Cambiamento generale

Toby pov's

I giorni sono passati, io sono guarito dall'influenza, Jack si é messo con Noami, Bloodie si é deciso a rifiutare il proprio collasso mentale riguardo le ship e Ambra ha litigato con Jeff il quale chiuse la relazione, come definisce lui, 'temporaneamente'.
Sono successe troppe cose per elencarle tutte.
Ma dopotutto l'Operatore ci ha lasciato liberi di ammazzare gente durante gli ultimi mesi, quasi sette mesi interi, ci ho messo un po' ad abituarmici, ora era lei il 'nuovo acquisto' non più io.

Chissà se avrà retto ai chilometri di corsa...

Slenderman pov's

Sta migliorando passo passo, i risultati sono buoni.
Scarsità nel sollevamento pesi da tre chili ma agilità buona.
Pessimi riflessi con scarsità di luci.
Deve lavorare più sulla presa e sulla precisione, é maldestra perciò non posso affidarle determinati compiti.
Per il resto é a posto.

"Isabelle"
"Sì...uh...padrone...Uh..."
"Passiamo alle armi"
"Ancora...Uh...Manuali...O..uh.."
"Non ti vedo con in mano una pistola Isabelle, non voglio che crei danni"
"Perciò...?"
"Scegli tra quelle, le proverai una ad una"

Isabelle pov's

Indicò delle armi sul pavimento:
Un coltello, un taglierino, un cacciavite, delle forbici, una katana, un'ascia, una mazza da baseball, e una sega circolare.

"Posso, davvero...Scegliere?"
"E niente più fantocci, questa volta vedrai vero sangue, spero ti piaccia lo splatter..."

Presi le forbici e tornai di fronte all'operatore

"Sono pronta....A...Sporcarmi"

Mi porse di fronte un cadavere.
Il cadavere di un bambino strangolato.

"Ti chiedo solo una cosa: immagina che stia dormendo, e trova il miglior modo per ucciderlo nel minor tempo possibile"

Chiusi gli occhi. Un bambino.
Non potevo incominciare con adulti?

Ma lo Slender attira bambini

Conficcati la punta riflettente delle forbici nel collo del piccolo e mi allontanai incredula del mio atto, ma iniziai a ridere, questa non sono io!

"Sei nel trenta percento, prossima arma, prossima vittima"

Cosa significa trenta percento?!

Presi la sega circolare la accesi e separati il busto dagli atti iniziando dal collo

"Ottanta percento, prossima arma"

E così via: mi posizionava bambini davanti tutti strangolati io continuavo ad imbrattarsi di sangue... e ridevo.

Coltello: sgozzato -settantasei percento-
Taglierino: conficcato in fronte -quaranta percento-
Katana: colpito al cuore -novantatre percento-
Mazza da baseball: colpito in testa fino a spostare le articolazioni del cranio -sessanta percento-
Ascia: squartato dal petto alla fine del busto -venticinque percento-
Cacciavite: infilzato nella tempia -cinquanta percento-

"Congratulazioni, hai passato l'esame. Ora prendi quell'ascia e vieni con me"

*****

"Entra in quella casa, ci vive un ubriaco, lo stavo tenendo d'occhio, ora tocca a te. Sai cosa fare."

Svaní nel buio così mi arrampicai per la grondaia e feci irruzione nella casa

Era ubriaco fradicio sul letto con in mano un boccale di birra e un'amichetta a fianco

"Ehi!Bellissima, vuoi per caso unirti a noiiih?"
"Certo"

Presi la bottiglia spaccando la in testa alla donna e colpii l'uomo con l'ascia sul fianco: cadde a terra mentre l'emorragia cresceva e lasciava macchie rosse sul pavimento in legno.
Uscii dalla finestra lasciandoli lì posizionando il manico della bottiglia nella mano della donna.

"Ben fatto Isabelle, credo sia pronta per l'ultima parte dell'allenamento. Ancora quattro giorni e vedrò se promuoverti. Puoi tornare a casa solo per oggi, hai lavorato come dovevi"

Un giorno di relax prima dell'esame?
Potrò rivedere tutti i miei amici? Potrò rivedere...Quelle poche persone che mi hanno notato.

Mi fece apparire davanti all'entrata della casa per risparmiarmi il tragitto.
Sposi debolmente la porta inutilmente. Ero troppo debole dopo l'allenamento.
Iniziai a bussare fino a scivolare a terra e lì mi addormentai.

