Sorrento relax 109
Claudio
Dopo un'altra notte spettacolare... vissuta con Alice che aveva indossato un completino ancora più sexy dell'altro... abbondo a colazione... mi serve ricaricarmi... per fortuna la nostra piccoletta ha il sonno pesante.. alice spera che nella camera accanto non abbiano sentito niente... ma a me non interessa minimamente... sono noto per la mia strafottenza... lei si guarda intorno imbarazzata... ma dopo aver preso di tutto e di più si butta sul piatto senza alzare gli occhi, già ha dimenticato tutto... come ieri ritorna a dormire... ma dopo ho la bella sorpresa per lei... scommetto che per quando ritorno in camera dopo la mia relazione lei starà ancora dormendo... così prenderò i costumi e le mostrerò la novità... anche oggi si muore dal caldo... la principessa... che non è Alice, ma Amalia soffre il caldo, brontola... come un treno a vapore... oltre ad alzare le braccine per farsi prendere in braccio... così le tolgo la copertina che Alice insiste a metterle....
È piccola, deve coprirsi...
Ma sta sudando... così è peggio.
Poi la prendo in braccio mentre come prevedevo Alice si butta sul letto e dopo poco crolla dal sonno... mentre la piccola Amalia non ne vuole sapere... e neanche vuole stare nella culla... perciò mi sa che devo sistemarla nel carrozzino e portarla con me in sala, non posso certo lasciarla qua con Alice che dorme... e neanche svegliare Alice... sarebbe uno zombie... e durerebbe poco... si addormenterebbe di nuovo... anche in piedi. Quando mi vedono in sala col carrozzino restano tutti meravigliati... hanno visto Alice a colazione e cena e si chiederanno sicuramente che fine abbia fatto, perché la bambina sta con me e non con lei... ma io non mi preoccupo delle loro illazioni... la bambina sta bene e solo questo m'interessa... per fortuna è tranquilla mentre ascolto quello prima di me... ma quando mi alzo per andare a relazionare lei inizia a frignare... mannaggia proprio adesso... dico al mio allievo di sistemare lui il pc con le slide da mostrare mentre parlerò... così nel frattempo cerco di calmare Amalia... prendendola in braccio... forse penso che vado via? È così piccola... quietatasi la voglio sistemare di nuovo nel carrozzino ma niente da fare, strilla ...aggrappata alla mia giacca... gli altri aspettano... non posso fare tardi, sballerebbero tutti gli interventi... allora me la sistemo in braccio con la testina vicino al collo come piace a lei e vado a relazionare chiedendo al mio allievo di usare lui il pc... e peraltro devo stare pure seduto per far sentire la mia voce col microfono sistemato sul tavolo... guarda un po' che mi ha costretto a fare questa... questa... peste? Si è una peste... anche se ora finalmente è tranquilla e ciuccia anche la mia cravatta... ho timore di togliergliela dalla boccuccia... non vorrei che iniziasse di nuovo a strillare... non so se le persone abbiano la bocca aperta per le mie parole o per la situazione... in tempi passati sarebbe stato assurdo se non utopico vedere il dottor Conforti in una simile situazione, mentre ora è all'ordine del giorno... e devo dire che non mi dispiace neanche... tanto non pesa, almeno per ora... Comunque il mio intervento è da applauso, come quello di ieri... aggiunto però dalla presenza della piccola principessa che alza la testa verso me... poi intorno a noi per i battimani... dico allo spilungone stranito ancora per la mia immagine di papà modello innamorato della figlia che cozza col prof –dottore intransigente e str...o dell'istituto... di sistemare tutto per poi prendere gli appunti... relativi ai seguenti interventi... io torno in camera sperando che la bella addormentata si sia svegliata o perlomeno si stia per svegliarsi... per prima cosa dovrò cambiarmi la cravatta ormai diventata un lecca lecca... ma che dico? Devo spogliarmi visto che andremo in piscina... poi per tornare a casa non servirà la cravatta... spero che alice non voglia di nuovo andare in giro a fare shopping... io voglio solo rilassarmi in piscina fino a quando ce ne andremo... ci aspettano tre ore d'auto... sperando che non ci sia troppo traffico, visto che è domenica.
