CAPITOLO 4 PARTE 1

VITO MARIANI , VITO GIURISPRUDENZA O UN'ALTRA PERSONA?
Chi era davvero Vito il ragazzo di febbraio sfuggente o questo di Marzo, una rivelazione quindi?
Elena non se lo chiedeva più, perché non capiva nulla quando ci stava in contatto, aveva smesso di chiedersi questo.

A Marzo lui era un altro, diverso, rilassato, si apriva, parlava di Università con lei cosa che non faceva mai. Soprattutto si fidava di lei.
Mentre camminava per andare in Università pensava a Vito, a come fosse cambiato era così diverso.

Era il 16/03 come la canzone di Achille Lauro ormai era davvero importante per lei quel giorno, rivelatore spesso.
Iniziò nel migliore dei modi poiché parlò con Vito e gli disse che si sarebbero visti il 23/03, poi sarebbe stata con Carlo ed i suoi amici per capire finalmente che doveva fare.
Dopo l'aggiornamento fatto a Vito non perse l'ennesima occasione per stare con Claudio e gli amici per sondare il terreno con l'altra crush.

Quella mattina iniziò bene, però il giorno in sé per lei è stato da dimenticare, le successero cose che solo nelle serie tv si vedono.
Appena giunse nell'aula vide i suoi amici che confabulavano tra loro, non si chiese perché all'inizio.
Vedeva tutti strani e non capiva che cosa avessero tutti, vedeva in particolare Monica, Giorgio e Claudio strani.

Inizió a pensare che parlassero di lei, il che poteva essere una pista, ma avrebbe voluto sentire il tutto spiattellatole in faccia e detto non dietro, assolutamente. Elena era abituata ad essere presa in giro ed essere bisfrattata anche dagli amici che più le volevano bene, non le faceva più meraviglia nulla, non si scomponeva più. A lei poco interessava di essere argomento di discussione, perché con loro stava bene, aveva il suo relax giornaliero e il momento di cazzeggio e candid camera assicurato.
Non fece parola con nessuno dei ragazzi di questo, poi si rilassó pensando a sé stessa, stando sempre con gli amici, ovviamente.

Andò, verso le 12:00 a mangiare da Fiorenzano le zeppoline d'alghe, assieme a Claudio, Giorgio ed altri amici che conosceva anche lei. Elena e Claudio stavano vicini sempre, effettivamente capire era forse semplice, però Elena voleva sapere di cosa si stesse discutendo in aula prima del suo arrivo.
Lei e Claudio parlarono di tutto fuorché di quella situazione, di ritorno dalle lezioni però qualcosa nel ragazzo cambió. Non era lo stesso che conosceva lei.

Si misero vicino come al solito, lui le disse che doveva dirle delle cose che aveva già parlato con le altre amiche del gruppo e che per l'appunto mancava proprio lei.
Elena, in ansia, col peso sullo stomaco come sempre, non riusciva a seguire le lezioni e a chattare con Vito, che si era fatto vivo.
Improvvisamente Marco, amico di Elena, le scrisse in WhatsApp.

Marco, classe '97, era un amico di Elena colto e sempre preparato. Era anche un tipo simpatico, barba, baffi. Capelli lunghi ed occhiali non gli mancavano.
Anche il carattere burlone, giocava la sua parte. Marco non era solo questo, aveva un cuore grandissimo ed era pieno di buone parole per Elena.
Era un ragazzo davvero preparato a livello universitario, ma un episodio comico che si perpetuava da ormai un anno, era la sua dipendenza dagli appunti che reperiva Elena in giro per passare gli esami. Ovviamente Elena gli voleva un gran bene e lo faceva sempre con piacere, era bello aiutare gli altri, infatti era disponibile sempre con tutti.

Marco vide effettivamente che Elena era presa da Claudio, lui non sapeva il suo nome, lo chiamava "il tizio di destra." Infatti glielo scrisse su whatsapp, lì iniziarono a parlare di Claudio ma anche di Vito. Non era chiara la situazione nemmeno se ne avesse parlato con Marco, come stava facendo.
Lui le disse che doveva capire chi dei due volesse, era incredibile ciò che stava facendo, lui la capí però.
Volle sapere il nickname di Vito e lo cercó, disse che era davvero un bel ragazzo e che a suo parere preferiva lui vedeva Elena con Vito.
Il problema fu che Vito non si era scomposto più di tanto e che lei pensava anche ad un'altra persona.
Lei gli disse che Claudio doveva dirle qualcosa che appunto cambió le cose.

