CAPITOLO 12
Giunti nel Settembre 2023, Elena era presa dai suoi impegni universitari, per l'esame da preparare e per tutti i suoi impegni familiari.
Di Mariani se ne parlò pochissimo in famiglia, ma il ricordo era vivido negli occhi e nella testa della ragazza.
Settembre è sempre stato un mese orribile e pieno di scadenze da che è mondo è mondo. Ma questo mese entrante quest'anno sarebbe stato bello rispetto ai precedenti.
Ed ecco perché.
Elena e i Moretti si preparavano per l'evento più bello che tanto aspettavano: Il matrimonio di Miriam e Giacomo, celebratosi il giorno 8 Settembre.
I preparativi fervevano, l'organizzazione per l'addio al nubilato erano in atto.
I vestiti e le ultime situazioni da sistemare erano quasi da ultimare.
L'itinerario voleva che il 4 Settembre Elena, Marina e un'amica, assieme alla cugina Agnese, alla cognata di Miriam e le amiche di una vita andarono all'isola di Capri per organizzare l'addio al nubilato della sposa. Indossarono abiti neri, col costume sotto, fascia rosa con scritta "Bride to be". Erano tutte entusiaste, certo la sposa era sorpresa, non sapeva nulla!
Elena in quel giorno e con quel gruppo di persone grandi di cui aveva bisogno stette benissimo. Era felice e rilassata, riuscì a non pensare a Vito, ma anche a Mirko con cui si stava sentendo, dati gli strascichi del mare.
Prese il traghetto per la prima volta e fu un pó traumatico, solo per le ansie stupide che aveva la madre.
Lei, a differenza di sua madre non avvertí nessuna paura, era stanca morta, provò ad addormentarsi con scarsi risultati. Dormire sull'acqua non era proprio l'ideale, non era un letto!
Si sentiva libera e serena.
Appena arrivarono fecero un sacco di foto, salirono le tantissime scale e fecero un sacco di giri per Capri, un'isola fantastica, grande e piena di turisti.
Andarono poi verso le 14:00 a mangiare.
Giunsero in un ristorante grande, che aveva posti interni ed esterni. Era sul porto di Capri. Era bello, i camerieri erano gentili e avevano perfettamente capito cosa si festeggiava.
Mangiarono spaghetti con cozze, frittura di pesce e dolce. In più offrirono a Miriam la torta "Bride to be", tutta rosa, su un fondo viola. Era una torta meravigliosa e coreografica, era altrettanto buona!!
Il pranzo fu offerto da Marina e le altre ragazze, come il viaggio del resto. Tutto era un regalo a Miriam che sembrava una bambina, non aveva realizzato che tra quattro giorni si sarebbe sposata!
Andarono a vedere i faraglioni e fu un'esperienza mistica. Era pieno di gente e di varie persone, tanti turisti che camminavano, tante viottole con venditori di vestiti, limoncello, calamite e varie specialità del luogo.
Era un'attrattiva bellissima.
Si sentí poco e nulla con Mirko e fu contenta. Era ostinata, forse motivata nel costruire qualcosa nella sua vita andata immediatamente in fumo. Sapeva a cosa andava in contro, si sarebbe assunta le responsabilità del caso se fosse riuscita a mettersi con uno più grande di lei.
Dopo la bella esperienza di Capri, i preparativi fervevano di più, i giorni erano sempre meno, tutti erano contenti.
Zia Cristina ospitò tutti a casa sua e furono tutti contenti di andare. Non vedevano l'ora che Miriam si sposasse, era la prima cugina che faceva il grande passo e quindi era un'emozione.
Zia Cristina offrí tarallini, patatine, pizzette e vari aperitivi un giorno prima del matrimonio, per farsí che tutti stettero insieme. Per annoverare gli auguri alla giovane sposa. Le fecero gustare l'ultimo giorno da nubile, l'ultimo giorno di pace, scherzavano!
Elena si era legata molto alle amiche di Miriam con cui avrebbe condiviso il tavolo la sera del matrimonio.
Elena e la sorella andarono il giorno del matrimonio, alle ore 7:00 dal loro parrucchiere di fiducia.
Elena volle sciogliere i capelli che chiudeva nello chignon puntualmente.
Fece una coda di cavallo, con le nunettes, ovvero i ciuffetti di capelli fuori, lasciandoli ricci dietro.
Optò per delle unghie nere e dorate con un french elegantissimo e fine.
Il vestito che scelse, già tanti mesi fa, era nero velato, con un sottoveste nero e dei fiori marroncini, le scarpe erano dorate come il french delle unghie ed alte il giusto. Elena già era alta da se, mal avrebbe sopportato scarpe più alte, nemmeno ci avrebbe saputo camminare.
Il giorno 8/09/2023 alle 15:00 Miriam e Giacomo si sono sposati. Tutti erano gioiosi, felici, a tratti si piangeva. Zio Luca e Zia Cristina piangevano. Non riuscivano a contenersi. Anche la mamma di Elena pianse. Si sposava la prima nipote, la figlia di sua sorella che aveva cresciuto anche lei.
Elena era contentissima, si sposava sua cugina. Era un sogno che tra gli altri si avverava.
Miriam aveva giustamente il vestito bianco, ma era lungo con la coda dietro. Sulla parte superiore aveva un corpetto molto stretto che separava i seni con un velo elegante. La gonna era alquanto stretta e molto riempitiva. Anche i suoi capelli biondi, erano legati. Non aveva gli occhiali, portava le lenti a contatto almeno quel giorno.
