11. Una lieta notizia
Un anno dopo...
La giovane era nei giardini reali a godersi una bella passeggiata alle prime luci dell'alba. L'aria fresca e frizzante le muoveva lentamente i capelli e il calore della luce del Sole nascente le riscaldava il viso, facendola sorridere senza un particolare motivo. Continuò a camminare, le scarpe in mano ed i piedi nudi che affondavano nel folto prato bagnato di rugiada. Una farfalla viola, una delle sue preferite, le svolazzò intorno al viso e poi si diresse verso una grande fontana al centro dei giardini. Indil si lasciò sfuggire un risolino e si affrettò per seguirla.
Giunse così alla fonte di marmo. L'acqua era limpida e fresca, così la principessa si lavò il viso e bevve dal cavo della mano, rimanendo piacevolmente scossa dalla sensazione di frescura sulla pelle. Si specchiò in quella superficie liscia e cristallina e notò alcuni particolari di se che prima non aveva notato, come un piccolo neo sulla clavicola destra o una ciocca dei suoi capelli di un biondo più scuro rispetto alle altre.
Si stava guardando già da un pò, quando l'immagine riflessa cambiò improvvisamente. La fontana le mostrava ancora se stessa, vestita di rosa, ma in braccio aveva una bambina. Era evidentemente neonata, di forse un giorno o due, ma aveva già una bella peluria rossa in testa. Nei suoi occhi grigi c'era qualcosa di familiare, la fanciulla era sicura di averli già visti, ed anche nel taglio del viso c'era un che di noto.
Allungò la mano per toccare quell'immagine, ma prima che potesse anche solo sfiorarla, la bambina sparì, lasciando il posto al suo solito riflesso. La giovane rimase molto turbata da quella vista. Non sapeva cosa pensare, così decise di chiedere consiglio...
**********
-Indil, cara!- esclamò Lady Galadriel quando la vide varcare la soglia della biblioteca- Da quanto tempo!
-Ciao, zia.- le rispose la fanciulla, accomodandosi su uno dei divanetti color crema presenti nella stanza- È sempre bello rivederti.
-Che piacere rivederti.- continuò la regina- Hai già incontrato tuo zio? Ed Amdìr? Ed Imin? Saranno tutti felicissimi di incontrarti...
-A dir la verità, zia.- la interruppe la giovane- Non sono venuta per una visita di cortesia. Se mi sono presentata così, senza preavviso, è perché ho bisogno immediato di parlare con te.
L'espressione di Lady Galadriel si fece improvvisamente preoccupata- Dimmi, che c'è, cara? Qualcosa non va? Le cose non vanno per il verso giusto con il tuo sposo?
-Oh, no, Thranduil non c'entra.- la rassicurò la nipote- Con lui va tutto per il meglio, siamo molto felici. Ma oggi mi è capitato un fatto molto strano, non era mai successo prima.
-Dimmi pure, cara.- rispose la regina, lisciandosi le pieghe della gonna e ascoltando con attenzione.
Fu così che la fanciulla le raccontò di quella mattina, di come le farfalle l'avessero condotta alla fonte, di come si fosse specchiata nell'acqua, dell'immagine riflessa che non corrispondeva alla realtà e della bambina dai capelli rossi.
- ...e poi, così come è apparsa, la figura è sparita.- concluse Indil, ponendo fine al racconto con un sospiro- Tu hai il dono della preveggenza e dell'interpretazione dei sogni.- disse, poi, rivolgendosi alla zia- Che cosa significa tutto questo?
La regina la stava osservando ma senza vederla davvero, con la mente persa in un fiume di pensieri. Sembrava triste e preoccupata e la principessa cominciò ad agitarsi: cosa poteva significare quella strana visione? Cosa stava per succedere? E sarebbe accaduto a lei, al regno, a Thranduil, ad uno dei suoi cari?
L'Elfa sembrò riscuotersi improvvisamente da un sogno ad occhi aperti. Sospirò e poi, senza guardarla, le disse- Bambina, tu... aspetti un'erede.
