Ma nuotare... 98

Claudio

Mannaggia alla capa mia che mi fa venire queste idee del cavolo, di far fare nuoto alle due birbanti, non solo per farle fare movimento, ma anche per imparare a nuotare. Devo aspettare un'ora nella sala d'attesa, non sempre posso entrare... ma per non lasciare Giulio con Alice e farla stancare siccome non può correre dietro a lui, l'ho portato con me. Lui si scoccia a non fare niente, non riesce a star fermo e vorrebbe anche lui andare in acqua con gli altri. Gliel'ho detto che non è possibile, solo che ha visto altri piccolini oggi che andavano con le mamme... questo è un orario per i piccoli. Io solo l'unico papà e già mi imbarazza entrare nel corridoio coi phon per aiutare quelle ad asciugarsi i capelli, menomale che quello è un posto di passaggio e sono tutte vestite... figurarsi entrare in acqua con Giulio e l'insegnante... non se ne parla proprio. Dovevo farlo dopo la nascita della bambina che arriverà, cosi se l'avrebbe vista Alice... non dico che questa è roba da femmine, ma sono l'unico uomo e mi guardano tutti, non vorrei che mi prendessero per un pedofilo... tempo fa mi sarebbe piaciuto e non poco l'attenzione di tante donne, le mamma e che aspettano come me qui, ma ora non è il caso, anche perché Chiara è chiacchierona e potrebbe riferire ad Alice, che sclererebbe di sicuro, già ha detto che si annoia da sola a casa, spero che Silvia o qualcun'altra le vada a fare compagnia. Spero non Paolone che le porta sempre qualche portata succulenta o dolce che lei finisce subito. Comunque Giulio diventa insopportabile, è socievole e chiacchiera con tutti... a modo suo... mi sa che è meglio che mi tuffo in acqua con lui d'ora in poi che stare a rincorrerlo e socializzare qui fuori.

Alice
Mi sono venuti a trovare Lara e Paolone dopo il lavoro... e menomale, sono sola, potevo solo vedere la tv o il tablet, leggere, ma sempre mi annoio. Poi Paolone mi ha portato una montagna di roba che ha preparato lui, dal dolce al salato...

Ieri ho fatto notte...

Mi racconta... come se avesse fatto questo grosso sacrificio solo per me... mi vuole tanto bene... solo che Claudio me le farà mangiare col contagocce... intanto assaggio qualcosa come spuntino no? Cosi anche Lara.. un arancino e... una cassatina per togliermi il salato dalla bocca... sono una squisitezza... devo farli sistemare in alto altrimenti le bambine se li divorano... anche se non sono golose come me e poi Claudio le tiene sott'occhio.

E Conforti le ha portato a spasso per farti riposare?

Macchèèèè! Li ha portati a nuoto, solo questo ci mancava, sempre belle idee gli vengono... è importante il movimento, stanno sempre vicino al tablet..... gnegnegne..

Rispondo imitandolo.

E ha ragione...

Esclama Paolone.

Dovresti imitarlo pure tu.

Dice Lara.

E perché? Faccio movimento io.

Seee... da una sala all'altra.

Io cammino... al parco..

E si vede che sei troppo lento, devi correre...

I risultati si vedono piano piano...

Ehhh... sei tu che vai piano, vedi se acceleri come si vede.

Io mi diverto a vederli battibeccare e prendersi in giro, mi mancavano, ma loro ogni tanto mi vengono a trovare. Sono ancora qui quando arriva Claudio con le pesti...

Zio Paolone che hai portato di buono?

Gli chiede Chiara... Serena non è che non è interessata, ma è più timida. Sul tavolo c'è solo qualcosa, la maggioranza l'ho fatta già sistemare da Paolone nei ripiani alti e chiusi.

Dovete aspettare la cena...