***

"Sveglia...Svegliati..."

Qualcuno mi stava parlando solleticandomi le guance per farmi aprire gli occhi

"Inutile, non si sveglia"
"Ci credo, ha lavorato come non mai"
"Beh, io almeno ci provo a svegliarla!"
"GNE GNE GNE...Sono più bravo... GNE GNE GNE... Almeno ci provo... GNE GNE GNE... Basta, non te la tirare"
"Innanzitutto chiudi quella bocca o te la chiudo io a suon di pugni poi ti castro"
"Ehmbé? Non posso avere relazioni con il sesso opposto Ciccio, lo dice il regolamento..."
"Ma fará male lo stesso"

Spostai la testa perché iniziava a darmi fastidio alle guance.
Continuò insistendo fino a portarmi la mano sulla guancia.

"Ho sonno. Andate via"
"Ok, andiamo ragazzi"

Toby pov's

Ann uscì dalla stanza con i due rompi P.

Chi é questa?

Credo Isabelle... Dimagrita

Non ha un fisico scolpito, ha solo perso un po' di pancia....beh...Non c'è bisogno di giudicare

I capelli si sono allungati credo...Sono raccolti in una treccia che raggiunge poco più di metà schiena

Come Caspio si chiamava...?

Isabelle, che domande

Giusto, l'ho detto prima

"Isabelle...Sei connessa?"

Continuai a strofinare il dito sulla sua guancia.

"Basta, ho detto che ho sonno"
"Quindi non vuoi rivedermi?"
"No."
"Sai chi sono, vero?"
"Certo, ti riconosco dalla voce, sei Masky"
"Sbagliato Isabelle"
"E chi sei?"

Si voltò dandomi le spalle

"Io sono una persona...Particolare...Che ha mangiato la tua stessa cioccolata calda"
"Cioccolata?"

Si sedette a fatica perciò dovetti aiutarla.

"Toby?"
"Presente"

Lei sorrise e mi abbracciò.

Datti da fare!

Ricordati che é camera sua

Sssh!

"Mi sei mancato Toby. É stato un inferno"
"Con quale arma hai fatto la percentuale più bassa?"
"Non ricordo ma ho ucciso un ubriacone con un'ascia. Ora voglio della cioccolata."
"Come l'hai utilizzata sul bambino?"
"Uff...L'ho..... l'ho....Squartato..."
"Bene, credevo lo decapitassi"
"Ti prego, non ricordarmelo....Ho....ho... Bisogno di...Sostegno morale...O come si dice...gne"
"Tranquilla, tutto bene, domani sarà l'ultimo giorno, poi sarà tutto finito"

Mi sedetti sul letto e la strinsi facendola sedere fra le mie gambe. Le accarezzai il volto notando le lacrime e i tremolii: stava passando una fase di crisi.

"Non succederà nulla, calmati, non verrai scoperta, non verrai accusata...Non hai nulla da perdere...Sarai come una poliziotta che uccide i criminali"
"Ma...Non sono criminali..."
"Immagina che lo siano"
"Non mi spaventa uccidere criminali, sono io che mi faccio paura...Dopo aver scaricato la rabbia.... Sporcandomi di sangue...Iniziai a ridere... Compulsivamente..."
"Patisci molto i sensi di colpa?"
"Diciamo che li reggo abbastanza bene"
"Soffri di malattie?"
"Mia madre diceva che avevo un problema agli occhi perché dovevo abituarmi alla luce del sole; il problema sparí...Quando a cinque anni..."

Si bloccò e come una bambola non mosse più nessun muscolo.

La lasciai andare e si accovacciò canticchiando e mormorando qualcosa di incomprensibile.
Si tappò le orecchie all'improvviso e urlò.

La presi per le spalle cercando di farla tornare alla realtà.

"Isabelle... Isabelle....Che ti prende... Isabelle!"
"....No!Fermo...MAMMA!"
"ISABELLE TORNA IN TE PORCO ZALGO!"
"eh? Cosa?! Ah, scusa..."
"Che caspita ti prende?"
"Il mio passato...No, nulla... Piccolo trauma"
"Col cavolo, questa è una fobia!"
"Non so che fare, cado nei pensieri a volte riguardo ciò"

Ciccio, non sei l'unico, qualcuno ti capisce

"Riusciresti a raccontarmi cosa ti è successo?"
"Non lo so"

Strinse al petto le gambe stringendo i denti

"Ci proverò,ma promettimi che mi riporterai alla realtà una volta caduta in crisi"
"Te lo prometto"
"Ok.......Ok.....Non é nulla...Forza... i miei genitori erano persone normali: mia madre era una segretaria e mio padre uno scienziato"

Iniziò a mordersi il labbro per il nervosismo così le presi la mano

Va tutto bene, continua

"...Un giorno mio padre si qualificò tra i primi tre scienziati della nazione. Era il giorno della diretta e milioni di persone attendevano con ansia chi avrebbe vinto il premio, un assegno, non ricordo quanti soldi fossero ma fecero impazzire mio padre."

