CAPITOLO XIII
La festa iniziò, il numero degli invitati si aggirava sulla trentina, fortunatamente, la mia casa era abbastanza spaziosa per contenere tutte queste persone.
Gli invitati erano tranquilli, ma solo inizialmente, finché tutti non iniziarono a bere, compreso Alan, che cercò in tutti i modi di farmi ambientare e farmi provare questa nuova esperienza.
– Andiamo Ally, lasciati andare! Si vive una volta sola! –
Rimasi inizialmente un po' titubante, ma poi pensai che in fondo, dovevo mostrare anche i mie lati più imbarazzanti.
– E va bene...– risposi impugnando una bottiglia di birra.
Iniziai così a bere grosse quantità di alcol; la testa iniziò un po' a girarmi, ma in compenso, non la finivo più di ridere: era come se buttando giù la birra, tutte le mie paure, sparissero.
Iniziai così a parlare con tutti, ad esempio, con il migliore amico di Alan, Aj.
– Aj! Ciao! –
– Allyson! Bella festa complimenti! –
– Ma... grazie... davvero, non sai quanto ammiro ciò che dici! Sei un grande, non ti sottovalutare mai! – non sapevo cosa stessi dicendo, infatti, Aj, mi guardò in modo sospettoso.
– Allyson, stai bene? –
– Perché me lo chiedi?! Ho qualche problema secondo te? No dimmelo! Non si sa mai! Devo andare in ospedale?! O mio dio! –
– Cosa? È troppo ubriaca... Ehi Alan! – disse Aj allontanandosi.
– Che succede Aj? –
– Controlla Allyson, non c'è più con la testa. –
– Ma cosa stai dicendo? Sei il solito paranoico! –
– Tu dici? Non so se hai notato, ma è sopra il tavolo che si sta per spogliare...–
Mentre mi accingevo a stare in equilibrio sul tavolo, ricordo solo di aver urlato: – Chi vuole assistere ad un incredibile striptease?! – e tutti in coro che urlavano: – Una delle più belle dell'istituto si sta per spogliare! –
Ad un certo punto, però mi sentii presa di peso, era Alan.
– Spettacolo finito ragazzi! Continuate a bere! Adesso io e te andiamo fuori...–
– Voglio andare dentro! Devo mostrare i miei lati sensibili a tutti quanti! –
– Sì, ma prima ti prendi una bella boccata d'aria fresca. –
Mentre mi portava fuori, si sentii una voce: – Fanculo, Alan! Hai rovinato il momento! –
– Aaah ... Che cosa vuoi Kenny? Ma soprattutto, che ci fai qui? –
– Semplicemente sono venuto qui per la festa, andiamo, porta qui quella bellezza, così ci divertiamo un po' tutti quanti. –
– Non vedi che è ubriaca fradicia? –
– E allora? Non si ricorderà nulla domani mattina! Ho sempre sognato di potermi sbattere una tua potenziale ragazza. –
Ricordo a sprazzi quel momento, ma ero certa di aver sentito tutti in coro dire – OOOH! –
– Sei ubriaco Kenny, vero? Ti do la possibilità di andartene e sarà meglio. –
– Altrimenti? Che fai? Mi picchi? Avanti, mostra a tutta la squadra di football quanto sei forte, quanto sei leader, quanto sai sopportare la tensione. –
Alan in quel momento non rispose.
– Avete visto?! Un capitano degno del titolo, non reagisce alle provocazioni, un vero e proprio capitano, oppure, un vero e proprio codardo. –
In quell'istante Aj provò a mettersi in mezzo, ma Alan lo bloccò.
– Aj. – disse Alan fulminandolo con lo sguardo.
– Avanti capitano! Porta quella ragazza qui, come si chiama? Allyson? È proprio bella! Tranquilla te la riportiamo, usata, ma te la riportiamo. –
– Kenny finiscila! – urlò Courtney.
– E tu che cosa vuoi? Sei gelosa per caso? Tranquilla, sbattiamo pure a te piccola putt...–
Mentre Kenny pronunciò quelle parole avvicinandosi pericolosamente a Courtney e a me, Jackson, prese velocemente una bottiglia di birra dal tavolo e la spaccò in pieno muso a Kenny.
– Rompi ancora il cazzo e ti spacco ancora di più quella faccia di merda che ti ritrovi – disse sferrandogli un calcio in pieno stomaco.
Tutti rimasero in silenzio, io fui accompagnata fuori da Courtney, tutta quell'ansia mi fece vomitare tutto quanto.
Aj, invece, prese di peso il povero Kenny tramortito e lo lanciò fuori da casa mia.
Dopo che Kenny e i suoi amici fuggirono, Alan, gridò ai restanti invitati: – Ragazzi! La festa continua! Su, divertiamoci! –
Subito dopo, Alan, ringraziò, ma Jackson non disse nulla e uscì fuori di casa come una persona normale aprendo la porta.
