Capitolo 24
Lara accorda la chitarra restando seduta sul divano. Muove le dita riproducendo accordi e note, riproducendo una musica senza parole che lei stessa ha composto. Tiene il ritmo facendo dondolare il piede lentamente. Allenandosi, passa da una canzone all'altra riuscendo a farle incastrare tra loro come una lunga cover. Ryan, in piedi dietro il bancone della cucina resta ad ascoltarla prepararsi per l'esibizione di quella sera tenendo le braccia sul marmo lucido del ripiano della cucina. La piccola Cleo, che resterà con la zia fino all'arrivo del padre, impegnato con la sua prossima esposizione fotografica, gioca nel suo box con delle costruzioni di plastica morbida.
Il ragazzo sospira e afferra la giacca di pelle. Lascia un bacio sulla testa a Lara, infilandosi la giacca. <<dove vai?>> chiede la ragazza girandosi appena. <<devo risolvere un guaio. Ci vediamo al Blues>> risponde il giovane salutando Cleo, spettinandola.
Lara e Cleo lo seguono con lo sguardo mentre esce dall'appartamento della ragazza.
La bambina raggiunge la zia con i suoi passi barcollanti, pizzica una delle corde attirando l'attenzione della ragazza. <<vuoi suonare anche tu?>> chiede Lara facendola annuire, lasciandola pizzicare le corde, ridendo insieme a lei per la strana melodia riprodotta pian piano dallo strumento.
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Tony cammina a testa bassa lungo i marciapiedi. Qualche volta un passante di fretta gli colpisce il braccio, facendolo barcollare appena. Ma continua a camminare senza meta per la città tenendo le mani nelle tasche della felpa ed il cappuccio in testa.
Dopo quello che è successo nel locale con Lara e Alexios, ha vagato per un po' fino a trovare per strada gli zii della ragazza che lo hanno gentilmente ospitato per la notte. Notte che lui ha passato sveglio ad osservare il soffitto o a girarsi tra le coperte senza riuscire a levarsi dalla mente la conversazione avuta con quel giovane uomo dall'accento greco.
Sospira calciando una lattina di coca Cola, scagliandola contro il cassonetto che sporge da un vicolo. Con un tintinnio questa rimbalza e rotola sotto un motorino appoggiato al muro di mattoni del vicolo. Un gatto randagio si avvicina alla lattina, annusandola prima di correre via, nascondendosi tra alcuni cassonetti.
La macchina rossa che lo sta seguendo da diversi isolati continua a stargli dietro, muovendosi lentamente a passo d'uomo. Il ballerino la guarda, girando il volto appena e l'auto lo supera di una decina di metri prima di accostare vicino al marciapiede. Lui si avvicina, piegandosi leggermente in avanti mentre il finestrino si abbassa lentamente. <<Mi stai forse pedinando?>> Chiede guardando il giovani con un sopracciglio alzato. Ryan si sporge, apre la portiera e tira su il finestrino con il tasto fissato sulla sua portiera del conducente. <<Sali, dobbiamo parlare>> lo intima guardandolo da dietro gli occhiali da sole. Sbuffando, Tony sale in macchina chiudendo la portiera sospirando. Ryan percorre le strade guidando in silenzio sotto lo sguardo del ballerino. <<mi stai allontanando dalla città per uccidermi e nascondere il mio corpo in un fosso?>> chiede Tony rompendo il silenzio. Ryan ridacchia seguendo la strada verso un posto ignoto. <<non darmi particolari idee, potresti pentirtene>> gli risponde lui svoltando in una strada secondaria. Al lato della strada solo poche macchine sono parcheggiate vicino ai marciapiedi in entrambi i sensi di marcia. Ryan ferma la macchina davanti al Blues Ocean caffè. <<perché siamo qui?>> chiede Tony scendendo dall'auto, seguendo l'altro verso la porta del pub. <<oggi è giovedì e Lara suona. Ma siamo qui soprattutto per parlare>> risponde Ryan entrando.
