Capitolo 7.
Mentre Cleo gioca con le costruzioni nel suo box, Lara e Tony restano sul divano a parlare.
<<Ondreaz era così ubriaco che Alessia lo ha dovuto trascinare su per le scale come un sacco di patate>> conclude il discorso mentre l’italo-americana scoppia a ridere, passandosi la mano tra i capelli. <<avrei voluto vederlo>> risponde lei riprendendo fiato.
Tony piega la testa all’indietro, appoggiando la nuca contro lo schienale del divano. Si passa le mani sul viso mentre cerca di smettere di ridere al ricordo della sua migliore amica imprecare in pugliese contro il fidanzato.
Lara porta le gambe al petto e appoggia il gomito sul divano sorreggendo la testa. Resta a guardare il profilo di Tony in controluce contro la finestra che prende l’angolo tra la cucina e il salotto. Ne osserva il volto, la mandibola, i capelli scuri leggermenti mossi, gli occhi chiusi e le labbra leggermente piegate in un sorriso.
Il ragazzo, sentendosi osservato, apre l’occhio destro e piega la testa di lato per guardarla. <<perchè mi fissi?>> chiede facendola arrossire. Lei alza le spalle. Tony si mette nella stessa posizione, avvicinandosi a lei. Si guardano negli occhi come se entrambi cercassero di leggere l’uno l’anima dell’altra. <<sono questi i momenti che mi mancano>> sussurra lui prendendole la mano destra, intrecciando le loro dita. <<stringevi la mia mano così e mi chiedevi di fermare il tempo>> continua guardando le loro mani. Lara si avvicina maggiormente e lui abbassa lo sguardo sul volto di lei. Le accarezza la guancia e le sfiora le labbra con il pollice. Si sporge fino a sentire il suo respiro caldo mischiato al suo. <<che vuoi fare?>> chiede Lara guardando le labbra di Tony, mordendosi le sue. <<penso che tu lo sappia>> risponde sorridendo appena.
Lei gli accarezza il collo e fa scorrere le dita tra i capelli sulla sua nuca, tirandolo a se.
Il campanello suona diverse volte facendoli allontanare.
<<questa scena l'abbiamo già vissuta>> sussurra Tony sbuffando, guardando Cleo alzarsi incuriosita dal campanello. Si sporge quanto può cercando di seguire con lo sguardo la zia.
Lara apre la porta trovandosi davanti il fratello maggiore.
<<Fede, che ci fai qui? Dovevi tornare stasera>> le dice la sorella, facendosi abbracciare. <<hanno anticipato il volo di un paio di ore fortunatamente>> risponde sciogliendo il nodo della sciarpa bordeaux. Cleo, sentendo la voce del padre inizia ad agitarsi, impaziente di vederlo.
Fede, sentendo le grida della bambina arriva in salotto, bloccandosi sul posto nel vedere Tony seduto sul divano della sorella.
Stringendo i pugni, la sua mascella ha un guizzo e si trova costretto a respirare lentamente. <<che cosa ci fa lui qui?>> chiede senza togliere l’attenzione dal ragazzo. Lara gli appoggia la mano sull'avambraccio. <<Fede calmati. Non ha cattive intenzioni>> dice lei guardando l'espressione infastidita del fratello maggiore. <<lo spero; dopo quello che ha fatto lo scorso anno>> ribatte mentre Tony abbassa lo sguardo. Lara porta la sua attenzione su entrambi, soffermandosi sull’ex fidanzato. <<di che parli Fede?>> chiede, allontanandosi da entrambi di un passo. <<niente di importante Lara>> cerca di rassicurarla il ballerino, alzandosi per guardarla in volto. <<niente di importante? Con quale coraggio lo dici?>> ribatte Fede assottigliando lo sguardo. <<neanche due settimane dopo la vostra rottura lui era già fidanzato con Sj. Non ci ha messo molto per sostituirti>> la informa, guardandola mentre un’espressione sorpresa e ferita si fa strada sul suo viso. <<deduco dalla sua espressione che non hai perso il vizio di mentirle>> continua il giovane uomo. <<diglielo di tutte le volte in cui ti sei fatto fotografare con ragazze diverse e compagnie poco affidabili. Si sincero con lei per una volta>> continua mentre Tony inizia ad innervosirsi. <<questo non è un tuo problema Federico>> lo zittisce il ragazzo fermandosi davanti al'italo-americano. <<dove hai infilato il tuo pisello no, ma la sofferenza di mia sorella si>> conclude Fede. Lara si passa le mani tra i capelli ascoltando il battibecco tra i due.
<<adesso basta, smettetela>> grida, facendoli voltare verso di lei, appoggiata al muro accanto alla porta del bagno.