A quella notizia il cuore di Indil si gonfiò di gioia mai provata prima ed il sorriso le nacque spontaneo sulle labbra, mutandosi poi in uno scroscio di risate. La giovane si alzò- Questa è... la notizia più bella che tu potessi darmi! Un'erede! Sarà una bambina... dovrò scegliere un bel nome, come Carnil o Miriel... o magari qualcosa che la faccia più combattente... chissà come sarà felice Thranduil quando glielo dirò! E voglio proprio vedere la faccia dei gemelli, o dello zio, e...
Si fermò di botto e osservò la parente- Perché non sei felice come me, zia? Non sei forse contenta? Presto avrai una pronipote.
-Oh, bimba mia!- esclamò la regina, alzandosi in piedi e prendendo le mani della giovane tra le sue- Tu stai per avere una bella figliola, è vero, ma... devi sapere.
-Cosa?- la incalzò la fanciulla- Cosa devo sapere?
-Ho visto, ne sono certa: quella bambina sarà per te un grande dolore e finché non proverai una gioia pari a quella che provi in questo momento, sarai triste e desolata.
-Ma questo non è possibile, zia.- le rispose vivacemente Indil- Perché avere una figlia dovrebbe essermi motivo di dolore?
-Io... io non lo so, mia cara.- le rispose Galadriel con sguardo sconsolato- Ma ti prego: stai attenta.
-Tranquilla.- le rispose la principessa, sorridendo dolcemente- Farò attenzione.
Fu sulla strada di casa in poco tempo: un rapido saluto ai cugini e allo zio, un pasto frugale e poi dritta alle scuderie per prendere il suo cavallo e dirigersi, al galoppo, verso la reggia di Bosco Atro. Era felicissima. Il Sole, l'erba, gli alberi, tutto la faceva sorridere. Non si era mai sentita più felice in tutta la sua vita...
**********
Thranduil era seduto sul trono di suo padre e stava distrattamente ascoltando il rapporto del capo delle guardie. Ogni tanto annuiva in direzione del suo interlocutore, ma la sua mente era lontana, ad Indil. Ormai il Sole stava tramontando e la lontananza della sua adorata sposa lo cominciava a preoccuparlo. E se le fosse accaduto qualcosa sulla strada di Lothlòrien? Come poteva essere certo che stesse bene?
Qualcuno bussò alla porta, interrompendo il discorso del capitano e le riflessioni del principe.
-Avanti!- rispose quest'ultimo, permettendo al soldato di entrare.
-Mio signore Thranduil.- cominciò il messo- La principessa è tornata da Lòrien e chiede di poter conferire con te. Dice che si tratta di un argomento molto urgente che ti riguarda da vicino.
-Certamente, falla passare!- si esaltò il giovane, congedando poi l'uomo che aveva davanti.
Si udirono dei passi frettolosi percorrere il corridoio e la figura di Indil entrò di corsa nella stanza. Era sorridente come non mai e quasi saltellava dalla gioia.
-Thranduil! Thranduil!- esclamò, presa dalla felicità, abbracciando con impeto il marito.
-Cosa c'è? Che succede?- chiese il principe.
La fanciulla scoppiò in una bella risata- Vedi, caro, presto dovrai fare i conti con una piccola intrusa!
Il viso di Thranduil divenne pallido ma tra le sue labbra si dipinse un sempre maggiore sorriso mente assimilava l'idea- Vuoi dire che...
La principessa annuì. Il biondo Elfo la prese tra le braccia e la baciò dolcemente.
Durante il bacio, Indil si chiese se fosse bene avvertire il marito di presagi di sua zia, ma poi pensò che no, era meglio evitare. Insomma, perché preoccupare Thranduil con queste ansie che probabilmente non si sarebbero mai avverate?
📚 ANGOLO ME! 📚
Ciao a tutti! Ora, prima che il 99,9% di voi fan del Signore degli Anelli mi trucidino per aver inserito una bambina nella famiglia di Bosco Atro, lasciate che vi dica che tutto accade per un motivo ben preciso e che alcuni fatti successivi a questo capitolo riporteranno le cose alla "normalità". Non aggiungo altro, per ora.
Saluti, masvherata.
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