Ascolto e comprensione 59

Claudio

Lei si lamenta in continuazione e mi ha buttato letteralmente fuori dal letto...non si lascia più toccare... vabbè che non possiamo ancora fare niente, ma almeno due carezze... ora è il momento del silenzio e del muso duro... pensavo che gli bastasse la presenza di Amalia per aiutarla durante la giornata, invece una volta mi ha rinfacciato che io sono assente, che è più importante la mia carriera che lei... ma non è cosi... sto cercando di passare più tempo possibile con loro...ma in questi giorni ho saputo che potrei diventare il nuovo direttore, ma devo darmi da fare, dimostrare che posso esserlo... dando il meglio di me... certo avrò tante responsabilità, ma niente più sopralluoghi e autopsie fuori orario... a me non piace delegare, ma mi troverei un bravo vice a cui delegare... non gliel'ho detto per non darle ulteriori pensieri... ma forse ho sbagliato... lei pensa che io sia un egoista... ed in passato lo sono stato in effetti... ma ora credo di essere migliorato... con lei sono migliorato... diventare direttore è il mio sogno... e ci sono quasi... speriamo di riuscirci... però è capitato in un periodo davvero delicato per me ed Alice. Cerco di confidarmi con Amalia per sapere come fare con la nipote, diventata insopportabile... lei mi dice di portare pazienza... è solo questione di tempo... passerà... ci sono passate tutte, per fortuna che c'è lei. Anche Silvia viene la sera... per fare due chiacchiere, farla svagare un po'.... prima di fermarsi da Giacomo, per breve tempo... fino a che Giulio non si mette a piangere e lei si defila, non lo sopporta... povero fratellone mio, non so come si sia innamorato di lei... mah!
I genitori di Alice si fanno sentire per vedere come va ed ogni tanto parte una videochiamata per vedere il piccoletto crescere, ma come Susanna inizia coi... secondo me.... Alice saluta e stacca... non vanno proprio d'accordo quelle due, invece il padre è bonaccione e cerca di ascoltare Alice più che parlare... menomale. Lei invece non mi ascolta proprio... fino a che io mi stanco di parlare... che fine ha fatto la nostra complicità? I nostri battibecchi divertenti? La sua voglia di accarezzarmi? Possibile che abbia dimenticato tutto solo perché io non posso sempre esserci? Come faccio ora a prendermi del tempo? Ora che devo dimostrare di essere affidabile, responsabile ed efficiente a lavoro? Che è in bilico il mio posto da direttore?

Alice
Come al solito Claudio stamattina è andato via di corsa... ho sentito solo i suoi passi... mentre mi stavo svegliando.... Avrà preso qualcosa in camera... ormai dorme in quella degli ospiti... non lo voglio qui... credo... anche se ad una parte di me manca... mancano le sue carezze, la sua ironia, il suo sorriso, come infila le mani nei miei capelli .... ed... embè... tutto il resto... ma nello stesso tempo vorrei dargli una botta in testa... lo so che la colpa non è sua... di come mi sento... ma glielo vorrei far sentire anche se in minima parte... lui è un uomo.. e non può capire... e poi lui è un egoista... egocentrico... pignolo... perfetto insomma... ed io mi sento tutt'altro che perfetta... specialmente in questo momento... menomale che ci pensa nonna a farmi sentire una donna... normale... ma io non mi sento neanche normale in questo periodo... mi sento schizofrenica... vorrei fare tante di quelle cose col timore di non avere tempo, invece poi mi stendo sul divano tanto stanca da non riuscire a fare niente.... Come se avessi tutto il tempo del mondo... il corpo non mi sembra collegato alla mia testa... vorrei vestirmi... prepararmi come se dovessi uscire, invece poi non riesco a fare altro che fissare il vuoto... è sintomo di depressione? Non lo so... e non voglio neanche pensarci, nonna dice che passerà... e pure Claudio... come se fosse una febbre che passa con la tachipirina... ma io prendo camomille e tranquillanti, ma non passa proprio niente, vorrei essere utile, invece mi sento inutile, a parte avere cura di mio figlio, è adorabile, quando non strilla come un aquila, appena non lo prendo in braccio... per fame... o per coccole... mi sa che già l'abbiamo viziato... come lo prendo in braccio smette... e anche quando lo fanno gli altri... è un seduttore nato... come il padre... ha un espressione che t'incanta... quando non piange... appena è possibile voglio ritornare al lavoro, altrimenti chiusa a casa impazzirò... già mi sembra di andare fuori di testa... mi dovrei lavare i capelli, ma non ne ho affatto voglia... mi siedo sul divano con Giulietto tra le braccia che mi sorride... come perdermi questo momento? Ci penserò quando si addormenterà... ma quando succede, approfitto per riposare anch'io... sono distrutta... e menomale che cucina e pulisce nonna... io mi limito a spostare indumenti da un posto all'altro... quelli di Giulio, non certo i miei visto che indosso sempre le stesse camicie comode per allattare e pantaloni della tuta con questa panciera per stringere i punti e la pelle, spero che faccia effetto, perché non resisto più...

