Capitolo 9.


Tutti gli studenti della facoltà di arte, con l’aiuto di qualche volontario, sono impegnati a decorare l’intero campus. Zucche intagliate vengono lasciate vicino a ogni porta. Stendardi verdi, viola e neri sono appesi agli alberi, collegandoli ai pali della luce.

Lara si sistema lo zaino in spalle e tirando su la zip della felpa raggiunge a passo svelto l’amico. <<Charlie e Bosley ti hanno dato le tue ali?>> le chiede appoggiando il braccio a stringerle le spalle. Lei annuisce mostrandogli la mail dell’ordine su Amazon di un paio di ali da angelo bianche. <<se tutto va bene dovrebbero arrivarmi oggi pomeriggio>> risponde infilando le mani nelle tasche mentre escono dall’edificio.
<<Nick viene stasera?>> gli chiede mentre Ryan si appoggia al corrimano della scalinata. Lui si accende una sigaretta e annuisce. <<quando finisce il turno mi raggiungerà qui>> le rivela soffiando una nuvoletta di fumo grigio. <<Tony verrà?>> domanda ma Lara sospira. <<io non gliel’ho chiesto>> dice appoggiando le spalle contro il muro, piegando la gamba e appoggiando la suola della scarpa sulla parete. <<e perchè non lo hai fatto?>> Lara gli rivolge uno sguardo serio, alzando un sopracciglio e incrociando le braccia al petto. Lui ridacchia aspirando il resto della sigaretta, sussurrando qualcosa che la ragazza non capisce.
<<tu sei impegnato; io ho intenzione di divertirmi stasera>> afferma dopo alcuni attimi di silenzio. Ryan alza lo sguardo sull’amica e lascia il mozzicone della sigaretta nel posacenere sopra il cesto dei rifiuti, accanto alla scalinata. <<vuoi ubriacarti come al compleanno di Lydia?>> chiede divertito facendola sospirare. <<non ero così ubriaca>> ribatte ma lui scoppia a ridere. <<hai fatto il bagno vestita nell'Hudson>> le ricorda facendola rabbrividire mentre il suo sorriso si trasforma in un’espressione di disgusto. <<tenetemi lontana dall'Hudson allora>> ridacchia stringendosi nelle spalle mentre un leggero vento freddo si alza. <<e io che speravo mi chiedessi di non farti bere troppo>> ribatte Ryan mentre il suo telefono inizia a vibrare nella tasca posteriore dei suoi jeans scuri. Si porta l’Iphone all’orecchio e sorride guardando la punta delle sue scarpe.
Lara sospira iniziando a giocare con l’anello che porta al pollice. <<vado a pranzo da Nick, ci vediamo qui stasera?>> chiede Ryan infilando il telefono in tasca e appoggiando la mano sulla spalla dell’amica. Lei lo guarda annuendo <<va bene, ma che sia solo un pranzo eh>> gli dice facendogli scuotere la testa. <<non iniziare a fare le tue battute perverse>> afferma il ragazzo abbracciandola. <<lo sai, il sarcasmo è la mia arma segreta>> continua appoggiando la guancia contro il suo petto. Le mani di Ryan scorrono sulle sue braccia e appoggia il mento sulla testa della ragazza. <<quanto sei dolce oggi>> sussurra facendosi stringere maggiormente. <<ne avevo bisogno>> afferma Lara allontanandosi dall’abbraccio, guardando l’amico nei suoi occhi azzurro cielo. <<non è di un mio abbraccio di cui hai bisogno>> le sussurra prendendole il mento tra il pollice e l’indice, baciandole la fronte, sottolineando “mio”.
Lei resta a guardarlo mentre scende le scale e cammina verso il parcheggio dietro il laboratorio di fisica. Ryan solleva il sedile della sua moto e afferra il casco nero lucido, mettendolo in testa. Si infila i guanti e con un gesto della mano saluta l’amica prima di accendere la moto.
Lara distoglie lo sguardo dall’amico guardando la strada dall'altra parte della piazza, intravedendo l’ultima persona che pensava di incontrare. Tony è appoggiato alla macchina di Carlos, le braccia incrociate al petto e lo sguardo a scrutare attentamente la piazzetta del campus. Si sofferma sulla figura della ex fidanzata che scende le scale stringendo la tracolla della borsa. Lei segue il vialetto a passo svelto, mantenendo il contatto visivo con il ballerino mentre il vento freddo di novembre attraversa i suoi vestiti. Un brivido di freddo le attraversa la schiena. <<che ci fai qui?>> gli chiede fermandosi davanti a lui, guardandolo negli occhi dietro un paio di occhiali dalla montatura trasparente. <<volevo invitarti a pranzo e essere totalmente sincero con te>> risponde alzando le mani in segno di pace. Lara rilassa le spalle e arriccia il naso. <<va bene, andiamo>> accetta facendo il giro dell’auto. Apre la portiera del passeggero e si siede sul sedile, allacciando la cintura mentre Tony si mette al posto di guida. Mentre si allontana dal marciapiede, guidando lungo la strada, le labbra di Tony si piegano in un sorrisetto. Lara gira la testa verso sinistra, guardandolo. <<levati quel sorrisetto dalla faccia. Andiamo solo a pranzo>> dice raddrizzando la schiena contro lo schienale in pelle guardando fuori dal finestrino.