A fine lezione tutti impegnati a dileguarsi, Elena parlò in disparte con Claudio.
Appena fuori il cortile della facoltà il ragazzo le spiegò che era stata messa una voce in giro, da chi non si sapeva però.

Qualcuno disse che nel loro gruppo c'era una tipa interessata a lui. Claudio ovviamente volle chiedere anche ad Elena se sapesse chi fosse, se la conoscesse, o se avesse notato cose strane.
Lui  puntualizzó che nel loro gruppo erano tutti amici di tutti.
Ovviamente Elena aveva capito che si riferisse a lei, ma da brava attrice quale fosse negó di esser lei, negó di non sapere e di non aver visto nulla. Elena, stava così, ferma, zitta, immobile.
Eh si era delineata la situazione, inconsapevolmente!

Decise di prendere caffè con i suoi amici, di stare con loro e di fingere di star bene.

Quando andò via, prima sfogó con Marco e poi chiamó Vito.
A Marco raccontò tutto dalla A alla Z, lui ascoltò tutto e le disse che sarebbe dovuta andare in fondo a questa storia, lei non voleva più dal momento in cui era a conoscenza di essere soltanto la migliore amica di Claudio e non qualcosa di più.
Mise un punto e disse basta con Claudio, in modo drastico.
Pensava forse di avere campo libero con l'altro, però c'era da aggiungere che per come finì con l'altro ci rimase male, era comunque felice di essere sua amica, anzi la migliore amica.

Disintossicandosi dal resto chiamó Vito, mentre aspettava il treno, era contenta. Era più libera dall'altro problema, però era strana.
Si sentiva che stava male e decise di non parlargli di questo, ma di un'altra sua delusione.

Lo scorso anno a Maggio, lei ebbe una delusione d'amore, le si dichiarò Paolo, amico di corso e di gruppo. Lui disse che Giulio, non provava nulla per lei, che erano solo amici e basta. Disse ad Elena che si accorse di provare sentimenti così per lei circa due mesetti fa. Praticamente Elena facendo un conto approssimativo, capì che quasi due mesi fa fosse il 16 marzo.
Paolo disse alla ragazza che si erano accordati entrambi per capire se poteva dichiararsi, se Giulio provasse qualcosa dal momento in cui camminavano mano nella mano e cose varie che creavano fraintendimenti.
Lei rifiutò la proposta di Paolo, poiché voleva studiare prima. Non fu solo per questo, le piaceva Giulio e l'amico che si dichiaró lo sapeva.
Purtroppo a Paolo disse di no seppur dispiacendosi, ma lo fece comunque a piede fermo.
Raccontó a Vito la sua cazzata, si dichiarò a Giulio il giorno stesso a distanza di circa 4 ore.
Nell'ordine diede e prese palo nello stesso giorno. Fu un'esperienza che la segnó abbastanza.

Ne parlò con Vito cercando di mascherare l'attuale delusione, caduta nuovamente il 16 Marzo.
A questo proposito cercó di capire cosa fare, Vito fosse o non fosse qualcosa di più.

Vito si era confidato circa un problema che ebbe con uno dei suoi amici, che Elena non conosceva ovviamente.
Le raccontó che Costanza la sua ex l'aveva lasciato, non si sa se per un altro o se si lasciarono di comune accordo, questo Elena non lo seppe mai, neppure gli interessava.
Il problema fu che un ragazzo del suo gruppo si scriveva con costanza. A Vito non dava fastidio per nulla, perché lui non provava più nulla per lei. Gli diede fastidio ovviamente che era un suo amico a provarci con la ex, che gli diede anche il due di picche poi.
Lei ovviamente non disse nulla, si tenne tutto per lei, era una sua confidenza e doveva proteggerlo.

Elena nel mentre era in giro, camminava a piedi per il Parco dove abitava lei, pieno di alberi verdi e molto molto alti, c'era un bel vento che appunto muoveva tutto il resto. Si avviava la bella primavera, stagione che Elena non amava particolarmente, date le esperienze brutte vissute in precedenza. Mentre camminava era tranquilla, perché capovolta in un'altra dimensione.
In cuor suo cercava di rilassarsi realmente, realizzare quanto successo quel giorno.
Ci teneva a Claudio, ma teneva anche a Vito, non allo stesso modo però doveva ancora capire effettivamente cosa volesse e non era facile per un'insicura cronica come lei.

