capitolo 23

Tony allunga il braccio sinistro, restando con la mano aperta verso il materasso, alla ricerca della ragazza.
Alza di poco la testa sussurrandone il nome, ma lei non è più sdraiata accanto a lui.
Sbadigliando, si mette seduto e inizia a guardarsi intorno, passando la mano sul viso ancora addormentato.
<<Buongiorno>> afferma Lara appoggiandosi allo stipite della porta. È già vestita e tiene tra le mani due tazze fumanti. <<Ti ho portato del caffè>> dice avvicinandosi al ragazzo e sedendosi sul bordo del letto. Tony appoggia la schiena contro la testiera del letto e prende tra le mani la tazza offerta dalla fidanzata. <<I miei genitori oggi partono, mi accompagni in aeroporto?>>
Tony annuisce appoggiando la mano sulla sua gamba.
<<Va tutto bene?>> Chiede appoggiando la tazza sul comodino, sistemandosi le coperte sopra i fianchi. <<Non sono mai stata così tanto tempo lontano dalla mia famiglia. E non so quando li rivedrò>> risponde la ragazza stringendosi nelle spalle. Lui la stringe a sé, facendola sedere tra le sue gambe coperte dalle lenzuola. Lara appoggia le spalle contro il petto tonico del fidanzato e lui le sfila dalle mani la tazza, appoggiando anche quella sul comodino.
<<Il tempo scorre in fretta, quando meno te lo aspetti sarai su un aereo diretto a Roma>> le dice appoggiando la guancia contro la testa della ragazza, intrecciando le loro mani ferme sulla pancia di lei. <<A dire il vero stavo pensando di seguire l'università qui in America>> afferma piegando la testa per poterlo guardare. <<E come farai con la tua famiglia?>> Chiede Tony spostandole una ciocca di capelli dalla fronte. <<Non voglio privarmi di te>> sussurra lasciandogli una scia di baci lungo il mento. <<Non voglio perderti, ho bisogno di te. Quindi se il non vedere la mia famiglia è il prezzo da pagare per avere te, allora va bene>> continua mentre il ragazzo si china, facendo incontrare le loro labbra.
<<Vado ad avvisare Ondre>> dice la ragazza tra un bacio e l'altro, liberandosi dalla stretta salda del ballerino. <<Mi vesto e vi raggiungo>> dice seguendola con lo sguardo finché non la vede sparire in corridoio.

Lara sventola la mano davanti al viso di Ondreaz e lui sbatte le palpebre diverse volte. <<Che stai facendo qui?>> Gli chiede sedendosi sulla sedia davanti a lui, dall'altra parte del tavolo.
Ondre sbuffa piegando il braccio, appoggiando il gomito contro la superficie lucida. <<Ondreaz, hai intenzione di fare il muschio? Sei lì fermo da un'ora>> continua la ragazza allungando le braccia sul tavolo. <<È già partita?>> Chiede con voce bassa senza guardare la sua migliore amica. Lara guarda l'ora sul suo orologio da polso e storce le labbra, cercando di ricordare a che ora partiva l'aere della sua famiglia.
<<Hai due ore per decidere>> risponde infine iniziando a picchiettare le unghie non troppo lunghe contro il tavolo. <<Cosa dovrei decidere?>> Chiede lui, alzando le spalle. Lara alza un sopracciglio. <<Se restare qui a fare il soprammobile o andare in aeroporto per salutare Alessia>> dice la ragazza picchiando la mano sul tavolo. <<l'ho già salutata ieri sera>> risponde il ragazzo fissando le venature del legno scuro. <<E allora perché sembri spento?>> Chiede Tony appoggiandosi con le mani allo schienale della sedia, su cui Lara è seduta, appoggiando davanti a lei le loro tazze lasciate in precedenza nella stanza di Tony.
Il fratello maggiore non risponde, continua a guardare il vuoto.
<<Sei un coglione galattico Ondreaz Lopez>> afferma Lara, scuotendo leggermente la testa. Il diretto interessato alza lo sguardo guardando la ragazza. Quest'ultima si sporge verso il suo migliore amico rivolgendogli uno sguardo estremamente serio. <<Forse tu non lo sai, o hai il prosciutto sugli occhi e non te ne sei accorto; ma Alessia tiene davvero molto a te e so che per te è lo stesso>> inizia mantenendo un tono di voce tranquillo.
Il ragazzo guarda il fratello che, concordando con la fidanzata, alza le spalle. <<Io non tengo a lei>> risponde guardando negli occhi dell'italo-americana. Un piccolo sorriso nasce sulle sue labbra e abbassa lo sguardo, passandosi la mano sulla testa. <<Io me ne sono innamorato>> continua portando le mani sugli occhi. Una leggera risata lo attraversa. <<Non ho mai creduto nell'amore a prima vista, ma quando mi hai presentato Alessia ho sentito lo stomaco contorcersi e non sono più riuscito a levarmela dalla testa>> afferma guardano la ragazza e sorridendo, agitandosi sulla sedia come un ragazzino alle prese con la sua prima cotta estiva.
<<E glielo hai detto?>> Chiede Tony e il fratello gonfia le guance balbettando qualcosa senza senso. <<Ondre, non è una domanda difficile>> dice Lara sorreggendo la testa con la mano, deformando leggermente la sua guancia. <<No, non gliel'ho detto>> risponde appoggiando le spalle allo schienale della sedia. Tony inizia a ridere, nascondendo il viso tra le mani e scuotendo la testa.
<<Be' dovresti farlo>> dice Tony alzando le sopracciglia, intensificando con lo sguardo le sue parole. <<Non credo che servirà a qualcosa. Tornerà comunque a casa e probabilmente incontrerà un'altro uomo che le faccia provare quello che provo io per lei>> si affretta a dire, scivolando lungo la sedia e alzando il cappuccio della felpa verde.
<<Non posso credere che tu l'abbia detto davvero>> sussurra Tony abbassando la testa.
Lara si alza e infila il cellulare nella testa posteriore dei jeans. <<Io e Tony andiamo in aeroporto. Ti do dieci minuti per salire in macchina con noi. Se lo farai dirai ciò che provi a mia cugina. Se non lo farai, avrai perso l'occasione della tua vita>> afferma la ragazza prima di uscire di casa seguita da Tony.

