Domenica da turisti 91
Alice
Stamattina Claudio mi sveglia con la sua solita delicatezza...
Muoviti che fai tardi per la colazione...
Io ho ancora sonno visto che ho dormito poco.. per i suoi bollenti spiriti... ma mentre lui mi sembra fresco come una rosa, io mi sento uno zombie.... stanca... tanto che resto a letto insonnolita... lui dopo... vestito di tutto punto ritorna da me indicando con il dito l'orologio...
Guarda che dopo non ti fanno mangiare più... io mi avvio...
A quelle semplice parole... il mio stomaco brontola... la colazione è sacra.. almeno per me, lui potrebbe anche prendersi solo un caffè ed un biscotto... invece io solo col pensiero di tutto quel ben di Dio al buffet, mi sciacquo la faccia e m'infilo la prima cosa che mi capita a tiro... poi farò con calma dopo, tanto aspetterò che Claudio faccia il suo intervento... lui voleva che l'ascoltassi... ma lo so quant'è bravo... e poi la colazione è il pasto più importante della giornata... è importante e soprattutto incluso nel prezzo. Assaggio di tutto... ma solo di dolce, tra muffin, cornetti e plume cake... non mi piace il salato di mattina... annaffiato col cappuccino e caffè finale per ricaricarmi... ritornata in camera mi lavo con calma e mi rivesto con più attenzione... ho il tempo anche di sistemarmi i capelli... guardo le cose da vedere ancora in giro e mi faccio un itinerario... naturalmente non abbiamo molto tempo, in serata partiamo... domani si lavora... perciò devo fare una scelta... poi per non farmi rimproverare da Claudio che sistemo la valigia all'ultimo minuto... perché è più una valigia che un trolley il mio bagaglio... sistemo tutto, lasciando fuori solo ciò che mi serve. Proprio quando ho finito squilla il telefono... è il mio CC.. che vuole? Vuoi vedere che è impegnato ancora?
Sacrofano dove sei?
In camera, perché?
Che ci fai ancora lì? Ancora non sei pronta?
Sono prontissima... stavo solo...
E allora vieni... eravamo rimasti che mi aspettavi qui.
Mmm? Non me lo ricordo, forse stavo ancora dormendo, comunque lui non mi lascia rispondere e stacca... non mi resta che prendere la borsa e scendere. Lo trovo ad aspettarmi vicino all'uscita...
Dove andiamo?
Mi lasci la scelta allora?
E poi chi ti sente...
Visto che abbiamo poco tempo andiamo alla Madonna della Salute... possiamo prendere il vaporetto per risparmiare tempo.
Non te l'ho detto?
Mi dice con un sorriso sardonico.
Cosa?
Che partiamo domattina...
Ma come? Io devo lavorare...
Sacrofano... ma secondo te non mi organizzavo? Ho chiamato il tuo sostituto...
Quanto sei cretino... perché non mi hai detto niente?
Sorpresa!!!
Sei proprio cretino... andiamo allora... metto il navigatore... verso l'accademia...
Cosi lo prendo a braccetto mentre ho il telefono in mano... cosi possiamo vedere tutto, ma con calma... passiamo per calli e campielli fino a dorsoduro superando il ponte dell'accademia... con l'immancabile foto sul ponte... cogli alberi in fiore... è un paesaggio stupendo.... naturalmente ci fermiamo ai negozietti di souvenir per comprare regalini di vetro, invece che le solite calamite... e foto a volontà... arriviamo di fronte al canal grande... dall'altro lato c'è la Giudecca e poi l'isola di San giorgio, ma noi non ci andiamo, dovremmo prendere il vaporetto... ho scelto altri posti dove andare... mangiamo prima qualcosa al volo... sono passate ore dalla colazione ormai e poi ci dirigiamo verso la basilica di Santa Maria della Salute all'estremità della terraferma, come un angolo a punta... come gli altri turisti camminiamo sulle fondamenta zattere, al vento... un bel vento... che non è niente quando arriviamo davanti alla basilica. Qua una foto non me la leva nessuno... anzi CC me ne fa più d'una coi capelli al vento... poi fermo una signora per farcene scattare almeno una insieme, anche se lui ne farebbe volentieri a meno, non è che gli piacciono tanto. La basilica è spettacolare, barocca con cupola, con una originale pianta ottagonale e sacrestia con 12 opere di Tiziano. Dopo aver visitato la basilica prendiamo il vaporetto la di cui fermata è proprio vicino la basilica e scendiamo alla fermata di san Marco... voglio rivedere la piazza e risalire sul ponte dei sospiri... purtroppo per visitare il palazzo ducale ci vorrebbe troppo tempo e non è cosa... voglio continuare a fare una passeggiata scendendo il ponte dei sospiri... lungo la riva degli schiavoni... affacciata alla laguna dove sono attraccate migliaia di gondole e di fronte si vede la basilica... e poi la chiesa di san Giorgio maggiore, sembrano cosi vicine... Venezia m'incanta... menomale c'è il sole e non fa freddo nonostante un leggero venticello... Claudio mi tiene a braccetto, ha paura che mi stanchi... me lo chiede continuamente...
Sono incinta, non sono malata...
E gli chiedo in continuazione una foto, me ne faccio una anche col cappello particolare veneziano a punte... e vicino ai negozi con le maschere... fino a quando arriviamo all'arsenale.
