Capitolo 10.
Lara apre la portiera dell'auto dell'amica e, stando attenta alle sue ali, esce dall'auto. <<gesù che freddo>> afferma Lydia strofinando le braccia lasciate scoperte dalla divisa da infermiera sexy, lacerata e coperta di rosso in alcuni punti. Le lenti a contatto bianche le danno un'aria molto inquietante e il trucco da zombi rende tutto più realistico. <<siamo a new york, la notte di halloween. E' ovvio che faccia freddo>> risponde Dahlia camminando verso di loro nel suo costume da vampira. <<Cullen, Mikaelson o Salvatore?>> chiede Lydia chiudendo la macchina, camminando con le amiche verso la piazza della Columbia. Gruppetti di persone parlano e si fanno foto tenendo in mano dei bicchieri di plastica rossi. Qualcuno balla seguendo il ritmo della musica proveniente dalle casse sparse intorno al prato. <<dalla parte dei più sexy, ovvio>> risponde la canadese accarezzando le morbide ali di Lara. <<hey vampira, non sono la cena>> afferma facendo ridere le amiche. <<oh andiamo, lei è uno zombie, non posso mangiarla>> ribatte Dahlia abbracciando l'italo-americana, agitando la testa a causa del solletico sulle guance causato dalle piume candide. <<si e io un angelo del signore. Cerca un umano, vivo, con cui cenare>> ribatte la ragazza stringendole le mani fredde. <<tu di angelico non hai niente, nemmeno quando dormi>> afferma Ryan entrando nel loro campo visivo. Indossa degli stretti pantaloni neri infilati in un paio di scarponi da motociclista, una maglia scura con cappuccio sotto una giacca di pelle. <<pensavo ti vestissi da demone>> dice Lydia guardandolo da testa a piedi. <<oh ma anche vestito da cacciatore di demoni non è affatto male>> risponde Dahlia sventolando la mano davanti al viso. Ryan si gratta la nuca mentre un gruppo di ragazzi portano loro dei bicchieri. <<Diamo inizio alla festa?>> chiede Ryan alzando il bicchiere. Le tre amiche annuiscono portando alle labbra i bicchieri. Lydia tossisce con una smorfia. <<sono già ubriaca dopo un sorso>> dice guardando Lara finire il liquido trasparente e frizzante nel suo bicchiere. <<non è così forte>> ribatte bevendo anche quello dell'amica. <<non esagerare>> la rimprovera Ryan bevendo lentamente, come Dahlia. Lara alza il pollice e impila i due bicchieri, uno dentro l'altro lasciandoli nelle mani di Lydia. <<andiamo a ballare?>> chiede prendendo a braccetto le sue amiche.
Camminando tra la folla in costume si gettano nella mischia bevendo un bicchiere a ogni cambio di canzone.
<<ho sentito che il padiglione esposizioni è stato trasformato in una fluo room>> dice ad alta voce Dahlia appoggiandosi alle amiche. <<dobbiamo andarci allora>> risponde Lydia brilla, allungando le braccia verso l'alto.