Mi guardò e spostò lo sguardo alle nostre mani

"Al turno di mio padre la sua invenzione 'esplose': era un liquido per analizzare il DNA di qualsiasi oggetto e ricrearlo con le giuste sostanze...Iniettò il liquido nel cocomero ed esso esplose in diretta ridicolizzandolo."
"E perse la testa per questo?"
"Sì...quando tornò a casa... Iniziò a dare di matto picchiando me e mia madre con ogni cosa avesse sotto mano... Bruciò il mio libro preferito strappando le pagine creando striscie e coriandoli, ma gli continuavo, nonostante tutto, a volergli bene"

Sbarrò gli occhi come se avesse visto qualcosa di incredibile: la tirai verso di me per farla restare cosciente

"Arrivò un giorno che tutto tornò normale ma lui mi voleva più bella"
"Come?"
"Avevo i capelli rossi e ricci una volta..."
"Cosa?!"
"...E gli occhi marroni..."
"COSA?!NO, ASPETTA, TU CON I CAPELLI ROSSI?!"
"... Mutazione genetica: mio padre mi iniettava giornalmente un liquido giallo in entrambe le tempie, l'ago era creato appositamente per questo; cosí gli occhi diventarono azzurri"
"Per i capelli invece?"
"La prima volta me li lavò con il bicarbonato fino a farli diventare bianchi poi continuò con le iniezioni, la cosa peggiore era che io dormivo la maggior parte delle volte perciò non capivo cosa mi stesse succedendo"
"E come si sono appiattiti?"
"Me li pettinava alla mattina prima di andare a scuola e alla sera prima di dormire: inizialmente era un inferno ma poi continuai da sola una volta imparato così per anni diventando autonoma"
"Non potevi rifiutare?"
"Era quello che facevo. Mi picchiava. Una volta arrivò a..."

Mi tese le braccia come se volesse un abbraccio. La accontentai

"Tutto passato, racconta"
"Mi...Importunava"
"Oh.....ooooooohh!!"
"Una volta come mi vedi adesso pretese di impedire ai miei capelli di ricrescere rossi e ricci: mi somministrò un altra sostanza nella parte parietale della testa. Perciò ecco i miei capelli neri."
"Lo odierai per questo"
"Ora sì ma...Mi piaceva stare con lui, non mi arrabbiavo. Era pur sempre mio padre e continuavo ad affezionarmi a lui"
"In parole semplici lui ti picchiava e tu provavi affetto riguardo lui?"
"In un certo senso... Sí, e temo che se tornassi da lui continuerei"
"Questa si chiama Sindrome Di Stoccolma"
"Sindrome di Stoccolma?..... Non ne sapevo nulla!"
"Lascia stare...Continua, finisci pure...Ma tua madre?"
"Beh...Ecco...Volevo dire tutto a mia madre ma non riuscivo lei era all'oscuro di tutto ed era lontana da casa, per colpa del lavoro, ci tenevamo in contatto via telefonate; non ricordo perfettamente la voce di lei ma ricordo quella di lui ogni volta quello che diceva: -tranquilla, non farà male- -non dire niente a mamma- -andrà tutto bene, mantieni il segreto-..."

La sua voce era tremolante, come se dovesse piangere o vomitare.
Iniziò a bloccarsi e il suo sguardo si perse nel vuoto. Cadde di nuovo in crisi.

Isabelle pov's

Tutti i momenti mi passarono davanti agli occhi: liquidi, fialette, la stanza dello scantinato...Tutto mi tornò in mente.
La testa mi Iniziò a girare come quando venivo colpita in testa con la prima cosa che aveva sotto mano.
Urlai.
Urlai più forte possibile cercando di allontanare il dolore provocato dai ricordi.
Smisi all'improvviso, come se soffocassi.
Non riuscivo più a orientarmi sentivo caldo: mi bruciavano gli occhi e aprii la bocca per riprendere fiato ma venni morsa al labbro.
Spinsi Toby più lontano possibile dalla mia faccia; mi ritornò a mente il bacio che mi diede in cucina prima che successe tutto 'sto casino.

