I

-Allora che si fa oggi?- Chiese Gianni -Usciamo?...me, sciamo?- Chiese Anselmo -Che ne dite di venire da me in campagna?- chiese Nadia - Si- acconsentimmo io, Teresa, Gianni, Danilo e Anselmo.
E così, alle 4:30 ci trovammo tutti in campagna.
La campagna di Nadia era bella, grande con tanto spazio inutilizzato dove crescevano rigogliosi gli alberi decorati con colorati e profumati fiori, il terreno quasi non si vedeva visto che l'erba cresceva alta tanto che se ci camminavi in mezzo il tuo piede sprofondava e non lo vedevi più, questo però mi mise un po'paura "E se ci sono i serpenti?" Pensai rabbrividendo all'idea -Allora - chiese Danilo -che si fa?- -Andate alla torre- suggerì la madre di Nadia -La torre?- Chiesi -Si- rispose Nadia -Dai andiamo-concluse Gianni.
Ci avviammo verso il mare godendoci la fresca brezza e il fischiettare degli uccelli sugli alberi -Io ho paura, qui ci sono i pedofili- disse Nadia -E va be ci sono i ragazzi a proteggerci- disse Teresa. Ci voltammo e vedemmo i maschi che facevano gli scemi, come al solito -Si, i maschi- disse Nadia prendendo un bastone da terra -Forse questo serve di più, se qualcuno si avvicina...- e fendette l'aria con il bastone -Ba hai le gambe, pui dare un bel calcio- dissi io ridendo -Si come se i miei calci fossero forti- ribatte Nadia, e scoppiammo a ridere tutte e tre mentre i ragazzi si sfidavano a scherma con altri rami raccolti da terra -Su, dai, non ci fermiamo, c'è una macchina ferma lì, ho paura- disse Nadia in tono preoccupato.
Ormai eravamo arrivati al mare, la strada ad un certo punto si interrompeva alla nostra destra per dare spazio alle bianche e levigate pietre della "spiaggia" e poi c'era il mare, sporco per via della discarica.
-Un granchio- gridò Gianni ad un certo punto -Dove lo vedi?- Chiesero Danilo e Anselmo -Li, vedete?- -No- disse Danilo -Scendiamo- propose Anselmo. Scendemmo lasciando Nadia sull'asfalto che ci guardava preoccupata -Ma quello è un'alga- disse Danilo e scoppiammo a ridere, ri salimmo la "spiaggia" e tornammo sull'asfalto -Attenti- dissi -Terry hai bisogno di una mano?- -No, grazie c'è la faccio-.
Proseguimmo a passo lento fino a quando Anselmo non si scocciò ed improvvisammo una gara di corsa (vincitore?! Nadia, no scherzo Anselmo ovviamente).
Arrivammo ad un punto dove la strada finiva definitivamente e le pietre avevano preso il sopravvento. Lì scorreva un fiume di acqua marrone -Che schifo- commentammo -Ecco quella è la torre- disse Nadia, alzammo la testa e vedemmo d'avanti a noi una torre alta non saprei dire quanto, bianca e quasi perfetta, non era una vera e propria rovina.
Anselmo è Gianni saltarono il ruscello con un balzo, noi altri, più saggi, prendendo una tavola di legno che si trovava da quelle parti e la posizzionammo come un ponte e l'atraversammo.
-Questa torre veniva usata...ragazzi venite- Nadia iniziò a spiegare ma i ragazzi erano rimasti in dietro alla caccia di qualche lucertola -Allora - riprese "la nostra guida turistica" -Questa torre veniva usata per avvistare i pirati e poi da lì- ed indicò un mucchio di pietre che formava un semi cilindro alto più o meno due metri in rovina -Si mettevano i cannoni e si bombardava- -Ei, si può salire- annunciò Anselmo e si avviò verso le scale che fiancheggiavano la torre dal lato opposto a quello che dava sul mare, cioè quello più protetto.

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