Capitolo 2.
<<Ciao Babe>> afferma a voce bassa il ragazzo, sorridendo leggermente.
Lara socchiude le labbra mentre il respiro le si blocca in gola.
<<Tony. Che cosa ci fai qui?>> Chiede la ragazza mentre il suo cuore inizia a battere più veloce mentre guarda il suo ex fidanzato davanti a lei. Indossa una felpa nera coperta da una letter jacket rossa con le maniche di pelle nera. Il cappuccio della felpa alzato sulla testa a coprirgli i capelli neri. Un jeans scuro gli fascia le gambe e le scarpe sportive completamente bianche completano il tutto.
<<Non mi saluti neanche?>> Chiede lui appoggiandosi con la spalla sinistra alla libreria, spostando leggermente alcuni volumi di psicologia impolverati. <<Cosa sei venuto a fare qui?>> Chiede ancora Lara assicurandosi di non alzare troppo la voce per non attirare l'attenzione degli altri studenti e insegnanti nelle vicinanze.
Tony la guarda da testa a piedi e sorride leggermente; i capelli tagliati alle spalle di colore castano scuro, come i suoi occhi leggermente truccati dietro un paio di occhiali dalla montatura di metallo; un maglione girocollo colore champagne decorato da intrecci vertocali, valorizzandole il corpo; i pantaloni scuri che si stringono verso le caviglie e gli stivaletti del medesimo colore del maglione.
Dopo tutto questo tempo, averla nuovamente davanti a sé gli provoca una strana sensazione all'altezza del petto, vicino allo sterno.
<<Stai molto bene così, con questo taglio di capelli>> afferma lui indicandola con un cenno della testa, ricevendo uno sguardo confuso da parte dell'italo-americana. <<E porti gli occhiali. Non ricordo di averti mai vista con gli occhiali>> continua lui con nonchalance. Lei spinge gli occhiali verso il setto nasale, poco sotto l'inizio delle sopracciglia e incrocia le braccia al petto, inarcando un sopracciglio.
<<Non cambiare discorso, Antonio>> dice iniziando a battere velocemente la punta del piede contro il pavimento lucido della biblioteca. <<Non mi crederesti se ti dicessi che avevo bisogno di vederti>> risponde Tony a voce bassa.
Lara lo guarda con un'espressione di stupore poi lascia scivolare le braccia lungo i fianchi.
<<È vero, non ti credo>> Scuotendo la testa si allontana tornando verso il tavolo rotondo dove ha lasciato le sue cose.
Tony la seguente senza pensarci.
Resta a guardarla infilarsi la giacca e la sciarpa <<non mi aspettavo di rivederti; sono sorpresa, lo ammetto. Ma avrei preferito non incontrarti>> dice prendendo la borsa, mettendola su una spalla. <<Oh grazie, vedo che sei sempre gentile e simpatica>> dice
Tony camminando dietro di lei lungo il corridoio affiancato da tavoli vuoti e serie di scaffali di legno scuro.
Entrambi escono dalla biblioteca a passo svelto.
<<Che cosa vuoi da me Tony?>> Grida Lara voltandosi di scatto verso il ballerino.
Questo incontro inaspettato l'ha scombussolata a tal punto da non importarle degli altri studenti sparsi per la piazzetta che potrebbero fermarsi ad assistere.
<<Pensavo saresti stata felice di vedermi dopo un anno>> risponde il ragazzo infilando le mani nelle tasche della giacca. Lara stringe la tracolla della borsa, ridendo appena. <<Hai pensato male>> risponde con freddezza riprendendo a scendere gli scalini.
<<Mi dispiace per quello che è successo tra noi>> rivela il ragazzo facendola fermare. Lei si gira lentamente. <<Ti dispiace? È un po' tardi per le scuse>> dice scioccata e infastidita. Lui abbassa la testa e la raggiunge in fretta.
<<Non ho mai smesso di odiarmi per quello che ti ho fatto>> le dice senza trovare la forza di poterla guardare negli occhi. <<Ti ho cercata per diversi giorni e speravo di poter parlare con te e sistemare le cose>> continua allungando la mano sinistra per poterle spostare una ciocca di capelli dietro l'orecchio ma lei indietreggia di alcuni passi, scuotendo la testa. <<Mi hai trovata e non c'è niente da sistemare. Ora puoi anche tornare a Los Angeles, a Las Vegas o da dovunque sei arrivato>> ribatte Lara corrucciando la fronte e tornando sui suoi passi.
<<Ho preso un volo di sola andata, non posso tornare a casa>> la informa Tony scendendo gli ultimi gradini della scalinata.<<Benny e Carlos mi stanno ospitato a casa loro>>. A queste parole Lara si ferma nuovamente maledicendo mentalmente la zia e alzando lo sguardo verso il cielo nuvoloso.
<<Te l'ho già detto. Non saresti dovuto venire qui>> ripete girandosi appena, quanto basta per poterlo guardare.
Lui la richiama ma lei appoggia la borsa a terra, interrompendolo.
<<Non ho intenzione di sedermi ad un tavolo con te e parlare. Dopo quello che hai fatto non ti puoi certo aspettare che io sia felice di vederti>> afferma duramente la ragazza guardandolo dritto negli occhi. <<Se è il perdono ciò che ti aspetti, puoi anche sparire e non farti più vedere>> conclude sollevando la borsa da terra e mettendola nuovamente in spalla.
Tony rimane fermo a guardarla allontanarsi, un peso doloroso sul petto e il respiro corto.
<<Fanculo; non questa volta>> sussurra tra sé e sé correndole dietro.
L'afferra per un braccio facendola voltare verso di sé.
