31°
"Ma c'è un motivo per cui amo e non si spiega.
Lo si legge nelle urla,
lo si legge nei miei pianti,
nei rimpianti,
quando manchi,
quando mi soffermo sui dettagli.
Vorrei che tu davvero veda al di là dei miei sbagli."
- Luchè •Ti amo
Matteo
Chiudo lo sportello della macchina e faccio per posare il cellulare, che avevo nella tasca del pantalone della tuta, sul sedile del passeggero, ma vibra varie volte, attirando così la mia attenzione.
Chi mai può essere a scrivermi con così tanta urgenza di sabato sera? Per un momento, a caso, penso sia Madi, ma mi corruccio immediatamente appena mi rendo conto che è Noemi. Mi ha inviato un messaggio e varie foto. Prima leggo velocemente ciò che mi ha scritto e subito sento una sensazione orrenda espandersi nel mio stomaco, accompagnata da una leggera gelosia. Madeleine è in compagnia di un altro?
Decido di guardare immediatamente le foto e un groppo mi si forma in gola quando mi rendo conto che è davvero lei. È in una discoteca di Bergamo, a me conosciuta, visto che ci sono andato spesso con Noemi, ed è in compagnia di un ragazzo biondo che non credo di aver mai visto. Nelle prime due foto sono solamente vicini che chiacchierano e sorridono, nelle successive tre lui ha il braccio sulle spalle di lei e la tiene stretta a sé, in un modo confidenziale. È chiaro che si conoscono bene.
Chiudo immediatamente WhatsApp, in preda al nervoso, e blocco il cellulare, gettandolo sul sedile in un gesto di stizza. Rimango immobile, per un attimo, a osservare un punto indefinito dell'enorme parcheggio davanti a me. Miliardi di pensieri mi affollano la mente, mentre cerco di dare una spiegazione plausibile a ciò che ho appena visto, ma non riesco. Sono troppo infastidito dall'idea che possa stare davvero già con un altro, per pensare lucidamente e in modo oggettivo.
Se fosse vero, vorrebbe dire che stare insieme, per lei, non ha significato nulla e tutto ciò che abbiamo condiviso non ha alcun valore. Non può essere vero. Madi non è così. Non è una che gioca con i sentimenti degli altri e si diverte in modo egoista. Assolutamente. Lei è sempre stata il contrario, è sempre stata attenta alle esigenze di tutti e ha sempre messo i problemi degli altri davanti ai suoi.
Come posso credere, ora, che abbia già dimenticato tutto? Che abbia cancellato i nostri momenti dolci e intensi? Come posso credere che abbia accantonato la prima volta che abbiamo nuovamente fatto l'amore dopo anni, scoprendo che i sentimenti che provavamo non erano mutati per nulla? Come?
Non posso. È impossibile, per me, pensare e credere tutto ciò. Vorrebbe dire che ho creato nella mia mente un qualcosa che non esisteva. Che l'ho idealizzata a tal punto... sarebbe così sciocco e mi farebbe stare peggio di come già sto.
Posso reggere, anche se con fatica, la storia d'amore che è giunta al termine, i problemi che avevamo e ciò che ci siamo detti, ma non la possibilità che lei si sia presa gioco di me. Assolutamente.
Noemi sta facendo leva sulle nostre debolezze, ancora una volta, ma non glielo permetterò, non anche ora. Ha già fatto il suo facendoci lasciare, non spazzerà via anche ciò che di bello custodisco di Madi.
*****
Madeleine
Aspiro dalla sigaretta e lascio che il fumo mi invada completamente, facendo rilassare i muscoli del mio corpo, dopo di che rivolgo uno sguardo al cielo nuvoloso che oggi Bergamo ci regala. Questa domenica sembra così spenta, mi rispecchia davvero alla grande.
La serata di ieri è stata carina, Marcelo, come sempre, è stato in grado di farmi distrarre un po', ma non completamente. Il pensiero di Matteo è sempre più insistente ed è da appena mi sono svegliata che non riesco a trattenere le lacrime. Per fortuna mamma ha il turno di mattina, non voglio farla preoccupare con le mie crisi improvvise di pianto... hanno sapore di passato, quello che avevo giurato non si sarebbe più realizzato nel mio futuro, e invece...
-Una cioccolata calda per te, ma chérie- Marcelo appare accanto a me e prende posto sulla sedia alla mia destra, mentre mi porge una tazza colma di cioccolato fumante. Immediatamente gli rivolgo uno sguardo dolce e lo ringrazio, afferrando la tazza, poi spengo la sigaretta ormai finita sul posacenere nel muretto del balcone davanti a noi.
Nonostante le temperature siano basse, fa veramente piacere rimanere qua all'aria aperta con una copertina di lana sulle spalle che ti tiene al calduccio e ti fa quasi sentire protetta. Questo, però, vale solo per me, visto che Marcelo indossa una misera magliettina a maniche lunghe; non riesco a capire come faccia a non patire il freddo, è incredibile.
-Mad, ti senti meglio?- inizia a dondolare con la sedia, mentre mi rivolge il suo sguardo -Mi fa così male vederti così spenta-
Scrollo le spalle, perdendomi, per qualche secondo, ad osservare il panorama magico di Bergamo che si presenta davanti a me, poi riporto lo sguardo sul mio amico, agganciando i suoi occhi chiari. -Mi riprenderò, ho solo bisogno di tempo.- non risulto convinta nemmeno io stessa di ciò che ho appena detto, ma devo almeno provarci... non posso restare ancorata alla storia ormai finita tra me e Matteo. Ho fatto questo errore già una volta, non posso farlo ancora
-Mmh... ma chérie, dovresti contattarlo secondo me- lo dice con così tanta naturalezza che la cioccolata calda, per poco, non rischia di andarmi di traverso già al primo assaggio. Se voleva uccidermi bastava dirlo subito.
