Un nome dal passato 52
Claudio
Da quando Amalia sta con noi questa casa è diventata un albergo. Non solo vengono Giacomo e Chiara che prima si limitavano in quanto Alice con sto pancione non poteva giocare con Chiara e sostenere il suo ritmo, invece ora con Amalia chiacchierano a volontà e lei mostra a Chiara come sferruzzare, viene Silvia a rompere le palle... Marco e Yukino la pazza coppia... Lara e Paolone, altri amici dell ospedale tra cui l'immancabile Teo. Amalia sfama tutti... ed io che sono il padrone di casa... devo sopportare..
Non siamo mai soli... ad Alice ed Amalia piace tanto la compagnia... e si divertono con gli altri, a me fa piacere, basta che non pensi a dolci e schifezze e stia tranquilla... generalmente ci sono anch io quando ci sono gli ospiti... perché vengono la sera... liberi tutti... e cerco di esserci specialmente quando viene Teo l'amicone... sembra buono come il pane, ma ho timore che si intrufoli nel nostro rapporto facendo il caro amico e poi si allarghi piano piano...
Alice
Menomale che c è nonna a casa altrimenti mi annoierei da morire, vabbè devo sorbirmi le sue telenovelas preferite... ma è un giusto sacrificio... sta cercando di insegnarmi a lavorare coi ferri e cucire... cioè ricamare qualcosa... io non ne sono tanto capace... spesso devo sfilare di nuovo che si aggroviglia tutto... uffa'... l'avevo detto che ero negata.. ma lei insiste e persiste...
Devi stare qua ferma, meglio che fai qualcosa di buono...
Dice mostrandomi come devo fare per l'ennesima volta...
Contemporaneamente facciamo una cernita di nomi per il piccoletto... dico un nome sperando che lui stesso mi dia un segno, con un calcetto, ma niente... non dà segni... eccetto che quando torna il padre... anche gli amici che vengono e mi danno suggerimenti, ma nessuno mi convince...
Anche Claudio mi propina tanti nomi... ma nessuno mi convince.... Forse perché mi sembrano desueti... ho imparato a dire anche questo termine... desueto.. per farmi ascoltare da lui... vuole un nome importante per il figlio... che rimane impresso... pure io lo voglio importante, ma non pesante... e cosi ci ritroviamo sempre al punto di partenza... un giorno di questi la nonna gli ha chiesto il nome del padre, se era bello poteva rinnovarlo, ma lui ha sviato il discorso, non ha detto neanche come si chiamava. Quando Claudio si è ritirato, la nonna mi ha chiesto se so qualcosa, ma io non so assolutamente niente, lui non mi ha mai parlato, né voluto parlare della sua famiglia, so giusto di Giacomo e Chiara perché sono qui... anzi devo ringraziare loro se sto con Claudio... se Giacomo non fosse tornato portando Chiara dal pediatra io non avrei mai rincontrato Claudio... può essere che l'avrei intravisto girando per Roma? Boh? Chi può dirlo? Comunque se chiedo qualcosa della sua famiglia di origine lui si chiude a riccio, per cui se non voglio litigare o farlo rinchiudere ancora di più nel suo mutismo non devo insistere. E nonna per fortuna è del mio stesso parere... non insiste, ma visto la loquacità del fratello s'incammina verso altre strade... io non l'ho questa faccia tosta di chiedere, anche se ormai abbiamo abbastanza confidenza, invece nonna si. Lei approfitta che Chiara non c'è e sgancia la bomba...
allora caro Giacomo visto che c'è ancora il totonome per il cucciolo... come si chiama tuo padre, potrebbe andare?
Dritta al sodo nonna eh?
La richiamo io...
Non ti preoccupare Alice... non ve l'ha detto Claudio? No eh? Loro non andavano d'accordo.... Comunque si chiamava Giulio.
Bel nome... e come mai non andavano d'accordo? Pure tu?
Io lasciavo correre, ma io e Claudio come vedete siamo diversi, lui è stato sempre più fumantino...
Fumantino lui?
Si, ora si è calmato, si può dire che il lavoro gli ha donato tanta pazienza, ma già studiando... ma in quanto a carattere... non gli devi andare contro...
Ehhh lo so... ci prendiamo parecchio.
E litigavano allora?
Sempre... già dalle superiori, papà voleva che lui cercasse un lavoro, già io andavo all'università.. i soldi non bastavano... ma Claudio voleva fa il medico, perciò ha deciso che c'è l'avrebbe fatta anche senza di lui... e cosi è stato.... All'inizio ha lavorato in un bar, poi ha vinto borse di scuola fino a quando se ne è andato di casa... non si sono parlati per anni... papà non gliel'ha perdonata di essersene andato, ma lui voleva sta da solo... che poi solo... all'inizio stava con altri.. finchè non si è potuto permettere un buco da solo... poi ha fatto i soldi....
E tu?
Io so rimasto a casa finchè non so morti i miei.. per mia madre, già non c'era lui...
Ma come sono morti poverini, non erano vecchi.
La sensibilità di mia nonna...