Un profumo di spezie e aromi vari riempie la sala ospitante una decina di persone, chi sugli sgabelli davanti al bancone chi ai tavoli circondati da divanetti e sedie. Ryan saluta con la mano e un sorriso la cameriera dai capelli rossi dietro la cassa e seguito dal ballerino si siede in fondo alla sala. La ragazza dai capelli rossi si avvicina al loro tavolo tenendo tra le mani un tablet e una penna touch, salutandoli con un sorriso solare. <<ciao Ruth, per me il solito>> afferma il ragazzo passandosi la mano tirandosi su le maniche della felpa, lasciando in vista le braccia tatuate. Ruth annuisce prima di poggiare gli occhi su Tony. <<a te cosa porto?>> chiede giocando con la penna. <<Il piatto del giorno grazie>> risponde togliendosi la giacca, piegandola e lasciandola sul divanetto alla sua destra. Lei clicca alcune cose sullo schermo retro illuminato e si allontana con un sorriso, infilando nuovamente il tablet nella tasca del grembiule. <<ti ha mandato Lara a cercarmi?>> chiede Tony, stanco di questo mistero da parte del giovane uomo davanti a lui. Ryan scuote la testa incrociando le braccia sul tavolo. <<no. Ma ho saputo quello che è successo tra voi>> risponde giocando con la saliera sul tavolo. <<che cosa sai?>> chiede Tony guardandolo con serietà. <<te la sei presa per quello che è successo mentre non stavate insieme. Non credi di aver esagerato?>> chiede Ryan mentre Ruth appoggia le loro ordinazioni davanti a loro. <<lei mi ha mentito>> ribatte Tony sporgendosi leggermente in avanti. <<Anche tu le hai mentito Tony, per mesi. E stavate insieme. Tu non sai quello che è successo la scorsa estate>> continua Ryan intingendo una patatina fritta nella ciotola di ketchup. <<perchè tutti voi dovete ricordarmi quello che ho fatto?>> chiede Tony, infastidito. <<Alexio, che purtroppo hai conosciuto, ha allungato troppo le mani senza il consenso di Lara. Vuoi incolpare e avercela con lei perché quel bastardo non è in grado di tenersi il pisello nei pantaloni?>> risponde Ryan ignorando la sua domanda. Tony abbassa lo sguardo sul suo piatto di tortilla con pollo, verdure grigliate e salsa di fagioli. <<l'hai persa una volta Tony, non rischiare di perderla nuovamente>> continua mordendo un pezzo del suo hamburger. <<tu non sai cosa significa perderla>> ribatte Tony mangiando lentamente. Ryan sospira, beve un sorso di birra e si pulisce gli angoli della bocca passandoci sopra la lingua. <<e tu non sai cosa significa vederla piangere ininterrottamente per giorni, non uscire di casa per non essere etichettata come quella che Tony Lopez ha tradito. Tu non sai cosa significa starle accanto mentre la sua vita andava lentamente a rotoli>> risponde Ryan mentre le sue parole risvegliano nella sua mente tanti dolorosi ricordi. <<qualche volta mi chiedo se tu la conosca davvero>> afferma a voce bassa, riprendendo a mangiare.
<<lei non mangia i toast se non sono tagliati a triangolo>> rompe il silenzio Tony, tenendo lo sguardo basso. <<quando studia usa per ogni pagina solo un colore. Fa schemi con mille frecce e parole chiave perché ha paura di dimenticare le cose. Il suo colore preferito è il limone crema e si incazza se gli si dice che è un semplice crema. Il suo animale preferito è il petauro anche se non ho mai capito perché. Non guarda mai gli horror la sera perchè quando va a dormire crede che ci sia qualche entità nel buio. Le piace l'indie italiano e la musica degli anni 80 e 40 perché crede di essere nata nel secolo sbagliato. Sa a memoria tutte le saghe fantasy che guardava con suo fratello quando erano bambini>> si interrompe per ridacchiare al ricordo di tutte queste cose che ha imparato a conoscere e ad amare di lei. <<potrei continuare per delle ore a parlare dei piccoli gesti che fa senza rendersene conto, delle cose che le piacciono e non le piacciono. Conosco dettagli di lei che forse neanche lei sa come il piccolo gruppo di nei che ha sulla parte bassa della schiena che sembrano una costellazione o le impercettibili smagliature che ha sui fianchi e che amo da impazzire>> va avanti guardando Ryan con gli occhi lucidi. <<possono dire quello che vogliono, ma non accetto che mi si dica che non la amo davvero Ryan>>.
Per la mezz'ora seguente i due restano in silenzio, continuando a mangiare e scambiarsi veloci occhiate. All'improvviso le luci si abbassano e alcuni faretti illuminano il palco. Lara, impugnando la chitarra, sale sul palco sedendosi sullo sgabello davanti al microfono. Mentre gli applausi sovrastano il chiacchiericcio delle persone Lara accorda la chitarra e si mette più comoda, sistemando poi il microfono. Le prime note di Sound of silence risuonano nel pub e tutti si zittiscono ascoltandola cantare e suonare. Tony resta ad ammirarla mentre la sua voce e le parole gli toccano l'anima e il cuore.
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