Capitolo 1.
Come tutte le mattina Lara cammina a passo spedito verso l'edificio A3. Tra le mani un bicchiere di carta di caffè bollente e intorno al collo la sciarpa bianco panna sopra il cappotto nero.
Segue il vialetto salutando con un cenno del capo e un sorriso gli amici che incontra lungo la strada.
Sale i gradini a due a due e apre la porta di vetro e acciaio ed entra nell'edificio. Subito il calore della stanza la chiude in un abbraccio che la fa tremare leggermente. Come ogni mercoledì si avvicina alla bacheca degli annunci. Sorseggia il suo caffè scottandosi la lingua e il palato. Mentre inspira con la bocca cercando sollievo dal calore, il suo sguarda viene attirato da un opuscolo firmato con il nome della confraternita principale della Columbia University. Con un font simile a sangue colante la scritta bianca "Festa di Halloween" spicca sullo sfondo nero e viola scuro. Piccoli pipistrelli sostengono uno stendardo con la data della notte di halloween e l'orario dell'inizio della festa. In fondo all'opuscolo una scritta bianca indica l'obbligo di indossare costumi per partecipare alla festa.
Scuote leggermente la testa tornando a bere e a controllare altri avvisi importanti affissi sulla lastra di sughero.
<<vuoi unirti al club del cucito?>> chiede una voce alle sue spalle, facendola voltare. <<divertente>> ridacchia Lara tirando fuori dalla borsa a tracolla una cartelletta trasparente contenente appunti e schemi precisi al millimetro. <<è l'ultima volta che ti presto i miei appunti Ryan>> dice la ragazza lasciando la cartelletta nella mani del newyorkese, alzando lo sguardo sui suoi occhi color del ghiaccio. <<non farò mai più tardi a lezione allora>> ribatte il giovane abbassandosi per lasciarle un bacio sulla guancia. <<muoviti gigante o faremo tardi entrambi>> si affretta a dire Lara, riferendosi ai suoi 190 cm di altezza.
Ryan cammina accanto all'amica la cui testa arriva fin sotto la sua spalla, le apre la porta dell'aula 15B e la lascia passare per prima.
Lara sale gli scalini prendendo posto nella quarta fila dal basso, abbastanza in alto da non essere visti troppo dalla professoressa Clark ma vicini quanto basta per vedere bene le lavagne scorrevoli. Ryan si sfila la giacca nera firmata Napapijri restando con una semplice felpa blu scuro. Alza le maniche fino ai gomiti lasciano le braccia muscolose e tatuate in bella vista. Si siede al banco accanto al corridoio e appoggia l'iphone sopra la cartelletta trasparente, iniziando a rovistare nel suo zaino alla ricerca del notebook per prendere appunti. <<Hai una penna con touch?>> le chiede sistemandosi i capelli castani. <<gli appunti, la penna; ti serve altro?>> scherza Lara mentre si sbottona la giacca, appoggiandola poi sullo schienale della sedia e, sistemandosi il maglione color champagne, si siede vicino all'amico. Prende dalla borsa il registratore e cerca nell'astuccio a forma di unicorno la penna touch. Lui la ringrazia con un largo sorriso.
Lo schermo del cellulare di Lara si illumina, mostrando una notifica da parte di Dixie. Sblocca lo schermo con l'impronta digitale e apre il messaggio dell'amica.
Dix💞
Il primo wknd libero
vengo a sentirti suonare
pensa alla tua musica
non alla mia🤣
sei la mia bff e io
ti sentirò suonare
a qualunque costo💪
La professoressa Margaret Clark entra nell'aula nel suo completo formale. Si lega i capelli biondi con una matita e, scusandosi per il ritardo, inizia a proiettare immagini sulla lavagna bianca. Mentre la donna inizia a raccontare della prima crociata in terra santa, Lara e Dixie si scambiano gif e sticker divertenti.