Alza la voce Claudio dopo aver salutato con un cenno i due, che dopo poco vanno via, dicendo che è tardi, ma secondo me è la presenza di Claudio che li ha fatti scappare. Lui borbotta che Paolone porta troppe cose da mangiare, che generalmente sono fritte e soprattutto molto caloriche, che non dovrei mangiare, specialmente in questo stato... e menomale che non ha visto tutto, ma prima o poi lo troverà. Mi faccio raccontare come è andata in piscina, le bambine sono contente, per ora è una novità, speriamo che continui così, perché abbiamo dovuto pagare tre mesi e si sono fatti pagare profumatamente. Poi Claudio mi dice la novità, che anche Giulio vuole scendere in acqua...

Ma è piccolo... solo con l'istruttore...

Mmm posso scendere anch'io.

Io resto di sasso... e lui ha questa pazienza? Ma da dove gli è uscita? Santo Claudio subito.

E tu sei propenso?

Provo la prossima volta, perché un'ora da aspettare è troppo, non si sopporta.

Ecco la spiegazione... beh si può fare...

Ti devi comprà la cuffia, mi pare che non l'hai, le ciabatte si.

Di costumi ne ho a iosa...

Mi raccomando non indossare quelli...

Mi blocco perché ho gli occhi addosso delle bambine... che si aspettano che dica? Il mio tono accusatorio le ha incuriosite?

Mmm... stretti... si stretti.

Non ti preoccupare... già ci avevo pensato... poi porterò l'accappatoio.

Esclama ridendo sotto i baffi... si diverte lui, eh? Mentre io già sento una fitta di fastidio, ci dovrei essere io con le bambine e soprattutto col piccolino.

Claudio
Alla fine come avevo immaginato sono quasi sempre io a portare i bambini in piscina, si i bambini... perché quella peste di Giulio al contrario di tutti i bambini che odiano l'acqua e si fanno venire quasi un colpo prima di scendere, anche se hanno i braccioli, lui quasi si tuffa... per bambini così piccoli l'istruttore o istruttrice pretende che scenda anche la mamma, in questo caso è il papà, il sottoscritto, si meravigliano tutti di vedermi, non tanto per il mio fisico prestante, ma per la presenza in sé di un papà, visto che sono tutte mamme o zie. Purtroppo mi tocca... e l'ho voluto pure io, me la devo prendere solo con me stesso... per fortuna Giulio ascolta ed è bravo, non devo fare quasi niente, se non guardare... poi finita la lezione devo fare tutto di fretta, in quanto devo asciugare me e lui nello spogliatoio maschile, per poi andare in quello femminile dove ci sono le bambine... naturalmente non entro, loro si vestono ed escono nel corridoio dove ci sono i phon per asciugare i capelli, le devo aiutare, a non farsi male più che ad asciugarsi e contemporaneamente devo stare attento al piccoletto, che per niente stanco vorrebbe fare l'esploratore... devo dire la verità qualche mamma mi aiuta, o con le bambine o con lui e così scambiamo qualche parola... io pensavo di non aver fatto niente di eclatante... ma Chiara non è dello stesso parere... ed è andata a riferire alla mamma Alice che le mamme si prendono confidenza con me... e lei dovrebbe venire a metterle a posto... come se il capitano dovesse riprendere il soldato... ma guarda un po'! ma chi me l'ha detto di mettermi in questa situazione? E menomale che sono stato sulle mie... qua gatta ci cova, ma vaglielo a dire ad Alice che è solo la fantasia di una bambina... mi pare strano perché lei è sveglia e ha sempre compreso chiaramente le situazioni.

Domani vengo anch'io.

Esclama decisa, infatti Alice.

Ma sei sicura sacrofano?

Si, voglio vedere che succede.

Ma che deve succedere?

Voglio solo vedere come funziona, per una volta.

Ma non ti puoi muovere, ti stanchi.

Mi siedo da una parte e guardo.

