Sofia e Lilia 16
Pov's Lilia.
Poco per volta la guidavo, le dicevo dove andare, era un bella sensazione.
Il posto che le sto per mostrare l'ho scoperto per caso quando stavo male per Giulia. Un vero mistero, quasi come se eravamo destinati a trovarci. Da quel momento ci andavo ogni volta che potevo. Era il mio posto ed ora sono emozionata nel condividerlo con lei.
Pov's Sofia.
Non vedo nulla, sento solo lei che mi sfiora con le mani la schiena e mi da indicazione su come avanzare, tutto questo mi sta facendo avampare, non sono abituata, è così folle. Pian piano mi accorgo di cambiare più volte sentiero. Prima era quasi tutte pietre ora invece non sento nulla anzi e molto più morbido. Dopo un po Lilia esclama: <<siamo arrivate!!>> finalmente...
<<posso levare?>> risponde di sì cosi tolgo la benda. A primo impatto non posso far altro che rimanere con la bocca aperta.
Davanti a me una distesa di fiori di ogni colore e un lago con dell'acqua così pulita che ci si può specchiare. Ai lati una foresta di fa strada verso delle collinetta, non pensavo potesse esistere un posto cosi bello.
Mi incammino per il prato e con le mani fioro alcuni fiori, mi sembra di essere in un cartone animato. Mi avvicino alla riva del lago e osservare meglio il fondale, si possono vedere alcune specie di pesci da qui, l'acqua sembra ghiaccio. Mi giro per ringraziare Lilia ma la trovo con un mazzo di fiori che mi guarda teneramente e me li porge. Non saprei come definire quello che provo in questo momento. La ringrazio così tante di quelle volte...
<<grazie, qui è bellissimo. Davvero>> le sorrido... stiamo insieme per due orette, gioco con lei, ci bagniamo con l'acqua, ci buttiamo sul prato, scherziamo e ridiamo.
Ad interrompere tutto questo è un lampo seguito subito dopo da un tuono. Un goccia, due, tre. E così che si mette a piovere fortissimo.
<<ed ora cosa facciamo??>>le chiedo
<<seguimi>> la vedo partire verso il bosco.
Pov's Lilia.
Maledetta pioggia, mancavi solo tu, stavo così bene con lei...
<<ed ora cosa facciamo?>> mi chiede. Fortunatamente mi ricordo che avevo comprato un piccolo rifugio non tanto lontano da qui per dormire quando volevo stare da sola. Le metto la mia giacca sulla testa e le dico:<<seguimi>> la vedo confusa ma mi segue. Ormai sono le sei di sera quindi il bosco e cupo e si sentono un sacco di animali. Lei avanza tenendosi stretta a me, io ormai non ho paura, ci ho fatto l'abitudine, quei suono sono parte di me. Le tengo la mano cosa che mi fa provare un sacco di cose, la stringo e proseguo, altri minuti passano e lei procede senza chiedermi nulla, altri minuti. Sono passati solo 10 minuti ma a me sembrano ore insieme a lei. Finalmente la intravedo da lontano.
<<eccola!>>. Lei segue il mio sguardo e la vede.
Prendo le chiavi dalla tasca e cerco quella giusta.
<<fatto!>>. Ecco qui. Apro.
<<prego, entra>>.
Un po' insicura entra lo stesso, meglio di stare fuori al freddo e con animali che non conosce.
Questo rifugio l'ho comprato tre anni fa, è piccolo ma è provvisto del necessario. Una stanza un bagno ed una cucina che è vicino all'entrata.
Come prima cosa vado in cantina ad accendere il generatore, un vecchio modello ma con qualche colpo lo riesco aprire. Seguo facendole vedere questo posto. Una volta arrivati in stanza vado verso il mio armadio e le prendo dei vestiti visto che i nostri sono fradici, le dico di cambiarsi, vado in bagno, prendo delle asciugamani e torno in camera. Appena apro la porta la trovo senza maglietta.
<<scusami!>> dico chiudendo subito la porta.
<<ti ho portato delle asciugamani>>...
<<non ti mangio tranquilla, entra pure>>.
Con il suo consenso entro trovandola con la maglietta che gli ho dato.
È bella anche così..
<<ecco, tieni..>>
<<grazie>> mi sorride.
<<hai fame?>> domando.
<<no, non molta, forse per il freddo non so>>
<<nemmeno io, senti...ti va bene se dormiamo insieme?>> ecco ormai l'ho detto...
Pov's Sofia.
Dormire..insieme.. il mio cervello assimila queste parole così lentamente che ci metto un sacco di secondi a rispondere.
<<ma certo, nessun problema >> ma è davvero così?.
Finito di sistemarci mi metto per prima sotto le coperte mentre lei accende la stufa a legna nella stanza.
Fra freddino e il mio corpo inizia a tremare...un braccio mi avvolge e mi, riscarlda. Non so cosa fare, sono pietrificata, ho paura di girarmi, ho paura di fare qualcosa di sbagliato.
<<a cosa pensi..>> mi giro lentamente, la guardo negli occhi, attualmente i nostri sguardi sono vivi, pieno di emozioni, e vorrebbero solo scoppiare e lasciarsi andare, eppure io non muovo un muscolo, non esclamo nulla.
Abbasso lo sguardo ma i miei occhi non raggiungono la fine perché due labbra ci attaccano alle mie, un fuoco dentro di me brucia più che mai, un desiderio attivo che ha aspettato fin troppo. Il mio primo bacio.
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