24. Alleati?

Bellamy's POV
Scruto incuriosito la figura che ondeggia verso di noi.
Ho ancora la pistola puntata -"per sicurezza", direbbe Finn- e non ho alcuna intenzione di abbassarla. Non finché questo imprevedibile angelo custode ci abbia detto chi sia e, soprattutto, se è dalla nostra parte o meno.
Quando ormai è a pochi passi da noi abbassa il cappuccio e riesco a vederne bene il viso.
Capelli bianchi come la neve, occhi scintillanti e pelle chiara come la luna.
È... È una ragazza.
Una ragazza ci ha letteralmente salvato il culo, fantastico.
Ci sorride, rivelando dei denti bianchi come la sua pelle.
La cosa che meglio noto di lei è la pulizia: sembra appena uscita da un bagno caldo. Io e Finn, al contrario, non ci possiamo esattamente definire "presentabili": un miscuglio di sangue e terra evidenzia infatti i nostri profili.
Lei abbassa l'arco, se lo riposiziona sulla schiena e tende una mano verso Finn.
Lui si gira a guardarmi per un secondo, quindi tende a sua volta la mano.
- Io sono Solarys.
Nome quantomai meno azzeccato. Chissà chi gliel'ha dato.
- Piacere - gli risponde il mio compagno di disavventure.
Io le faccio solamente un cenno di saluto con la mano, quindi abbasso finalmente l'arma e torno a scrutarla.
Non sembra affatto spaventata, nè a disagio.
Se ne sta immobile davanti a noi a fissarci, come se attendesse dei ringraziamenti.
Decido di accontentarla.
- Beh, grazie di averci aiutat...
- Salvati - mi corregge Finn.
Lo guardo con cipiglio arrabbiato e sospiro sconsolato. Dobbiamo sempre apparire deboli?
- Grazie davvero - continua lui, sorridendole.
Lei solleva un angolo della bocca e replica: - Non c'è problema. I terrestri sono nostri nemici, ogni scusa è buona per farne fuori qualcuno.
Vedo Finn socchiudere gli occhi.
- Sono i vostri nemici? - le domanda.
- Sí, e... Non sono anche vostri nemici? O vi stavano per uccidere per scherzo?
Ci fissa leggermente confusa.
Io e Finn ci guardiamo.
Considerando che ho salvato da morte certa il capo dei terrestri, che ora giace sul nostro letto d'infermeria mentre la nostra gente si prende cura di lei... Forse è meglio tacere sulla nostra identità. Almeno per il momento.
- Ovvio... Ovvio che sono nostri nemici.
Le faccio un sorriso tiratissimo, ma lei sembra non curarsene e ritorna a sorridere a sua volta.
- Perfetto! Allora venite con me, andiamo in un posto sicuro! Così potrete sistemarvi e, magari, darvi una ripulita - ridacchia, si gira e inizia a camminare verso l'intero del bosco - A proposito, quali sono i vostri nomi?
- Fin... - inizia Finn.
Gli tiro un pugno leggero, che basta per zittirlo all'istante.
- Ma che diamine? - sussurra, imprecando sottovoce per il dolore.
- Carcax e Filmore - rispondo a voce alta alla ragazza - Ci chiamiamo così.
- Carcax e Filmore... Bei nomi, mi piacciono - fa lei, girandosi un secondo a sorriderci.
Rispondiamo entrambi al sorriso e, non appena lei si rigira, punto gli occhi in quelli di Finn.
In un soffio gli dico: - Devo ricordarti che noi non siamo più nemici dei terrestri e che rischiamo di fare la stessa fine di quei disgraziati, o chiudi la bocca da solo?
Lui sbarra gli occhi e abbassa il viso, in segno di aver capito.
Sospirando, ci inoltriamo nel bosco seguendo il nostro nuovo alleato.

Finn's POV
Ormai son due ore che camminiamo seguendo Solarys.
Chissà quando arriveremo. O meglio, dove arriveremo. O, meglio ancora, se arriveremo.
Ho paura di fare uno sbaglio e far saltare la nostra copertura, che per il momento si limita a un nome, ma che son sicuro andrà ad ingrandirsi sempre più.
Stiamo seguendo un nemico dei terrestri, che ci crede dalla sua parte. Ma, in effetti, non siamo anche noi loro nemici? Come ha detto, stavano cercando di ucciderci. Stavano cercando di uccidermi. Vogliono la mia testa, e non solo. Se io son qui, è solo per Lexa, che ora è alle cure del nostro popolo. Ma il resto del suo popolo è comunque nostro nemico. Mio nemico.
Le gambe mi tremano, ricordandomi il sonno arretrato e le ricerche estenuanti degli ultimi giorni.
Cerco lo sguardo di Bellamy, e prontamente lo trovo.
Sembra nella mia stessa situazione, con la differenza che riesce a nascondere la stanchezza molto meglio di me.
- Secondo te dove ci sta portando? - gli domando.
- Non ne ho idea - sospira - Speriamo non troppo lontano da Clarke.
Clarke. Chissà dov'è ora.
Mi ricordo improvvisamente il perché delle gambe che mi bruciano per la spossatezza.
Noi abbiamo una missione... Dobbiamo trovare Clarke.
Penso al fatto che al momento l'ipotesi più accreditata è che sia stata presa prigioniera. Magari, proprio in questo esatto istante la stanno torturando, per estorcerle qualche informazione su Lexa o i terrestri, o su di noi.
La stanno torturando...
Mi arresto all'improvviso, lasciando cadere la borsa, e sia Bellamy che Solarys si girano a fissarmi.
- C'è qualche problema? - domanda lei, a metà tra il divertito e il sospettoso.
Bellamy coglie al volo i miei pensieri e improvvisa un "Fa spesso così. Ha avuto un trama infantile e... Ogni tanto rivede la scena, ciò lo porta a... A bloccarsi".
Lei non sembra convinta, ma scrolla le spalle e fa un cenno del capo.
- Comunque siamo arrivati. Quelli sono i cancelli della mia città.
La stanno torturando...
Mentre io recupero lo zainetto con mani tremanti e cerco di ricompormi, Bellamy le si affianca, spalancando la bocca dinanzi ai monumentali cancelli che si spalancano per noi.
Lei ride, orgogliosa della sua città, quindi sussurra: - Benvenuti nella Nazione di Ghiaccio.

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