Capitolo 26


Lara appoggia la testa contro la spalla di Tony e chiude gli occhi mentre la mano destra del fidanzato le accarezza la schiena nuda. <<potremmo mettere un baldacchino qui sopra al letto>> rompe il silenzio Tony, alzando il braccio sinistro ed indicando il soffitto bianco. Le lampadine pendono ancora dal soffitto, libere dalle future plafoniere. <<perchè un baldacchino?>> chiede lei, accarezzandogli il mento dove un leggero strato di barba le solletica le dita. <<non lo so, sembra uscito da un film romantico>> risponde stringendola maggiormente a se, facendo intrecciare le loro gambe. <<potremmo mettere delle strisce di led tra il muro e il soffitto e poi coprirle con del cotone, così sembreranno nuvole luminose>> ipotizza Lara alzandosi appena, sorreggendosi sul petto muscoloso di Tony, coperto in alcuni piccoli punti da leggeri succhiotti. <<sembra una cosa da pinterest>> afferma lui, giocando con alcune ciocche di capelli spettinati per la nottata passata. <<secondo te da dove ho preso l’idea?>> ribatte l’italo-americana ridendo insieme al compagno. Per un altro po restano in silenzio, immaginando nelle loro teste come potrebbe essere la loro camera da letto. Lara si perde per diversi secondi guardando il volto del fidanzato, il corpo che allena giornalmente e i capelli che cerca di tenere sempre in ordine. Gli accarezza la pancia con la punta delle dita, sfiorandogli la sottile e leggera linea di peluria che ha tra il pube e l’ombelico. I suoi addominali hanno un piccolo spasmo e la guarda sprofondando la testa nel cuscino. <<che fai?>> le chiede con un piccolo sorriso. Lara alza le spalle, innocentemente. <<passo il tempo>> risponde mentre si mette sopra di lui, facendogli distendere le gambe. Inizia a baciargli il collo, premendo contro i suoi pettorali il proprio seno. Lei lo bacia mentre le mani di Tony le stringono le natiche. Si mette seduto, tenendo la fidanzata a cavalcioni sulle sue gambe e le accarezza le cosce mentre con le labbra torna a torturarle piacevolmente il collo, facendola sospirare. Le loro intimità sono a contatto e ogni volta che si toccano maggiormente, i due gemono appena.
Il telefono di Tony, abbandonato sul pavimento e nascosto tra le lenzuola chiare, inizia a squillare. <<sempre nel momento sbagliato>> afferma mentre Lara torna a stendersi accanto a lui, a pancia in su. Tony si sporge appena dall’alto materasso appoggiato al pavimento della loro stanza che, come il resto della casa, è quasi del tutto senza arredamento. <<fratello, hai un’abilità nel interromperci sai?>> dice sbuffando, restando in silenzio ascoltando le scuse del fratello. <<che cosa?!>> chiede ad alta voce, attirando subito l’attenzione della fidanzata che si siede preoccupata. <<si ci vestiamo e arriviamo>> risponde Tony prima di interrompere la chiamata ed alzarsi, iniziando a cercare in una delle sue valigie un paio di mutande pulite. <<che succede?>> chiede Lara, rimasta all’oscuro. Tony appoggia un ginocchio sul materasso, le prende il volto tra le mani e la bacia sorridendo. <<stiamo per diventare zii, Alessia è in travaglio>> afferma tirando in piedi con sé la fidanzata che, saltando, aggancia intorno ai suoi fianchi le gambe esultando felice.

****

<<Tony, mi stai facendo venire il mal di mare>> afferma Lara, cambiando per l’ennesima volta posizione sulla scomoda sedia della sala d’attesa. Tony continua a camminare avanti e indietro, agitato, fermandosi a ogni grido di Alessia. <<no ma non è normale che lei gridi così tanto>> ripete, lasciandosi trascinare sulla sedia fino a sedersi scomposto accanto alla fidanzata. <<Tony, sta partorendo, è normale che stia urlando. Calmati o ti verrà un attacco cardiaco>> gli dice Lara, accarezzandogli il braccio e appoggiando la guancia contro la sua spalla. Lui appoggia la guancia contro la sua testa e sospira osservando l’orologio appoggiato alla parete sopra la reception del reparto e giocando con la mano della fidanzata.
Diversi minuti dopo, forse mezz’ora o ore addirittura, Ondreaz esce dalla sala parto ancora coperto dal lungo camice azzurro, i copriscarpe e la cuffia di stoffa sulla testa. Lara scatta in piedi come se qualcuno le avesse caricato troppo la molla. <<allora?>> chiede raggiungendolo con pochi passi. <<e poi ero io quello agitato eh?!>> afferma Tony, avvicinandosi al fratello. <<su parla>> continua dando una pacca sulla spalla di Ondreaz. Quest’ultimo sorride e li abbraccia. <<sono un papà>> sussurra mentre gli occhi gli si riempiono di lacrime.

