ELENA'S POV
Maggio il mese delle rose, il mese di Roberto, il mese in cui lo vedrò.
Sono felice di vederlo, felice di averlo conosciuto, è una persona squisita, molto a modo, avrà pure esperienza ma ha sofferto tanto, ha un animo gentile e pieno di sfaccettature, che voglio scoprire dalla prima all'ultima.
Quest'anno voglio lasciarmi sorprendere positivamente senza fare programmi ed essere anziowoman, che prevede tutto alla lettera, non voglio fare come l'anno scorso che programma dopo programma mi sono distrutta la vita.
Roberto Bontempi, ho cercato 1000 volte su internet il nome e cognome suo, dei suoi genitori con il comune di residenza e non è uscito assolutamente niente di negativo e brutto come con i Mariani. Io dovevo stare tranquilla, il problema è che la tranquillità non mi apparteneva più, rischiavo di sbattere la testa in faccia al muro un'altra volta. Io non meritavo di soffrire nuovamente per nulla. Io mi sento così stupida, devo provare a non esserlo per mostrare a questa persona la parte migliore di me e non quella fragile che ha già conosciuto, deve conoscere solo l'altra parte di me.
Sono contenta di aver superato l'esame e di aver conosciuto Clover, so che è prematuro dire che sia una persona importante che porterò per un periodo con me, però io sento che sarà così. È una brava persona, ragazza gentile, dolce, sempre pronta ad aiutare gli altri. Caratterialmente è molto simile a me, leggermente svampita, testarda, che spesso si fa paranoie. È una ragazza un pó spicy è bilancia dopo tutto cosa voglio di più? È normale che sia così, anche Roberto è bilancia e sono molto simili infatti.
Non chiedo nulla, solo di far rimanere entrambi con me, in due vesti differenti ovviamente.
Non vedo l'ora di vedere Roberto, sono molto estasiata da questo. Non so come devo comportarmi, è il mio secondo appuntamento con un ragazzo e dovrei più o meno sapere come funziona, però ho ufficialmente paura, nessuno lo sa. Lo sanno solo Clover, Giorgio e Marco. Poi sono stata legittimata a dirlo a Ludovica la mia amica che segue assieme a Ludovica l'altra il corso del prof.
Il corso per esempio è carino, ci si diverte, sembra di essere tornati al catechismo, poichè facciamo gli Atti degli Apostoli, i Vangeli, la Storia di Gesù, le vite degli apostoli e tutto il derivante. Viene trattata anche un pó di Storia Romana uno, che devo dire ricordo abbastanza bene o male, dipende di che argomenti si parla.
Bello ricordare i bei tempi del Catechismo, quelli in cui non pensavo ad un cazzo, ero una bambina spensierata nel mio mondo dorato. Ricordo quando con i cartoni delle merendine disegnavo i personaggi di serie animate che rappresentavano i fidanzati dei personaggi immaginari inventati con mia sorella. Ero una bimba di 9 anni che non doveva dare spiegazioni a nessuno, che magari con la testa è cresciuta un pó dopo e ha portato la fanciullezza e l'ingenuità nel trascorso della vita, anche a quasi ventitré anni.
Ero quella bambina che non fingere di essere una persona che non era per piacere agli altri o altre, ero quella che mangiava fino allo sfinimento non ingrassando comunque mai per la costituzione che mi ritrovavo e tutt'ora ho, poiché non aveva nessuna preoccupazione o problema che purtroppo la costringeva a pensare ed avere sensi di colpa e di nausea.
Era una vita fantastica a cui tornerei solo per vivere il presente con più leggerezza e magari provare con più serenità a vivere gli eventi. Ad esempio avrei provato a vivere la mia storia con Vito fino a che avrei retto la botta dei suoi e gli sguardi indagatori dei miei genitori. Forse avrei dovuto lottare per quell'amore inondante e travolgente che dicevo di provare.
Poi mi fermo e dico, se ci fosse stato Vito, Roberto nemmeno esisterebbe, quindi no, sto dicendo una grandissima cazzata e dunque non sarebbe neanche logico tutto ciò che sta succedendo a me adesso.
Infatti preferisco Roberto a mani basse. È peccato dirlo? Forse no. Forse sí perché un anno fa ero distrutta dal dolore e non va bene calpestarlo così, rimpiazzare Vito con questo, che nemmeno so chi è, come è. Le chiacchiere stanno a zero, ovviamente.
Non mi resta che coltivare Clover e Roberto come piantine che innaffiando ogni giorno diventano vigorose e forti, certo devo mettere in preventivo che possano appassire e sfiorire inaspettatamente però va bene così, per ora le annaffio con amore e passione, poi se necessario estirpo tutti come erbacce che distruggono le mie piantine o come un tumore che minaccia la mia vita. Che metafore brutte e forti, scusate, ma a ventidue anni ho la testa abbastanza profonda e piena di esperienze, quindi mi sento di dare la mia versione dei fatti condita da ingenuità e dolcezza di quella piccola bimba di 9 anni.
Spero che il mio Maggio sia bellissimo, diverso dal vecchio a cui voglio mettere volentieri una pietra sopra. Vai Ele puoi farcela, su! Andrà tutto bene, basta crederci o provarci per lo meno.
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