"Perché?!"
"Non lo so..."
"Te lo ripeto, perché?!"
"Non é colpa mia!"
"Ma sei stato TU!"
"Ma non l'ho fatto apposta!"
"Non ti credo. Mi fai quasi paura... Dall'ultima volta..."
"Oh...E così ti faccio paura eh?"
"Smettila dai!"
"E se io provassi a farti davvero paura?Rimpiangerai di avermi avvisato, o forse volevi proprio giungere a questo sapendo già la mia reazione...Di la verità..."
"Toby...Smettila...Ti prego, sono...Sono...Sono sfinita ok?"
"No. Io non smetto, faccio quello che mi pare. Forza, voglio sentirtelo dire"

Si spostò prendendomi una caviglia

"Toby, fermo! Ragiona!"
"Io sto ragionando, chi non ragiona sei tu"
"Cosa vuoi?!"
"Voglio la verità, forza, lo so tanto, dimmelo...Forza! DIMMELO!"

Cercai di liberarmi ma cercando di scalciarlo con l'altro piede rimasi bloccata.

"Non c'è bisogno di arrivare a tanto, basta dirlo"
"Cosa?"
"Tu lo sai....Ma non lo vuoi ammettere, sei davvero così timida?"
"Lasciami Toby, non capisco cosa intendi!Ti prego!"
"...Sei così difficile..."

Sbuffò e si mise in ginocchio facendomi scivolare verso di sè.
Mi divincolai come un pesce all'amo ma mi mise una mano al collo premendomi le caviglie con una gamba.

"...Una ragazza DAVVERO difficile..."

Avvicinò la bocca al mio orecchio

"...Per questo mi fai impazzire..."

Avrei voluto urlare o gridare ma stavo quasi soffocando.Di nuovo.
Mi baciò la guancia e in lui rividi mio padre.
Cercai di staccare la sua mano dal mio collo: funzionò ma si posizionò poco più a destra facendomelo ritrovare sopra di me.

"Sono più forte io, é inutile tentare...Voglio solo sentirtelo dire"
"Cosa?!NON CAPISCO!VUOI SPIEGARMELO O NO?!AIUT-!!"
"ZITTA!! Suppongo che per fare così non capisca proprio, ciò giustifica che non provi niente per me, giusto?"

Non risposi. Era troppo diretto e mi lasciò senza parole.

"Giusto vero?"

Sospirò sdraiandosi dall'altra parte del letto con le braccia dietro la testa.

"In questo modo non raggiungerò nulla, ho ragione?"
"S-sí"
"Beh, se non ti avrò io...."

Si girò sorridendo e spalancando gli occhi come un maniaco

"NON TI AVRÀ NESSUN ALTRO"

Te la sei cercata, ora farà del male agli altri.

Non credo SOLO agli altri...

"Izzy, non preoccuparti, ci sono quì io!"

Scappai via di corsa fuori dalla stanza.
Merda, cos'ho combinato...Ho ricreato mio padre.
Guardai in cucina ma non trovai nessuno, la sala per le esercitazioni era sempre vuota cosí non perdi tempo e salii per le scale vedendo Toby con un taglierino in mano. Contai cinque porte da destra e iniziai a bussare

"Oh, Izzy....?"

Svelti aprite, vi prego, aprite...

"Chi é il rompipa- oh, Isabelle"
"Jeff, devi aiutarmi, Toby é uscito di senno, dov'è la tua ragazza...Ehm...Ambra!"
"Non pronunciare il nome di quella puttana E NON INSINUARE CHE SIA ANCORA LA MIA RAGAZZA!"
"Isabelle...Scendi, fai la brava...!"

Toby gridò per farmi scendere

"Ti supplico Jeff tutto quello che vuoi ma salvami da quell'essere!"
"Ok, che dovrei fare?"
"Isa- ma ciao Jeff..."
"Smettila, le fai paura"

Mi nascosi dietro di lui, ero in debito.

"Cosa succede, Jeff, perché mi impedisci di prenderla?É mia, NESSUNO può avvicinarsi"
"Smettila tu, la spaventi!"