Prima papà... un tumore ai polmoni... poi mamma ma non aveva niente, è stato il cuore, non ha resistito senza di lui...aveva un caratteraccio, Claudio ha preso da lui, ma non lo ammetterà mai.... Ma lei l'amava, si conoscevano fin da piccoli...
Mi spiace sarà stato un brutto colpo, vicini...
Si ... e anche per Claudio, anche se lui non lo ha dimostrato e non lo dimostra... io lo conosco... tiene tutto dentro di sé... speravo che con te si fosse finalmente aperto.
Niente del genere... se gli chiedo qualcosa è peggio.
Eh lo so... lo devi lasciar perdere... e poi è permaloso da morire...
Non me lo dire...
E perche non proponiamo il nome Giulio e vediamo che dice?
Propone la nonna.
Non mi sembra una buona idea nonna.
Gielo diciamo da sole, cosi non penserà che ce l'ha suggerito Giacomo.
E lo credi cosi cretino?
E lo infileremo tra altri nomi... pochi.
Prima della morte di papà si sono parlati, credo che si sono rappacificati, ma mettere il suo nome al figlio...la vedo grossa.
Pure io la vedo difficile..
Gli rispondo... invece la nonna è di tutt'altra idea...
Invece secondo me sembra la giusta idea per seppellire l'ascia di guerra e fare pace col passato.
Da solo? Ma se il padre non c'è più? Che senso ha?
Vedrai... vedrai...
Quando nonna ha di queste idee mi spaventa e mi spaventa ancor di più la reazione di Claudio.
Lei però è furba, non lo chiede subito a Claudio, fa passare un giorno... e mentre siamo tranquilli sul divano io e lei a ricamare.. o almeno cerco di ricamare senza combinare un guaio... e Claudio a cucinare, lei lo chiama...
Hai finito dottorino? Dai vienici a fare compagnia.
Un attimo...
Ormai non gli risponde più sul dottorino...tanto è inutile...
Vediamo di trovà questo benedetto nome per questo cucciolotto...
Non vorrei che arrivassimo al parto, infatti.
Risponde lui raggiungendoci.
Vieni vicino a me...
Gli dice lei dandogli una pacca sulla gamba quando lui si siede.
Allora... allora...bella de nonna... piglia il foglietto che la mia memoria perde i colpi.
Ehhhh... già sta a recita la nonna... quale smemorata? Avrà scritto tre, quattro nomi tra cui Giulio su questo foglietto sul tavolino... glielo passo temendo per la nostra incolumità. Comunque lo passo prima a lei e lei a lui... che sbianca... appena legge... gli altri che ha scritto nonna sono orribili, ma visto i nostri gusti contrastanti è possibile che gli piacciono... ma quello ha colpito.. e affondato..
Mmmm ... a me non dicono niente...
Tiro un sospiro di sollievo... è stato anche diplomatico... io temevo una sfuriata, ma si mantiene ancora con la nonna... che però non demorde...
Ma come? Strano...
Prende il foglietto e fa finta di leggere, senza gli occhiali neanche ci vede...
Neanche Giulio? È cosi carino...
Lui per tutta risposta si alza, conoscendolo starà contando fino a dieci... poi emette un flebile... no e... dice che deve controllare una cosa di lavoro... che s'era dimenticato... rifugiandosi cosi nello studio...
Nonna lo sapevo, non ne vuole parlare.
Gioia mia gli devi parlà tu.
Noooo... ma sei pazza? Non ci penso proprio, l'hai sentito Giacomo.
Ma lui ti ama, ti ascolterà... si deve sfogare... poi Giulio andrebbe bene, mi piace.
Tra tanti nomi giusto Giulio, ha ragione Claudio... ma ti pare?
Ma no... vacci a parlà!
Ora? Quello capisce tutto se gli corro dietro... e poi qua ci vuole una gru per alzarmi.
Ti aiuto io.
Seeee... cosi cadiamo tutte e due.. se ne parla un'altra volta.
Bisogna battere il ferro quando è caldo.
Allora aspettiamo quando torna di qua, dobbiamo mangiare, no?
E tu parla con.... come si dice...? Nonchalance.
Io non lo so fare, fallo tu.
Meglio tu.. aspetti il bebè.
Cosi non mi può urlare eh? C'hai paura...?
Io so una povera vecchia, che mi può fare?
Una povera vecchia tu? Ma fammi il piacere, dai nonna parla tu, io non posso, lo capisco.
Comunque quando Claudio ritorna, ormai è ora di cena... io non ne ho il coraggio... e poi non sono d'accordo... ho imparato a conoscerlo e non devo forzarlo, lo farà da solo quando si sentirà pronto... neanche la nonna trova le parole... per cui ceniamo in silenzio... lui dopo si rifugia di nuovo nello studio additando lavori da consegnare... sarà una scusa ne sono sicura.
A letto non parla come al solito, mi abbraccia poggiando il viso sulla mia spalla... io gli accarezzo la testa, lui sembra tanto forte, ma in realtà è una corazza, lui è fragile... quando si tratta di emozioni... chissà che sta pensando... lo stringo forte... anche se questa volta non stiamo insieme... lo sento lo stesso legato a me... sento il suo respiro cambiare ritmo... si è addormentato... buona notte amore mio...
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