Vito, improvvisamente, le pose una domanda importante: "se un ragazzo dice c'è chimica, te che pensi, che è amicizia o qualcosa di più?".
Elena aveva capito tutto, ma ancora negava, ed infatti gli rispose: "senti io penso che se ti dicono c'è chimica è perché ci si prova qualcosa di più di un'amicizia penso, sei d'accordo?" .
I due erano i romantici che odiavano le avventure, che volevano il per sempre ed infatti quelli erano fatti l'uno per l'altra.

Tornò a casa, varcando la soglia dell'ingresso, completamente dipinto di verde smeraldo, alternato al marrone sabbia o caffelatte come si preferisce interpretare. Fece un saluto gentile alla pianta vicino il finestrino del salone, come era solita fare scherzando, scherzando:"Ciao pianta! Fà la brava, eh?".
Il suo salone era molto grande e gradevole, come tutta la sua casa, era enorme e ritinteggiata meno di un anno fa.

Giunse in cucina, dove stava studiando Sara. Era completamente dipinta di giallo, con tantissimi quadri colorati e tendenziali al verde e gialli, che richiamavano il colore della parete gialla. Agli occhi di tutti i presenti apparí normale ma fuori di sé, nessun capì nulla era facile indossare la maschera come a Maggio scorso e come lo è stato sempre.

Si sfogó con sua sorella Sara, che stava studiando e ascoltando canzoni nel mentre, Elena si chiedeva come facesse, data la complessità degli argomenti studiati. Stava facendo le equazioni di pro grado ed erano complicate.
Sara, come promesso le comprò una donut ai marshmallow, perché le fu chiesta espressamente dalla sua sorellona.

Elena iniziò a parlare, sminuzzando la ciambella con le mani e masticandola quasi nervosamente, con lacrime che non uscivano assolutamente.

Frase emblematica di Elena che pronunció fu:"Io voglio la serenità, non la felicità, quella passa!." "Quando viene un attimo di pace io non capisco, ma perché anche quest'anno devo stare come l'anno scorso. Perchééé?"

Era fuori di senno, aveva ragione povera. Cercó di star calma ed anche sua sorella la tranquillizzó.

Spiegò alla sorella:"Sà ho parlato con Vito, del più e del meno, di tutto ciò che gli succede all'università e tutti i suoi amici, mi ha raccontato tante cose, anche abbastanza personali. Ho capito che siamo identici, però ti posso dire... Io non ho capito un tubo, che devo fare adesso?"
Sua sorella le disse:"Per prima cosa, respira, mangia e poi parli, sennò ti affoghi pure. Poi prova a pensare a te stessa, a studiare e solamente poi, dovrai dedicarti all'amore. È chiaro?"
" Io ci tengo a Vito, però non riesco a capire niente, cos'è lui? È la stessa cosa che era Claudio, quindi niente? È un amico? Una crush? Cos'è?"
"Elena basta, mo calma, vai a studiare, o meglio, spogliati, svuota la cartella e vai di là. Non pensare a niente e a nessuno e fregatene, poi si vede."
"Va bene, sorellina, vado... Grazie mille! "

Non contenta si sfogó con Pacifico e Piotr, su whatsapp, che ovviamente dissero le stesse cose di Sara.
Elena però era una testarda della prima ora, non diede ascolto a nessuno dei tre. Tipico suo. Non riusciva a capire come comportarsi con Vito, che cos'era lui?, se non capiva, non andava avanti.

Vito le piaceva, ed ovviamente era impazzita per lui da Gennaio alla fine. Cogliona quale era, lo negava perché si sarebbe sentita agli occhi dei suoi amici, dei suoi genitori una poco di buono solo perché nel mentre assodato che le piacesse Claudio, si stava sentendo con un'altra persona.

Elena viveva al giudizio della gente non viveva su ciò che desiderava lei. Avendo 21 anni ed essendo maggiorenne quale era, poteva prendere decisioni da sola.
Non ne era capace, non perché avesse problemi nel farlo o perché non fosse matura, ma c'era un suo problema nel carattere.
Era insicura e voleva per forza piacere a tutti, pur mantenendo la sua personalità.

