CAPITOLO 3 PARTE 2

Lui raccontó alla ragazza di come i suoi amici d'università fossero un pó austeri, non volevano mai prendere i caffè con Vito, quindi sicuro scherzando disse ad Elena di voler venire a Napoli il giorno dopo.

Manco a farlo apposta la ragazza avrebbe compiuto 21 anni il 16 Gennaio, ma avrebbe offerto ai suoi colleghi più stretti il giorno 9 Marzo.
Avrebbe offerto anche ai suoi amici Armando e Claudio che erano suoi amici però non si vedevano mai se non agli esami. Si sarebbe creato imbarazzo tra gli compagni, era pur vero che si conoscevano tutti.

Invitò Vito e fu contenta perché sembrava che lui volesse venire, invece lui le fece uno scherzo e alla fine non venne. Elena era quasi convinta che venisse davvero, tant'è che poi si mise a riccio e lo rispose uno schifo, senza fargli capire di esserci rimasta. Lui non capí effettivamente, era uomo ovvio, avrebbe dovuto dirglielo seriamente, ma va beh.

In Università Elena scrisse a Carlo una frasetta carina sul quaderno ed i suoi amici si girarono. Elena si fece rossa in viso ed anche Claudio, forse stava capendo la sua situazione come si stava ponendo.

Improvvisamente accadde che Vito la contattó chiedendole se fosse in università o a casa.

Si ritrovó a telefono con Vito per la primissima volta, fu davvero felice e sicuramente sé stessa.
Gli rinfacció in modo calmo e pacato di non essere venuto al caffè con i suoi amici, ed anche il fatto che si dovevano vedere e non si vedevano mai.
Parlarono molto, lei fu contenta, ma nuovamente confusa, era convinta che si sarebbe decisa con Claudio ed invece restava così, sospesa come sempre.

Decise di parlare con Pacifico di quello che era successo, gli parló di Vito e di Claudio. Doveva lasciare perdere Claudio e concentrarsi su Vito, perché lui non si era mai permesso di chiamarla dopo l'università o cose simili. Mica era difficile capire che forse Claudio la vedeva solo come un'amica? Era lei che forse non riusciva a discernere le posizioni.
Decise di mettere da parte momentaneamente Vito e provare con l'universitario.

I giorni passarono fluenti Elena era divisa, ancora. Affascinata da entrambi i ragazzi, era complicato scegliere ed infatti, non lo fece ancora. Continuava ad essere affascinata da entrambi non allo stesso modo però continuava a volere tutti e due.
Si può pensare che alla fine non scelse nessuno, invece no. Scelse, non per sua scelta però.

Il 15/03 giocò il Napoli e Vito le telefonò, quel pomeriggio fu il più bello per entrambi, per lei perché si sentirono e per lui perché si aprí.
Finalmente si fidó di lei, le disse innanzitutto che viveva con suo fratello Ettore di quasi 18 anni, con sua madre Teresa di circa 44 anni e con i suoi nonni quasi 80enni. Il padre l'aveva abbandonato a 14 anni, così le raccontó.

Ettore era fisicamente identico al padre, era più piccolo di lui, ma sembrava più grande in tutto.
Era più vanitoso, meno tranquillo e più sveglio, come gli raccontó Vito, suo fratello gli nascondeva continuamente il profumo che Vito metteva sempre, per fargli un dispetto.
Maledetti fratelli minori! Se non ci fossero bisognerebbe inventarli, però.

La madre era praticamente identica a Vito, nelle movenze e nelle fattezze fisiche, addirittura le mani affusolate aveva dato al ragazzo.
Solo che aveva molti tatuaggi sulle mani la madre, cosa che il giovane non aveva e non avrebbe mai voluto fare, data la sua paura dell'ago.
Era una bella donna, sembrava più piccola della sua età, portava gli occhiali, neri, portava i capelli sciolti, lunghi e lisci.
Non sempre poiché amava cambiare i tagli e i colori. Era una tipa! Uguale al figlio grande, un vulcano d'emozioni! Era una grande donna, è stata capace di crescere due figli da sola, certo con l'aiuto dei suoi genitori, ma comunque fu forte a portare un peso così.

La loro sí che era una situazione difficile per i due fratelli e per la madre che doveva curare due figli.
Elena si stupì, glielo fece capire e fu contenta che lui intese la sua vena di tristezza. Lui le disse:"ja dispiace più a te che a me, io ormai ci sono abituato." Elena era empatica, ci rimase male, gli voleva bene e non voleva che soffrisse, non era giusto. Iniziò a pensare subito che forse Vito aveva fratellastri e che quindi il padre avrebbe dovuto mantenere due famiglie, in caso ci fosse stata un'altra donna.
Senza chiedergli perché ovviamente, iniziò a fare supposizioni tra sè e sè.

Elena non era ancora convinta ma stava forse per convincere se stessa finalmente.
Il dramma di Elena un misto tra Uomini e Donne, Temptation Island e serie tv spagnole stava per terminare.
Vito la richiamó dopo il Napoli, fu stupendo sentirsi dire "se fossi qui ti abbraccerei" oppure sentirsi finalmente dire "domani vengo". Elena aveva capito che forse Mariani le era cucito addosso, era chiaro. Doveva solo capire se scacciare il pensiero di Claudio o meno per capire come si sarebbe evoluta la situazione.
Alla fine Vito non riuscì a venire, ma le promise che si sarebbero visti in un'altra occasione.

Elena a quel punto scrisse ad Armando che stava sempre vicino su questa situazione anche, non solo per il sostegno degli esami perché poi ne parlarono e non riuscì più a fingere, fu lui a dare la spinta.
E così facendo fu lui a farli vedere il giovedì 23/03 prima della lezione del professore di Storia Contemporanea. Infatti ci riuscirono, finalmente!

****IMPORTANTE COMUNICAZIONE DI SERVIZIO!! MIEI CARI LETTORI, POSSO SEMBRARVI PUNTIGLIOSA ED UN PÓ PESANTE!
CI TENGO MOLTO A QUESTA STORIA E TENGO ANCHE A VOI, MOLTISSIMO, VOGLIO APPASSIONARVI E RENDERVI PARTECIPI.
A BREVE L'USCITA DEL CAPITOLO 4 CHE INVITO A LEGGERE DALLA PRIMA ALL' ULTIMA RIGA DATO CHE SI SCOPRE MOLTO, È IL CAPITOLO CHE FA DA SPOLA AGLI ALTRI, TRA L'ALTRO IN FASE DI SCRITTURA. SE NON SI LEGGE TUTTO IL 4, NON SI CAPISCE IL SENSO DELLA STORIA.
FORZA RAGAZZI E RIBADISCO BUON DIVERTIMENTO!!!!****

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