Capitolo 12.
<<questa è difficile>> dice Tony alzando lo sguardo dal cartoncino rosso. Guarda Lara mettersi più comoda con le gambe incrociate sul divano. <<Quali furono le principali iniziative del faraone Ramses II?>> chiede lui alzando un sopracciglio. Lara sbuffa, appoggiando il gomito sullo schienale del divano. <<avevi detto che era difficile>> ribatte con un sospiro annoiato. Tony la guarda serio e sfoglia gli appunti dell'italo-americana alla ricerca di una domanda più complicata. <<Divinità dei cancelli dell'oltretomba>> dice mentre legge la risposta con attenzione. Lara alza lo sguardo al soffitto e, stringendo il cuscino al petto, cerca di mettere insieme una risposta il più possibile chiara. Mentre lei gli risponde guardando la finestra alle spalle del ballerino, lui guarda il cartoncino che ha tra le mani. <<penso sia giusto>> afferma quando Lara torna in silenzio. <<come pensi? dovresti dirmi se è giusta o no>> ride lei appoggiando la testa contro il braccio allungato lungo lo schienale del divano. <<hai detto paroloni in egiziano antico o che so io. E' una lingua che non conosco eh>> ribatte lui cercando un'altra possibile domanda da farle. <<ma hai la risposta davanti>> afferma Lara indicando i foglietti che lui tiene in mano. Tony la guarda sorridendole <<mi fido della tua risposta>>. Lei corruga la fronte stupita. <<davvero? Non funziona così Tony>> dice divertita e scioccata. <<eri sicura di te, quindi sapevi di sapere la risposta>> risponde alzando le braccia con ovvietà. Lara gli tira il cuscino, spingendolo dal ginocchio con il piede. <<avrei potuto dirti qualsiasi cosa allora>> afferma mentre lui le stringe leggermente la caviglia lasciata scoperta dall'orlo degli stretti jeans neri. Si sporge verso di lei facendola indietreggiare leggermente mentre si ferma tra le sue gambe, guardandola dall'alto. <<non sai mentire Lara>> le sussurra guardandola negli occhi. Lei socchiude le labbra guardando la sua bocca a una spanna di distanza. <<infatti giochi da schifo a poker>> dice baciandole la guancia e tornando seduto sul lato opposto del divano. Lei abbassa lo sguardo mentre il cuore le batte e mille nel petto. <<continuiamo?>> chiede guardandola con un mezzo sorriso. Lei annuisce schiarendosi la gola e tirando su fino ai gomiti le maniche del maglione a trecce Bianco Navajo. <<allora, vediamo..>> sussurra tenendo la lingua tra i denti leggendo gli schemi divisi per colore e argomento della ex fidanzata.
Il campanello inizia a suonare ripetutamente e Lara va ad aprire, lasciando cadere il cuscino a terra. <<Hai sempre il telefono in tasca ma non rispondi mai alle chiamate>> afferma Lydia entrando come una furia nell'appartamento dell'amica. <<Ciao anche a te>> risponde Lara guardando Dahlia ancora sul pianerottolo, chiedendole con lo sguardo cosa stia accadendo. <<Ora capisco perché>> continua Lydia salutando con un veloce gesto della mano il ragazzo seduto sul divano. <<Abbiamo interrotto qualcosa?>> Chiede Dahlia infilando le mani nelle tasche dei blue jeans anni 80, guardando Lara con un sorrisetto. <<La stavo aiutando a studiare per il test sull'antico Egitto di domani>> interviene Tony riordinando gli schemi nelle cartellette trasparenti. <<Per l'esame che le hanno anticipato a oggi pomeriggio vorrai dire>> ribatte Lydia incrociando le braccia al petto. Lara corruga la fronte un'espressione confusa. <<L'esame è domani pomeriggio alle 4>> dice Lara appoggiando le mani sui fianchi. Dahlia appoggia la spalla contro il muro e scuote la testa <<te l'hanno spostata oggi perché il commissario aveva in impegno>> puntualizza la canadese facendo sbiancare l'amica. <<Hai un'ora per essere alla Columbia>> avvisa Lydia aumentando così l'ansia di Lara.
