Capitolo 3
Pov Massimiliano
"Ah, finalmente ti sei svegliato! Come ti senti?"
Lentamente aprii gli occhi e rimasi incantato da ciò che vidi: una ragazza alta e magra, dai capelli lunghi che le ricadevano dolcemente sulla schiena, leggermente ondulati, di un rosso fuoco che lasciava senza fiato, che incorniciavano un viso perfetto, con due occhi grandi e azzurri, limpidi e luminosi che rispecchiavano la sua anima. La sua bocca piccola e le sue labbra sottili accennavano un dolce sorriso. Il suo naso piccolo e le sue guance rosse erano cosparsi di piccole lentiggini che ricoprivano la sua pelle chiara.
Sembrava una ragazza comune, forse anche lei era un'astronauta dispersa su questo pianeta.
Mi guardava attentamente in attesa di una risposta:"Allora, rispondi!" disse spazientita.
Ah, la sua voce, brezza di mare al mattino, un suono sublime! O forse no, visto che si stava arrabbiando.
"Diciamo che potrei stare meglio!- mi affrettai a rispondere dato che non volevo infastidirla- ma cosa è successo?"
"Questa notte ho sentito un forte rumore e sono uscita per controllare cosa fosse. Quando sono arrivata in riva al mare ho visto la tua astronave in acqua e mi sono avvicinata per accertarmi che non ci fosse nessuno al suo interno. Subito ho notato la tua presenza e ti ho portato sulla riva. Qui ti ho medicato le ferite aspettando che ti risvegliassi."
"Grazie mille per tutto."
"Comunque io sono Luna, tu?"
"Massimiliano."
Stavo per chiederle cosa ci facesse qui ma ad un tratto sentii il rumore di passi, passi pesanti, rumorosi, diversi da quelli umani, e Luna mi disse di nascondermi e di fare silenzio. Non capivo cosa stesse succedendo ma feci ciò che mi aveva chiesto. Mi nascosi dietro una roccia e rimasi ad osservare la scena. Sentii quei passi avvicinarsi sempre di più e all'improvviso vidi sbucare da dietro uno scoglio due esseri enormi e spaventosi protetti da un'armatura grossa e pesante che ricopriva tutto il loro corpo lasciando vedere solamente due grandi mani, rosse di uno e gialle dell'altro.
Ad un tratto i due, che sembravano due guardie, si scostarono per lasciare spazio ad un altro essere che sembrava il loro opposto: era alto circa la metà di loro ed era molto magro. Aveva la pelle verde oliva ricoperta da piccole rughe, una faccia triangolare, due grandi occhi viola, una bocca piccola e delle labbra sottili e non aveva il naso. Indossava degli abiti regali e sulla testa aveva una corona; immaginai dovesse essere il re di quel posto.
Il re si avvicinò lentamente a Luna e lei iniziò a parlare:"Padre, che ci fate qui?" Padre?! Ma allora lei è una principessa. Ma soprattutto, è un'aliena?! Subito il re le rispose:"Cosa ci fai tu qui? Io e tua madre ti stavamo cercando. Che fine avevi fatto?"
"Ehm... non riuscivo a dormire e sono uscita a prendere un po' d'aria."
"Va bene, ma ora torniamo a casa!"
"Ok"
Vidi Luna farmi segno di rivederci dopo e rimasi nascosto finché non se ne andarono. Poi, dato che era notte, cercai di addormentarmi.
Pov Luna
Tornai a casa accompagnata da mio padre e dalle guardie.
Andai in camera mia e mi distesi sul letto. Cercai di addormentarmi ma, nella mia mente vagavano ancora i ricordi di ciò che era appena successo.
Ripensavo al rumore che avevo sentito, all'astronave e a lui.
Era così bello, non avevo mai visto un uomo così, così... insomma un uomo indescrivibile. Era alto e magro; dei capelli corti castano chiaro incorniciavano un viso dolce e chiaro. Ripensavo a quegli occhi blu, profondi come l'oceano.
Con quei pensieri finalmente mi addormentai aspettando con ansia di rivederlo il giorno seguente.
Angolo autrice
Commentate, se vi va, fatemi sapere se la storia vi sta piacendo e datemi consigli per migliorarla.
Scusatemi per il ritardo e per eventuali errori.
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