Giacomo invece aveva la divisa da poliziotto, con varie onorificenze e stelle.
Per la cerimonia poi si cambiò, indossando un vestito blu, una cravatta blu, una camicia bianca.
Tutti erano commossi dalla cerimonia e da ciò che accadde all'uscita della chiesa.
I colleghi di Giacomo, poliziotti anch'essi, fecero il ponte con le spade da cui sarebbero passati i ragazzi sotto. Erano vestiti tutti i poliziotti con la divisa.
Fu un giorno bellissimo e memorabile, non solo per la sposa, ma anche per gli invitati.
Di questo matrimonio se ne parlò per giorni. La sala era bellissima, aveva due piani, uno sopra e uno sotto, la sala interna addobbata a festa, tutto bianco con vari centrotavola che avevano i nomi dei fiori. Fiori come:"Calla, Peonia, Fiordaliso". Ce ne erano altri ma sicuramente non li conosceva tutti Elena questo perché non si conoscevano tutti proprio bene e intimamente.
Si mangiò l'impossibile a partire dal buffett di zeppole d'alghe e vari antipasti di pesce, qualche salume.
Importante fu che non era fisso il menù di pesce, si sa non a tutti piace. Infatti Sara e Sonia e molti altri hanno mangiato il menù di carne.
Per primo si mangiò
riso con gamberi e stracciata di bufala, ad Elena senza poiché non piaceva la mozzarella.
Poi mangiarono paccheri con cozze e vari frutti di mare e ancora pezzogna su letto di melanzane e varie verdure.
Per dolce ebbero una torta, ma anche della frutta di stagione, anguria ananas, mirtilli e lamponi.
Si aprí la disco e Elena goffamente si muoveva. Non voleva, era timida, molto impacciata, sembrava un tronco d'albero, non riusciva a sciogliersi. Il ballo non era per lei. Aveva un pó vergogna dei genitori forse.
La giovane continuava a sentire Mirko, nonostante nessuno sapesse che aveva una certa età, nonostante non si sapesse che Elena aveva il suo contatto e che si scrivevano.
Furono dei giorni a catena in cui si sentivano spesso. Poi improvvisamente si sentirono sempre meno. Fu là che ad Elena scattò la molla, l'avrebbe sentito soltanto a Natale, a Pasqua, Compleanni e probabilmente prima dell'estate per accertarsi se venisse o meno a Sorrento.
Fu una decisione drastica poiché si erano promessi il caffè, che non presero mai. Elena ancora ci sperava. Si rassegnò, almeno con lui.
Provò a non pensare a Vito, ci pensò durante Tango, la canzone di Tananai. Pensò a quando lo chiamò "Amore". Solo lí ebbe una forte tristezza, pianse un pó, poi tornò in sé, riprendendo a divertirsi.
I giorni dopo preparò l'esame che aveva a fine Settembre.
Era semplice rispetto a quello di Luglio passato ma comunque non col voto che avrebbe voluto. In quel giorno di Luglio, fece l'esame con Claudio Marino, l'amico di Vito. Certo che tutta sta voglia non ce l'aveva, però doveva.
Lí incontrò un ragazzo.
Era bello, molto alto, aveva barba e baffi, capelli castani. Per un attimo le era sembrato che fosse Vito.
Era identico a lui, era più gentile nei lineamenti del volto forse.
La ragazza lo fissava, pure in maniera sconsiderata, non gli levava gli occhi da dosso. Non lo provocava in alcun modo, però lo guardava insistentemente. Si ripeteva tra sé e sé:"Devo conoscerlo. Devo conoscerlo."
Dopo l'esame infatti lo conobbe.
Aveva 22 anni come Vito, era più grande di lei. Aveva addirittura il suo tono di voce. Era scherzoso come lui. Era Vito nel corpo di un'altra persona praticamente. I due entrarono subito in empatia, si trovarono subito. Elena sperava di non perderlo e di capire le sue generalità per cercarlo.
Riuscí nell'intento ma non fece nulla. Aspettava fosse sempre l'uomo a fare passi, gli inviò il segui che non accettò subito.
Nell'esame di Settembre fece una figura meravigliosa, ebbe un 28. Era sempre in compagnia di Claudio, ormai aveva chiaro che sia Armando che Claudio sarebbero stati la sua spina nel fianco.
Ogni singolo momento trascorso con loro sicuramente le avrebbe ricordato Vito sempre di più. Le avrebbe fatto desiderare il ragazzo sempre più di quanto lei lo volesse.
Lei riuscì a tollerare tutta la situazione, ovvero essere spalla a spalla in Università con gli amici di Vito.
A un certo punto non ebbe più la forza, la situazione era diventata insostenibile.
Fu assalita da un tracollo di nervi che non le veniva da mesi. Decise drasticamente di distaccarsene o starci il minimo sindacale.
Attuò la tecnica dei genitori. Ci era arrivata finalmente.
Dopo l'esame si disintossicò da tutti. Si dedicò a sé stessa, si doveva voler bene, non doveva dimenticare questa cosa.
Era un modo per staccare la spina dalla sua vita. Doveva concentrarsi su di lei. Guardare serie tv e rilassarsi prima dell'Università e delle varie scelte che doveva fare circa gli esami.
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