Quest'ultima impreca in italiano e corre in camera infilandosi un paio di air force 1 bianche. Infila nello zainetto l'astuccio e alcune cose che le possono servire e si mette la giacca. <<pensavo che i cambi di orario all'ultimo momento fossero una cosa relativa all'italia>> dice cercando nelle tasche il telefono. Tony afferra il cellulare della ragazza dal tavolino e allunga il braccio verso di lei. Lara lo afferra, ringraziandolo con un veloce sorriso. <<Lydia, mi dai un passaggio?>> chiede all'inglese facendola annuire. <<va bene ma dovrai prendere la metropolitana per tornare>> le comunica la ragazza aprendo la porta di casa. <<ti vengo a prendere io>> si intromette Tony lasciando sul tavolino gli appunti. <<tu vai, chiudo io qui>> le dice Dahlia prendendo dalla tasca della giacca il mazzo di chiavi. Senza perdere tempo Lara e Lydia scendono le scale velocemente raggiungendo l'auto parcheggiata a pochi passi dal palazzo.
****
<<noto con piacere che avete fatto pace>> rompe il silenzio Dahlia restando appoggiata alla parete. <<abbiamo deciso di ricominciare>> rivela Tony alzandosi. Dahlia gli appoggia le mani sulle spalle e lo spinge verso il basso, facendolo sedere nuovamente. <<dobbiamo parlare seriamente>> lo informa mentre cammina dietro l'isola della cucina. Appoggia i gomiti sul ripiano e guarda Tony come se lo stesse interrogando. <<Che intenzioni hai?>> chiede facendolo voltare verso di lei. <<Che vuoi dire?>> Chiede lui scuotendo leggermente la testa. <<Mi conosci Dahlia e sai che mi sono sempre pentito di quello che ho fatto>> continua guardando l'amica corrugando la fronte. <<Eri pentito ma ti scopavi mia sorella>> ribatte lei facendogli abbassare la testa. <<Sei stato la versione maschile di Elena Gilbert per tre mesi, Tony>> continua imperterrita, approfittando dell'assenza di Lara per poter parlare con il giovane Lopez faccia a faccia. <<E poi, per affrontare la cosa da adulto hai iniziato a scambiare il giorno per la notte e a frequentare le persone peggiori della costa ovest>> conclude mentre il silenzio cala tra loro. Nella mente di entrambi riaffiorano i ricordi di uno degli anni più brutti della loro vita. <<Provavo qualcosa per tua sorella, è vero>> rompe il silenzio il ballerino guardando un punto impreciso del pavimento. <<Non volevo tradirla, non l'avrei mai fatto. Ma quel giorno persi la lucidità e non sapevo cosa stavo facendo>> si giustifica lui, ripetendo questa storia per l'ennesima volta. Dahlia si massaggia le tempie iniziando la sua mega ramanzina, non lasciando tregua al ragazzo che, senza fiatare, l'ascolta restando seduto sul divano.
<<Raccontami di voi>> dice Dahlia dopo momenti infiniti di silenzio, sorreggendo la testa con la mano sinistra, accavallando le caviglie. <<Lara non ti ha mai raccontato niente?>> Domanda lui facendola annuire. <<L'ha fatto. Sembrava un racconto della Disney e non credevo si potesse amare una persona come lei ha amato te>> dice sorridendo, ricordando i bei momenti che l'amica gli ha raccontato in momenti in cui la sua lucidità era messa in dubbio da troppi shottini. <<Ma voglio la tua versione>> specifica la canadese guardandolo appoggiare la nuca contro lo schienale del divano. <<ti è mai capitato di conoscere una persona che, nel momento esatto in cui i vostri sguardi si sono uniti, ti ha dato la sensazione che quegli occhi ti avrebbero stravolto la vita per sempre?>> chiede lui, guardando le foto che la ex fidanzata ha alle pareti. Dahlia prende posto al suo fianco e lo ascolta raccontare, riuscendo a percepire la felicità che lui e Lara hanno vissuto insieme.