Era così, dipendente dal perenne giudizio degli altri, soprattutto dall'approvazione dei suoi genitori su tutti quella di sua madre.
Temeva lei ed i suoi continui 'non va bene, non è giusto, sbagli, vivi nel tuo mondo, sei troppo timida, esci poco ed hai pochi amici'.
Lei voleva che Elena fosse caratterialmente come Sara. Avrebbe voluto fosse splendida, brillante, con la battuta sempre pronta ed identica a lei.
Non come suo padre, che era chiuso, innamorato della storia, tranquillo e quindi molto simile ad Elena.

Ad Elena non interessava delle elucubrazioni della madre, stava vivendo un momento strano e voleva viverselo.

C'è da dire che Elena e la madre si volevano un gran bene, gli opposti si attraggono si dice così. Ed infatti sì che si volevano bene, solo che si contestavano.
Spesso veniva detto ad Elena:"Non posso odiarti, ad uno come te l'ho sposato e lo amo, quindi mi vai benissimo così, spesso siete meglio voi due."

Elena quel giorno non pianse, stette solo male, cercó la risposta che appunto non c'era. Si sfogó con Marco di nuovo, poi capí che forse voleva Vito dal primo momento, lei lo disse sempre a Ludovica questo. Infatti si era decisa, finalmente. Doveva cominciare a guardare il bicchiere mezzo pieno di nuovo, c'era Vito che sicuramente era interessato. C'era nuovamente da capire se fossero amici e basta. Marco le disse:" Ma lo sai che se un ragazzo parla con una tipa a telefono 2 ore, alcuni pomeriggi, effettivamente non può essere solo un amico, sai?" "Elena secondo me tra te e il ragazzo qua c'è qualcosa che tu non vedi o non vuoi vedere."

Piano piano Elena si sciolse, in realtà era già sciolta dal primo mese con lui. Capiva che lui ci stava, che erano belli e che entrambi scalpitavano per vedersi il 23. Non vedevano l'ora di vedersi, di conoscersi dal vivo. Parlarono di molti aneddoti sfiziosi, di Mare Fuori, serie preferita di entrambi e dei personaggi più importanti come Carmine che voleva cambiare il sistema, che era un bravissimo ragazzo, seppur figlio di Donna Wanda e quindi camorrista anch'esso.
Vito lo teneva particolarmente a cuore, si rivedeva forse. La giovane non si approfondì mai su questo. Fino a quando non capí perché.
Non amava Silvia che era solo bella e neppure, secondo lui. Infatti la giudicava Femme fatale solo perché dormiva in reggiseno, era scialba. Era battaglia accesa tra i suoi colleghi d'Università che amavano Silvia.
Lui contrariamente ai suoi colleghi adorava Naditza.
La vedeva come la classica napoletana che inondava tutti di entusiasmo, sotto sotto gli ricordava Elena, non glielo disse mai, però.

Ad Elena invece piacevano Carmine ed anche Filippo, per le storie che avevano forti e davvero toccanti. E poi Naditza, Silvia e Gemma.
I due erano simili, se ne accorgevano nuovamente.
Si sentivano sempre con più intensità ed interesse dell'uno verso l'altra. Erano sempre più curiosi di conoscersi, si inviavano foto eh quante!
La cosa che colpì entrambi fu la capacità di sapersi aspettare e di rispettare le esigenze altrui. Erano così, si accettavano e rispettavano.

Addirittura la ragazza gli spiegò che a Gennaio voleva sparire perché era stata scontrosa con lui. Vito si chiese perché, dato che non ricordava. Infatti Elena gli spiegò che era quando si incrinarono i rapporti a Gennaio, quando gli parlava sempre di università e dunque Vito si sentì in colpa. Aveva castigato in cuor suo Elena per averle impedito di parlare del suo mondo. Gli disse che se voleva parlarne doveva, avrebbe fatto solo ciò che poteva farla star bene. Soprattutto non doveva sparire, era importante per lui. Era così dolce e tenero. Elena gli disse che non doveva parlare sempre di università, era giusto come argomento ma ci azzeccava poco. Non era sempre il caso di metterlo in mezzo.

