capitolo 9 finish?
Nella scuola di Alfred non c'era mai silenzio e ciò turbava e infastidiva Arthur. Oltre che gli dava fastidio Manon. Non riusciva a spiegarsi perché era così diverso con lei. Non capiva se provava Pena,odio o gelosia... Gelosia...già... rispecchia proprio quello che provava Arthur. Lui però ancora non lo sapeva.Non riusciva a capirlo e si faceva tantissime domande. Nonostante fosse pensieroso riusciva benissimo ad ascoltare i professori e a capire cosa dicessero. Come programma Arthur era molto più avanti rispetto alla classe. Si dice "chi fa da se fa per tre" e ha ragione in questo caso codesto detto. Arthur aveva continuato gli studi da solo e capiva meglio di come i professori lo spiegassero ai suoi nuovi compagni. Durante le verifiche,i compagni facevano a gara a chi si sedeva vicino ad Arthur. Vinceva sempre Alfred perché era scelto personalmente da Arthur. Molti compagni pensavano che ci fosse qualcosa tra loro ma i dubbi svanivano sempre quando Manon stava attaccata ad Alfred e Arthur andava da un'altra parte all'entrata. In una giornata di neve che non smetteva mai di scendere, i quattro si ritrovarono soli a scuola. Abitavano tutti e quattro vicini quindi ci andarono ma ora non sapevano che fare. Solo i bidelli e qualche professore erano lì. Per gli sclerati era un paradiso invece per i due studiosi no. Ad un certo punto Manon tiròla cravatta ad Alfred e lo baciò. Arthur scappò di corsa per non vedere la scena ma,dalle lacrime che scendevano,non era per niente felice. Il ragazzo solitario sospirò per la scena. Amava Manon ma lei era imbambolata di Alfred. Odio profondo nasceva ogni volta ma non lo dava a vedere. In tutto questo Alfred era bloccato in quel bacio che non gli piacque affatto. Voleva baciare Arthur,non lei. Appena Manon si accorse della serietà d Alfred si staccò. "A-Alfred..." "perché l'hai fatto?" "Io..Ti Amo al..." "io no,hai fatto scappare il mio amore. Grazie mille." Alfred corse da Arthur e lo strinse a se "ti prometto che non succederà mai più... Non volevo essere baciato...Scusa..." "di che ti scusi? So benissimo che... Tu sei bello e affascinante..." "i-in che senso?" "Vivi la tua vita al..." Alfred rimase a bocca aperta, Arthur l'aveva baciato per poi correre via senza neanche salutarlo. Questa volta Alfred sapeva...Che non sarebbe più tornato...
Passarono Giorni. Ethan era con Arthur dove non si sa e Alfred era preoccupato. Lo amava e non voleva che lo lasciasse. E poi una persona senza soldi non può vivere settimane senza nulla... Più con un fratello malato... Tutto si fermò quando Suonò il telefono. Svogliato,il ragazzo andò a Rispondere e scoppiò a piangere. "ARTHUR! SEI TU VERO?" "Si Al..." "Perché sei così serio?" "Ecco... Vieni al parco..." "Arrivo!" Alfred si mise a correre. Quando correva non aveva la pallida idea di quello che avrebbe trovato. "Al...Lei... è mia zia..." "o-oh! Piacere!" "Zitto per favore,hai un inglese troppo scadente." "Zia..." "che vuoi? Vuoi bastonate? Ora capisco perché eri vestito in quel modo da Basso Rango" "ehi..." "Zitto. Fiata e picchio tuo fratello." "EHI TU!" "Cosa vuoi stupido americano?" "NON TI PERMETTO DI TRATTARE IL MIO ARTHUR COSÌ" "Aspetta...tuo? Che sei? Uno di quegli schifosi Gay? Siete abominevoli. Siete lo schifo della gente." "Beh se io faccio schifo tu sei un'aborto." "COME TI PERMETTI! ARTHUR ANDIAMO" "Dove dovreste andare?" "Dobbiamo...tornare in Inghilterra...Al..." "C-cosa?" "Scusami..." Alfred vide i due allontanarsi velocemente ma notò un dettaglio che gli fece molto male. Arthur stava piangendo. Piangendo tantissimo a testa bassa. In poco tempo Alfred crollò a terra disperato. Stava piangendo anche lui. Però... Una possibilità c'era. Si mise a correre verso l'aeroporto. Era l'unico modo per andare in Inghilterra velocemente. Appena entrò nell'enorme Aeroporto si mise a cercare. Era come cercare un Ago in un pagliaio. Ma lui conosceva il suo Arthur. Aveva una caratteristica particolare. Le sue sopracciglia lo distinguevano da tutto. Appena lo vide tutto intorno sembrava sparire. Stavano tutti e due piangendo ma portò tutto alla normalità la zia. Tirò Arthur per l'orecchio per entrare nell'aereo. Arthur si liberò dalla zia e corse da Alfred. "DOVE VAI! SCEMO!" Anche Ethan andò con il fratellone. ALfred prese Arthur dalla vita e lo fece girare. Quando lo mise a terra tutti e due stavano sorridendo. Chi più rosso dell'altro ma comunque erano uguali. Le persone osservavano sorridenti. "Alfred..." "Arthur!" "Si...Sono qui... E...Non me ne voglio andare..." "Arthur... io..." "mi ami ancora vero...?" "Certo...Ti chiedo scusa per l'altra volta.." "Alfred...Ti devo dire una cosa..." "che cosa Arthur..." "Ti amo *lo bacia*" la gente applaudiva,il fratellino osservava attentamente e la zia fAceva il pugno. "Arthur...Ti amo tanto..." "anche io...E l'ho capito...ora... Ti amo troppo...Troppissimo...Piangevo perché ero geloso...Quando mi sono separato da te l'ho capito... con qualche aiutino...Da parte di un fratellino...Ma...Lo ringrazio... se non l'avessi capito...beh...ora sarei in viaggio per un paese dove non ci sei tu..." "Arthur... Torniamo a casa...Ok...?" "Si..."
Finish Him! Beh potrei fare un continuo ma...Scegliete voi,potrei raccontare delle giornate di Alfred e Arthur insieme- Certo,in un sequel ;3 Scegliete voi- a me non cambia- Beh...Spero vi sia piaciuta la fine :3 ciao miao bau!
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