Prologo
Lara chiude il tappo della crema solare e lascia il tubetto nella borsa di tessuto, a righe bianche e verdi, appoggiata sulla sabbia bianca.
Legandosi in un codino i corti capelli castani tagliati alle spalle, si stende sullo sdraio e abbassa i ray-ban sul naso.
<<Ma non ti stanchi mai di fare la lucertola?>> Le chiede Alessia sfogliando la rivista di gossip sistemando con la mano sinistra il laccio che le chiude la parte superiore del costume dietro il collo.
La cugina nega con la testa piegando il ginocchio sinistro verso l'alto. <<hai la prova che non sono Elena Gilbert>> dice Lara chiudendo gli occhi, rilassandosi mentre il suono delle onde contro il bagnasciuga le invade il cervello. <<se tu fossi Elena saresti simpatica>> afferma Alessia a voce bassa. Lara le lancia il contenitore degli occhiali, colpendola sulla coscia. <<rettifico, sei simpatica quanto Katherine>> ribatte la ragazza appoggiando il contenitore di pelle nera sul portaoggetti fissato all'ombrellone.
Tra le due cala il silenzio per diversi minuti finchè Alessia non esclama qualcosa in pugliese.
<<Guarda, hanno pubblicato una foto di Fede tra le top tre del mese>> afferma guardando la magnifica foto dello Skyline di Chicago scattata dal cugino.
Lara gira la testa verso la cugina seduta sullo sdraio accanto al suo. Prende la rivista tra le mani e legge velocemente l'articolo, sorridendo fiera dell'abilità innata del fratello maggiore per la fotografia. <<Finalmente qualcosa di utile la fa>> dice ripensando quanto il fratello maggiore sia diventato responsabile e adulto nell'anno appena trascorso.
<<È quasi l'una e mezza, andiamo a pranzo?>> Chiede chiudendo la rivista e lanciandola sul telo che copre lo sdraio di Alessia. Quest'ultima annuisce e si alza sistemandosi la lunga maglia bianca sopra il costume nero, prendendo cellulare e portafogli.
Lara la segue infilandosi i pantaloncini di jeans sopra il costume rosso e blu e prende anche lei le sue cose.
Insieme raggiungono il ristorante sulla spiaggia, l'arredamento greco sui toni del bianco e dell'azzurro richiamano l'acqua limpida e cristallina dell'isola di Zante.
Le due prendono posto in veranda vista mare.
<<Ho visto il video della canzone di Ondre>> dice Lara alzando sopra la testa i ray-ban. Alessia le rivolge una smorfia e si appoggia allo schienale della sedia. <<Non è un gran bel video vero?>> Chiede ripensando al videoclip della canzone del suo fidanzato. <<Più che altro, non mi aspettavo tutti quei culi>> ridacchia la cugina divertita dall'espressione di Alessia. Quest'ultima imita la sua risata e accavalla le gambe sotto al tavolo.
Una giovane cameriera con un block notes si avvicina al tavolo delle due per prendere le loro ordinazioni.
<<Quattro Souvlaki, due Moussake e due birre>> dice Alessia guardando il menù. <<Arrivano>> afferma la ragazza allontanandosi dalle clienti. <<efcharistó>> ringrazia Lara sorridendole. <<Da quando parli Greco?>> Le chiede la cugina corrugando la fronte. Lara alza le spalle <<basta ascoltare le persone>> risponde mentre la stessa ragazza di prima porta loro due bottiglie di birra.
Solo ora Lara nota il cartellino con il nome Delphina, appuntato alla sua polo bianca.
<<Stasera andiamo a ballare. Siamo qui da tre giorni e non siamo mai andate a ballare>> afferma Alessia portando la bottiglia alle labbra. <<possiamo chiedere a qualcuno se ci sono delle discoteche in zona>> continua Lara giocando con il tappo metallico della sua bottiglia.
Un ragazzo giovane e di bell'aspetto porta le loro ordinazioni <<buon appetito>> dice prima di allontanarsi e tornare dietro il bancone. <<Potremmo chiedere a lui>> dice Alessia alzando un sopracciglio e rigirando tra le mani la forchetta. Lara si sofferma a guardarlo da testa a piedi; la camicia bianca aperta sul petto, i pantaloni blu scuro e le Nike bianche. I capelli biondi sono legati in un chignon all'altezza della nuca e gli occhi verde chiaro gli illuminano il viso dal profilo marcato.