Il 19/03 la Moretti andò in giro con la sua famiglia e con i suoi zii Cristina Fratti e Luca Della Corte, genitori di Miriam e Marina Della Corte, le cugine di Elena e Sara. Erano grandi le cugine, Miriam andava nei 33, fidanzata con Giacomo un poliziotto bravissimo, in procinto di sposarsi.
Marina, sua sorella andava nei 27. Entrambe le cugine, sembravano molto più piccole della loro età. Tutte e due studiavano, Miriam Giurisprudenza e Marina Ingegneria Meccanica. Erano come sorelle tutte e quattro.
Miriam e Marina erano entrambe bionde, avevano gli occhi castani. Miriam era alta e magra, mentre Marina era alta ma un pó più in carne della sorella. Erano due bellissime ragazze, seppure diverse.

Zii, le due nipoti e genitori andarono a Salerno.
Elena scriveva a Vito di nascosto, era particolarmente felice, eccitata e super carica. Non si capiva cosa avesse, ma stava benissimo, nessuno sapeva nulla, tranne Sara.
Era serena, Vito era la medicina perfetta ad ogni suo male, probabilmente.
Disse al ragazzo:" Ohi comunque sono uscita con la family oggi. Siamo a Salerno. Ho subito pensato a noi due, cioè a quando ci sentimmo la prima volta."
Vito, contento, le rispose:"woow, davvero! Ma è bellissimo. Praticamente è dove ti ha iniziato a scrivere un ragazzo di Avellino, chiedendoti di Bere?. Elena però gli disse:" mmm no, in realtà era il giorno dopo quindi l'8 gennaio. Quando mi inviasti il messaggio, io ero in ascensore ed ovviamente non lessi subito."
"davvero, oddio, che posto magico, l'ascensore!!! Ceh te prendeva la linea?" "Sí, aaahh, strana cosa eh?" "aahh sei tutto scemo lo sai?"
"aahh vero?".
"Io mo sto a casa ed è appena arrivato zio. Mo mangiamo assieme!
Spero che poi posso guardare il Napoli, poi torno a fare il mattone. Che pesante!"
"Va bene, okokk, non mangiare molto! Stai attento!!"
Dopo aver posato il cellulare in borsa, tutti insieme andarono in pizzeria al Trianon, che era davvero pienissimo, non c'era da stupirsi dato che la pizza era rinomatissima. Prese una che aveva salame, carciofini, olive nere ed olio forte. Infatti non sopportando il tutto, lasciò un pezzetto, poiché era davvero forte.
Giunsero poi sul lungomare dove c'erano store che vendevano libri, lí comprò il Grande Gatsby, finalmente.
Pensò a lui appena lo vide, a tratti piangeva dalla gioia. Aveva capito tutto, ma proprio tutto, quel giorno. Non stando a casa non guardò il Napoli ma fu felice ugualmente.

Di ritorno vide la partita che restava, lesse un pó il libro e poi studiò un pochino di filosofia. Era in alto mare, ma poteva riuscirci, era brava lei. Si risentí con Vito, di cui era innamorata ormai, fu felice perché ci teneva tantissimo a lui e non avrebbe permesso a nessuno di toglierglielo.
Verso sera andò a casa di nonna Elena ed insieme mangiarono e scherzano, giusto per riempire il tempo. Alla nonna non raccontó niente di Carlo, non voleva farla stare male, le nonne soffrono tantissimo quando i nipoti stanno male, preferì stare zitta.

I giorni passarono lenti, ma veloci, Elena e Vito non vedevano l'ora di vedersi, sembravano due bambini che scalciavano nella pancia della madre perché stavano crescendo.
Sì, si erano innamorati, pazzi l'uno dell'altra e sì, lo volevano urlare al mondo quando erano felici.
Prima di vedersi, non riuscivano a sopportare l'attesa, parlarono a telefono tutti e due i giorni prima e si chiesero le parti preferite del loro corpo e quali meno.
A Vito piacevano il suo viso e il suo sorriso, il suo fisico lo preferiva anni fa, quando era veramente bellissimo.
Ad Elena invece piacevano il suo viso, il suo sorriso e le sue gambe, le aveva meravigliose, dritte e veramente lunghe, un sogno.

I giorni prima di vederlo, Elena scoprì che Vito non era più vergine, era stato con Costanza, aspettó circa 8 mesi prima di star con lei.
Quando sentì questa cosa, si ingelosì, inizió a pensare che non era all'altezza della situazione.
Vito ovviamente non volle forzarla in nulla, era un bravo ragazzo.

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