Dopo qualche istante, Alan e Aj mi raggiunsero fuori.
– Come stai? – chiese Alan.
– Secondo te? – risposi vomitando.
– Aj, portami del ghiaccio. –
– Aj, aspetta, ti aiuto. – disse Courtney.
– Allyson, tranquilla, Kenny era ubriaco, ma in realtà è una persona molto pacifica, da sobrio intendo...–
– Lo stai giustificando, Alan? –
– Assolutamente no, ma cerco solo di tranquillizzarti. –
– Non ci stai riuscendo di certo. –
– Ma chi era quel ragazzo? –
– Non saprei, sicuramente un ragazzo che si è nascosto tra gli invitati...–
– Andrà nella nostra scuola? –
– Non lo so, può essere, ma oggi era qui sicuramente solo per la festa. –
Per fortuna avevo un po' di mente lucida e iniziai a raccontare frottole pur di non parlare di Jackson.
Fortunatamente Alan non si ricorderà mai la faccia di Jackson, era troppo ubriaco per ricordarsela.
In quel momento arrivarono Aj e Courtney, anch'essi ancora molto ubriachi, ma cercarono comunque di riprendersi per qualche istante, almeno sino a quando non mi sarei sentita meglio.
– Tieni il ghiaccio. –
– Grazie. – rispose Alan.
– Qualcuno conosce quel ragazzo? –
– No Aj, ne stavo parlando prima con Allyson. –
Dopo qualche minuto passato in loro compagnia, io e Alan ci ritrovammo da soli.
– Scusa se non ho reagito subito prima. –
– Tranquillo, hai comunque fatto il tuo. –
– Se solo quel ragazzo non mi avesse anticipato, gli avrei fatto di peggio a Kenny –
Successivamente si scoprì che Kenny riportò il setto nasale rotto, una contusione allo stomaco e persino una costola spezzata.
– Fa niente, anzi, meglio che sia andata così, hai evitato di crearti problemi. –
– Lo so, ma impazzisco quando sei in pericolo. –
– Io pensavo che fossi preoccupato più per Courtney. –
– Sì, ma lei è solo la mia migliore amica, tu sei la ragazza che mi piace. – Alan mi baciò.
Rimasi con gli occhi aperti, non me l'aspettavo, mi facevo mille domande... era dovuto all' alcol? Mentre pensavo a questa cosa mi lasciai comunque andare, infondo Alan era molto carino e simpatico, ma soprattutto, stavo baciando il leader della scuola!
– Baci bene, Ally. –
– Smettila e continua. –
Quei baci non finivano più, era come se lo volessimo entrambi da tanto tempo, non ci importava dell'imbarazzo del giorno dopo, ci godevamo il momento e la festa.
Si continuò a bere per un'altra oretta e poi, ognuno a casa sua.
Finita la festa, corsi subito in camera, volevo ringraziare Jackson per avermi salvato.
– Eccolo qui il mio eroe! –
– Tu sei scema! Non posso lasciarti un secondo da sola che già ti metti nei guai! –
– Stai calmo...–
– Pensavo fossimo amici! Perché mi hai tenuto nascosto che avete preso delle bottiglie di birra?! –
– Per questo motivo! Perché ti saresti arrabbiato! Ho solo fatto un'esperienza in più di vita! –
– No, hai solo realizzato di essere una perfetta stupida ed ingenua bambina! Se non ci fossi stato io?! Quello ti avrebbe abusata! –
– C'erano tante persone, non l'avrebbe mai fatto. –
– Tante persone e nessuno si è intromesso! –
– Sei veramente noioso... era solo alcol...–
– Tu pensi che io sia un bambino? –
– Sì. –
Jackson in quel momento prese una birra e la scolò tutta d'un fiato, rimasi perplessa.
– Cosa... ma come fai? –
– Uso l'energia per bere, qualche problema? Adesso che ti ho fatta stare zitta, vai a letto che fai più bella figura. –
– Non riesco a dormire. –
– E che vuoi da me? –
– Per stanotte dormi con me nel letto, ti prego! Sono ancora sbronza e ho paura di stare da sola! –
– Prima fai il fenomeno e poi piangi dalla paura, sei veramente un esemplare unico di stupidità. –
– Non ti sto nemmeno simpatica in versione fantasma? Guarda. –
Presi una coperta bianca e mi misi sotto, alzando le braccia iniziai a dire: – Booh...booh... ti vengo a prendere stanotte... –
– Mi stai irritando. –
– Booh...–
– Ally, ti ricordo che sono un fantasma e non mi sembra di essere così deficiente con tanto di lenzuolo in testa che urla vagando per casa...–
– Booh...ah, hai ragione, dimenticavo. –
– No, ti prego, non piangere ancora...–
– Mi dispiace!!! Scusa!!!– urlai piangendo.
– Ma sei una fontana! Calmati ubriacona! Sto con te nel letto se la finisci! –
– Smesso. –
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