La prima voglia 47
Alice
Le mie giornate continuano uguali ma più lente. Ho promesso a Claudio di fare le cose con più tranquillità in quanto non riesco a ridimensionare l'orario, non posso praticamente.... Adoro troppo andare in ospedale... mi sono adoperata tanto per andarci che non posso ora ritornare indietro e neanche lo voglio. Poi anche Teo mi intima di muovermi con calma quando mi vede andare avanti ed indietro. Il giorno dopo lui era davvero spaventato... solo dal sentir nominare Claudio.
Non vorrei che questa volta Claudio mi menasse per davvero. Sai ho avuto veramente paura ieri sera che mi sferrasse un pugno.
Non credevo che fosse così geloso di te da immaginare che noi due avessimo una relazione
gli rispondo.
Tu Alice certe volte mi sembra davvero che vivi nel mondo delle meraviglie, non ti accorgi di quello che ti accade intorno. Ti pare normale che Claudio non si ponga delle domande e che poi si dia delle risposte se non gliele dai tu chiaramente?
Oggi andiamo alla prima ecografia, solo dopo qualche giorno non è che la dottoressa stava a mia disposizione. Ricordando quello che gli vevo detto.... Non è che non volevo la presenza di Claudio, ma lui sicuramente prenderà alla lettera tutto quello che uscirà dalla bocca della mia ginecologa, mi controllerà sempre e seguirà tutto per filo e per segno, ne sono certa. Quando siamo lì non vedo l'ora, come lui del resto di vedere il piccolino nel monitor. A dispetto della sua sicurezza e baldanza si vede tutta l' emozione di CC e fa emozionare anche me, come se non fossi abbastanza emozionata di mio.
La prima volta vero?
Chiede la dottoressa.
E certo mica avrei avuto un figlio di nascosto?
Cerco di sdrammatizzare, sono anche un po' nervosa mentre mi passa il gel sulla pancia. Poco dopo ci fa notare un puntino, è lui o lei... Ed ascoltiamo il suo battito... un bellissimo tum tum tum... Guardo Claudio con gli occhi lucidi, non avrei mai immaginato di poter vivere questo momento con lui. Cerco la sua mano e la stringo, lui mi guarda con una dolcezza che non gli ho mai visto, credo, lui mi stupisce sempre di più.
Claudio
Questo momento è davvero emozionante... è strano che già mi senta un papà... vorrei proteggerlo già adesso... ma so che ci dovrà pensare Alice. Da quello che dice la dottoressa dovrà mangiare correttamente e condurre una vita normale, ma senza strapazzarti come tutte le future mamme.... è stata un'emozione incredibile sentire il battito del suo cuore provenire da quel puntino piccolo piccolo, ma già così forte. Non credevo potessi emozionarmi così, io che non mi sono mai definito sensibile... lontano da queste situazioni anche se già ne ho avuto un assaggio con mia nipote, quella peste mi ha stregato... figuriamoci che farà mia figlia, sì perché io immagino una bimba bella e tenera come la mamma. Andiamo a casa con questa foto della piccolina... Alice già parla di nomi... già lo immagina con noi. Lei invece vorrebbe un maschietto, presa dall' emozione.. lo vorrebbe coi miei occhi... lo dice chiaramente tenendomi la mano. Mi fa tenerezza questa sua voglia.
Non gongolare, io parlo sempre troppo e poi mi pento.
Esclama lei dandomi uno schiaffo sulla gamba mentre guido.
Non distrarmi e poi lo so che sei stregata dai miei occhi.
Sicuramente farò di tutto per non fargli prendere il tuo caratteraccio.
E prenderà il tuo allora?
Io non ho un caratteraccio, semmai un caratterino ed è per pura difesa.
Adoro questi battibecchi con lei mi divertono tanto.
Arrivati a casa pensavo che volesse subito salire da Giacomo e Chiara per mostrare loro l'ecografia e ridere sicuramente delle mie emozioni... invece si ferma sul nostro uscio ed apre con le sue chiavi... io mi meraviglio.
Voglio prima mangiare qualcosa.
Esclama lei come sì mi avesse letto nel pensiero.
Ma è quasi ora di cena punto
le rispondo. Lei gli occhi al cielo esclamando
sei insopportabile.
Io mi tolgo la giacca e lei fa altrettanto prima di prendersi un bicchiere d'acqua.
Io la guardo e poi le chiedo che vuole mangiare, meglio che prepari la cena prima che lei inizi a mangiare biscotti o cioccolata. Lei invece sembra sovrappensiero mentre mi guarda, sta pensando dov'è buttarsi secondo me.
