Sofia e Lilia 6

Pov's Sofia

È già passato un giorno da quell'incontro.
Io e le mie amiche ieri siamo andate al concerto, ero troppo felice. Lindsey era perfetta. Dopo l'esibizione ci siamo fermate in un pub e dopo due o tre ore di alcool mi sentivo uno schifo così siamo tornate in albergo dove ci siamo addormentate tutte sul mio letto.

Bip!bip!bip!... "mmmm"...

Bip!bip!bip!... "mmm"...

<<Mm...sta cazzo di sveglia...>>.
<<Clara...>>.
<<Laura...>>.
<<Ragazze...>>.
<<FOTTETEVI!>>.
Mi alzo per andare a chiudere quel suono di merda.
Mi stiracchio e poi esclamo:<<BRUTTE ESCORT, FORZA È ORA DI ANDARE A LIMENA!!>>.
Loro si svegliano e mi bestemmiano dietro.
Sono la prima a prepararsi. Sono nel bagno e mi sto lavando quando guardando le mie mani mi vengo in mente le sue. Mi chiedo cosa starà facendo adesso, se le manco un po', se non ha il desiderio di rivedermi. Caccio via questi pensieri buttandomi sott'acqua, nella vasca.
Esco e aspetto le altre al bar dell'hotel dove consumiamo una deliziosa english breakfast. Loro hanno deciso di stare in hotel perchè fuori piove io invece, un amante della pioggia sto camminando per la città cercando quel edificio. Adoro l'atmosfera che crea questo posto, soprattutto nei giorni di pioggia. Le luci che danno quel tocco di moderno in una città antica.
Da lontano riconosco l'insegna "bowling" mi dirigo lì e subito riaffiorano i ricordi
|...|
Piango buttandomi a terra...piango disperatamente quasi da non accorgermi che i passanti mi osservano ma non me ne frega nulla, le lacrime escono da sole. Sto continuando a piangere fin quando due braccia conosciute non avvolgono le mie spalle, così facendo alzo lo sguardo stupita da quei due occhi perfetti, Lilia.
Era davanti a me e si vedeva che era preoccupata. Mi abbracciò sussurrando:<<shh, va tutto bene. Tranquilla>>...
Dopo diversi minuti ho smesso di piangere e le dico grazie.
Lei mi guarda:<<per cosa>>
<<Per avermi aiutata>>.
Ora mi guarda con uno sguardo dolce misto tristezza.
<<Non devi scusarti. Ma che ci fai qui?>>.
Improvvisamente arrossisco e mi alzo di scatto per poi cercare di andar via esclamando:<<niente, scusa>>...
Mi blocca per il polso e mi dice:<<basta scusarti, se eri qui per me va bene, basta dirlo>>.
Ci guardiamo intensamente negli occhi non so se lei prova ciò che provo io quando la guardo ma sento una strana sensazione. Abbasso lo sguardo imbarazzata. Lo nota e mi sorride. Dio che sorriso che ha... finisco per arrossire di nuovo.
<<Ei, se continui così posso buttare la pasta hahah>> dice per scherzarci su. Ridiamo insieme. È così bella quando ride...
<<Scusa, ti sto rubando del tempo a lavoro>> esclamo.
<<No non preoccuparti, ho quasi finito il turno, ti andrebbe di aspettarmi e prendere un caffè con me?>>.
Oddio mi ha chiesto di stare con lei...
<<Ehm, ok-okey...>>
<<Tranquilla che non ti mangio>> mi fa l'occhiolino. Voglio morì...
<<Entra pure, ci metto 5 minuti per cambiarmi>>.
<<Va bene>>.
Dopo 5 minuti precisi esce. È molto bella, ha un pantalone color terra di Siena, una maglia bianca ed una giacchetta in pelle nera. Il suo modo di vestire è molto maschile e trovavo ciò molto interessante, mi piaceva. Insieme decidiamo di andare a bere qualcosa in un piccolo bistrot qui vicino. Camminano insieme una affianco all'altra ma nessuno parlava. Un momento di tensione che venne interrotto da lei:<<come ti senti>>.
Come mi sento?...da ieri, da quando ho incontrato quei tuoi occhi, da quando ho sorriso con te, da quando ti ho vista la prima volta, sono cambiata, non mi riconosco più...
<<B-bene>> dico imbarazzata.
mi sorride prima di aprire la porta del locale per far passare prima me.
Entriamo e prendiamo posto.
Dopo due minuti arriva il cameriere per chiederci cosa vogliamo.
Noto che mi guarda con un certo interesse ed anche Lilia lo nota, tante vero che sembra un pò cupa.
<<Cosa vi porto?>> Ci sorride
<<Per me andrebbe bene un cappuccino e un cornetto al miele>>...
<<Va bene, e lei signorina?>> Mi fa l'occhiolino.
Vedo Lilia irrigidirsi.
<<Non lo so ancora in realtà>>
<<Non si preoccupi posso passare tra un po'>> Lilia mi guarda e dice:<<se permetti>> mi guarda...<< alla mia ragazza portagli un soufflé al cioccolato con cuore al latte ed un cappuccino>>
Lui la guarda e dopo cinque secondi con lo sguardo basso annuisce e se ne va. Io la guardo stupita, lei lo nota ed esclama:<<odio quando ci provano in questo modo, scusa comunque se ho detto cosi>>
<<Non fa niente>>
Rimaniamo in silenzio fino all'arrivo delle vivande.
Mangio un pezzo e per poco non mi scotto lei lo nota e mi chiede se va tutto bene.
Continuo a mangiare e noto che mi fissava e rideva:<<sono così strana?>>
<<No hahah>> la guardo confusa.
Cosi lei pre de un fazzoletto e si avvicina a me, sentivo il cuore uscire dal petto, non capivo perchè.
Continuava ad avvicinarsi fino a togliermi qualcosa, e li i suoi occhi si scontrarono con i miei ancora una volta...
<<Avevi del cioccolato sulla guancia>> mi sorrise.
<<G-grazie>>...
Nonostante volessi pagare io fu lei che fine alla vinse.
Ringraziamo ed usciamo.
Nella strada del ritorno continuiamo a parlare un po', quando fummo arrivati al bowling capì che ci dovevamo lasciare.
<<Allora Gra->>
Mi bació la guancia...
Rimasi lì immobile e entrambe ci guardammo.
Abbassai lo guardo e imbarazzata le dissi grazie per la giornata.
<<Posso chiederti una cosa?>>
<<Si>>
<<Ti andrebbe di uscire domani ? Ci starebbe un concerto di una band rock>>.
<<Mmm...non saprei>>
<<Facciamo così...dammi un minuto>>.
Entra e aspetto.
Esce e mi d aun pezzo di carta.
<<È il mio numero, scrivimi e fammi sapere>>.
<<Va bene>> le sorrisi e ne ricevetti uno in cambio.
Ci salutammo e con un velo di tristezza tornai in albergo.

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