<<Secondo me gioca a calcio>> sussurra Lara guardandolo passare accanto a loro. <<Cosa te lo fa pensare?>> Chiede la cugina portando alla bocca una forchettata di Moussaka. <<con un culo così? Solo Claudio Marchisio>> svela Lara bevendo un sorso di birra. La cugina la guarda con le sopracciglia alzato. Lara non è solita fare questo tipo di battute.
<<Che c'è? Ciò che succede a Zante rimane a Zante>> continua Lara ammiccando.
Diversi minuti dopo il ragazzo si avvicina a loro. <<Posso portarvi altro ragazze?>> Chiede prendendo i piatti ormai vuoti. Alessia sorride alla cugina. <<A dire il vero vorremmo chiederti se conosci qualche locale in cui passare la serata>> gli dice sorridendo. Lui sembra pensarci alcuni secondi. <<A Laganas ci sono molti locali, alcuni aperti fino a tarda notte>> risponde guardandole entrambe, soffermandosi alcuni istanti in più su Lara. <<Grazie per l'informazione..>> continua Alessia appoggiando le mani sul tavolo, aspettando che il ragazzo le dica il suo nome. <<Mi chiamo Alexios>> risponde lui. <<E dimmi, Alexios, sei single?>> Chiede beccandosi un'espressione stupita da parte della cugina. Lui annuisce. <<Non sono fortunato in amore>> risponde stringendosi nelle spalle girando alle due la stessa domanda. <<Io felicemente, lei no>> continua Alessia guardando la cugina seduta davanti a lei. <<Buono a sapersi>> risponde il ragazzo incrociando lo sguardo di Lara.
Il telefono di Alessia inizia a squillare e si allontana per rispondere alla madre.
<<Davvero sei single?>> Chiede Alexios apparecchiando il tavolo accanto a quello delle due ragazze, guardandola con la coda dell'occhio. Lei annuisce. <<E come mai?>> Domanda il ragazzo piegando i tovaglioli bianchi ricamati di azzurro.
Lara sospira. <<Non ho incontrato l'uomo giusto>> risponde dopo alcuni attimi di esitazione.
<<Be', stupido chi ti lascia scappare>> le dice sistemando i bicchieri di vetro colorato. <<Non mi conosci, come fai a dirlo?>> Afferma la ragazza rigirando tra le dita il tappo della bottiglia. <<Sei Lara Pellegrini. Sei l'idolo della mia sorellina>> risponde alzando lo sguardo su di lei. Lara prende un tovagliolo di carta e chiede ad Alexios una penna. <<Credo che a tua sorella piacerà avere un autografo allora>> dice firmandolo e piegando il fazzoletto, passandolo al ragazzo.
<<Potremo vederci stasera in qualche locale se vi va>> ipotizza guardando Lara alzarsi per raggiungere la cugina che ha già pagato il pranzo. <<Si può fare>> dice lei sorpassandolo.
<<Non ho il tuo numero però>> le fa notare Alexios guardandola uscire dal ristorante e scendere i pochi gradini che portano sulla spiaggia. Lara alza lo sguardo e gli sorride, abbassando gli occhiali sul naso. <<Tu no, ma la tua sorellina si>>.
****
Intorno alle due del mattino, Lara e Alessia sono già al quinto giro di ouzo.
<<Alla faccia dell'alta gradazione alcolica>> tossisce Alessia scuotendo poi la testa. Lara strizza gli occhi mentre la gola le brucia trovandosi concorda con la cugina. <<Devo andare in bagno>> afferma Alessia scendendo dallo sgabello e sistemandosi il corto vestito scollato e provocante di colore rosso. Se Ondreaz fosse con loro, avrebbe perso la testa nel vedere la fidanzata vestita così.
Lara inizia a guardarsi in torno alla ricerca di Alexios, ma di lui non sembra esserci traccia in quel locale.
Il barman le appoggia davanti un bicchiere di Old Fashioned e le indica un ragazzo seduto alla sua sinistra, a qualche sgabello di distanza. Quest'ultimo si avvicina, sedendosi accanto a lei. Un forte profumo di Paco Rabanne mischiato a quello di fumo le invade le narici.
