Sofia e Lilia 14.
Dopo il concerto si dirigono verso la moto dopo messi caschi, salite a bordo, partono
...
Pov's Lilia.
Siamo quasi arrivati, tra pochi metri, l'incrocio che separa i nostri alloggi. Semaforo rosso. Mi fermo. Ora o mai più...
<<Sofia>>
<<dimmi?>>
<<ti andrebbe di venire a prendere un caffè a casa mia?>> ormai la frittata è fatta.
<< va bene>>...verde, accellero e sorrido, girando a sinistra, verso casa mia. Altri 700 metri ed eccola lì, la mia baracca. Non è molto grande ma sono fiera di casa mia. Apro il garage ed entro, parcheggio la moto vicino alla mia macchina e chiudo. L'accompagno vicino alla porta la apro e la faccio entrare...
Pov's Sofia.
Appena entro qualcosa per poco non mi fa cadere, abbasso lo sguardo, due pallette di pelo mi scrutano dal basso dall'alto annusando:
<<e questi due qui? >> sorrido
<<Ti presento Lilo e Stitch>> rispondo fiera ed io ridacchio sorridendo.
Mi fa accomodare e mi invita a levare la giacca. Così faccio e l'appende. Mette il caffè sul fuoco e procede a farmi vedere la casa.
Mi si presenta davanti una cucina con affianco un salone abbastanza grande con due cucce. Sono sbalordita, non pensavo le piacessero tutte quelle cose giapponesi.
Oltrepassiamo e ci avviamo per un corridoio per raggiungere una stanza in fondo. Entro. All'interno cè un piccolo ufficio con una grande libreria piena di libri e manga. Un altra stanza, stavolta un bagno con una vasca bella grande, mattonelle color blu, molto carina. Mi fa strada su una scala a chiocciola, sul secondo piano cè un altro bagno ancora più grande di quello sotto, una stanza per gli ospiti, dove noto anche dei giocattoli...chissà per chi sono. Sopra di noi una piccola mansarda per le cose futili ed infine mi mostra la sua stanza, entro.
È bianca e nera, una piccola libreria con tanti scaffali pieni di manga, sui muri sono disegnati personaggi mentre l'armadio e piano di poster. Una scrivania piena di pennarelli, colori e cose così ed infine il letto...mi giro per dirle qualcosa che dimentico subito quando mi accorgo di averla troppo vicina, a pochi centimetri da me. Degludisco a fatica, guarda prima me e poi le mie labbra,non riesco più a pensare, so solo che a breve ci uniremo...
*lesbiche del cazzo* ...
*che schifo*...
*guarda quelle*...
*hahahaha*...
Mi tirò indietro...
Con le lacrime agli occhi cerco di scappare, scendo le scale e mi avvio alla porta, mi ferma le braccia e li non resisto, la stringo a me e piango...
<<Ei, va tutto bene, se non vuoi non importa>>
<<non è quello>>...mi guarda così continuo:<<ho paura>>.
<<non devi, non fa niente, davvero, andiamo più piano>> e mi sorride continuando:<<facciamo così, che ne dici di uscire domani pomeriggio?>>
<<dove andiamo?>>
<<Segreto>> e ride mentre io metto il broncio. Mi lascia un bacio sulla guancia.
*sento odore di bruciato* OH CAZZO.
MERDA. IL. CAFFÈ.
insieme andiamo a chiudere la fiamma, ripulire e rifare tutto da capo finendo la giornata tra risate e abbracci...
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