****

Seduti al tavolo della tavola calda fanno scorrere lo sguardo sul menù plastificato. Ordinano cheeseburger e patatine.
Tony resta a guardare la ragazza che, guardando fuori dalla vetrata, beve della pepsi tramite una cannuccia colorata. Socchiude le labbra per dire qualcosa ma, appoggiandosi allo schienale del divanetto, preferisce non dire nulla. Inizia a giocare con il segnaposto in plastica riportante il numero 9 e si morde l’interno della guancia. Lara lo guarda con la coda dell’occhio mentre piega ripetutamente un tovagliolo di carta.
La cameriera porta loro le ordinazioni, rispondendo ai ringraziamenti con un sorriso.
Lara versa della maionese sulle patatine fritte facendo sorridere il ragazzo seduto davanti a lei. <<perché ridi?>> gli chiede guardandolo tirarsi su le maniche della felpa. <<non metti mai la salsa sulle patatine, è una cosa che faccio io. Da quando hai iniziato?>> chiede portando alle labbra una patatina. Lara lo imita alzando le spalle. <<mi andava>> risponde chiedendosi perché lo ha fatto, lei che insiste nel tenere la salsa ben separata dalle patatine. Tra i due torna in silenzio e continuano a mangiare.
<<prima ti ho vista con un ragazzo>> inizia a parlare Tony, togliendo alcuni semi di sesamo dal suo panino senza guardarla negli occhi. Lara alza gli occhi dal suo piatto e solleva un sopracciglio. <<non sarai mica geloso>> dice portando alle labbra la cannuccia che galleggia vicino al bordo del suo bicchiere. <<chi non è geloso non sa cosa sia l’amore>> risponde lui appoggiando il gomito sul tavolo, continuando a mangiare. <<eppure non ci hai messo molto a sostituirmi>> ribatte la ragazza mordendo un pezzo di hamburger. Tony abbassa lo sguardo senza proferire parola. Lei lo ha zittito. Come sempre non sa cosa risponderle, trovando il silenzio l’unica risposta possibile.