<<detesto i templari>> sussurra Ryan sporgendosi leggermente verso Lara. Le stringe la mano sinistra iniziando a giocare con le sue dita coperte da una serie di anelli. <<perchè?>> chiede la ragazza scrivendo a matita piccole annotazioni su un foglio volante. <<uccidono gli assassini>> risponde con ovvietà il ragazzo facendola sorridere. <<che scemo che sei>> afferma Lara trattenendo le risate. Ryan le si avvicina maggiormente <<lo so che mi ami>> le sussurra guardandola negli occhi. Lei gli stringe le guance con una mano e gli lascia un bacio sulla punta del naso. Entrambi tornano a seguire la lezione mentre la pioggia picchietta senza sosta sulle finestre dell'aula.
****
A fine lezione Lara sistema le sue cose e indossa nuovamente la giacca. Passa la mano tra i capelli che le ricadono davanti al viso, tirandoli indietro. Infila in tasca il cellulare. <<vuoi un passaggio?>> chiede Ryan premendo sul velcro che gli chiude il giubbotto sul petto muscoloso. <<no grazie, devo andare con Dahlia e Lydia in biblioteca>> risponde la ragazza seguendolo fuori dall'aula. <<me tu studi sempre?>> chiede il ragazzo con una smorfia. <<ricordati che puoi avere una vita oltre lo studio>> le ricorda giocando con un lembo della sua sciarpa. <<lo so>> risponde Lara sbuffando. Lui scuote la testa e le si avvicina. <<sei sempre la solita>> le sussurra baciandole la fronte. <<ci vediamo domani>> dice Lara facendolo annuire. Lei rimane a guardarlo mentre si allontana lungo il corridoio ed esce dall'edificio.
<<che carini che siete>> afferma una dolce voce dall'accento di Birmingham alla sua destra. <<ancora con questa storia Lydia?>> chiede esasperata Lara, guardando l'amica alla sua destra. I corti capelli neri coperti da un cappello dalla fantasia scozzese, la stessa del cappotto che tiene tra le braccia. <<dov'è Dahlia?>> le chiede cambiando discorso. Lydia appoggia lo zaino a terra e si infila la giacca. <<ci aspetta fuori, è al telefono con sua sorella>> risponde allacciando i grossi bottoni neri sul cappotto.
Insieme escono dall'edificio raggiungendo la loro amica. Dahlia se ne sta con la schiena appoggiata ad un palo, le caviglie incrociate e lo sguardo rivolto verso il basso. I capelli biondi raccolti sopra la testa e la giacca grigia slacciata. Alza lo sguardo verso le amiche che la stanno raggiungendo e le saluta con un veloce gesto della mano.
Qualche attimo dopo allontana il cellulare dall'orecchio e prende da terra lo zaino avvicinandosi a Lara e Lydia. <<tutto bene?>> le chiede Lara mentre le tre camminano verso la grande biblioteca dell'università. Evitando le piccole pozzanghere o i prati bagnati. <<se non contiamo che mi sogno Freud la notte si>> afferma Dahlia con espressione di dissenso. <<hai scelto tu di studiare psicologia>> le ricorda Lydia portando alle labbra la sigaretta che tiene tra indice e medio. <<preferirei sognare di trovarmi in un quadro di qualche posto esotico con un martini in mano>> ribatte la canadese salendo gli scalini. <<ti assicuro che arte non è solo il quadro di una spiaggia tropicale>> ribatte Lydia finendo con calma di fumare. <<Lara è fortunata a studiare solo gente morta>> afferma Dahlia dando alla diretta interessata una leggera spinta sulla spalla. <<si impara più dai morti che dai vivi Bleau>> ribatte l'italo-americana salendo gli scalini per raggiungere l'amica. <<non chiamarmi per cognome>> afferma Dahlia con una smorfia guardando Lara aprire il portone. <<è già fin troppo snervante essere scambiata per mia sorella>> continua lasciando passare Lydia prima di lei. <<se assomigli a Sj che colpa ne abbiamo noi?>> chiede Lydia abbassando il tono di voce e trattenendo un grido quando Dahlia le pesta un piede di proposito, indicando con un cenno la loro amica alle loro spalla. Lara sospira e le supera. <<cerchiamo un tavolo per studiare>> dice attraversando la biblioteca a testa bassa.
<<sai che l'ha superata>> sussurra Lydia guardando la bionda mentre raggiungono l'italo-americana. <<si, ma lascia il passato dove sta>> risbatte la canadese dando un'ultima occhiata all'amica inglese.