-Marc, mi ha lasciata lui... cosa dovrei dirgli?-
Fa spallucce e smette di dondolare sulla sedia, girandosi completamente verso di me. Posa i gomiti sulle ginocchia e poi posa il viso sopra le mani aperte, osservandomi con attenzione. -Ti conosco, so bene che sarai stata impaurita nel momento in cui le cose sono iniziate a diventare sempre più serie. So che non appena ti sei resa conto che provavate ancora qualcosa di forte, hai avuto paura di soffrire ancora. Ma chérie, lui ha sicuramente sbagliato a tenerti nascosto di essere stato a casa della sua ex, ma quel ragazzo ti ama da morire.-
Sento nuovamente le lacrime fare pressione per scendere dai miei occhi e abbasso lo sguardo, maledicendomi mentalmente per non riuscire a trattenermi. Mi sento così a pezzi... -Quindi è colpa mia? Lo so di aver rovinato ogni cosa, ma credo che lui non abbia voglia di stare dietro a me e alle mie paure. Pensa che io abbia cercato una scusa per poterci lasciare... come se non volessi davvero stare con lui.-
-E tu gli hai spiegato la verità o sei semplicemente scappata per non stare male?- è diretto come sempre, talmente tanto che mi fa contorcere le budella per ciò che dice. La verità non è sempre facile da digerire e lui me la sta spiattellando in faccia senza giri di parole, ma è anche per questo che lo adoro e che siamo amici da anni. È in grado di farti ragionare sugli errori e di sostenerti allo stesso tempo. -Ero presente quando piangevi dopo le sedute con lo psicologo perché ti parlava della tua paura dell'abbandono e di come allontanavi tutti per non essere lasciata in futuro.-
So che non devo nemmeno rispondere alla sua domanda, sono consapevole che era retorica e che lui sa bene che io sono scappata da Teo senza affrontare un vero e proprio discorso. Mi sono sentita troppo poco per lui, dal primo momento che l'ho visto con Noemi, così bella e perfetta per stargli vicino. Ho avuto paura di stare male, nel momento in cui ho capito che aveva un'altra relazione e io facevo parte del suo passato. Sono rimasta comunque con questi pensieri asfissianti nella mente anche quando ci siamo messi insieme, perché sono troppo radicate in me queste maledette paure.
-Marcelo, hai ragione... ma cosa posso fare, ora? È troppo tardi per risolvere- sentendo le mie parole, mi rivolge uno sguardo maligno, sedendosi composto e scuotendo la testa in segno di negazione
-Ti sbagli, ma chérie. Non è troppo tardi, non se c'è l'amore. Marcelo è qua per questo.- sorrido sentendolo parlare in terza persona, poi continuo ad ascoltare il suo discorso -In questi giorni cercherai di raccogliere le idee e i pezzi di te, ti risolleverai e poi ti riprenderai quel ragazzo per cui mi hai fatto diventare matto in Francia e per cui mi sono scomodato a venire fin qua.- il suo tono è un misto di divertimento e serietà, come a non rendere troppo pesante il momento. Altra sua caratteristica, riesce sempre ad alleggerire l'atmosfera, anche la più triste.
Sentendo le sue parole, non mi sembra una cosa così impossibile tornare con Matteo. Sentendo le sue parole, sembra un qualcosa di più reale e realizzabile. È come se mi desse la giusta carica per tornare a sperare, invece che piangermi addosso, ripensando a ciò che ho sbagliato e a ciò che ho perso.
Certo, non sarà semplice riprendere in mano la mia vita e trovare il coraggio per fare un passo verso Matteo, ma non è contemplato il restare ferma ad osservare il grande amore che scivola via dalle mie mani. Non voglio avere nessun rimpianto nella mia vita, non voglio arrivare a chiedermi, fra qualche anno, come sarebbe potuta andare se avessimo parlato apertamente e chiaramente.
Non vedo nessun altro ragazzo accanto a me, ed è così dal momento che l'ho conosciuto anni fa. Perciò tanto vale provare a risolvere, perché un altro che mi faccia battere il cuore così e mi faccia sentire in quel modo, non lo troverò mai, ne sono certa.
Nota: 3:19 ehilà, qui è una Ele che ha passato il sabato tra calcio e scrittura che vi parla. Ecco il capitolo come ogni notte, amatemi.
Anyway, all'inizio del capitolo vediamo il punto di vista di Matteo quando ha ricevuto il messaggio e le foto da parte di Noemi. Inizialmente si lascia prendere dal nervoso, ma poi ci fa capire che, nonostante questo sentimento, non crede che Madi abbia già dimenticato tutto ciò che sono stati.
Nella seconda parte vediamo Madi e Marcelo che si confrontano. Lui, conoscendola bene, la fa riflettere sulla possibilità di tornare con Matteo, perché loro, secondo lui (e secondo tutti noi) non possono perdersi in questo modo, senza confrontarsi, visto che si amano realmente. Lei sembra prendere coraggio e decide di riprovare a tornare con Matteo, che ne pensate? Marcelo è un cuore, lo amo.
Detto ciò, come sempre aspetto i vostri commenti e i vostri pronostici per il prossimo capitolo. Vi amo, buonanotte, Ele 🤍
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