2. Colloquio con i reali e banchetto in famiglia
-Thranduil...- salutò Lady Galadriel quando vide il giovane Elfo entrare nella stanza- Da quanto tempo... è bello averti qui tra noi.
-Ti ringrazio, mia Signora.- rispose il principe straniero, inchinandosi- Re Celeborn, mio padre ti porge i suoi saluti ed augura salute e prosperità a te ed al tuo popolo.
-Contraccambio.- rispose il sovrano- Ed auguro lo stesso anche a te, Thranduil. Possa la fortuna essere sempre dalla tua parte. Spero che ti troverai bene qui a palazzo.
-Sono certo che sarà un periodo indimenticabile quello che trascorrerò qui con voi.- assicurò il giovane, e non era una semplice frase di cortesia, lo pensava davvero. Già si vedeva a sfidare i suoi quasi fratelli a fare la lotta o a duellare con le armi oppure a cavalcare con loro nei boschi dorati.
-Molto bene.- concluse la regina- Più tardi ti verrà mostrata la tua camera. Le tue cose sono già state portate lì e potrai sistemarti, ma ora sarai stanco e affamato. Seguici, mangeremo tutti insieme e tu cenerai con noi.
**********
-Racconta, Thranduil.- disse Amdìr mentre tagliava la carne che aveva nel piatto- Come vanno le cose a Bosco Atro? Qualche novità?
-Bè, abbiamo costruito nuovi villaggi e l'economia del regno va a gonfie vele.- rispose Thranduil, bevendo un sorso d'acqua- Il palazzo è più popolato che mai. Ci sono stati molti festeggiamenti per il primo giorno d'autunno e così la servitù è aumentata. Per il resto direi che tutto è normale, tranne forse mio padre. Sapete, sta continuando ad assillarmi e a ripetermi che sarebbe ora che io prendessi moglie...
Indil si soffocò con il pezzo di carne di lepre che aveva in bocca e cominciò a tossire forte. Imin le versò un bicchiere d'acqua fresca e le colpì piano la schiena per aiutarla a respirare meglio.
-Ti senti bene, cara?- domandò Lady Galadriel, preoccupata.
-Tranquilla, zia, sto bene.- rispose la giovane- Ti ringrazio Imin. Dunque... stavi dicendo Thranduil?- chiese, voltandosi verso di lui.
-Ecco...- continuò il principe, un pò sorpreso dal interesse dell'Elfa per l'argomento- Dicevo che mio padre vorrebbe che io mi sposassi.
-E hai già trovato la persona giusta?- chiese Imin con un pizzico di malizia nella voce e nello sguardo.
Thranduil arrossì violentemente mentre balbettava- Bè, ecco... io, veramente... ehm... no, non ancora...
Amdìr gli sorrise- Non preoccuparti, troverai la sposa ideale non appena sarai tornato a casa.
Il giovane abbassò per un istante gli occhi- Già... immagino di sì...
-Ora che mi ci fai pensare- si intromise Celeborn- anche questi due giovanotti- voltò lo sguardo verso i suoi figli- dovrebbero cominciare a pensare di sistemarsi...
I due gemelli impallidirono e si guardarono con sguardo preoccupato.
-Ma, padre...- cominciò Imin- Non credi che siamo, ecco... ancora un pò giovani per sposarci?
-Sciocchezze!- esclamò il re- State diventando persino vecchi! Bisogna provvedere. Potrei organizzare un ballo esteso a tutti i regni...
-No!- gridò Amdìr. Poi si voltò e vide che tutti i commensali lo fissavano, così decise di darsi un contegno- Volevo dire... no, padre, non è necessario che tu ti disturbi, perché devi sapere che io e il mio caro fratello siamo già fidanzati.
Imin lo guardò con aria interrogativa- Davvero?- chiese, ma poi capì il gioco- Cioè... davvero! Con due bellissime Elfe, per di più nobili.
Il sovrano sollevò un sopracciglio- Bene, se è così cosa aspettate a presentarmele?
I gemelli arrossirono- Ecco...- rispose Amdìr- non credo sia necessario...
