Capitolo 10
Sono circa le undici di sera e una forte pioggia cade sulla città di L.A da quasi tutta la giornata.
Dixie e Charlie hanno registrato dei tiktok tutto il giorno; hanno fatto alcune dirette con la presenza di Lara di tanto in tanto. Per non parlare delle ore passate a giocare con Ramses e Crowley.
Verso sera tarda, quando il temporale si è fatto più intenso, le sorelle d'Amelio erano davvero senza forza e sono arrivate al punto di addormentarsi quasi subito dopo cena.
Lara sfoglia le pagine del romanzo che tiene tra le mani e i suoi occhi si muovono veloci sulle parole scritte nero su bianco, mordicchiandosi le labbra. Il suono della pioggia, proveniente dalla portafinestra leggermente aperta, è il sottofondo perfetto.
Scuote la testa mentre legge l'ennesima stupidaggine commessa dal protagonista.
<<Io vado a dormire, ricorda di spegnere le luci del giardino>> sussurra Ana sporgendosi dalla porta ad arco del salotto. Lara annuisce. <<tranquilla Ana, ci penso io. Buonanotte>> dice mettendosi più comoda, allungando le gambe lasciate nude dai pantaloncini blu del suo pigiama, lungo l'angolo del divano, accavallando le caviglie.
Sul pavimento, sopra il tappeto dallo stile orientale, Ramses dorme beatamente mentre Crowley appoggia il muso sul fianco della compagna.
<<Ci mancava solo questa>> sussurra con un angolo delle labbra alzato mentre gira pagina. <<Dio Tommy, come puoi fidarti di Teresa. E' ovvio che mente>> afferma sbuffando. Si tira su le maniche della felpa nera e raddrizza la schiena contro i morbidi e colorati cuscini.
Qualcuno bussa alla porta e i due cani si svegliano improvvisamente, mettendosi in piedi. Pochi secondi e sono entrambi immobili davanti alla porta d'ingresso, a fissarla senza sbattere le palpebre.
Lara lascia il segnalibro tra le pagine di Maze Runner e appoggia il romanzo sul tavolino in vetro davanti al divano. Camminando a piedi nudi raggiunge la porta e, appoggiando le mani sul legno, guarda dallo spioncino.
Senza esitare apre la porta guardando il ragazzo davanti a lei.
La felpa grigia è completamente fradicia e i capelli rosa chiaro, che spuntano da sotto al cappuccino, sono bagnati.
<<Tony che ci fai qui con questo tempaccio?>> Chiede spostandosi per farlo entrare. Lui supera la porta tenendo le mani nelle tasche dei jeans scuri.
I due cani iniziano ad annusarlo e Ramses si lascia accarezzare la testa senza il minimo lamento; cosa che normalmente non permette a nessuno di fare, a meno che non lo conosca bene.
Lara chiude la porta e affretta il passo verso la porta del sottoscala. <<Mi dispiace non averti avvisata>> inizia lui abbassandosi il cappuccio e aspettando la ragazza nell'atrio, guardandosi intorno. Lei entra nella lavanderia sotto alla scalinata e afferra un asciugamano dal mucchio di asciugamani perfettamente piegati e stirati, posti sopra l'asciugatrice.
<<Non fa niente, ma perché sei qui?>> Chiede ancora la ragazza, rendendosi conto che questa è la loro prima vera conversazione da una settimana.
<<Dovevo parlarti>> risponde Tony prendendo l'asciugamano che la ragazza gli sta offrendo. Lui si asciuga i capelli velocemente, strofinando il telo sulla testa.
<<Levati la felpa, la metto ad asciugare o ti verrà un raffreddore>> dice Lara allungando la mano verso Tony. Lui solleva la felpa da sopra le spalle, sfilando con essa anche parte della maglia nera sottostante. Lara distoglie lo sguardo, fingendo di tener d'occhio i suoi cani.
<<Ecco>> sussurra lasciando la felpa alla ragazza.
Mentre lei porta la felpa sul calorifero in cucina, Tony si sistema la t-shirt coprendosi l'addome scolpito e aggiustandosi i capelli umidi con una mano. <<dai vieni, non stare lì; siediti>> dice lei indicandogli il tavolo da pranzo. <<hai detto che dovevi parlarmi? Non potevi passare di giorno e, magari, con il bel tempo?>> chiede la ragazza aprendo il frigorifero e versando dell'acqua in due bicchieri colorati. Lui la ringrazia e lei si appoggia con la schiena al ripiano della cucina; a separarli c'è solo l'isola con lavello e utensili. <<non sono passato perchè non pensavo fossi in casa>> risponde Tony stringendosi nelle spalle. <<pensavo fossi con Noah>> continua guardando fuori dalla finestra orizzontale, una delle tre che arieggiano la cucina. <<potevi chiamare>> risponde Lara portando il bicchiere alle labbra e nascondendo le mani nelle larghe maniche della felpa che porta sopra i pantaloncini del pigiama, a coprirla giusto fin sotto al sedere.