****
Lara accavalla le gambe e sospira, grattandosi la fronte con il fondo della penna. Mancano poco più di dieci minuti e nell'aula è rimasta solo lei. Legge l'unica domanda rimasta senza risposta e chiude gli occhi, sforzandosi di pensare. Scava nella sua mente la risposta alla 75° domanda tra le mille informazioni ripassate con Tony fino a poche ore prima.
<<Lara, cinque minuti>> la avvisa il presidente di commissione, facendola sussultare. Come se l'uomo avesse richiesto l'attenzione della risposta, la ragazza inizia a scrivere velocemente. Sperando di non aver commesso errori di grammatica, prende le sue cose e consegna il test sorridendo alla commissione.
A passo svelto attraversa il corridoio del terzo piano e scende le scale, rallentando raggiunto il primo piano. Prende il telefono e controlla i messaggi che Alessia le ha inviato per augurarle buona fortuna. Le invia alcune faccine divertite e segue il corridoio verso l'uscita. Una chiamata le arriva mentre infila il telefono in tasca. Porta l'apparecchio all'orecchio e sorride salutando la madre. <<allora, dimmi: com'è andato l'esame?>> le chiede mentre sente Pietro cantare in sottofondo. <<ho consegnato per ultima. L'ultima domanda mi ha mandata in crisi>> risponde scendendo i gradini mentre il cielo si riempie di nuvole grigio scuro. <<e sei riuscita a trovare la risposta?>> chiede la donna facendola annuire. <<papà sta cucinando?>> chiede sentendo la madre sbuffare. <<sei in vivavoce>> l'informa la donna mentre il marito continua a cantare a squarciagola canzoni di Lucio Dalla.
Lara alza lo sguardo trovando Tony seduto su una panchina vicino al marciapiede.
Gli si avvicina mentre parla con i genitori di come stanno andando le cose a Roma e a New York, fermandosi davanti al ballerino. <<mamma, sto per scendere in metropolitana. Ti richiamo appena riesco>> dice seguendo il ragazzo verso la fermata della metropolitana. <<va bene, saluta le ragazze>> risponde la donna prima di salutarla.
<<niente macchina?>> chiede scendendo i gradini che li portano sottoterra. <<Serviva a Carlos. Com'è andato il test?>> chiede superando i tornelli subito dopo di Lara. Lei sospira passandosi la mano tra i capelli.
Lei inizia a parlargli delle ultime tre ore mentre resta seduta davanti a lui, in piedi aggrappato al sostegno di metallo con le braccia. <<poi mi sono ricordata che era la domanda banale che mi hai fatto a cui non ho voluto rispondere>> conclude lasciandolo colpito. <<se mi avessi risposto, non saresti uscita per ultima>> le ricorda lui facendo scontrare ripetutamente le punte delle loro scarpe. Lara arriccia il naso e scuote la testa, schioccando la lingua contro il palato.
<<scendiamo qui>> dice lui prendendo la mano della ragazza. <<cosa? ma è la fermata di central park>> ribatte lei seguendolo fuori dal treno. <<lo so>> risponde lui trascinandola con sé. <<e perché siamo qui?>> chiede ancora mentre l'aria fredda li travolge, mischiata al suono delle fronde degli alberi. <<Benny mi ha detto che dopo un test difficile vieni qui a bere una cioccolata se fa freddo o una granita alla menta se fa caldo>> risponde lui guardandola, sistemandosi i capelli sulla fronte. <<sempre se ti va>> continua leggermente in imbarazzo. Lei gli stringe la mano, aggrappandosi al suo braccio. <<andiamo>>
****
<<Ma ti immagini Batman a comedy central? Farebbe solo bat-tutacce>> dice Lara prendendo uno degli ultimi sorsi di cioccolata. Tony appoggia la testa tra le braccia incrociate mentre cerca di smettere di ridere per la pessima battuta fatta da Lara. <<cosa ottieni se incroci un elefante e un rinoceronte?>> chiede tra le risate l'italo-americana, tenendo tra le mani la tazza di cioccolata con panna. Tony scuote la testa chiedendole di non dire altro. <<un elefaronte>> risponde seria ricevendo uno sguardo di dissenso da parte del ragazzo. Entrambi scoppiano a ridere non riuscendo a resistere. <<ti prego, basta. Questa era davvero pessima>> afferma lui sgranando gli occhi, lucidi per le troppe risate. Lui le prende la mano sinistra e le accarezza le dita. <<Ma le prepari prima o ti vengono al momento?>> Le chiede tracciando con l'indice le linee sul palmo della ragazza. <<Riciclo quelle di mio padre>> risponde stringendosi nelle spalle, guardandolo giocare con il bracciale di corda intrecciata di colore bianco.
