Vecchie conoscenze 8
Visto che l ho terminato e sto scrivendo già il prossimo, non vi voglio far macinare nella curiosità e posto.
Alice
Mi sono ambientata bene nel poliambulatorio, non ci sono invidie perchè i pediatri siamo due ed abbiamo abbastanza mutuati per uno... non devo temere che mi facciano le scarpe e neanche gli altri, da me... Poi ci sono anche altri professionisti. Non voglio però lasciare il pronto soccorso o la chirurgia sempre pediatrica, per cui dò la mia disponibilità nelle sedi giuste... facendomi aiutare dai colleghi e colleghe. Loro m'invitano anche per aperitivi e cene a Roma... come fa Silvia, ma io non ho accettato ancora.... non mi sento ancora pronta per degli eventuali incontri... anzi uno.... anche se col tempo sono diventata più sicura di me stessa, sia nel lavoro, sia personalmente.... ma non voglio incontrarlo e basta... è stato proprio un brutta situazione... la nostra fine intendo... però in un certo senso lo devo ringraziare... mi ha fatto capire che quella non era la mia strada e ne ho trovato un altra che mi dà grandi soddisfazioni, mi sento davvero gratificata e contenta di stare tra i bambini...
"quando ne farai uno tuo?"
mi chiede all'improvviso la nonna mentre gli parlo dell'ennesimo caso arrivato oggi. I genitori all'inizio erano infastiditi che il precedente medico fosse andato in pensione lasciando il posto ad una giovane come me... anche se tanto giovane non sono visto che ho trentatre anni... ma evidentemente per loro ero troppo giovane, ma per fortuna si sono calmati quando hanno notato la mia esperienza nonchè sicurezza nel gestire le patologie del figlio... e visto anche che il bambino si sentiva a suo agio nelle mie mani.
"mi manca la materia prima, nonnina."
"non la troverai gioia mia se resti rintanata a Sacrofano."
"non sono pronta a ritornare alla bella vita romana."
"era dolce vita."
"nonna non iniziare anche tu, già ci pensa Silvia a darmi il tormento."
"non ti farà male fare un uscita come i vecchi tempi."
"sembra che sia maturata solo io, lei l'ho ritrovata uguale."
"è sempre la tua migliore amica, falla contenta e poi ti divertirai... ne sono sicura, meglio che con una vecchia come me."
"nonnaaaa io mi diverto con te.."
"ma hai anche bisogno di stare coi tuoi coetanei, a Ravenna non te ne stavi chiusa a casa coi tuoi."
"era diverso..."
"perchè non c'era un dottorino da incontrare in giro per caso?"
"nonna Claudio non c'entra niente."
"allora perchè non ti vai a fa' una passeggiata?"
Dopo infinite insistenze da parte di nonna e Silvia vado con quest'ultima per un aperitivo come i vecchi tempi, ma mentre parliamo mi guardo sempre in giro e non posso evitare di fissare la porta.
"sono venuta tante volte e CC non è mai venuto."
"eeeeeeh? che dici?"
"ti credi che non l'abbia capito che stai fissando la porta da quando siamo arrivati? avevi detto che ti era passata."
"certo, ma non significa che abbia voglia di vederlo."
"mmmmm ti conosco come le mie tasche, anche se sei stata lontana.... tu hai paura d'incontrarlo."
"paura è un tantino esagerato."
"beh.. allora esci di più... incontra altra gente, mi hai detto che i colleghi tuoi sono simpatici, no?"
"si, hai ragione.... come al solito."
"brava Alice... io ho sempre ragione.... e poi lui che ti può fare?"
"assolutamente niente, ne è passata di acqua sotto i ponti..."
Meglio darle ragione... altrimenti non la finisce più... poi deciderò quando e come uscire... intanto il mio lavoro mi prende molto... non è facile convincere tutti i genitori della mia esperienza... ho paura che alcuni se ne vadano... non devo cedere però alla mia insicurezza... domani già ho altri appuntamenti...
Il giorno dopo effettivamente è un viavai di genitori che mi vogliono conoscere, per vedere se è il caso di restare con me o cercare un altro pediatra più fidato... mi sembra che vada tutto bene, anche perchè vengono coi bambini e loro dopo un iniziale ritrosia mi adorano... modestamente la sensibilità e l'empatia è il mio forte.... ma ancora non è finita... entra un uomo con la figlia... credo sia il papà... hanno gli stessi occhi di un incredibile blu... che mi ricorda qualcuno... ma sarà la mia immaginazione?... come la sua somiglianza con CC ?... ma purtroppoqando parla capisco che non è la mia immaginazione....
"piacere Giacomo Conforti e lei è mia figlia Chiara..."
io cerco di controllarmi... non può essere un caso? gli faccio parlare prima dei problemi della figlia... molto vivace... che interviene spesso nonostante i cinque anni... e credo di esserle simpatica... non mi sbaglio... nonostante non dò il meglio di me... per questo dubbio che credo diventerà certezza... più guardo Giacomo e più mi rendo conto che somiglia a Claudio...
"sa avevo un professore che si chiamava ... chiama.... Conforti.."
butto là prima che escano.
"zio Claudio è un dottore."
risponde per prima Chiara.
"si, mio fratello Claudio è un medico legale, non c'entra niente con la pediatria... non credo sia lui, vero?"
"veramente all'inizio stavo a medicina legale, poi ho cambiato."
"hai fatto bene, sei meglio come mio medico che con i cadaveri come zio."
scoppio a ridere... divertente Chiara e mi fa dimenticare per un attimo che suo zio non è nientemeno che CC... potrei rivederlo per caso?