I due entrano in macchina e Tony accende il motore. <<Credi davvero che verrà con noi?>> Chiede guardando la fidanzata, seduta accanto a lui, seduta sul sedile del passeggero.
Lei si porta l'indice davanti alle labbra e con le dita segna un conto alla rovescia da cinque.
Pochi secondi dopo la portiera posteriore si apre e Ondreaz sale in macchina. <<Tony guida, non abbiamo molto tempo>> dice guardando fuori dal finestrino.
<<Hai deciso di ascoltarmi?>> Chiede Lara guardando la strada davanti a sé. Il suo migliore amico si sporge tra i due sedili. <<Spero che tu abbia ragione>> risponde guardandola. Lara annuisce. <<Io ho sempre ragione su queste cose>> risponde stringendo la mano di Tony appoggiata sulla sua coscia.

****


I tre entrano in aeroporto e Ondreaz inizia a guardarsi intorno, cercando con lo sguardo Alessia.
Tra la folla, la trova seduta su una sedia di metallo, in attesa del suo check-in. Lui grida il suo nome e la ragazza alza lo sguardo, sorridendo.
Alessia si alza e lo raggiunge. <<Pensavo non venissi>> dice, guardandolo come se fosse un'apparizione celeste.
<<Non potevo lasciarti andare senza prima parlarti>> afferma guardandola negli occhi. La ragazza raddrizza le spalle. <<Ok, dimmi>> sussurra incrociando le braccia.
Ondreaz prende un profondo respiro e riduce le labbra in una linea sottile.
<<non so come si chiama tuo padre, non so se hai portato l’apparecchio ai denti, o gli occhiali e non ho idea di come sei entrata nella mia vita>> inizia appoggiando le mani sulle sue spalle coperte dalla felpa nera. <<Ma conosco a memoria la tua espressione rilassata mentre dormi; il suono della tua risata; il profumo della tua pelle e quel gesto che fai quando sei concentrata>> continua avvicinandosi maggiormente alla ragazza. Le prende il viso tra le mani e appoggia la fronte contro la sua. <<Io mi sono innamorato di te Alessia. E non lo dico perché stai per partire, né perché mi piace sentirmi così! Non so cosa tu mi faccia, io so solo... che ti amo>> sussurra. La ragazza, rimasta letteralmente senza parole, ricacciando indietro le lacrime, lo attira a sé baciandolo.

Tony stringe la mano a Lara che, con gli occhi lucidi, guarda la scena sorridente.

<<Ti amo anche io Ondre. E mi mancherai così tanto>> risponde Alessia, nascondendo il viso contro il collo del ragazzo. <<Non ti può mancare qualcuno che starà al tuo fianco>> dice accarezzandole la schiena. Lei si allontana quanto basta per poterlo guardare negli occhi. <<Che vuoi dire?>> Chiede inarcando le sopracciglia. <<Ho trovato un posto sul tuo volo last minute per Roma. Vengo con te Alessia>> risponde accarezzandole le guance.
La ragazza si fionda tra le sue braccia stringendolo a sé con tutta la sua forza, come se avesse il terrore che possa sparire da un momento all'altro.

Dopo aver salutato la sua famiglia Lara abbraccia Ondreaz, sorrideno.
<<Sono fiera di te, ma ti avviso: falla soffrire e io ti farò partire le pene dell'inferno>> gli sussurra all'orecchio facendolo ridacchiare.
Lui gira il viso verso Alessia che sta salutando Tony; il suo migliore amico.
<<Non potrei mai farla soffrire; la amo troppo>> risponde portandosi in spalla il borsone precendentemente preparato.
Alessia si avvicina alla cugina e la stringe tra le braccia. <<Tu e Tony siete liberi di scopare, ora che non ci siamo più noi tra i piedi>> le sussurra. Lara le da una pacca sulla spalla, ma la stringe a sua volta. <<Mi raccomando, usate i preservativi>> ribatte guardandola negli occhi. Alessia scuote la testa. <<Mi mancherai. Ci vediamo a luglio ok?>> Chiede stringendo le mani della Romana. <<Non farti trovare con un bambino>> grida Lara mentre la cugina si avvicina ad Ondre. <<Non tornare con un bambino>> ripete Ale girandosi. Appoggia la mano sulle labbra e le manda un bacio prima di alzare il dito medio. Lara ripete i gesti della cugina e resta a guardarla mentre lascia la zona delle partenze.

Tony la stringe da dietro, incrociando le braccia intorno ai suoi fianchi. <<Stai bene?>> Le chiede facendola annuire.
<<Dobbiamo fare le valigie, domani torniamo a L.A>> gli ricorda la ragazza accarezzandogli le braccia coperte dalla felpa nera con la stampa dell'elicottero.
<<Pianifichi la tua giornata per non pensare?>> Le chiede baciandole la guancia. <<Si, esattamente. Ora andiamo o mi metterò a piangere>> afferma sciogliendo l'abbraccio e camminando con lui verso il parcheggio dell'aeroporto.

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