<<Me lo regalò Fede quando avevo sei anni>> dice grattandosi il sopracciglio con la mano libera. <<Ero in pronto soccorso per una frattura scomposta del braccio, cadendo dallo skateboard. Non l'ho mai tolto dall'ora se non per allargarlo di tanto in tanto>> continua mordicchiando l'interno della guancia. Tony inizia a rovistare in tasca senza lasciare la mano di Lara. Estrae dalla giacca le chiavi della Tesla; all'anello portachiavi di metallo è agganciato con un nodo stretto lo stesso braccialetto di corda bianca che Lara ha al polso. <<Quante possibilità c'erano?>> Chiede lei sorridendo stupita. <<Me lo regalò Xavier quando andavo a scuola. Diceva che doveva essere un amuleto contro i bulli>> risponde rimettendo in tasca le chiavi. <<Non sapevo soffrissi di bullismo>> afferma Lara molto seria. Lui annuisce. <<Mi prendevano in giro perché ballavo e volevo diventare famoso per questo>> rivela guardandola, raccontando della sua infanzia scandita da basi musicali su cui lui e Ondreaz passavano i pomeriggi dopo scuola a ballare.
I due continuano a parlare anche dopo aver pagata e fatto una passeggiata per central park.
<<Anche io avevo un problema con i bulli. Portavo gli occhiali e l'apparecchio e mi prendevano in giro per il mio aspetto fisico, per lo stile e perché mi piaceva studiare>> afferma Lara tenendo le mani in tasca, camminando fianco a fianco con Tony. <<Mi facevano scherzi orribili e mi nascondevano le cose. Finché un giorno non sono più riuscita a sopportare tutto questo>> continua guardandolo con la coda dell'occhio. <<E cosa hai fatto?>> Chiede guardandola. <<Ho tirato uno schiaffo a Cristina e mi hanno mandata dalla preside>> risponde calciando un sassolino fermo sulla sua strada. <<Così per punizione ho dovuto accompagnare mio nonno per tutte le feste di paese in cui suonava>> conclude alzando le spalle iniziando a camminare all'indietro per poterlo guardare in volto. <<E menomale direi o non saresti così brava>> afferma Tony facendola annuire con fierezza. <<Mio nonno mi ha insegnato a suonare moltissimo strumenti e a cantare. La musica mi ha salvato da un momento orribile>> dice fermandosi in mezzo al viale che attraversa il parco. <<Credo che la musica sia stata l'ancora di salvezza per entrambi>> afferma Tony guardandola dall'alto, portandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio. <<Si lo penso anche io. ma tu ascolti musica orribile eh. Non so neanche come fai a chiamarla musica>> afferma sdrammatizzando il momento delicato. <<Ah sì? Bene, esperta musicista, vieni con me>> dice porgendole la mano che lei afferra senza esitazione.
Camminano in silenzio in mezzo all'erba fino a raggiungere un piccolo gazebo vicino ad un laghetto ricoperto di ninfee di plastica.
Tony apre Spotify sul cellulare e cerca nella playlist dedicata a Lara una canzone. <<qualche volta anche io ascolto musica che piace a te>> afferma mentre le note di rewrite the stars, cantata da Zac Efron e Zendaya, li circondano lui le porge nuovamente la mano invitandola a ballare. <<Non so ballare Tony, lo sai>> afferma lei declinando l'invito. <<Non sarà certo più difficile che riscrivere le stelle>> risponde sorridendole.
Lara gli stringe la mano e lentamente segue ogni passo fatto da Tony rischiando diverse volte di prestargli i piedi, andando nella direzione sbagliata.
Pian piano alle parole della canzone cantate anche da Tony e Lara, si aggiunge il suono della pioggia.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top