Seguite dal ragazzo entrano nel grande padiglione dove, ogni anno prima dell'estate, vengono esposte le creazioni degli universitari. I faretti ultravioletti fanno risplendere tutti gli oggetti bianchi nella stanza e ogni pigmento fluo di cui sono fatte le decorazioni. Una ragazza vestita e truccata da scheletro messicano, che risplende come se fosse un grande evidenziatore multicolore, consegna dei lightstick già rotti e luminosi. Lara ne lega alcuni intorno alle braccia notando quanto il suo costume risplenda sotto gli ultravioletti. <<ora brilli di aura celeste come i veri angeli>> le grida Ryan all'orecchio per sovrastare la musica ad alto volume, appoggiandole le mani sui fianchi, facendola ridere. Lui la trascina verso un tavolino laterale coperto da ciotole di vernice fluo e pennelli. Si siede sullo sgabello e la lascia tracciare linee sottili sul suo viso. <<che mano ferma>> le dice guardandola tracciare il contorno del viso con la vernice azzurra fluorescente, mordendosi la punta della lingua. <<ottimo lavoro tesoro, tu si che hai occhio>> dice un ragazzo biondo, vestito con una larga camicia blu decorata da pattern argentati infilata per metà in stretti pantaloni blu di persia. Ogni dito porta uno o due anelli di diversa forma e grandezza, braccialetti gli pendono dai polsi e una serie di orecchini di diverso tipo gli decorano le orecchie fino alla cartilagine. Le labbra sono colorate di arancio e le lenti da gatto gialli risplendono. <<Lara lui è Nick>> dice Ryan sorridendo al ragazzo appena arrivato. <<oh Lara, ho sentito tantissimo parlare di te>> risponde il ragazzo abbracciandola. Lei ridacchia ricambiando la stretta. <<posso rubartelo per un po?>> gli chiede facendola annuire. <<non chiederlo neanche. E' tutto tuo>> risponde restando a guardali allontanarsi insieme, mano nella mano. Lara appoggia la ciotola di rosa fluo sul tavolino e immerge il pennello nel bicchiere d'acqua.
<<non sapevo fossi anche un'artista>> afferma qualcuno alle spalle di Lara, facendola voltare di scatto. Tony si tira indietro leggermente quando una delle ali della ragazza lo colpisce al viso. Lui la guarda da testa a piedi e lei fa lo stesso. Tony indossa un completo elegante: camicia, giacca, pantaloni, gilet e scarpe neri; il fazzoletto rosso e bordeaux nella tasca sul petto; i capelli neri tirati indietro con del gel.
<<sei Elijah Mikaelson?>> chiede Lara alzando un sopracciglio. Tony si guarda sistemandosi la giacca. <<sono Lucifer, non si capisce?>> chiede sistemandosi la giacca. <<ti mancano le corna. Ti presterei le mie ma le ho lasciate a casa>> afferma Lara alzando le spalle sedendosi sullo sgabello e passando un pennello al ragazzo. <<mi dispiace, ho bevuto e ho perso ogni mio filtro>> si scusa sospirando. Tony si siede davanti alla ragazza e inizia a disegnare piccoli puntini simili a stelle intorno agli occhi. <<mi stai forse seguendo?>> gli chiede dopo alcuni momenti di silenzio, guardando il suo volto concentrato. Gli guarda le labbra che ogni tanto lui stringe o dischiude mentre le disegna sul volto. <<mi assicuro che tu non faccia niente di stupido>> risponde afferrandole il mento con due dita, facendole girare il viso di lato. Lei appoggia la mano sul suo ginocchio iniziando a farla scorrere verso l'alto, lungo la coscia, avvicinandosi maggiormente a lui. <<che stai facendo?>> le chiede guardandola negli occhi. <<beviamo qualcosa>> dice vicino alle sue labbra prima di alzarsi, camminando lungo la sala piena di gente. Tony lascia il pennello sul tavolo e la raggiunge a passo svelto. <<non dovresti bere troppo Lara>> le ricorda guardandola mentre versa della vodka in due bicchieri, offrendone uno al ballerino <<sono abbastanza grande e sobria per bere ancora>> ribatte la ragazza svuotando d'un fiato il bicchiere. Fa per riempirlo nuovamente ma Tony le afferra il polso, sfilandole la bottiglia dalle mani. <<Basta Lara, hai bevuto abbastanza>> gli dice mentre lei lo guarda scocciata. Scuotendo la testa e lo sorpassa, dandogli una spallata. <<ma dove vai?>> chiede lui appoggiando la bottiglia e i bicchieri sul tavolo. La segue tra la folla fino a uscire dalla fluo room. Lara cammina lungo il corridoio ed esce dalla porta, aprendola con una spinta, entrando nell'atrio dell'università. Il pavimento è cosparso di coriandoli e stelle filanti e gruppi di ragazzi affolano la sala. <<posso giocare?>> chiede avvicinandosi ad alcuni tavoli attaccati, alle cui estremità sono disposti dei bicchieri pieni di liquido ambrato o trasparente. Un ragazzo dalla carnagione olivastra, vestito da pirata, le passa una pallina da ping pong. Lei prende la mira e lancia la pallina in uno dei bicchieri dell'ultima fila. La ragazza dall'altra parte, vestita da donna gatto, beve d'un sorso il contenuto del bicchiere, prendendo in mano la pallina bianca. Per diversi minuti continuano a giocare sotto lo sguardo impaziente di Tony che guarda la ex fidanzata flirtare spudoratamente con il pirata accanto a lei.