Comunque non ci sono santi da appendere, lei vuole venire e verrà... che Dio me la mandi buona.
Il giorno dopo si prepara come se dovesse andare chissà dove... e bambine sono entusiaste della sua presenza, soprattutto Chiara, qua qualcosa brucia in pentola... ha stimolato la gelosia di Alice verso di me per altro... ma sicuro non mi dirà niente... dovrò indagare con Serena, più ingenua e sincera... non sa mentire. È la volta che fanno entrare i genitori a guardare perciò io entro in acqua dopo aver fatto accomodare Alice su di una panca... la guardano tutti incuriositi, per il suo pancione ovviamente, per cui socializza con le altre mamme, sicuramente starà chiedendo di me... osservo sia lei da lontano che chiacchiera, sia il piccoletto che nuota... per modo di dire...
Dopo.... il più velocemente possibile, col piccolo e soprattutto indossato l'accappatoio vado a prendere Alice a braccetto, ma lei si fa accompagnare da un'altra donna con cui stava parlando nello spogliatoio... dove le ritrovo quando vado asciutto con Giulio. Approfitto che loro parlano tra mamme e soprattutto con una Chiara che fa lo show, di prendermi Serena e chiederle spiegazioni sul comportamento di Chiara. Lei è titubante, non vorrebbe fare la spia... poi finalmente ammette, che Chiara voleva far conoscere a tutti la sua mamma, ossia Alice.

Beh... bastava chiederlo, senza inventare storie strane.

Lei non voleva ammettere di essere presa di mira dalle altre che veniva col papà, come se non credessero che avesse una mamma.

Il problema se possiamo chiamarlo così è che Chiara vuole farsi vedere forte e si è anche abituata a mostrarsi come tale da non voler ammettere una debolezza... e non va bene... perché si arriva a queste bugie, sotterfugi... che potrebbero creare tensioni tra me ed Alice in questo caso, ma potrebbero essere anche altre persone. Ci dovrò parlare.

Non dirglielo che te l'ho detto io, mi chiamerebbe spiona.

Non ti preoccupare, so io come fare.

Prima ne dovrò parlare con Alice, anche se intuitiva com'è, ormai l'avrà capito... vedendo Chiara inorgoglita insieme a loro.

Alice
Dopo un po' che stavamo nello spogliatoio ho capito tutto, non so se veramente qualche mamma si è presa un po' di confidenza con Claudio, ma ora è passato in secondo piano... Chiara si è sentita messa da parte da me, anche se comprende che con questo pancione non posso andare dappertutto, ma è pur sempre una bambina... e mi ha voluto mostrare alle altre mamme e figlie come un trofeo, sarà che è venuta sempre con Claudio, che peraltro ha fatto passare per il papà... lo so, ha sbagliato, ma l'importante è che stia bene. Ha sbagliato sia a dire che Claudio è il padre e di conseguenza Serena e Giulio fratelli, sia esagerando sulle chiacchierate di Claudio con le mamme... non ho notato niente di strano, a parte le occhiate di ammirazione. Dopo le dovrò parlare, bastava dirlo e ci sarei andata lo stesso... senza inventare nulla. In auto già ne inizio a parlare in generale partendo dalle chiacchiere nello spogliatoio e finendo sull'importanza della verità, sempre, anche nelle minime cose... perché potrebbero diventare grandi, come le palle di neve che rotolando possono diventare una frana e rovinare tutto.

Non si è forti dicendo una bugia, si è forti ammettendo una debolezza... non preoccuparti mai di chiederci qualcosa... ti vogliamo bene, promettimi di dire tutto... a me o a zio.

Lei non è contenta di questa che a prima vista considera un rimprovero, ma per fortuna dopo comprende e promette di non rifarlo più, speriamo bene. Quando restiamo soli la sera a casa, Claudio si complimenta con me per il mio discorso in auto, mi è venuto spontaneo... senza neanche starci troppo a pensare... lui avrebbe voluto parlare con me e decidere sul da farsi, ma io ho fatto prima.

Su questo sacrofano sei più avanti di me.

Solo su questo?

Non esageriamo ora...

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