Mi mise un braccio davanti per proteggermi

"Non toccarla, nessuno può!"
"E non farlo neanche tu"
"Ho detto: NON.TOCCARLA."
"Toby, torna in te, ragiona, non serve a niente, ora posa quel taglierino e falla finita"

Si avvicinò facendogli allentare la presa

"Bravo, ora puoi darm-"
"No.Questo per esserti avvicinato a Isabelle"

Gli pugnalò la spalla

"Questo per averla allontanata da me"

Lo buttò a terra davanti ai miei occhi

"E questo per aver cercato di fermarmi"

Alzò il braccio come se volesse sgozzarlo

"Oh, e...comunque ricordati: sono più grande io di te."
"No!Toby!"
"Che c'è ora? Fammi finire il lavoro, poi torneremo a giocare"
"Non c'è bisogno di ucciderlo!"
"Convincimi!"
"Isabelle....Digli......Che...............lo....A-ami ......"

Jeff tossì premendosi la spalla mentre Toby avanzava verso di me

"Forza, convincimi"
"Io....Io....Non frequenterò nessun ragazzo al di fuori di te.....Come futuro fidanzato..."
"Sei nervosa eh? In poche parole dovrei salvare quel narcisista solo per non farti fidanzare?Non credo"
"....se....Non parlerò più con nessun altro ragazzo...?"
"Faccio prima a ucciderli tutti, sarebbe più facile!"

Sally uscì da camera sua

"Insomma bimbi grandi, che casino é questo?"
"Sally non ora!"
"Sally.....Aiuta...tuo.....Fratellone e....Porta...bende... L'emorragia..."
"OhZalgo ti sei fatto la bua! Vado subito fratellone, chi ti ha ridotto così?"
"Lui......"

Mi distrassi vedendo la piccola Sally scendere le scale.

"Dolcezza, sto attendendo"
"Allora....Dimmi cosa vuoi "
"Voglio che tu rimanga con me e amarmi!Non devi abbandonarmi, picchiarmi e nemmeno flirtare con altri ragazzi"
"Ecco le bende fratellone!"

Intorno a noi si formò un'aura nera e svenimmo di colpo entrambi storditi dal rumore.

***

Era come l'ufficio di uno psicologo ma completamente nero.
Seduto alla scrivania c'era l'Operatore a mani congiunte.
Noi due eravamo seduti su un divano per cinque persone: io a destra lui a sinistra.

"Tobias, Isabelle"
"Operatore"

Parlammo in coro per poi guardarci con una faccia del tipo ^cosa cavolo sta succedendo?!^

"Vi ho convocato per discutere su un determinato fatto: signorina Kreith, sono mortificato del fatto che dopo tanto allenamento si sia imbattuta in questa spregevole situazione"
"Scusi signore, non capisco"
"Riguardo la legge 11"
"Scusi, mi sono lasciato prendere la mano"
"Niente scuse signorino Rogers, un eccezione era valida se aveva assunto il Krenk come la sua collega ha sperimentato inizialmente ma é inaccettabile il suo comportamento!"
"Signore, scusi l'interruzione ma può ripetermi la legge 11, mi dispiace ma ho un vuoto di memoria in questo momento"
"Legge 11: il proxy non può avere rapporti sessuali con il sesso opposto con qualsiasi tipo di essere; potrebbe essere ingravidato, e il patente più prossimo sostituirà il proxy, e il genitore morirà"
"La ringrazio. VISTO TOBY?!VUOI FARCI MORIRE ENTRAMBI?!"
"Ehi, calma! Non è successo nulla...Non intendo arrivare a tali raporti"
"Non é successo nulla?! NON É SUCCESSO NULLA?! Mi hai buttata in piscina cercando di vedermi le parti intime, mi hai baciato più di una volta , mi hai bloccato sotto di te che quasi mi stupravi, MA SECONDO TE!!"
"Calma Isabelle, avrà la giusta punizione, sei stata più che dignitosa"
"Quale punizione mi assegnerà?"
"Ti proibirò ogni genere di contatto con la tua vita passata, oltre la tua amnesia non sarai più in grado di incontrare amici o parenti, non ti sarà permesso di andare nella tua vecchia città e soffrirai la stessa punizione degli altri tuoi colleghi; ti potevo esonerare, hai fin troppi problemi e diventeresti inutile, ma mi hai costretto"
"Mi pento di tutto signore"
"Non voglio le tue scuse. Ringrazia solo che non sia severo quanto Zalgo"

******

Ci ritrovammo tutti in salotto per una cosiddetta riunione.
Oltre al tempo speso per darmi coraggio di superare l'esame finale Eyeless ci ha fatto crollare il mondo addosso

"Dobbiamo separarci"

A quelle parole intervennero Naomi e Ambra

"Mi dispiace é tutta colpa mia, mi dispiace troppo!"
"Fatto sta che Naomi ed Eyeless si sono fatti beccare e ora abbiamo gli sbirri attaccati al culo: hanno localizzato questa casa e non possiamo fare nulla, dobbiamo dividerci e trasferirci a piccoli gruppi"
"Scusatemiiii!"