Tempo dopo...
Claudio
Quando torno a casa non troppo tardi, sono deciso a raccontare ad Alice della mia probabile promozione, chiamiamola cosi... non è un concorso... ma lei si è completamente estraniata da tutto.. presa solo da Giulio che dondola... guardo Amalia , ma lei alza le spalle sussurrandomi come al solito di avere pazienza... mi sa che non è il caso di parlarne e lei comunque non mi ascolta... non vuol sentir parlare di lavoro.. per ora...

È sveglio se vuoi giocare con lui...

Mi dice... io lo prendo in braccio mentre lei mangia, almeno ha ripreso l'appetito... lei era tutta pancia, ha preso solo qualche chiletto con la gravidanza... che sta perdendo velocemente, visto che nei giorni precedenti ha mangiato pochissimo... anche se preferisce sempre i dolci, ma questa volta non le dico niente...potrebbe prendermi a mazzate... solo questo manca... già non so come fare per ritornare a letto con lei e riprendere il nostro rapporto...
Comunque mentre ho Giulio in braccio non riesco a stare seduto e vado avanti ed indietro tra salone e cucina... mentre lei mangia... e gli parlo facendomi cosi ascoltare anche da lei...

Sei stato bene con mamma eh? Lo sai che papà vorrebbe stare con te? ma non può? deve lavorare tanto, deve dimostrare di essere bravo...

Tu già sei bravo... cretino... che non sei altro...

Mi risponde lei dimostrando che mi ascolta... quel cretino dice tutto... anche Giulio mi guarda con gli occhi sgranati come se comprendesse ogni parola...

Lo so che sono bravo, ma lo devono capire anche gli altri, specialmente quelli che devono decidere se posso essere direttore...

Lei salta dalla sedia....

Direttore? Tu direttore? E quando me lo dici? se non ci sei ora, figuriamoci poi...

Non urlare spaventi il bambino...

E tu che dici le cose cosi... non te ne frega se spaventi me?

Sei un adulta, perché dovresti spaventarti? Lo sai che è il mio sogno da sempre.

Ed io? Noi? Non ci pensi?

Certo che ci penso... staremmo bene...

Tu pensi ai soldi? Che me ne frega dei soldi.. io penso al tempo... che non avrò... non avremo...

Io sistemo meglio Giulio sulla spalla.... Meglio che non ci guardi... discutere...

Tesoro... da direttore avrò più tempo... niente sopralluoghi, limiterò le autopsie a quelle più complicate... i progetti li faranno gli altri...

Seeeee... gli altri... ma ti senti? Tu vuoi fare tutto... vuoi mettere bocca su tutto.... Ed i congressi li vuoi considerare? A quelli non vai a presenziare? A farti vedere?

Certo.. e voi verrete con me... posso decidere chi portare ed ovviamente porto te...

Ovviamente... quale ovviamente?

Tu... tornerai...al lavoro....ma sei la mia compagna, vieni dappertutto con me... indipendentemente dall'accompagnatore che posso avere...

La vedo andare avanti ed indietro mentre Giulio inizia a piangere, secondo me gli è venuta fame....

Ecco quello che sono per ora... è piu di un mese che non faccio altro...

Esclama prendendo il bambino dalle mie braccia e lo allatta...

Tesoro... tu sei una fantastica pediatra... e continuerai ad esserlo presto... sei fortunata... puoi portarlo in studio con te... e quando tornerai in ospedale posso portarlo con me in istituto... almeno finchè non inizierà a gattonare, rischiando di rompere tutto...

Io avrei voluto fare altro, ma secondo me questa è la soluzione giusta per il bambino... e per lei...

Tu dici?

Mi chiede titubante...

Certo... da te sei da sola... pertanto non ci sono problemi... ed io sempre se sarò direttore me lo porto nello studio, tanto avrò a che fare solo con scartoffie e pc... e se viene qualcuno si arrangia... dovrà sopportare questo tesoro di bambino...

Si... tesoro adesso... che mangia e dorme... chissà dopo...

Dopo vedremo....

Comunque riesco nell'intento di farla calmare... e forse riflettere... la sera provo a sistemarmi accanto a lei nel letto dopo aver posato Giulio nella culla vicino al letto, dal suo lato... con gli occhi glielo chiedo però... se posso accomodarmi... e lei acconsente, come se mi facesse un piacere... io inizialmente sto lontano, ma quando lei si gira verso la culla dandomi le spalle.. io le metto una mano sul fianco, con la paura che la scosti, ma per fortuna non succede... allora piano piano mi stringo a lei, ma non troppo... e quella mano diventa un braccio che l'avvolge... e lei per tutta risposta... posa la sua mano sulla mia... è un buon segno no? poi capisco che si è addormentata... ... non vedevo l'ora di riaverla tra le mie braccia, ma temo che ci vorrà ancora del tempo prima di riavere la nostra routine e dare vita ad una nuova e vera vita familiare...

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