Lei lentamente si avvicina a me posandomi prima le mani sul petto e avvicinando la bocca alla mia...
Questa camicia ti sta divinamente.
Commenta a voce bassa...
Tutto mi sta divinamente cara.
Sempre modesto vedo... ma comunque ora togliamola.
E le sue mani vanno ai miei fianchi e tirano piano la camicia fuori dai pantaloni. Poi mi accarezza lentamente mentre le mie labbra prendono possesso della sua bocca. Contemporaneamente le mie mani la spogliano freneticamente... così come lei mi sbottona la camicia.
Sacrofano sei diventata veloce.
Ho una voglia che vuole essere soddisfatta.
Non volevi mangiare?
Sì ma ho puntato altro.... ora...
Non si fa tardi dopo?
Lo sai che non si deve contraddire una donna incinta?
Lungi da me... ma spero che tutte le tue voglie siano facili da soddisfare come questa.
Lo vedremo
Così la prendo in braccio e la porto a letto... per ora è ancora leggera... e c'è la posso fare.
Alice
Raramente prendo l'iniziativa con Claudio, generalmente lui si butta sempre e spesso... ma ora mentre lui pensava alla cena preoccupandosi per me... io avevo proprio voglia di lui, più della fame che bussava... sarà la gravidanza? Chissà... ho voglia di sentire la sua pelle, il suo odore... non riesco a fermare le mie mani... su di lui.. e lui mi lascia fare... finiamo presto sul letto dove togliamo il resto che abbiamo addosso e che ci divide... ho voglia di sentirlo addosso... di sentirlo muoversi... i suoi capelli fra le mie mani... la barba che mi pizzica.... che sensazioni meravigliose.... lui mi fa impazzire... ogni volta sembra sempre più bella dell'altra... i nostri respiri sembrano andare all unisono, mi perdo nei suoi occhi... ed infine mi stringo al suo collo aspirando il suo profumo... continuo ad accarezzarlo mentre lui si muove ancora e poi si abbandona sul mio petto... sento il battito del suo cuore prima tumultuoso che pian piano rallenta, come il nostro respiro... io lo accarezzo piano... sembra tutto perfetto... finché il mio stomaco brontola.... stomaco traditore... stavo cosi bene... con lui addosso... col suo calore... invece si alza stendendosi sulla schiena...
Qui qualcuno ha fame...
Aspetta 5 minuti...
Gli dico stendendomi su di lui e beandomi di nuovo del suo calore... ma qualcosa o meglio qualcuno si insinua tra noi... il suono del citofono prima... il bussare insistente alla porta... ed infine una voce... quella di Giacomo...
Lo so che ci siete aprite!
Claudio sbuffa e si alza...
Vestiti almeno... potrebbe eserci anche Chiara.
Gli dico e lui si infila slip e pantaloni... io intanto alquanto reticente raccatto le mie cose a terra ed indosso l'intimo... poi vado nell armadio e vorrei indossare una sua camicia pulita... quella che aveva sarà di là... allora apro la sua parte e le sfioro... ultimamente è più buono e comprensivo, ma non sfidiamo la sorte... la domenica mattina la indosso, ma è quella sua del giorno prima che si deve lavare... e la indosso per colazione... che colazione....
Nel frattempo sento le loro voci in lontananza, Chiara non c è, altrimenti già sarebbe corsa qua.
Apro i suoi cassetti dove ha alcune maglie, le indossa solo in casa, mai fuori, lui è uomo da camicia e cravatta. Io amo indossare le sue cose, sembra di avere il suo odore addosso anche se sono pulite. Cosi ne prendo una e la metto... mi va lunghetta e un po' larga, ma tutto sommato va bene, sotto indosso i leggins e mi guardo intorno per cercare le pantafole, ma non le vedo, saranno finite sotto il letto o volate da qualche parte... intanto lui appare sulla porta con la camicia sbottonata... anche dopo tempo, mi fa sempre effetto... lui inconsapevole esclama...
Giacomo ha preparato la cena, saliamo, c è anche Silvia che vuole sapere tutti i particolari... ma quella... non è mia?
Effettivamente... si...
E perché l ha messa?
Lo stesso motivo della domenica...
gli dico mentre mi infilo le scarpe allora, se dobbiamo salire sopra...
Per fartela togliere?
Risponde con un sorrisetto ammiccante... visto che è quello che fala domenica dopo aver mangiato... e avvicinandosi pericolosamente...
Abbottonati la camicia ed andiamo... che ho una fame da lupo...
E lo sorpasso andando verso la porta... seguita dalla sua risata... e dai suoi passi.... dietro di me...
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