<<non volevo rovinare il vostro divertimento>> risponde il ragazzo roteando gli occhi prima di bere un pò di acqua.
<<cosa vorresti dire con questo?>> chiede Lara lasciando il bicchiere quasi vuoto sul ripiano e appoggiando gli avambracci sull'isola. <<vi ho visti molto legati all'ultima festa alla hype e siete usciti spesso insieme ultimamente>> risponde allungando le gambe davanti a sé, appoggiando il braccio destro al tavolo e il sinistro allo schienale della sedia. <<siete stati a giocare a bowling, ti ha portata ad un concerto al parco, siete stati a mangiare fuori e chissà quanto altro ancora>> continua facendo sospirare la ragazza. Lei si passa la mano destra sulla faccia, usandola poi per sorreggere la testa da sotto il mento. <<sui social tutti parlano di voi sai?>> afferma guardandola con uno sguardo serio. <<sei venuto qui per parlarmi di Noah?>> chiede la ragazza con la fronte corrucciata. <<no, sono venuto qui per scusarmi del mio comportamento degli ultimi giorni>> dice alzandosi e appoggiando anche lui le mani aperte sull'isola, restando davanti alla ragazza.
<<ah, beh visto che sei qui dimmi anche perchè hai deciso di ignorarmi>> afferma la ragazza allargando le braccia, i palmi delle mani rivolti in su. <<quando ti ho baciata, la sera del compleanno di Dixie, l'ho fatto perchè lo volevo e che magari lo volevi anche tu>> dice guardandola negli occhi. <<ma la mattina dopo, ho pesato che non avrei dovuto farlo e che avevo incasinato tutto>> continua abbassando lo sguardo. <<volevo scusarmi per averti trattata male senza darti spiegazione, ma tu eri con Noah>> dice alzando leggermente la voce. <<Tony, parla piano; le ragazze dormono>> si affretta a dire Lara.
Il silenzio cala tra di loro.
Tony tiene lo sguardo basso mentre gioca con i braccialetti che porta al polso, regalo di compleanno delle sue giovanissime fan.
<<so cosa pensa la gente di me e Noah; ed è vero, stiamo uscendo>> afferma Lara appoggiando le mani sul bordo del bancone.
Tony annuisce leggermente e si alza, rivolgendo uno sguardo a metà tra il triste e il ferito alla ragazza. <<ok, beh.. avevi ragione, forse non sarei dovuto venire qui>> dice prendendo la felpa e dando le spalle alla ragazza.
<<Tony, dove vai?>> chiede aggirando l'isola e restando al centro della cucina. <<a casa, sono stanco e ho bisogno di dormire>> risponde lui senza guardarla.
<<non stiamo insieme>> afferma Lara. Tony la guarda confuso, tornando verso di lei. <<so cosa la gente pensa. Ma io e Noah siamo solo buoni amici>> continua lei alzando le spalle.
Tony lascia la felpa sullo schienale della sedia e si ferma davanti alla ragazza. Lui sorride leggermente e le si avvicina per baciarla.
Lei appoggia la mano sul suo petto, allontanadolo leggermente da lei. <<mi hai ignorata per una settimana Tony, mi sono sentita presa in giro. Pensavo che tutto ciò che abbiamo fatto insieme fosse solo un divertimento per te>> dice a voce bassa, guardandolo dal basso. Lui scuote la testa e le stringe le spalle con le mani. <<non ho mai finto con te. Tu mi piaci davvero Lara>> afferma lui appoggiando la mano contro il suo viso. Lei piega leggermente la testa, avvicinandosi maggiormente con la guancia contro la mano del ragazzo, godendosi il colore da essa trasmesso.
Ma il momento non dura molto.
Lara gli stringe leggermente il polso, facendo sparire quel contatto. <<Tony tra noi non può funzionare>> afferma mordendosi l'interno del labbro inferiore.
<<perché no?>> chiede quasi sconsolato il ragazzo dai bizzarri capelli rosa sbiadito. <<perchè siamo troppo diversi. Siamo come un bastone molto quadrato e un cerchio molto rotondo>> risponde lei cercando di non alzare la voce. Tony ridacchia per la buffa e ambigua frase che Lara ha appena detto.
<<ascoltami>> le dice stringendogli le mani. <<sono un ballerino e tu una musicista; non siamo geometri, questa cosa del bastone rotondo e il buco quadrato o quello che è, non ha senso>> dice tirandola a se. Le mani di Lara ora sono appoggiate contro il petto tonico coperto dalla maglia nera. <<Dammi la possibilità di dimostrarti che tu mi piaci davvero; voglio davvero che le cose tra noi vadano bene>> continua accarezzando il dorso delle sue mani, al momento fredde.
<<che cosa c'è tra noi Tony?>> chiede guardandolo, soffermandosi per un momento sulle sue labbra. <<ancora non lo so. Ma voglio scoprirlo>> risponde Tony estremamente convinto delle sue parole.
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