Lui la guarda negli occhi ma non vede più quella scintilla che c'era quando stavano insieme.
<<Io sono ancora innamorato di te Lara e dici sempre che le persone si meritano una seconda possibilità. Perché non puoi darmi una seconda chance?>> Chiede con l'ultima briciola di speranza rimasta in lui.
Con un gesto brusco Lara si divincola dalla sua presa. <<Mi hai ferita Tony. Forse non lo hai capito, ma ciò che c'è stato tra noi era solo una bella storiella del passato. Io non provo più niente per te se non rabbia. Mettitelo in testa>> lo informa allontanandosi, questa volta con l'intento di non fermarsi più.
Continua a percorrere la piazza della Columbia university mentre la voce di Tony in sottofondo continua a chiederle di ascoltarlo.
Lara attraversa la strada e scende i gradini della metropolitana tirando fuori dalla cover del cellulare la tessera per viaggiare.
L'aria fredda spostata dal treno in arrivo la investe, facendola rabbrividire.
La voce metallica riprodotta dall'altoparlante informa i passeggeri della fermata e le porte coperte di graffiti si aprono. Lascia scendere le persone prima di salire e sedersi su uno degli scomodi sedili.
Appoggia la testa contro il finestrino alle sue spalle e chiude gli occhi mentre il fastidioso suono delle ruote sulle rotaie sovrasta i suoi pensieri.
Quando finalmente era riuscita a voltare pagina, tornando ad essere felice, il passato è tornato a incasinarle la testa.
****
Tony apre la porta del loft di Benny e attraversa l'ingresso fino a raggiungere la cucina dove la donna sta preparando la cena. Si siede sullo sgabello davanti l'isola della cucina e appoggia la fronte contro le braccia incrociate sul bancone di pietra bianca.
<<Allora niño, l'hai trovata?>> Chiede Carlos entrando in cucina con una cassa di bottiglie di vino tra le mani. Tony alza la testa e si strofina gli occhi con una mano. <<Si, era in biblioteca; come sospettavo>> risponde appoggiando il gomito destro sul ripiano e sorreggendo il mento con la mano. <<E com'è andata?>> Chiede la donna tagliando su un tagliere di legno, con un coltello in ceramica, dei peperoni.
Tony resta in silenzio a osservare il cesto di frutta davanti a lui. <<Sono stato troppo ottimista e le mie aspettative erano troppo alte. Dovevo aspettarmi tutto quel dissenso e rabbia>> risponde il ballerino giocando con uno dei suoi anelli. Carlos e Benny si guardano, restando in silenzio.
<<Perché non vai a cambiarti? La cena sarà pronta tra poco>> rompe il silenzio la donna asciugandosi le mani con uno strofinaccio. Tony si alza e con passo leggero raggiunge la stanza degli ospiti che coppia gli ha lasciato.
<<È davvero innamorato di lei>> afferma a voce bassa Carlos prendendo da uno dei cassetti della cucina il cavatappi. La moglie sospira sospira. <<Su questo non c'è dubbio. Lara gli ha proprio incasinato la testa>> dice la donna versando la pasta nella padella di sugo. <<Pensi che lo perdonerà?>> Chiede Carlos appoggiandosi al ripiano, legandosi i capelli neri e grigi in un codino.
La moglie gira la testa per guardarlo e si mordi il labbro inferiore. <<Non lo so. Ma lo spero>> afferma spegnendo il fornello.
Tony lascia la giacca sul letto e si sfila la felpa restando a torso nudo. Scioglie i lacci delle scarpe lasciandole ai piedi del letto. Cammina scalzo verso l'armadio e prende una maglia bianca e un pantalone di tuta grigio.
Alza lo sguardo sul suo riflesso nello specchio agganciato all'anta dell'armadio. Passa la mano tra i capelli spettinati e tira fuori dal colletto della maglia la collana con la testa di leone.
Con un colpo della gamba chiude l'anta e ci si appoggia contro con le spalle, fissando pensieroso i vestiti abbandonati sul bordo del letto.
****
Lara apre la porta del suo appartamento e lascia le chiavi nel piattino di metallo, appoggiato sul mobiletto nel piccolo ingresso, e accende la luce. Si sfila la giacca e la sciarpa appendendoli sull'attaccapanni vicino alla porta.
Appoggia la borsa accanto al divano di stoffa grigia abbellito da tre cuscini con le stampe multicolore. Piega la coperta il plaid e l'appoggio contro lo schienale del divano prima di raggiungere la libreria accanto al mobile in legno di abete che sorregge il televisore.
Accende lo stereo e collega il cellulare tramite bluetooth permettendo alle due casse di riprodurre le note di "sister Christian" dei Night Ranger. Alza il volume e raggiunge la camera da letto dove si lascia cadere sul letto sfatto, nascondendo la faccia tra i cuscini.
Prende il telefono dalla tasca posteriore dei suoi pantaloni e lo appoggia sul comodino. Mentre la musica risuona distante, il ticchettio della pioggia che batte sui vetri della finestra le fa voltare la testa. Sotto la finestra bagnata di pioggia la sua scrivania è ancora in disordine.
Sbuffando nasconde nuovamente la testa tra i cuscini.
<<Dimmi che oggi non è stato reale. Dimmi che adesso mi sveglierò e sarà un giorno come tanti altri>> afferma a voce alta mentre le sensazioni assopite riemergono lentamente nella sua testa.
Senza rendersene conto le sue dita stanno già giocando con il ciondolo a forma di mezzaluna luna agganciato alla collana che non ha mai levato, neanche una volta, da quando Tony gliel'ha regalata.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top