Lara porta alle labbra il bicchiere e, trattenendo un colpo di tosse, manda giù il liquido amaro che le brucia la gola e il palato.
Il telefono di Tony inizia a squillare nella tasca interna della sua giacca e lo prende in mano, guardando lo schermo leggendo il nome di suo fratello maggiore. Fa scorrere il dito sullo schermo e si porta il telefono all'orecchio. <<non è un buon momento Ondreaz>> afferma dando le spalle alla ragazza. <<sei a una festa?>> chiede Dre obbligando il fratello a tapparsi un orecchio per riuscire ad ascoltare la voce del giovane uomo dall'altra parte dell'apparecchio. <<si con Lara. Perché hai chiamato?>> chiede guardando a terra. <<Alessia ha cercato di chiamarla ma Lara non ha risposto ed è andata in paranoia>> risponde Ondreaz sbuffando. Tony si gira per cercare la ragazza con lo sguardo, senza trovare né lei né il ragazzo con cui giocava. <<io... devo andare, ci sentiamo più tardi>> risponde in fretta terminando la telefonata e rimettendo il telefono in tasca. Si avvicina alla ragazza contro cui Lara giocava e le appoggia una mano sulla spalla. <<Scusa, sai dov'è andata la ragazza vestita da angelo con cui stavi giocando?>> Le chiede ricevendo come risposta un'alzata di spalle. <<Quando ti sei allontanato credo ci sia rimasta male e si è allontanata>> risponde riempiendo nuovamente i bicchieri. Tony la ringrazia e inizia a cercarla chiedendo a quelli che sembrano più sobri se l'hanno vista.
<<Tony, non sapevo fossi alla festa>> afferma Dahlia andando a scontrarsi con il ballerino. <<Sto cercando Lara; mi sono voltato un attivo e l'ho persa di vista>> dice preoccupato, continuando a guardarsi intorno. <<Mi spiace non lo so. L'ultima volta che l'ho vista era nella fluo room con te>> le risponde la canadese spostando i capelli su una spalla, allontanandoli dal collo sudato a causa dei balli scatenati e dell'alcol. Tony sospira e la sorpassa senza dirla altro.
Ricomincia a cercare l'italo-americana in lungo e in largo sperando che stia bene e che sia al sicuro.
Aprendo con una spallata la porta che conduce all'estero, la trova a qualche metro di distanza, alla destra della pizza seduta da sola sulle scalinate della libreria. Senza indugio inizia ad avvicinarsi a lei.
Lara prende dal bicchiere di plastica un'alta caramella gommosa alcolica, portandola alle labbra sorridendo.