<<perché l’hai tenuta?>> chiede Tony dopo alcuni minuti di silenzio, indicando con l’indice il ciondolo a forma di mezzaluna che la ragazza non ha mai tolto. Lara prende tra le dita il ciondolo e deglutisce. <<non ci si può privare sempre di ogni bel ricordo>> risponde ricordando il loro primo appuntamento con un sorriso appena accennato sulle labbra. Tony si sporge leggermente verso di lei, guardandola negli occhi. <<quando finirà tutto questo Lara? Per quanto ancora mi odierai?>> chiede corrugando la fronte, facendola sospirare. <<io non ti odio Tony>> risponde guardando la sua espressione, un misto di tristezza e speranza. <<ma alcune ferite hanno bisogno di tempo per guarire e smettere di fare male>> continua guardando la collana di perle bianche che porta al collo, non riuscendo a sostenere il suo sguardo. Tony abbassa lo sguardo. La sua mandibola ha un guizzo e resta a guardare la pepsi nel bicchiere della ragazza. Le piccole bollicine scoppiettano senza suono…

...Tony appoggia la testa sulle braccia incrociate sul tavolo e sospira. Sj gli appoggia le mani sulle spalle e gliele stringe leggermente. <<se resti fermo qui, non la troverai per grazia divina Tony>> gli ricorda. <<io so dov’è. A new york>> dice, la voce attutita dalle braccia. <<visto che lo sai, approfittane>> continua la ragazza sedendosi sulla sedia davanti a lui, portando i piedi sulla sedia. Tony alza la testa e guarda l’amica. <<cosa dovrei fare, andare da lei e chiederle di tornare amici come prima?>> chiede stringendosi nelle spalle. <<si>> afferma Sarah convinta. <<assolutamente no, non dire stronzate>> ribatte Alessia dal telefono in vivavoce. <<ti ringrazio per quello che stai facendo Sarah, ma tutto questo casino è successo a causa tua e di Tony che non è stato capace di tenere le mani a posto>> continua l’italiana con tono serio. Sj sbuffa sentendo questa ramanzina per la milionesima volta. <<so che ormai tra voi c’è solo amicizia, ma non è una cosa che si può lasciare alle spalle facilmente>> continua Ale dall’altra parte del telefono. <<lo so Alessia, è per questo che voglio aiutare Tony a rimediare>> inizia Sj sorreggendo la testa con le mani, i gomiti piegati sul tavolo. <<Non credevo che qualcuno potesse amare una persona così tanto come lui ha amato lei. Come lui ama lei>> dice guardando il ballerino lasciandolo sorpreso dalle sue parole. La televisione del salotto è l’unica fonte sonora a riempire il silenzio creato dalle parole della ballerina canadese. Una pubblicità di viaggi mostra voli last minute per diverse città americane, tra di esse c’è anche New York. Sarah attira l’attenzione del ragazzo con un calcio al ginocchio e gli indica il televisore alle sue spalle, nell'appartamento di lui a Los Angeles. Tony si gira guardando gli ultimi istanti della pubblicità e lo skyline newyorkese. <<forse è un segno>> gli dice Sj facendolo sorridere al pensiero di poter rivedere, dopo un anno tremendo.

Il suono di un clacson riporta Tony alla realtà. Lancia una veloce occhiata alla ragazza e continua a guardare oltre la vetrata decorata per Halloween. <<rimpiangerò per il resto della vita quello che ho fatto, ma sono serio quando ti dico che voglio rimediare>> rompe il silenzio, sovrastando con la voce la musica di sottofondo. Lara che ormai ha quasi finito il suo pranzo, appoggia il bicchiere sul tavolo. <<lo so Tony, ma quanti altri modi troverai per spezzarmi il cuore?>> chiede sbattendo ripetutamente le palpebre, sporgendosi verso il ballerino. Non ricevendo risposta, o una reazione, si appoggia allo schienale del divanetto aspettando qualunque cosa. Inizia a tamburellare le dita contro il tavolo e, scuotendo la testa, prende da sotto il tavolo la borsa. Lascia vicino al piatto dei soldi e, prendendo la giacca, si alza.
<<ti racconterò tutto>> afferma Tony afferrandole il polso senza guardarla. <<ti dirò quello che è successo in questi mesi. Ogni cosa>> continua mentre la guarda tornare a sedere davanti a lui. Appoggia la borsa a terra e la giacca accanto a sé, facendo segno al ballerino di iniziare a parlare.
E così fa.
Le racconta della relazione con Sj durata qualche mese dopo la loro rottura; di come ha iniziato a frequentare giri sbagliati, partecipando a feste piene di alcool e droga. Le racconta delle notti passate a divertirsi da qualche parte in città e delle giornate passate a dormire; delle litigate con Ondreaz quando lo andava a prendere perchè troppo ubriaco o fatto per poter guidare; delle discussioni e dei rimpianti pieni di lacrime contro la spalla di Alessia; le racconta del vuoto che lei ha lasciato nel suo petto quando si sono lasciati, vuoto che niente e nessuno riuscirebbe a colmare.

