Capitolo 23
Un anno e mezzo prima
Lara porta una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Sospira lentamente e alza lo sguardo sul suo riflesso nello specchio. Osserva i suoi lunghi capelli, ormai del suo colore naturale, che le arrivano a metà schiena. Mentre un'altra lacrima le riga la guancia preme le labbra con forza. Una contro l'altra, fino a trasformare la sua bocca in una linea sottile. Un singhiozzo gliele fa separare nuovamente, mostrandole ora gonfie e arrossate. In alcuni punti hanno anche dei piccoli taglietti che bruciano parecchio quando ci passa sopra la lingua leggermente.
Ha commesso di nuovo lo stesso errore. Si era ripromessa che non avrebbe più guardato le sue storie ne si sarebbe fermata a guardare i post delle fanpage che li ritraggono insieme.
Stringe il telefono nella mano sinistra e mentre un'altra lacrima le riga la guancia, bagnandole maggiormente la maglietta bianca dei Queen, scaglia il cellulare contro la parete. Probabilmente dovrà comprarne uno nuovo ma al momento è l'ultimo dei suoi problemi.
Apre il cassetto del bagno e afferra la forbice con la mano destra e diverse ciocche di capelli con la sinistra. Con un taglio netto fa cadere a terra ciò che resta dei suoi lunghi capelli. Lui adorava passarci le mani, sciogliendo i piccoli nodi. Gli piaceva quando lui glieli pettinava dolcemente e glieli asciugava con il phone. Lui amava i suoi lunghi capelli rossi.
Lara lascia la forbice sul bancone con mano tremante e alza lo sguardo sullo specchio. Ora i suoi capelli le arrivano alle spalle, sono da sistemare ma sembra già una persona diversa. Si asciuga gli occhi con il braccio e cerca di riprendere la sua calma. Come diceva la band il cui logo sta sulla sua T-shirt: lo spettacolo deve continuare.
Oggi
Lara appoggia la piastra sul ripiano accanto al lavandino e si guarda allo specchio. Alle sue spalle, sul muro, c'è ancora il segno lasciato dal cellulare. Fischietta mentre stacca la spina dalla presa accanto allo specchio. Si dà un'ultima sistemata ai capelli e, spegnendo la luce, esce dal bagno sgattaiolando in camera in punta di piedi. Infila le scarpe col tacco, sopra i collant neri con piccoli points neri. Sistema la gonna del vestito in velluto blu navy che le arriva a metà coscia; raddrizza le strette maniche fino al polso e appoggia sul braccio il cappotto lungo fino alle ginocchia color cammello.
<<Lara, ci sei?>> Grida Tony dal salotto, restando seduto sul divano con il telefono in mano. Si volta sentendo il suono dei tacchi sul pavimento lucido. <<Oh porca miseria>> sussurra guardando da testa a piedi la ragazza che, arrossendo, abbassa la testa sorridendo. <<Troppo per una cena di San Valentino?>> Chiede spostando una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Tony scuote la testa lentamente avvicinandosi a lei. <<Sei bellissima>> le sussurra baciandole la guancia. Lara gli sfila dalle mani la cravatta a righe e gliela mette sotto al colletto della camicia nera. <<Anche tu non sei da meno>> si complimenta, annodando il tessuto liscio intorno al suo collo. Lui la guarda perdendosi nei suoi movimenti precisi e veloci. <<ti ringrazio babe>> le sorride aiutandola a indossare la giacca. Mano nella mano escono dall’appartamento. Entrano in ascensore e Tony le prende il volto tra le mani, baciandola. Le accarezza il fianco da sotto la giacca, attirandola maggiormente a se. <<non vedevo l’ora di poter avere una sera come questa con te>> gli sussurra Lara, staccandosi per alcuni istanti dal bacio. <<io non vedevo l’ora di vederti sorridere come adesso, tra le mie braccia>> le risponde lui appoggiando le labbra sulla sua fronte. Le porte dell’ascensore si aprono ed escono nell’atrio. Le apre il portone e insieme camminano verso la macchina della ragazza. <<tieni, guida tu>> dice lei, lasciandogli nelle mani le chiavi dell’auto.
****
<<siamo arrivati>> afferma Tony accarezzando il ginocchio di Lara, seduta accanto a lei sul sedile del passeggero. Lei si slaccia la cintura e apre la portiera guardando dallo specchietto che non passino macchine. Mano nella mano attraversano la strada e raggiungono la porta di vetro del locale dove passeranno la serata. Lui le apre la porta e seguono il cameriere verso il loro tavolo accanto alla vetrata che da sul giardino sul retro. La musica dal vivo accompagna l’atmosfera romantica. Si stringono la mano, tenendole appoggiate sopra il tavolo mentre parlano sotto voce. Con la mano libera Tony gioca con la rosa bianca infilata nello stretto e piccolo vaso al centro del tavolo. Lara fa per dire qualcosa quando il cameriere torna da loro con una bottiglia di vino italiano e una di acqua. <<assaggi tu?>> chiede versando del vino nei bicchieri di entrambi. Lara annuisce facendo ondeggiare leggermente il liquido rosso all’interno del bicchiere. Lo avvicina al naso e ne beve un sorso prima di annuire <<molto buono>> risponde mentre brindano. <<buon san valentino amore>> dice Tony baciandole il dorso della mano.