"vuole che glielo saluti? viviamo insieme..."
azz... vivono pure insieme accidenti...
"certo, ma non credo si ricorderà di me... sono stata poco.."
Dopo un abbraccio affettuoso di Chiara vanno via... secondo me le manca un riferimento femminile... il padre ha accennato della madre lontana... dopo qualche altra visita torno a casa con una brutta sensazione... ma mi meraviglio che lui abbia accettato il fratello e la nipote nel suo appartamento da scapolone... se si fosse fidanzato o sposato credo che l'avrebbero detto... credo...
Claudio
Mio fratello e Chiara tornano dal pediatra con una bella novità , mi aveva accennato del pensionamento del vecchio pediatra, spero che il nuovo sia altrettanto bravo....
"allora com'è andata?"
mia nipote mi salta addosso...
"Zio è dolcissimaaaa..."
Che sia dolce è una cosa, che sia brava è un' altra... Chiara si affeziona subito poi... forse perché le manca la mamma... però ha un sesto senso per le persone... fiuta ad un miglio di distanza le false ed antipatiche... in questo ha preso da me...
Guardo mio fratello per saperne di più... trattare con le allergie e l'asma di Chiara non è semplice.
"Mi sembra esperta nonostante l'età! "
Mi conferma lui...
"Sai zio ti conosce."
"Ah si... e chi è? "
"È stata una tua allieva... ma ha lasciato quasi subito."
Mi risponde Giacomo.
"Forse è colpa tua? Eri Troppo burbero? Pero meglio cosi, sennò non avrei avuto una dottoressa cosi brava."
Commenta la mia nipotina seduta sulle gambe,
"Magari era una schiappa? E come si chiama allora questo mancante medico legale? Spero che non faccia guai anche qui."
Prendendomi uno schiaffo sulla gamba da Chiara che evidentemente non è d'accordo...
"Sino sicura che non farà guai."
"Vedremo... allora?"
Incalzo Giacomo... chissà se era cosi terribile da ricordarmela?
"Mmmm Allevi... Alice allevi.."
Oddio... Alice? La mia Alice? È una vita che non sento il suo nome... da quando è andata via? Saranno sei anni... sette?
"E dalla faccia che ha fatto come ho detto il tuo nome invece credo che sia proprio colpa tua."
Mi sussurra Giacomo per non farlo sentire a Chiara... e va a mettersi ai fornelli... so che come questa peste andrà a letto mi inondera' di domande... quando sono venuti a stare da me con Alice era già finita da qualche anno, per cui non gliene ho mai parlato...
Chiara mi convince a vedere i cartoni con lei, ma non seguo, mi lascio andare si ricordi... era da tempo che non pensavo a lei.... sono stato poco con Alice, ma ha lasciato il segno... non me ne sono accorto subito... ma col tempo... apparentemente ho continuato a vivere come sempre... a divertirmi uscendo con ragazze diverse evitando le piu sensibili come lei... ma non è più stato come con lei... e alla fine neanche tanto divertente... per cui adesso ci esco ma ogni tanto... sempre stando attento alla sensibilità, non voglio far soffrire nessuna... faccio il duro con tutti eccetto che con Chiara, che mi ha completamente sciolto... certo mi dicono che sono anche ironico e divertente nonche' il dottore piu' affascinante dell' istituto, ma a nessuno faccio passare il limite... solo con Alice l' avevo passato senza rendermene conto, tanto che lei si era illusa che io potessi innamorarmi... e poteva essere se io non fossi incredibilmente allergico alle emozioni e ai sentimentalismi... sono restio ancora oggi ad avere una persona al fianco... già sopporto a malapena mio fratello... vabbè scherzo... gli voglio bene, ma ero abituato a stare da solo... lui è cosi diverso da me... sensibile... affettuoso... e chiacchierone... infatti dopo avere messo a letto Chiara è in vena di chiacchiere... ha capito subito che Alice non è stata una semplice allieva...
"Le hai reso la vita impossibile perché era una schiappa o più probabilmente l' hai mollata dopo essere stato con lei?"
Con lui è inutile mentire per cui anche se restio gli racconto tutto... o quasi tutto... sorvolo su alcune cose come il mio comportamento odioso in istituto... ed anche quello di averla cacciata da casa naturalmente...
"Praticamente il solito str....o!"
Commenta... e ha ragione... Alice non se lo meritava... ho esagerato... mi sono autoinflitto una punizione... mandandola via... per restare solo... quelle che hanno preso il suo posto sono state solo delle comparse... di cui non ricordo quasi il nome, mentre il suo è indelebile... dopo di lei niente è stato più lo stesso, ma io ho fatto finta di niente...
"Non capisco perché ti ostini a voler stare da solo.."
"Meglio da solo che fare la tua fine, dei nostri genitori.. di .."
"Claudio... non è detto... ne abbiamo parlato altre volte. "
"Infatti... è ora di finirla con le ramanzine..."
"Ma non mi stai mai a sentire... tu sei più di quello che vuoi sembrare... devi solo lasciarti andare... come con Chiara."
"Giacomo... so come comportarmi. "
"Non credo... ho visto la tua faccia quando abbiamo parlato della dottoressa... con lei è stato diverso."
"Non ha importanza... ed ora vado a dormire."
Cosi... stanco...chiudo questa conversazione.... ma lui ha ragione... con Alice è stato diverso e saperla cosi vicina mi ha creato uno scombussolamento dentro... ora ci dormo sopra... dopotutto la notte porta consiglio.
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