Un'ora dopo Lara ha una tempesta di emozioni nella testa. È passata da non sapere nulla dell'ultimo anno del ragazzo che ha amato con tutta se stessa, a sapere troppe cose. <<Mi dispiace per tutto quello che è successo. Non volevo questo e non ho un vero motivo per giustificare quello che ho fatto>> conclude Tony, piegando ripetutamente la sua cannuccia.
Lara osserva l'espressione del giovane Lopez vedendo nel suo sguardo la sofferenza dell'anno passato. Entrambi hanno sofferto moltissimo la fine della loro relazione. Ma dove Lara aveva molti amici, vecchi e nuovi, a consolarla; Tony era solo con i suoi demoni, accompagnato qualche volta dal fratello e da Alessia.

Lara si passa la mano tra i capelli e chiude gli occhi. <<Non devi darmi alcuna giustificazione Tony>> dice appoggiando poi gli avambracci sul tavolo. Gioca con i suoi anelli di metallo sottile e con le unghie smaltate di nero e incrocia lo sguardo con quello del ragazzo. <<Mi dispiace per quello che hai passato e nessuno merita di stare così male>> dice mordendosi il labbro mentre gli occhi si fanno lucidi. <<Alcune persone sono più propense al perdono di altre; io non so ancora se sono tra queste>> conclude prendendo le sue cose e lasciandolo da solo nella tavola calda. Lui prende la testa tra le mani, passando le dita tra i capelli e la guarda attraversare la strada e raggiungere la fermata dell'autobus.


****

Dopo essersi fatta la doccia e scesa a prendere la sua consegna, Lara cammina per tutto l'appartamento con gli auricolari nelle orecchie e la vice della cugina in chiamata.
<<Non credevo ti avrebbe raccontato tutte queste cose>> afferma Alessia mentre Lara si tira su la zip del vestito bianco lungo fino al ginocchio. <<Ha passato dei momenti orribili e non me la sento di rispedirlo al mittente come se niente fosse>> risponde la ragazza sedendosi sul letto sfatto. Si infila la calzamaglia color carne e sistema la gonna gonfia, grazie ai diversi strati di tulle sotto la stoffa decorata da stelline di brillantini argentati. <<Stai dicendo quello che penso?>> Chiede Alessia facendo sospirare la cugina. <<Ha avuto la sua punizione passando un anno di merda>> dice infilandosi le basse all star bianche e argento. <<E non voglio rigirare il coltello nella piaga>> continua allacciando le stringhe con un doppio fiocco. Infila il coprispalle bianco e indossa le ali ricoperte di morbide piume del medesimo colore del vestito. <<Non credi di essere troppo buona?>> Chiede Alessia mentre Lara guarda il suo riflesso nello specchio del bagno. Si sistema la scollatura del vestito che le risalta il seno e sbuffa. <<Credevo di essermi lasciata alle spalle lui e tutto ciò che c'è stato, ma mi mancava qualcosa>> afferma mentre il citofono suona tre volte, segno che indica l'arrivo di Lydia e Dahlia.
<<Lo so, ti capisco. Ma non voglio più vedervi stare male>> ribatte Alessia sconsolata, facendo sorridere la cugina. <<Salutami Ondreaz, buon halloween>> la saluta Lara prima di interrompere la chiamata, infilare il telefono nella borsetta di ecopelle color argento dalla lunga catenella dorata come tracolla e uscire di casa spegnendo le luci.

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