Cleo, mordendo un braccio del suo peluche a forma di canguro, osserva la scena senza capire quello che sta accadendo.
Il silenzio cala nella stanza e Lara inizia a mettere le cose della bambina in un borsone. Con mani tremanti e un sorriso tirato infila la giacca alla nipote e la prende in braccio, baciandole la guancia paffuta. Le infila il cappello con le orecchie da coniglio e la lascia tra le braccia di Federico. <<scommetto che sei stanco dopo il viaggio. Andate a casa e riposati>> le dice aprendo la porta di casa, aiutandolo a sistemarsi sulla spalla la tracolla del borsone.
Fede lancia un veloce sguardo al ballerino e, salutando la sorella con un bacio sulla guancia, esce dall’appartamento mentre Cleo saluta Tony con un gesto della mano.
Lara si chiude la porta alle spalle appoggiandosi contro il legno lucido. <<è vero quello che ha detto Fede?>> chiede guardandosi la punta delle scarpe. <<l’anno scorso sono successe tante cose>> inizia Tony ma lei lo interrompe. <<rispondi alla domanda, Antonio>> afferma alzando lo sguardo. Gli occhi marrone scuro appaiono lucidi sotto la plafoniera dell'ingresso.
Il ragazzo esita alcuni istanti, poi annuisce.
Lara si morde l’interno della guancia e arriccia il naso mentre combatte contro se stessa per non piangere. Tony inizia ad avvicinarsi lentamente ma lei lo ferma.
<<non ti avvicinare>> gli sussurra raggiungendo il salotto. <<perchè non me lo hai detto?>> chiede incrociando le braccia al petto, fermandosi accanto al tavolino davanti al divano. <<se lo avessi fatto non mi avresti ascoltato>> risponde stringendosi nelle spalle.
Lara scuote leggermente la testa e afferra il cuscino rosso, decorato da diversi triangoli gialli e arancioni. <<non ci posso credere di esserci cascata di nuovo>> grida lanciandogli il cuscino, colpendolo al petto. <<sono così arrabbiata con me stessa per aver accettato di darti una possibilità>> continua lanciandogli il secondo cuscino, verde con cerchi azzurro chiaro. Lui lo afferra al volo prima di lasciarlo cadere a terra, cercando di parlare; non riuscendoci.
<<le ragazze avevano ragione; non avrei dovuto ascoltarti>> afferma prendendo il pupazzo a forma di pinguino e colpendolo in faccia, senza fargli alcun male.
Si lascia cadere sul divano, prendendosi la testa tra le mani.
<<te lo avrei detto Lara>> dice Tony guardandola dargli le spalle. <<ah, davvero?>> chiede con sarcasmo lei, tenendo gli occhi chiusi e mordendosi il labbro inferiore. <<ciò che c’è stato con Sj non è mai stato come con te>> dice girando intorno al divano, fermandosi davanti a Lara. <<tu sei per me ciò che nessun’altra è mai stata>> continua piegando le ginocchia, arrivando alla sua altezza. <<tu l’amavi?>> domanda alzando lo sguardo. Gli occhi rossi e pieni di lacrime che trattiene a stento.
Tony non risponde e abbassa la testa, inumidendo le labbra con la punta della lingua.Una lacrima le scivola dall’occhio destro, rigandole la guancia.
<<vaffanculo Tony>> sussurra alzandosi di scatto e aprendo la porta di casa. <<te ne devi andare>> afferma aspettando che il ragazzo lasci il suo appartamento. <<Lara, ti prego lascia che ti spieghi>> inizia ma lei scuote la testa. <<non voglio ascoltarti. Voglio che tu sparisca da qui. Non ti voglio più vedere>> insiste lanciandogli il giubbotto e sospingendolo verso il pianerottolo. <<Lara ascoltami, ti prego. Io sono davvero innamorato di te>> ribatte appoggiando le mani sugli stipiti della porta.
<<dimostralo!>> grida ancora sull’orlo di una crisi di pianto. In pochi minuti, il dolore provato per mesi dopo la loro rottura la invade.
<<ti prometto che ti darò la storia che volevamo insieme>> dice restando sulla porta, guardandola. <<non sarà facile Tony. Non mi fido più di te>> afferma Lara, chiudendo la porta lasciandolo solo sul pianerottolo.
Inizia a scendere le scale rovistando nelle tasche della giacca alla ricerca delle chiavi della macchina.
Stavano finalmente per baciarsi e in pochi istanti tutto è andato a rotoli. Esce dal palazzo alzandosi il cappuccio della felpa sulla testa e sale in macchina.
Stringe il volante finché le bocche non gli diventano bianche e sospira guardando il cielo farsi sempre più scuro su New York.