<<mi spieghi perchè te ne sei andata senza dire niente? Pensavo fossi con quel tizio>> afferma Tony fermandosi davanti alla ragazza, qualche gradino sotto di lei. Lara porta gli occhi al cielo, infastidita. <<oh ma davvero ti importa? Che gentile>> risponde sarcasticamente, biascicando leggermente. Lui si passa le mani sul viso. <<ti stai comportando da ragazzina ubriaca>> ribatte portando le mani sul retro del collo, appoggiando un piede sullo scalino davanti a lui. <<oh ma guarda, io sono ubriaca>> ridacchia lei portando alle labbra il bicchiere di plastica, lasciando scivolare nella sua bocca alcune caramelle. Barcollando si alza in piedi e stringe nel pugno il bicchiere vuoto lanciandoglielo. <<tu credevi davvero che fossi con quel ragazzo?>> dice scendendo alcuni gradini, guardandolo negli occhi e indicando l'edificio dall'altra parte del giardino. Lui resta immobile, serio, le mani nelle tasche dei pantaloni. <<quando sei rimasto da me era un bacio che volevi? Be, dammi il tuo fottutissimo bacio, Giuda, e finiamola qui>> grida fermandosi davanti a lui. Essendo un gradino più sopra i due sono alla stessa altezza. <<pensavi che avrei dimenticato e sarei caduta di nuovo tra le tue braccia?>> continua assottigliando lo sguardo e gesticolando. Nella sua mente si deve concentrare per riuscire a parlare inglese. <<non ho chiesto io di innamorarsi di te>> grida Tony in risposta avvicinandosi maggiormente a lei. <<è successo e basta>> continua ma lei scuote la testa. <<tu non sai cosa significa essere innamorati di te>> afferma guardando Lara abbassando la voce. <<è un amore che ti cambia la vita completamente. Ma quando la persona che ami così intensamente smette di farlo, il vuoto nel petto che lascia è straziante>> conclude abbassando la testa prima di guardare altrove. Lei appoggia la fronte contro il suo petto e respira il suo profumo costoso. <<perche devi usare le citazioni contro di me?>> biascica chiudendo gli occhi. Lui le accarezza i capelli e le prende la testa tra le mani, costringendola a guardarlo. <<ti porto a casa>> le sussurra facendola sospirare. <<non ho bisogno della carrozza>> ribatte camminando verso il parcheggio. Lui la segue senza fiatare guardandola barcollare ogni tanto, pronto a prenderla in braccio se cadesse. <<hai esagerato come tuo solito>> le dice aprendole la portiera. Lara gli stringe le guance con la mano e lo tira a se. <<una volta ti piaceva quando esageravo>> dice vicinissima alle sue labbra facendolo deglutire. <<attenta alle ali angioletto>> la avvisa liberandosi dalla sua presa, aiutandola ad entrare in macchina. Chiude la portiera con un tonfo e gira intorno alla macchina, salendo al posto di guida.
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<<lascia, faccio io>> afferma Tony sfilandole le chiavi del portone dell'appartamento della ragazza. <<aprivi la porta anche a Sj e alle altre quando andavate alle feste?>> chiede Lara entrando in casa trascinando i piedi. Lancia la borsetta sul divano facendola scivolare a terra. <<mi hai portata a casa, ora puoi anche andare ovunque tu voglia>> dice cercando di spingerlo verso la porta. Lui però resta immobile al suo posto. <<non credo tu debba restare qui sola>> le dice chiudendo la porta alle sue spalle, facendola sbuffare ancora. <<non c'è bisogno che tu resti qui Tony>> gli ripete lei incrociando le braccia sotto al seno. <<preferiresti restare qui con quel tipo con cui ti vedo sempre?>> chiede Tony con una punta di fastidio nella voce. Lara inizia a ridere <<Ryan dici? E' carino>> risponde appoggiando le mani sui fianchi, continuando a sorridere. <<carino è sinonimo di noioso>> ribatte alzando un sopracciglio. La ragazza fa schioccare la lingua contro il palato. <<smettila di citare Hardin Scott che tanto ti riesce male>> afferma improvvisamente seria.