Lara attraversa l'alta porta di vetro opaco che separa il reparto di maternità dal corridoio principale del 4 piano dell'ospedale. Percorre il corridoio a passo svelto seguita da Tony che trasporta un grosso mazzo di fiori. <<ci siamo, è questa>> dice la ragazza prendendo un profondo respiro prima di bussare emozionata alla porta azzurra della stanza. Ricevuto il permesso di entrare, la apre leggermente e la sua testa fa capolino nello spazio sempre più largo. <<dov'è il mio nipotino?>> chiede con tono abbastanza basso, sorridendo ad Alessia. Quest’ultima è a letto, visibilmente stanca. Lara le si avvicina e l’abbraccia, congratulandosi anche con Ondreaz che, seduto sul bordo del letto, tiene tra le braccia un piccolo bambino coperto da una tutina azzurra con delle nuvole bianche che gli sta almeno due volte più grande. <<è così piccolo>> sussurra Lara, intenerita dalla piccola fotocopia del suo migliore amico. <<è poco più di due chili>> la informa Alessia abbracciando Tony, osservando i fiori che le hanno portato. <<vuoi tenerlo in braccio?>> chiede Dre, guardando la sua migliore amica. <<posso?>> chiede Lara, spostando lo sguardo su entrambi i neo genitori a turno. Alessia annuisce sorridendo. Delicatamente, come se fosse fatto di cristallo, Lara prende tra le braccia il piccolo, sedendosi sul divanetto contro la parete di fondo della stanza. <<come lo avete chiamato?>> chiede, guardandolo meravigliata. <<Leo, il diminutivo di Alejandro>> dicono in coro Alessia e Ondreaz prima di scambiarsi un tenero bacio. <<Il parto è stato difficile?>> chiede Tony, sedendosi a bordo letto e stringendo la mano sinistra di Alessia. <<circa 10 ore di travaglio e diverse complicazioni durante il parto. Ma alla fine Alessia è stata tanto forte e coraggiosa>> risponde Ondreaz baciando la fronte della compagna, in procinto di addormentarsi. <<ma noi sapevamo che lei è forte. Se non lo fosse, non starebbe con te fratello>> afferma Tony ridendo. Ondreaz scuote la testa, guardandolo serio mentre coccola la compagna sempre più addormentata.
Tony intanto osserva Lara tenere tra le braccia il loro nipotino. Sorride mentre lei canticchia Patience, dei Guns n’ Roses, al piccolo Leo. <<ti sei incantato?>> chiede a bassa voce Dre, guardando il fratello con un gentile sorriso. Tony sbatte le palpebre un paio di volte prima di distogliere lo sguardo dalla fidanzata e portarlo sul fratello. <<già ce la vedo ad averne uno tutto vostro>> gli sussurra facendogli scuotere la testa e sorridere. <<vacci piano fratello>> afferma Tony, ridendo con lui prima di tornare a guardarla.

****


<<Dove abbiamo i contenitori di plastica?>> Chiede Lara restando con le fragole in mano, ancora gocciolanti sopra il lavandino. <<A non lo so, in uno degli scatoloni>> afferma Tony guardandosi attorno mentre versa la pasta nei piatti appoggiati sull'isola della cucina moderna e bianca. Lara lascia le fragole nella bacinella accanto al lavello e si asciuga le mani con lo strofinaccio. Si avvicina agli scatoloni, rovistando dentro alla ricerca di un contenitore per alimenti. <<Non vedo l'ora che arrivi il resto della cucina>> afferma Lara, tornando con il contenitore in mano verso il lavello. <<Ancora una settimana e sarà qui>> la rassicura abbracciandola da dietro, appoggiando il mento sulla sua spalla. Le bacia la guancia stringendola a se. <<La cena è pronta>> le sussurra sfiorandole il collo con le labbra. Seguendolo si siedono sui due sgabelli accanto all'isola apparecchiata e iniziano a mangiare. Parlano del loro nipotino e di altre cose per tutta la cene e anche mentre lavano i piatti.

Stando seduti sul pavimento del salotto stanno mentre osservano le planimetrie della casa e diverse foto per vari arredi, disposte davanti a loro sul pavimento. Intorno a loro molte candele illuminano la stanza visto che non hanno ancora fatto i collegamenti elettrici per le luci del soffitto. <<E se mettessimo queste tende? Ci stanno con i mobili del salotto>> afferma Lara, sfogliando le varie opzioni di tende. Tony annuisce, accarezzandole il fianco facendo passare il braccio sinistro dietro la sua schiena. <<Mi sembra una buona idea>> le sussurra baciandole il collo. Lei lo guarda con la coda dell'occhio, sorridendo. <<Credevo volessi aiutarmi>> sussurra guardandolo negli occhi a pochi centimetri dal suo volto. <<Infatti. Voglio aiutarti a rilassarti>> le sussurra infilando la mano sotto la sua maglia larga, accarezzandole la pancia. Tony continua a provocarla facendola distrarre fin troppo. Dopo diversi minuti passati a sospirare per le attenzioni che lui le sta regalando, si gira per baciarlo. Le loro lingue entrano in contatto e lui la tira a sé facendola sedere sulle sue gambe incrociate. Le accarezza le gambe nude visto che oltre alla biancheria indossa solo la lunga maglia. Lara fa scorrere le mani sulla sua schiena muscolosa, aggrappandosi maggiormente quando la solleva camminando con lei in braccio fino alla camera da letto riempita da solo valigie, scatole e un materasso coperto da lenzuola e cuscini.
La fa stendere sotto di sé e stringendole le mani le solleva sopra la testa le braccia, continuando a baciarla. Lentamente le solleva la maglia fino a sfilargliela.

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