Solitamente poteva vantare la capacità di mantenere il sangue freddo in qualsiasi situazione, ma questa prospettiva rompeva decisamente i suoi schemi. Con l'aiuto della sorte, era abbastanza vicino al punto indicatogli da Doc, perciò, senza ulteriori indugi, si allentò la cravatta e si diresse in quella direzione.

Una volta sul posto, non riuscì a vedere né Anna né Jacqueline, ma questa cosa non lo rasserenò. In ogni caso, si stava facendo troppo suggestionare e questo non era proprio da lui. Per quanto ne sapevano, in quel parco doveva incontrarsi con un cliente, un amante o chiunque altro! Eppure il tarlo del dubbio aveva già iniziato a consumare il suo spirito, fibra dopo fibra. Iniziò a cercarle in ogni angolo, fin quando sentì qualcuno sbucargli alle spalle. Senza un attimo d'incertezza, estrasse la pistola e la puntò contro l'altra persona, coperto dal pesante cappotto, il quale fungeva da ottimo nascondiglio per l'arma.

«Chéri, dopo così tanto tempo mi accogli in un così freddo modo? Questo tuo atteggiamento mi ferisce profondamente.» Gli sussurrò in un orecchio, appoggiandogli una mano affusolata sul viso. Quel contatto rischiava di far riemergere in lui sentimenti sopiti e di riaprire ferite ancora dolenti. Non poteva compiere azioni avventate, erano le 14.00 e il parco era gremito di persone. Dannazione, in quella posizione potevano sembrare una coppia in procinto di scambiarsi effusioni. Niente di più lontano dalla realtà, ma Anna poteva essere nelle vicinanze e non avrebbe voluto passare il prossimo anno a cercare di convincerla che con quella donna non c'era niente, se non l'odio!

«Piuttosto audace da parte tua rischiare con contraffazioni del genere. Non ti eri mai spinta a tanto, ma suppongo che il tuo attuale compagno ti spinga sempre a superare i tuoi limiti.» Disse lui freddamente, non accennando a spostare la pistola dal petto della donna e quest'ultima non provava neppure a muoversi.

«Adoro questo tuo lato geloso, mi ha sempre fatta impazzire. Non fa altro che dimostrarmi il tuo amore incondizionato nei miei confronti...» Replicò la donna, cercando di baciarlo, ma lui la schivò.

«Osa provare a rifarlo e ti pianterò una pallottola in pieno petto senza troppi complimenti. Non c'è rischio di colpire il cuore, tanto tu non ne hai mai avuto uno. Io non sarò un esempio di bontà, ma sto cercando di cambiare e come prima cosa, ti manderò a marcire in qualche cella, possibilmente vicino a quella di qualcuna che hai fregato, fortunatamente, con te c'è solo l'imbarazzo della scelta.»

«Quanto ardore. Anni fa eri molto più freddo. Ho capito, è per quella smorfiosetta pseudo giornalista, vero? Nick, quanto sei caduto in basso, un tempo puntavi in alto...» Al sentire queste parole, Nick fece una fatica sovrumana per non strozzarla con le sue stesse mani, dietro il tronco di un albero lì nei paraggi.

«Tanto questa tua recita da cattivo ragazzo redento non reggerà ancora a lungo e allora la tua "amica" andrà a consolarsi tra le braccia del bel biondo. Carino questo triangolo davvero, ma sappiamo tutti come finirà. Tu sei marcio e una volta che l'avrà realizzato ti butterà fuori dalla sua vita e poi tornerai a piangere da me, la tua unica alleata e famiglia.»

«Preferirei spararmi seduta stante con la mia stessa pistola piuttosto che questo.»

«Adesso, se non vuoi che faccia passare il tuo omicidio per un mancamento, dimmi quali sono le tue intenzioni e hai ancora a che fare con l'Organizzazione...» Nel pieno di questo discorso, però, esattamente nel momento meno opportuno, Jack ed Anna sbucarono fuori da qualche parte e la serpe di fronte a lui colse l'occasione per avvinghiarsi a lui e per baciarlo con passione, sotto gli occhi della donna che Nick amava.



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