Lui la afferra per le spalle e la spinge contro il muro facendola gemere. <<ti infastidisce sapere di non essere l'unico con cui sono andata a letto mentre tu ti scopavi tante altre ragazze?>> dice guardandolo negli occhi mentre il petto di Tony è premuto contro il suo. Le mani del ragazzo sono appoggiate al muro, ai lati della sua testa. <<sai, non sei il solo a saperci fare>> continua vedendo il nervosismo crescere secondo dopo secondo nel suo sguardo. Lui piega un angolo delle labbra e appoggia la mano destra sul suo fianco. La fa scorrere verso il basso accarezzandole la coscia da sotto la gonna del vestito. <<Ryan ti fa sentire come ti faccio sentire io?>> chiede contro il suo orecchio mentre brividi di piacere le attraversano la pelle sotto il tocco gentile delle mani del ballerino. <<lui conosce i tuoi punti deboli?>> chiede mentre lascia sotto il suo orecchio una serie di leggeri baci, scendendo con le labbra lungo il suo collo. <<lui sa come farti gridare dal piacere?>> continua avvicinandosi maggiormente a lei, premendo il suo corpo contro quello della ragazza. Lara porta le mani dietro il suo collo, accarezzandogli i capelli sulla nuca e gli sfila la giacca lasciandola cadere a terra. <<nessuno sa farmi sentire come te>> sussurra afferrandogli il colletto della camicia e tirandolo a se. Le loro labbra si incontrano dando vita ad un bacio tanto atteso. Lui la prende in braccio allacciando le sue gambe intorno ai fianchi, tenendola saldamente dalle cosce. Lei inizia a sbottonargli la camicia facendo scorrere le mani sotto di essa. <<sei ubriaca e io infastidito e geloso. Non finirà bene se facessimo sesso>> dice allontanandosi dalle labbra della ragazza, facendola scendere e tornare con i piedi per terra. Lara inizia a barcollare ma lui la tiene in piedi. <<ti porto a letto ok?>> chiede spostandole i capelli da davanti al viso. Lei annuisce.
Lara si siede sul letto e si sfila le scarpe e le calze lanciandole sulla sedia della scrivania. Tony l'aiuta a sciogliere i lacci del coprispalle e glielo sfila. <<e questo?>> chiede accarezzandole la pelle della clavicola sinistra su cui è tatuata la frase "save me from my mind". Lei abbassa lo sguardo e alza le spalle. <<l'ho fatto poco dopo il mio arrivo qui in città>> gli dice guardandolo negli occhi. <<mi aiuti ad aprire la zip?>> gli chiede guardando la chiusura lampo sotto al suo braccio sinistro. Lui gliela abbassa e Lara lascia cadere a terra il vestito restando in intimo bianco. <<nell'armadio ci sono i vestiti dell'altra volta>> lo informa mentre lui la aiuta a infilare la canottiera e i pantaloncini blu. Prende da sopra la scrivania ordinata dei dischetti di cotone e lo struccante, passandoglieli. Lara si siede davanti allo specchio e inizia a struccarsi controvoglia. Tony alle sue spalla si sfila il gilet e la camicia lasciandoli sul fondo del letto. Si avvicina all'armadio e prende la maglia e i pantaloncini appoggiandoli su una spalla. Si slaccia la cintura e si sfila i pantaloni. Lara distoglie lo sguardo dal riflesso dell'ex fidanzato e getta i dischetti di cotone nel cestino. <<mi aiuti ad alzarmi?>> gli chiede alzando le mani verso Tony, di nuovo vestito. Lui le afferra le mani e la tira in piedi, tenendola stretta tra le sue braccia. Le accarezza il viso e si avvicina lentamente a lei, baciandola nuovamente. <<dormiamo?>> le chiede tirandola con se.
Si infilano sotto le coperte e Lara appoggia al suo petto, stringendogli un braccio intorno ai fianchi. <<anche io mi sento così>> sussurra facendo scorrere la punta del naso contro il suo collo. <<anche io sento un vuoto dentro di me senza di te>> continua mentre Tony le accarezza i capelli dolcemente. <<domani mattina tornerai ad odiarmi e questa notte non la ricorderai>> sussurra lui abbassando lo sguardo sulla ragazza quasi addormentata. <<allora non facciamo arrivare il giorno e resta qui con me>> risponde addormentandosi lentamente. Lui le bacia la fronte e la stringe a se, coprendola fin sopra le spalle. Resta a guardare il soffitto ricordando con un leggero e triste sorriso tutte le volte in cui lei si è addormentata tra le sue braccia.
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