Mentre la cena procede, loro scherzano e ridono tra una portata e l’altra. <<Tieni, assaggia quanto è buono>> dice Lara, infilzando con la forchetta alcuni pezzi di agnello alla piastra. Tony si sporge quanto basta per addentare il pezzo di carne. La mastica lentamente e sgrana gli occhi con espressione sorpresa. <<dillo che ti penti del tuo pesce al forno>> afferma Lara ridendo, facendolo annuire. <<ci sono vicino>> risponde lui ridacchiando. infilzando con la forchetta un pezzo di patata arrosto. <<ma non mi lamento sai? Il pesce fa bene alla memoria>> continua facendole l'occhiolino. Lara, in tutta risposta, scuote la testa ridendo.
<<e tu ricordi ancora come farla ridere>> afferma una voce avvicinandosi al loro tavolo. Entrambi si voltano seri verso la persona dal quale proviene la voce. Lara assottiglia lo sguardo sul volto del giovane uomo dai capelli biondi legati in un codino. <<ci conosciamo?>> chiede Tony, guardandolo quasi infastidito per quella improvvisa interruzione. <<no Tony, non ci conosciamo tu ed io. Ma noi sì, vero Lara?>>
Tony si gira a guardarla e lei serra la mascella, infastidita. <<credevo di averti detto di starmi lontano Alexios>> afferma la ragazza accavallando le gambe dal nervoso. <<credevo non volessi avere più nulla a che fare con lui>> ribatte il greco alzando le sopracciglia. Lara fa schioccare la lingua contro il palato. <<Quello che faccio non è affar tuo>> risponde stringendo la mano destra a pugno, così forte da graffiarsi il palmo con le unghie. <<vedo che non hai perso il tuo fuoco tesoro>> afferma, avvicinandosi a lei e accarezzandole la guancia con un sorrisetto. Lara si scosta da quel tocco mentre il battito del suo cuore si fa sempre più incontrollato. Con la coda dell’occhio percepisce il nervosismo e il fastidio nello sguardo e nell’atteggiamento di Tony. <<come fate a conoscervi voi due?>> chiede il ballerino agitando nervosamente la gamba sotto al tavolo. <<una bellissima estate vero tesoro?>> risponde Alexios ignorando totalmente lo sguardo di fuoco del ragazzo seduto alla sua sinistra. <<ah davvero? E come mai è stata così bella?>> chiede cercando di mantenere la calma apparente. <<ciò che succede in vacanza resta dove è successo>> ribatte lui ammiccando verso la ragazza che, al limite della sua pazienza, sbuffa passandosi le mani tra i capelli. <<Quindi mi hai mentito>> afferma Tony guardando il centro della tavola mentre la sua mascella ha un guizzo. <<Su cosa?>> Chiede Lara guardandolo giocare con l'anello di spesso metallo che porta all'indice. <<Voi>> risponde guardandola negli occhi con sguardo molto serio. Lei scuote la testa. <<Non c'è mai stato un noi con lui Tony. Non siamo neanche mai stati insieme>> afferma Lara senza togliere gli occhi da quelli del fidanzato. Quest'ultimo scuote la testa con un sorrisetto sarcastico. Spinge indietro la sedia facendo stridere le gambe di metallo contro il lucido pavimento. Si infila la giacca, lascia sul tavolo i soldi per pagare la cena e si allontana. <<Dove vai Tony?>> Chiede Lara mentre gli occhi delle altre persone sono su di loro, accompagnati da chiacchiericci sussurrati. <<Credo che voi abbiate molto da ricordare>> risponde continuando a camminare fino ad uscire dal locale. Lara osserva la sedia vuota davanti a lei mentre gli occhi le si riempiono di lacrime. <<Evidentemente dal passato non hai imparato niente tesoro>> inizia a dire Alexios, ridacchiando. <<Sapevo che era solo questione di tempo. E sapevi anche tu che sarebbe andata a finire così. Credevo fossi più intelligente Lara. Sei stata così stupida a credere che ci potesse essere qualcosa di bello ancora dopo che lui si è tanto divertito con le altre. Ma ancora non hai imparato che quelli come lui non pensano ad altro che a se stessi. Probabilmente starà già cercando quella ragazza; come si chiama? Sarah, già>> continua prendendo una forchetta e portando alle labbra un pezzo della carne di Lara. <<Te l'ho detto tesoro che ti avrei trovata. Non capirò mai cosa ci troviate in quel Tony Lopez>> va avanti incurante di non farsi sentire dal resto dei presenti. Lara prende un profondo respiro e gira la testa per guardarlo. <<Hai ragione. Mi hai trovata Alexios. E ora se pregato gentilmente di tornartene a fanculo>> afferma afferrando con la mano la caraffa di acqua e versandogliela in testa. In fretta si alza e prendendo le sue cose esce sul marciapiede iniziando a guardarsi intorno. Di Tony, neanche l'ombra in lontananza.
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