<<Spero che il cocktail ti piaccia>> le dice sorridendole. Lei annuisce prendendo un sorso dal bicchiere.
<<Disturbo?>> continua prendendo un sorso dal suo bicchiere. <<Affatto>> risponde Lara ricambiando il sorriso. <<Ma tu sei la ex di quel ballerino di tiktok? Quel Tony Lopez, no?>> Chiede il ragazzo avvicinandosi maggiormente a Lara. Lei beve con un solo sorso il cocktail offerto dal ragazzo sconosciuto e, prendendo la sua borsetta, scende dallo sgabello. <<grazie per il drink>> dice allontanandosi, la lingua premuta contro il palato per il nervosismo.
A passo svelto si avvicina alla porta del bagno proprio nell'istante in cui la cugina sta uscendo. <<Possiamo andare a casa?>> Chiede mettendosi la giacca di jeans sopra il crop top rosso, sistemandosi i pantaloni di pelle a vita alta. <<Perché?>> chiede Alessia sistemandosi il vestito. <<È tardi e ho sonno>> si affretta a rispondere Lara facendola annuire senza troppe domande.
Alessia si infila la giacca e sistemandosi i capelli rimasto intrappolati tra la giacca e la schiena esce dal locale seguita dall'italo-americana.
Sulla strada davanti alla discoteca superano un gruppo di ragazzi e tra loro c'è anche Alexios. <<Hey, non state mica andando via?>> Chiede fermando le due cugine. Le due si guardano e Lara sospira. <<Scusaci, è molto tardi e domani abbiamo un lungo giro da fare>> si affretta a rispondere Lara trascinando con sé Alessia, tirandola per il polso.
<<Va tutto bene?>> Chiede mentre attraversano la strada verso la macchina che hanno affittato. Lara sale al posto di guida e accende il motore. Il cruscotto si illumina e la data illuminata attira l'attenzione di Lara. È il 19 agosto.
<<sì, va tutto bene>> risponde mentre gli occhi diventano improvvisamente lucidi e le mani si stringono intorno al volante con forza.
****
Mezz'ora dopo il loro ritorno nell'appartamento preso in affitto, Alessia si è messa a dormire lasciando sola Lara.
Quest'ultima se ne sta seduta sulla poltrona in vimini, i piedi appoggiato alla ringhiera del balcone e il diario dalla copertina nera aperto sulle gambe.
Tamburella la penna contro il ginocchio e si morde il labbro inferiore mentre, osservando il mare calmo e illuminato dalla luna, pensa a cosa scrivere.
Gira la testa verso sinistra, guardando l'interno della camera da letto che le due cugine condividono. Alessia dorme tranquillamente, stringendo il cuscino tra le braccia.
Sospirando riporta lo sguardo verso l'orizzonte, tirando su fino al petto la zip della felpa.
Ma Lara non è l'unica i cui ricordi riempiono la testa.
Dall'altra parte del mondo, Tony appoggia gli avambracci alla finestra del loft. La città di Las Vegas è viva sotto di lui. La fiamma dell'accendino gli illumina leggermente il volto e aspira il fumo della sigaretta sistemandosi poi gli stretti jeans neri intorno ai fianchi.
Cammina verso il comodino accanto al letto sfatto e afferra il cellulare. I suoi amici, familiari e fan gli fanno gli auguri per il ventitreesimo compleanno.
La ragazza accanto a lui, coperta solo dal lenzuolo, si gira lentamente continuando a dormire profondamente.
Tony la guarda; i capelli neri e ricci sparpagliati sul cuscino e il viso nascosto dalle braccia.
Senza rendersene conto, Tony apre la galleria sul suo telefono e cerca tra le varie cartelle quella che porta un nome; quel nome che ormai Tony porta inciso a fuoco sul cuore. Tra l'infinità di foto e video trova la foto che la ritrae addormentata contro il suo petto, i capelli rossi accarezzati dalla mano del ballerino e un leggero sorriso sulle labbra.
Tony guarda la ragazza di cui non ricorda il nome accanto a lui, aspira profondamente il fumo della sigaretta che tiene tra le labbra e, infilando il telefono in tasca, si infila le scarpe e prende da terra la maglia bianca e la felpa. Raccoglie le sue cose in giro per la stanza ed esce chiudendo la porta dietro di sé.
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