Le tre ragazze lasciano le giacche su un appendiabiti vicino al calorifero e si siedono intorno al tavolo rotondo.
<<sabato a che ora ti esibisci?>> chiede Dahlia tirando fuori dallo zaino una borraccia di metallo blu. <<solito orario, ma ancora non so cosa suonare>> risponde Lara freneticamente nella borsa. <<potresti chiedere a Ryan>> ipotizza Lydia alzando le spalle, appoggiando la tela sul tavolo. <<che c'entra Ryan?>> chiede Dahlia alzando le sopracciglia. <<Lara non lo vuole ammettere, ma è chiaro che stanno uscendo insieme>> dice Lydia con un sorrisetto sulle labbra mentre muove la matita sulla ruvida tela. <<e non ci dici nulla?>> chiede la canadese ma Lara le lancia un pacchetto di fazzoletti. <<non c'è niente da dire. Io e Ryan siamo solo amici>> ribatte iniziando a ricopiare i suoi appunti in bella. <<ma se passate tutti i giorni insieme>> insiste Lydia tracciando le linee per la profondità. <<vi assicuro che non sono il suo tipo>> ripete Lara passando le mani tra i capelli facendo ridere le amiche. Dahlia si alza per prendere alcuni libri per integrare i suoi ultimi appunti per l'esame e Lydia continua il suo disegno.
Alcuni minuti dopo la ragazza torna con quattro libri di diverso spessore.
<<vado a studiare psicologia dicevo; che sarà mai, dicevo. Ma vaffanculo va>> afferma tra sè e sè la canadese appoggiando rumorosamente i libri sul tavolo, lasciandosi cadere sulla sedia.
<<non ti manca molto, solo tre o quattro anni>> dice Lara alzando le spalle e strofinandosi gli occhi con il dorso della mano. Prende un evidenziatore rosa dall'astuccio e colora le parole chiave dei suoi appunti.
****
Lydia sbuffa sonoramente e allunga le braccia sopra la testa. <<devo passare dal laboratorio di arte per prendere colore e pennelli, poi andrò in dormitorio. Ci vediamo domani?>> chiede alzandosi e mettendo via le sue cose. Si infila la giacca e manda un bacio volante alle amiche prima di allontanarsi sistemandosi il cappello in testa.
Dahlia sfoglia un grosso libro dall'aspetto vecchio e sbuffa appoggiando la fronte contro le pagine ingiallite.
Lara prende dalla tasca interna dello zaino gli occhiali da vista e guarda l'orario sull'orologio al suo polso sinistro. <<è quasi l'una, siamo qui da due ore. Come vola il tempo>> afferma la ragazza sgranando gli occhi. La canadese alza la testa di scatto. <<tra mezz'ora ho un'altra lezione>> afferma rischiando di far cadere la sedia quando si alza. Butta le cose dentro lo zaino e infila la giacca in fretta sistemando le pieghe della felpa bianca tirandola verso il basso. <<puoi sistemarmi tu questi libri?>> chiede in fretta mettendo in spalla lo zaino. Lara annuisce e Dahlia le lascia un veloce bacio sulla guancia. <<sei un tesoro, ci vediamo domani mattina>> dice allontanandosi di fretta.
Alcune ore dopo Lara chiude la cartelletta di cartone con il suo elastico e sistema le sue cose nella borsa. Prende i libri che Dahlia le ha lasciato e attraversa i corridoi tra gli scaffali alla ricerca del loro posto.
Arrivata nella sezione giusta cerca il posto in cui lasciare i libri seguendo l'ordine alfabetico delle librerie.
Si alza in punta di piedi per riuscire ad infilare l'ultimo volume sullo scaffale più alto. Appoggia la mano sul bordo della libreria e si allunga maggiormente ma senza arrivarci.
Qualcuno si ferma dietro di lei, allunga il braccio destro verso l'alto e le sfila il libro mettendolo a posto. Lo sguardo della ragazza viene attirato da un braccialetto viola legato intorno al polso dello sconosciuto e un profumo che conosce fin troppo bene le invade le narici facendola rabbrividire.
<<ciao babe>>
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