-Ma certo che lo è!- esclamò Lady Galadriel, reggendo il gioco del marito- Mandatele a chiamare il prima possibile, così potremo conoscerle.
-Già... conoscerle...- ripeté l'altro fratello- bé, ehm... noi... dobbiamo andare!- esclamarono insieme e si precipitarono fuori dalla sala dei banchetti.
Il resto della famiglia scoppiò in una sonora risata che risuonò per tutta l'ala del castello.
-Ah, quei due!- esclamò Lady Galadriel, mentre si asciugava una lacrima con un fazzoletto da tavolo- Sono rimasti dei bambini irresponsabili, ma non sarebbe lo stesso senza di loro. Se volete scusarmi, credo che mi ritirerò in biblioteca. Se qualcuno mi cerca...- non finì la frase, semplicemente si alzò e lasciò la stanza, seguita dal fruscio del vestito.
-Bene, penso che anch'io andrò a riposarmi un pò.- disse Celeborn- Indil, ti spiacerebbe mostrare al nostro ospite il suo appartamento?
-Lascia fare a me, zio.- rispose la fanciulla, sorridendo- Va' pure.
-Ti ringrazio, cara. Thranduil- continuò, rivolgendosi al principe- domani ti pregherei di trovarti in biblioteca alle nove.
-Come desideri, mio Signore.
Il re sorrise- Dunque, buonanotte.
-Buonanotte- risposero in coro i due giovani mentre il sovrano si allontanava.
Thranduil si voltò verso la giovane, un pò impacciata.
-Sembra che siamo rimasti solo noi due.- disse.
-Già... si direbbe così.- rispose Indil.
Rimasero in silenzio per qualche istante, ognuno immerso nei propri pensieri, finché l'Elfo non commentò- Certo è che i gemelli non sono cambiati affatto. Combinano ancora tutte le birichinate di un tempo?
-Puoi scommetterci.- rispose la fanciulla, sorridendo- Pensa che un pò di giorni fa hanno fatto sparire dalla dispensa la scorta di vini di Granburrone privata dello zio. Sapessi le urla. Celeborn ha fatto rivoltare il palazzo per cercarla. Dopo una settimana di disperazione, Imin ha chiesto al re se avesse controllato bene in cantina. Lui è sceso di nuovo e ha trovato le sue preziose bottiglie davanti all'ingresso. Per tutto il regno non si è parlato di altro per giorni!
I due risero insieme. Era una sensazione che non provavano da molto tempo.
-E ti ricordi quando abbiamo salato la colazione di Lady Galadriel?- domandò Thranduil.
-E quando abbiamo tagliato le cinghie delle selle dei cavalli?
-E quando abbiamo sostituito le armi dell'armeria con i nostri giocattoli?
-E quando abbiamo modificato un proclama reale spargendo la notizia che da quel giorno in poi tutti i dolci erano gratis?
-E quando abbiamo indossato le armature nei corridoi per spaventare la servitù?
-E quando abbiamo cosparso di sapone la pista da ballo durante la festa del solstizio d'estate?
Risero di nuovo.
-Sarebbe bello che le cose tornassero com'erano.- disse la principessa. Si voltò verso di lui- Perché ci divertivamo noi due...
Lui la guardò negli occhi- Ehi!- esclamò sorridendo- Ci divertiremo ancora. Continueremo a fare scherzi, no?
-Certo!- gioì lei- Non lasceremo che la tua sia una permanenza noiosa e tranquilla.
Passarono il resto della serata a fare progetti, a ridere, a scherzare e a prendersi in giro, a lanciarsi occhiate complici ed a non pensare a niente che non fosse la felicità. Poi, come una cometa che sparisce nel cielo, quei momenti finirono. Si fece tardi ed i due dovettero, a malincuore, abbandonare la sala e dirigersi verso le proprie stanze.
-La tua è quella in fondo al corridoio, ultima porta a sinistra.- indicò Indil al suo amico- Buonanotte, Thranduil.
-Buonanotte, Indil.- rispose il principe.
La fanciulla di voltò e si incamminò verso i suoi appartamenti, ma il giovane la seguì con lo sguardo finché non sparì alla sua vista.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top