Alice
Mi sveglio... corroborata da cotanto riposo... mi stiracchio nel letto e penso che ci vorrebbe un'altra lauta colazione, ma mi sa che mi dovrò accontentare di un caffè soltanto... al bar dell'albergo.. però pensandoci posso uscire a fare una passeggiata e mangiucchiare qualcosa... un'altra... o altre specialità del posto... però mi conviene dare il latte ad Amalia qui... è più comodo... guardo nella culla ma lei non c'è... oddio... è caduta? Dov'è? Guardo per terra, sotto il letto.. ma dove cavolo è finita? Scoppio in lacrime... Questo è un incubo.. sono entrati in camera e l'hanno rapita mente io dormivo? Deve essere per forza così... devo chiamare Claudio... no... ha il silenzioso al telefono e neanche lo guarda in questi contesti... mi vesto e glielo vado a dire... oddio... sono nel panico più totale... la mia piccolina... mi sto infilando la prima cosa che mi capita a tiro quando si apre la porta e compare CC con la piccola in braccio... io gli vado incontro piangendo... e gliela prendo tra le braccia... sbaciucchiandomela... che spavento m'ero presa... se l'era portata lui con sé... e chi lo avrebbe mai pensato? Lui sconvolto mi chiede...
Ma che ti prende?
Non guardarmi così... pensavo che l'avessero rapita...
Ma che ti salta in mente? Non era più semplice pensare che fosse con me?
Ma se stava nella culla quando sei uscito.
Sbagliato... l'avevo in braccio e tu sei crollata sul letto... ti sei fatta un film.
Non ho proprio pensato che l'avevi portata con te.
Supposizione errata... la prossima volta chiamami... prima di sclerare.
Non ci sarà una prossima volta, starà con me.
Lei era sveglia e tu dormivi, non potevo lasciarla qua.
Dicevo in generale... e poi non credo che accompagnarti ai congressi sarà una cosa abituale...
E chi lo sa... vedremo... intanto godiamoci questo.
Ora mi lavo e mi vesto, mentre tu dai la pappa a questa birbante e poi usciamo a fare un giro... voglio comprare....
Ah... ah... ah... stai zitta un attimo...
Zitta a me...?
Shhh... fammi parlare... ho una sorpresa...
Ecco la parola magica che mi fa stare in silenzio... in attesa... lui apre il suo trolley ... cerca un attimo e prende qualcosa... che mai sarà? Poi mi mostra il mio costume...
Che significa Claudio?
Stai ancora dormendo per caso? Costume sinonimo di bagno... collegato alla...?
Alla piscina... sapevi che c'era la piscina? E non me l'hai detto....? che bastardo....
Non sarebbe stata una sorpresa...
E hai preso i costumi...
Brava, ora vatti a cambiare ... io le dò la pappa e poi mi cambio anch'io...
Sistemo la piccoletta sul letto... che inizia a brontolare... mi sa che la stiamo viziando a tenerla sempre in braccio, peggio di Giulio, dobbiamo correre ai ripari... io prendo il costume e vado in bagno per fare prima una doccia rinfrescante... mentre Claudio come immaginavo prende la peste in braccio... infatti sento il silenzio...
Prima di andare in piscina però mi prendo assolutamente un caffè... per ricaricarmi, sguazzo nell'acqua e poi mi faccio preparare dei tramezzini.. per potermi bagnare ancora, sotto consiglio di Claudio naturalmente... il carrozzino è sistemato all'ombra opportunamente coperto... finalmente Amalia fa un pisolino, così anche Claudio può bagnarsi... sembra un dio greco, con quel fisico... e quel costume... per fortuna ci sono poche persone, alias donne... la maggior parte sono i colleghi del congresso che sono ancora all'interno e dopo il pranzo, se non prima se ne andranno... mentre noi andremo via in serata... tanto in due-tre ore saremo a casa.
Lui si siede sulla sdraio accanto a me in quel costumino nero che gli calza a pennello, ma troppo stretto per i miei gusti... voglio dire mi piace, anzi lo adoro, ma lo guardano tutte e se ne fregano che ci sia io vicino e la piccoletta.... a proposito anche lei lo ha notato e reclama le sue attenzioni...
Non posso prenderti, ti bagnerei tutta...
Gli risponde lui con un sorrisino facendole il solletico... mentre gioca con lei esclama...
Voglio solo rilassarmi, ma non troppo eh? Non ci avviamo tardi, altrimenti becchiamo tutto il traffico...
Ehi...ehi... io voglio andare in centro a comprare qualcosa?
Ancora? Hai comprato tutto quello ieri...