La ragazza era distrutta, si scusava in ginocchio mentre Eyeless cercava di consolarla.
A questo punto ognuno per conto proprio.

"Allora dobbiamo ricorrere all'aiuto di Zalgo"

Slenderman e Zalgo furono gli organizzatori di tutto: rimediarono case sparse per la città o per i campi della regione non so come e ci divisero in gruppi.
Noi Proxy con Slender, poi quelli di Zalgo nel punto più lontano possibile dalla civiltà, le "coppie" assieme perciò Naomi Jack Ambra e Jeff anche se questi ultimi hanno rotto.
Laughing e Ben nell' appartamento più piccolo disponibile, Jude Bloodie e Puppeteer dovettero occuparsi di Sally mentre tutti i rimanenti e compagnia bella non so più come li hanno disposti.

***************

Arrivammo nel nostro appartamento, siamo solo noi cinque, l'Operatore si stabilì con i fratelli in periferia.

La casa era piuttosto spaziosa, le camere disponevano di letti a castello e un letto a due piazze.

"Noi, visto che siamo donne abbiamo bisogno del nostro spazio perciò prendiamo la stanza matrimoniale"
"Non mi sembra giusto! Solo perché avete le vostre cose private non significa che non possiamo usufruire degli stessi vantaggi!"
"Hoodie, sei sicuro?Vuoi assorbenti e reggiseno?"
"NON INTENDEVO QUEL GENERE DI COSE!!"
"Allora MUTO"
"Ma come farete?Sentiamo..."
"Una da un lato e l'altra dall'altro"
"Io avrei un'idea"

Toby prese Masky da dietro mettendogli una mano in bocca impedendogli di parlare.

"E se voi tre nei letti a castello e io e Isabelle nel letto matrimoniale?"
"No Toby, sappiamo che tu e Isabelle avete problemi"
"Quali problemi?Non c'è nessun problema!"
"Sentite, ci dividiamo ragazze e ragazzi"
"Ghhgmfghhgmghfgsgh"
"CHE SCHIFO! MI HAI SBAVATO SULLA MANO!Ora devo pulirmi!"

Masky mollò un ceffone a Toby pulendosi la bocca con la manica della giacca.

"Sei insopportabile"
"Ok noi sistemiamo le nostre cose bye!"

Ann mi tirò per il braccio in camera.
Era una camera da letto moderna:il letto era morbido e spazioso, dalla finestra penetrava una luce fantastica, l'armadio occupava tutto il muro e c'era posizionata una scrivania.

"Come sistemiamo il letto?"
"Guarda"

Ann sfilò le coperte incastrate sotto il materasso e prese il secondo cuscino posizionandolo all'altro capo del letto.

"Figo"
"Basta modificare un po' qualcosa e tutto diventa più semplice"
"Giusto, a proposito come facciamo con i bagagli?"
"Lascia fare a me, dopotutto devi rilassarti per l'esame"
"Già... L'esame...Eheh"

Caddi a terra in ginocchio con un espressione da ebete sul viso.

Non bastavano tutti quei giorni al lavoro, no, cambiamo casa e cercò di non farmi stuprare.

"Ann, vado in cucina a prepararmi una camomilla, vuoi qualcosa?"
"No, grazie"
"Ok"

Mi guardai intorno perlustrando la zona, via libera.
La cucina era spaziosa e tutto era in piccoli mobiletti con dei cartellini con su scritto cosa contenevano; c'erano anche un forno, un lavandino, una lavastoviglie, un firgorifero e un'isola centrale con degli sgabelli per fare una veloce colazione. Appese a ganci c'erano diverse tazze colorate

Cercai passando ogni scaffale e leggendo i cartellini finché trovai quello giusto.
Presi una bustina dalla scatolina verde e una tazza riempiendola d'acqua.

Masky pov's

Iniziai a disfare la mia roba mentre gli altri si occupavano della loro.
Possibile che quelle due ...?
Nah.
Mi arrivò una cucinata sulla testa, ma proprio se le vanno a cercare!