*****
La porta dell’appartamento si apre e Ryan entra fischiettando. Si sfila la giacca, lasciandola sull'appendiabiti. <<hey Lara, Ho ricevuto il tuo messaggio e sono arrivato il prima possibile>> afferma chiudendo la porta con un calcio. <<Sei a casa?>> chiede facendo girare intorno al dito il mazzo di chiavi. <<No>> risponde Lara coprendosi fin sotto al naso con la coperta di pile colorata. Ryan raggiunge il salotto e appoggia le mani sullo schienale del divano guardando la puntata di the vampire diaries in televisione. <<Oh, ora capisco il perché del tuo muso lungo>> afferma una delle tante scene strappalacrime della serie. <<Fottuti>> sussurra la ragazza, guardandolo con la coda dell'occhio. <<Fammi indovinare: un certo ballerino ti ha ancora incasinato la testa>> dice scavalcando lo schienale del divano, sedendosi così accanto all'amica. Lei gli appoggia i piedi sulle gambe, rannicchiandosi maggiormente sotto la coperta. <<Sai, non tutti gli uomini sono come Elijah Mikaelson>> rompe il silenzio Ryan indicando il personaggio in questione sullo schermo. <<Dove vuoi arrivare?>> Le chiede Lara grattandosi sotto l'occhio sinistro, irritato per aver pianto troppo. <<Sto dicendo che non puoi restare qui a riguardare questa serie tv per la terza volta>> afferma sospirando. <<Perché no?>> Chiede Lara corrugando la fronte. <<La sai a memoria>> le ricorda il ragazzo accarezzandole le gambe coperte da un largo pantalone rosa confetto. <<Tu sai dirty Dancing a memoria ma tutti gli anni lo riguardi>> ribatte lei alzando il volume del televisore.
Lui sbuffa, scuotendo la testa. <<Vuoi parlarmi di quello che è successo oggi?>> Le chiede sporgendosi verso di lei, guardandola scuotere la testa. <<Voglio solo poter spegnere le emozioni come loro>> dice indicando con un gesto della testa i personaggi della serie TV. Il ragazzo le abbraccia le gambe con un braccio e appoggia la testa contro il fianco della ragazza. <<Sarebbe utile, è vero. Ma sono le emozioni e le persone per cui proviamo qualcosa che ci rendono ciò che siamo>> le dice guardando l'episodio. Lara tira fuori da sotto la porta le braccia e, facendo spostare Ryan si mette seduta. <<Voglio smetterla di sentirmi così>> rivela puntando il telecomando verso il televisore e schiacciando il tasto di pausa.
Lui l'attira a sé e sospira. <<Vedrai che sarai ancora felice come prima. Non è la fine del mondo, starai di nuovi bene>> le sussurra accarezzandole le braccia. <<Ho smesso di sentirmi bene quando l'ho perso la prima volta>> risponde guardando la sua libreria, soffermandosi sul volume di Amleto il cui segnalibri è una striscia di loro fototessere.
<<Perché invece di restare qui a deprimerci non usciamo?>> Chiede Ryan alzandole il viso, stringendole le guance con una mano. <<E dove vuoi andare?>> Chiede guardandolo raggiungere la sua camera da letto. <<Ovunque basta che non ci siano riferimenti a The vampire diaries>> risponde lanciandole un paio di pantaloni neri e una maglia corta dalla fantasia psichedelica. <<Ti ricordi che domani abbiamo lezione presto?>> Chiede lei trascinando i piedi verso la camera, lasciandolo spegnere la TV. <<Certo che lo ricordo. Andiamo solo a bere qualcosa al Blues Ocean e torniamo per il coprifuoco>> dice prendendola in giro. Lara di veste in fretta e sospira, infilandosi le scarpe e la felpa. <<Un paio di bicchieri e basta>> dice facendolo sospirare. <<Dio, sei una sessantenne nel corpo di una ventenne>> la scherna rimettendo la giacca e spegnendo il televisore. <<Davvero divertente>> sussurra lei legandosi i capelli in una coda di cavallo.
<<Dai nonnina, muoviti o farò in tempo ad andare in pensione>> la incalza Ryan già sulle scale. Lara prende la borsa e chiude la porta, seguendo l'amico.
Prima di raggiungere l'ultima rampa di scale che conduce all'ingresso del palazzo, Lara appoggia la mano sulla spalla dell'amico, facendolo voltare. <<Grazie>> gli sussurra baciandogli la guancia. Ryan le stringe la mano e le sorride. <<So come ti senti ma ti prometto che con me non ti sentirai mai così>> le dice prima di abbracciarla stretta.
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