Claudio
Io non sono stanco, sono abituato a camminare... ed anche a correre per questo, ma lei no... sono più stanco di fare le foto a destra e a manca... con le diverse prospettive, con lei e senza di lei... e soprattutto con noi... lei ha anche il coraggio di fermare le persone per farci scattare una foto insieme. Poi arriviamo al museo storico navale di Venezia... e lì voglio entrare... sono curioso... me lo merito dopo tutto questo fotografare... Fondato nel 1919, questo museo di storia navale e marittima ospita modelli di navi e mostre di armi, è il più importante museo nel suo genere in Italia. Oltre l'edificio principale, la cui area espositiva si sviluppa su cinque livelli per un totale di 42 sale espositive, fa parte del museo il Padiglione delle Navi, situato nell'antica "officina remi" dell'Arsenale. Questa non è la mia specialità, ma è molto interessante... anche Alice si incanta a guardare le barche e le gondole. Usciti dal museo penso di dover tornare indietro, ma lei ha sentito dire che i giardini di Sant'Elena sono bellissimi e vuole arrivare fin lì, io vedo gli alberi in lontananza.... Non è tanto vicino...
Sei sicura?
Certo, poi c'è un bar prenderemo qualcosa.
Quando lei ha una fissa non c'è niente che le fa cambiare idea, perciò passeggiamo, questa volta non accellero il passo.. godendomi il paesaggio, questo favoloso spettacolo della natura e della città... secondo me più magica al mondo... ed io non sono né propenso alla magia e né al romanticismo, come sapete benissimo... proseguiamo arrivando ai giardini della Marinaressa... dove ci sono sculture e pini lungo sentieri sull'acqua, oltre ad aree ricreative di erba e sabbia accanto alla laguna, c'è una serra con diverse piante con sala da the annessa.... Un posto meraviglioso per gli amanti delle piante e del relax.... Un'oasi verde dove poter bere caffè in tranquillità, leggere un libro o semplicemente mettere in pausa la frenesia quotidiana... sembra sospeso nel tempo ... il personale spiega anche tutte il genere di piante e piantine che ci sono... Alice è affascinata da questo posto... anche noi sorseggiamo thè e tisana , naturalmente freddo e biscotti... io ne sgranocchio uno mentre Alice si diverte ad inzupparli nella tisana... sembra una bambina certe volte... io la prendo in giro, ma è adorabile... praticamente restiamo qui quasi fino al tramonto, guardando lo spettacolo del sole che scende nella laguna con tutti i suoi colori... dall'arancio, al rosa, al violetto... poi torniamo indietro, ma non per la stessa strada sulla riva, ma inoltrandoci per le calli dietro l'arsenale... guardando altri ponticelli che passano su piccoli canali, altre chiese e palazzi antichi... ogni angolo riserva una sorpresa... come la chiesa ortodossa di San Giorgio dei greci, con una storica torre pendente, interni decorati e dipinti dorati sulle pareti.... La fondazione Quirini Stampalia con Collezione di dipinti, sculture e arti decorative nell'antica casa di una famiglia veneziana..... La basilica dei Santi Giovanni e Paolo, chiesa gotica ricca di opere d'arte, luogo di sepoltura di 25 dogi, con soffitto decorato dal Veronese... che visitiamo per ultima prima di entrare in hotel con le buste dei regali... spero solo per gli altri... non mi piace avere soprammobili a casa, anche se il vetro di Murano è eccezionale. Ci cambiamo per la cena e stavolta solo doccia rigenerante e rilassante... altrimenti altro che ultimi... saremmo fuori dell'orario di cena... se ci lasceremmo andare alle nostre "coccole".... dobbiamo pensare a mangiare, altri piaceri li riserveremo a dopo... poi cosi lei si riposa e si rifocilla... a cena siamo in pochi, la maggioranza se ne è andata...
sarei voluta andare a vedere il teatro della Fenice, il ghetto ebraico...
sacrofano c'è tanto da vedere, ma è impossibile in due giorni.
Mi prometti che torniamo un'altra volta?
Se vuoi... magari senza congresso.
Sarebbe meglio.
E sempre senza pargoli altrimenti come si fa?
Oppure verremo quando saranno cresciuti.
Dici tutti e quattro? Sarebbero impossibile da gestire.
Vabbèèèè... Chiara e Serena saranno indipendenti, gli altri due sono il punto interrogativo.
Tanto che sono un mistero che lasciamo perdere... che vuoi visità con due pesti al seguito? visto com'è vivace Giulio immaginati l'altro.
Ti ho detto cresciuti.
Cresciuti quanto? Tra dieci anni? Se vuoi aspettare...
Non li voglio lasciare agli altri... mi sono mancati.
A me no.
Non ci credo...
Per un weekend si può fare.
Siamo fuori da venerdì..
Sottilizzi sacrofano?
Sottilizzi sempre tu, per una volta che lo faccio io...
Mi arrendo... ci regoleremo col tempo...come fare, venire qui... o altrove.
Dipende dove ti manderà Andrea.
Mi vuoi seguire sempre sacrofano?
Dipende dalla città, se ne vale la pena.
E non ne vale la pena di seguirmi?
Se la città non mi attira, no.
Guarda un po'... ti metterò in punizione sacrofano, stasera niente dolce.
Non esiste proprio... ho già adocchiato quelli al cioccolato.
Non intendevo quello sacrofano.
Mmmm non ci credo, tu non mi resisti.
Scommettiamo?
Scommettiamo ... vediamo vediamo... una fermata domani all'autogrill.
Uffàààààà...
So già che perderò... non resisto alla nostra passione prima di dormire e lei lo sa benissimo, ma stavolta devo fare il duro... dopo aver mangiato di tutto e di più ci ritiriamo in camera, siamo stanchi per fare un'altra passeggiata, ci affacciamo al nostro balcone osservando la luna... l'ultima notte a Venezia... lei mi abbraccia ed io dimentico la scommessa... quando me la ricorda è troppo tardi... già siamo persi nei nostri abbracci... e sospiri... ne è valsa la pena.. anche se mi costerà una fermata interminabile all'autogrill...
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