"Chi é stato?!"

Mi girai ponendo il cuscino

"Lo ripeto. CHI CAZZO É STATO?!"

Hoodie Iniziò a ridere a crepapelle che quasi mi sembrava una gallina.

Mi farà impazzire quel ragazzo

Si stese sul letto con le braccia a penzoloni mentre si toglieva il passamontagna.

"Oddio..muoio AhhahahahahahahahAHAHAHAHHAHAHAHAHA...!"
"Hoodie, vedi di calmarti che dopo sai cosa gli succede..."
"Cosa dovrebbe succedermi di tanto brutto?"

Come sarebbe a dire?!
Non mi disturba Hoodie, tutt'altro.

"Ok, ora basta non farlo più!"
"Hahahaha...Uh..Oh che cavolo, certo... Masky, poi...Scleri...E mi picchi"
"Perché dovrei picchiarti?"
"Ehi!Non é giusto! Perché a Hoodie no è a me sì?!"
"Forse perché sei Bipolare e rompi i coglioni a volte?"
"Masky!Ma...Sentilo! E gliela fai passare liscia?!"
"Sì"
"Sei uno schifo"

Hoodie scese e mi prese per mano tirandomi fuori dalla camera.

"Ehi, voi due scansafatiche! Dove andate?"
"Siamo compagni di bagno"
"Bene, io sempre escluso, che bravi amici che ho!"

Notai Isabelle in cucina e subito dopo venni scaraventato in bagno.

"Così tanta fretta di pisciare?!"
"No, volevo parlarti... Riguardo QUELLA cosa"
"Che succede?"
"Non credi sia meglio dirlo agli altri invece di continuare a nasconderlo? Siamo anche in tre nella stessa stanza, ci scoprirebbero comunque"
"Cosa vuoi fare?"
"Io vorrei dirlo agli altri ma voglio sapere cosa ne pensi"
"La cosa potrebbe traumatizzarli ma hanno subito cose peggiori, possono superarlo. L'unica incertezza é se Isabelle la prenderà bene o rimarrà scandalizzata"
"Beh, quindi?"
"Diciamoglielo"

*******

"Dovremmo dirvi una cosa importante"

Tutti e tre erano sul divano di fronte a noi, era in momento presi coraggio e continuai al posto suo

"Noi...Stiamo insieme"

Isabelle sputò la camomilla a terra mentre Ann era in uno stato di felicità paradisiaca, Toby invece aggrottò la fronte come cercasse di ucciderci con il pensiero.

"Quindi se voi state insieme..."
"Esatto Isabelle, io e Masky siamo gay"
"Oddio, sapevo che un giorno fosse successo! L'ho sempre saputo! Vi shippo un CASINOOOOH"
"Ok, basta sognare, io non pulisco"
"Colpa mia, pulisco io"

Tornai in camera con Hoodie sollevato più che mai, ci tenevamo per mano e potevamo rilassarci senza avere segreti.

Isabelle pov's

Il parquet era bagnato dalla mia saliva e dalla camomilla.
Con uno scottex asciugai tutto e ripassai con uno straccio umido il tutto

"Izzy..."

Merda

"Vattene, l'Operatore ha detto chiaramente che devi starmi lontano"
"Eddai, non c'è in questo momento"
"Comunque non é un buon momento"

Tornai in cucina a strizzare lo straccio nel lavandino e cercai di allontanarmi da Toby: mi seguiva e sembravamo due idioti annoiati che camminavano a vanvera

"Cosa vuoi?!"
"Io?"
"No, guarda..."
"Perché? Non posso stare con te?"
"Solo se rimarrai buono al tuo posto"
"E sia, ci guardiamo qualcosa?"

Ci sedemmo sul divano cercando qualche programma decente

"Uh, 1000 modi per morire!"
"Ti prego, qualcosa di più tranquillo"
"MasterChef?"
"-vuoi che muoro?Questo piatto é come una pallina di catrame che ti si ferma in gola- insomma uno schifo"
"Cosa ti piace guardare allora?"
"Di solito guardo quello che guardano i miei"
"Prova a spostare lo sguardo dallo schermo"
"E allora?"
"Ci sono io"

Mi sorrise maliziosamente e scoppiai a ridere

Triggereted

Anche se la sua intenzione era quella di elogiarsi autodichiarandosi 'bello' io risi facendo quasi concorrenza a una papera

"Che hai da ridere?"
"Tu...Hahahahahaha... Perché"