Ehhh... tutto quello... ho visto dei sandali... una borsa... e qualcos'altro...
Si farà tardi.
Ti prometto che faccio presto.
Sono promesse da marinaio, tu ci metti una vita....
Mi guarda col quel sorriso sardonico che vorrei togliergli dalla faccia... ma non voglio certo litigare... ho i miei metodi... con CC ci vogliono le maniere dolci, certe volte, non sempre, alcune volte anche quelle forti... ma ora è quella di tirare fuori l'arma della seduzione... che manco apposta è lui che mi ha insegnato a tirare fuori... mi avvicino a lui che si trova all'ombra sotto l'ombrellone per giocare con la sua piccola principessa e mi stringo a lui avvicinando le mie labbra alle sue... e prendendolo per la vita... non m'interessa che sia bagnato, mi strofino a lui continuando a baciarlo.... Quando si stacca esclama...
Mmmm ... è questo quello che vuoi?
Io acconsento e lui commenta...
Non mi freghi sacrofano...
In un attimo mi prende per la vita e mi butta in piscina, brutto disgraziato... non volevo bagnarmi i capelli, per fortuna mi porto dietro la mia amica fedele, la piastra.... Questa me la paga... invece lui se la ride... nuota come un delfino e poi esce velocemente stendendosi sulla sdraio... io vorrei prendere qualcosa e lanciargliela in testa... invece sogghigna spudoratamente... comunque gli dico...
Io vado lo stesso...
La tua espressione è stata impareggiabile...
Mi devo per forza sistemare il lettino al sole per asciugarmi... ma fa caldo e non ci impiego tempo... guardo l'orologio considerando il tempo che ci posso mettere per sistemare i capelli e poi andare a fare shopping. Più tardi Claudio si avvicina esclamando...
E va bene ti accompagno, altrimenti perderesti troppo tempo...
Questa volta è il mio tempo di fare un sorrisino... che lui blocca subito...
Ma non ci prendere gusto...
Prometto a me stessa di non impiegarci troppo tempo ed essere sicura delle mie scelte, altrimenti me lo rinfaccerà a vita...
Molto più tardi ci avviamo al centro storico col carrozzino per una sessione di shopping concentrata, cerco di comprare velocemente i sandali, ma siccome sono indecisa ne compro due, sono artigianali, uno basso e uno coi tacchi, una borsa di cuoio da lavoro ed una di camoscio semplice e grande, dovrebbe andare per mettere tutto quello che mi serve, soprattutto riguardo ad Amalia.
Merito un premio... per la mia velocità.
E lo avrai stasera...
Mi risponde con un'occhiata che dice tutto... pensa sempre alla stessa cosa.
A parte quello...
Perché? che altro c'è?
Come volevasi dimostrare... è fissato...
Intendevo dei dolci... da portare... con la fretta che hai, non me li gusterei...
Avevo dimenticato questa seconda passione... comunque questo plurale non mi piace.
Alzo gli occhi al cielo, che pesante che è...
Che saranno mai due dolci?
Non credo che saranno due... conoscendoti.
Due per modo di dire infatti... e poi li portiamo anche a nonna e quelli a casa...
Non esageriamo...
Cerco di non esagerare, ma riempio un vassoio di delizie al limone ed altri dolci tipici.
E stai attenta ad Amalia, lo sai che non può esagerare.
Mi ricorda lui...
Non ti preoccupare li finiremo stasera.
Azzz... Io mi preoccupo invece...
La prossima volta dove andiamo?
Già ci hai messo il pensiero? Non lo so... decide Andrea, dovresti saperlo.
Stavo scherzando, non so se potrò venire...
Perché no? È andata bene...
Benissimo... ma ritornerò a lavoro e poi... che ne sappiamo che succederà? Come dici tu godiamoci il presente.
Brava sacrofano...
E mi prende la mano mentre guida... ritornando alla nostra vita... scombinata... mai monotona... ma meravigliosa... non vedo l'ora di vedere Giulio e le bambine... mi sono goduta Claudio ed Amalietta, ma loro mi sono mancati...
Tre ore e li abbraccerai...
Esclama Claudio... quest'uomo mi legge nel pensiero...
Sono mancati anche a me... anche se sono delle pesti, spero che Amalia sia più tranquilla.
Non ci scommetterei...
Lui mi sorride ed io penso che sono proprio stata fortunata... ho sofferto tanto prima... ma ne è valsa la pena...
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