Mi tappò la bocca con una mano

"Basta, sei fastidiosa"

Rimase impalato senza smuoversi con espressione seria.
Utilizzai la classica tecnica di leccare il palmo ma ricordai quella sua cosa del dolore. Mandai indietro la testa allontanandomi dalla mano

"Isabelle..."
"Che c'è?"
"Perché il mio palmo e umido così a vederlo?"
"Mi sono scordata del tuo problema ok?"
"Così mi hai leccato il palmo per cercare di farmi allontanare giusto?"
"In parole spicciole"
"Bene"

Leccò il palmo.
É come se avesse bevuto la mia saliva...Bleach

"É un peccato non poterti baciare, vero?"
"Io non userei la parola peccato si addice di più fortuna"
"Come ti pare"
"Grazie. Ora mi lascerai in pace?"
"No"
"Ai limiti dell'esasperazione mi fai arrivare"
"Comunque sei fastidiosa"
"Bene"
"Perché diavolo si sono fatti beccare"
"E LO VIENI A CHIEDERE A ME?!"
"Uff...A quest'ora sarei già andato in giro a rilassarmi e staccare qualche testa"
"Senti, com'è l'esame?"
"L'esame?"
"Sì, sono un po'nervosa, in cosa consiste?"
"Non mi é permesso dirtelo"
"Eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeehi!!!Chi ha voglia di una pizza?"

Ann iniziò a gridare stiracchiandosi.
Sembrava avere sedici anni dall'entusiasmo

"Ah, io non vado in pizzeria che cavolo, é uno strazio stare con quella gente"
"E allora? Neanche io posso, e non mi lamento"
"Andiamo io e Masky, se vuole venire anche Isabelle é una scelta sua"
"No, andate pure da soli."
"Come la volete?"
"Solito"
"Solito"
"Io non lo so...Una Margherita"
"Ok"

Presero i soldi e uscirono a tutta velocità

"Bene, apparecchiamo"
"Non so se ti é chiaro Ann ma la pizza si mangia con le mani direttamente dal cartone"
"E allora mangerai a terra"
"Eddai, scherzavo!!!"

***********

"Beh, buona notte ragazzi"
"Notte"
"Buona notte"
"Oh, e voi due, non fate smancerie"
"Ehi!"

Ann mi strattonò in camera e iniziò a ridere

"Ma che ti prende? Saranno cose da dire?!"
"Si...Scusa, é che non ho resistito heh"
"Dai, sistemiamoci"
"Allora una fa un lato e l'altra al contrario"
"Durante la notte scalci?"
"No, tu?"
"Credo anche io no ma dato l'ultima volta, urlo"
"Ti ricordi cosa hai sognato quella volta?"
"No purtroppo"
"Da quando ti succede?"
"Era la prima volta"
"Beh, cerca di non urlare 'sta notte e se fai degli incubi ricordati che puoi manipolarli come ti pare"

Ci infilammo sotto le coperte e Ann spense le luci

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Vedo un tavolo con diverse ciotole di fronte a me.
Mi avvicino per vedere il contenuto: dei liquidi opachi.
Profumavano di lampone e assaggiai il contenuto della prima.
Sa proprio di lampone e mi convinco a bere tutto; vengo trascinata dal notevole gusto, mi sento stordita e cado all'indietro.
La testa continua a girarmi ma mi rendo conto di essere sdraiata su una nuvola: morbida bianca e soffice nuvola. In lontananza vedo una sagoma, una persona, ma non riesco a distinguere i particolari, iniziò a correre verso di essa.
Mi avvicino.
Sempre di più.
Fino a trovarmi di fronte a essa.
Il volto é come ofuscato e mi tende le braccia in attesa di un abbraccio. Cerco di sforzarmi nell'identificare il volto per poi abbracciare la figura.
Anch'essa era morbida, calda, mi accarezzava la testa...Mamma?
"Isabelle, sono quaggiù"
Alzo lo sguardo: mia madre era pochi metri più distante da me....In quel momento vedo in faccia chi sto abbracciando. Toby sorride e mi lascia andare da mia madre
"Izzy, rimani attenta al terzo passo guardati alle spalle"
"Isabelle, vieni"
Non lo ascolto e corro da mia madre, appena a un metro di distanza lei scomparve. Mi volto e Toby mi osserva da lontano e con sguardo preoccupato mi sussurra una parola
"Vattene"
Anche lui svanisce e rimango da sola. Abbandonata.
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