Alice e Claudio 3
Alice
"sacrofano muovitiiiiii"...
solo la domenica Claudio mi sveglia decentemente... in settimana solo urli e scuotimenti... ci manca poco che mi prenda per i capelli...
"ti metto il cornetto nel fornetto.... ho fatto anche la rima.. ehehehe.."
cornetto? avevo dimenticato... la prenderei una gentilezza, ma so che lo fa per farmi alzare subito e non farmi fare tardi... se la Wally mi becca un'altra volta in ritardo mi fa fare un volo... ed altro che lavoro... è inutile che glielo dò. Mi volto giusto in tempo per vedere il mio adone passare con l'asciugamano in vita... che panorama... ed è tutto mio... almeno per il momento... mi sforzo di pensare solo al presente... ma mi illudo che lui sia anche il mio futuro... il mio CC forever... indosso la sua camicia poggiata su una poltrona per fare presto e vado in cucina... lui nel frattempo mister fulmine... no era flash... è già vestito con pantalone e camicia... si deve solo sistemare i capelli ribelli... per poco non m'incanto a guardarlo sorseggiare il caffè... ma lui se ne accorge lo stesso...
"sacrofano... so che sono affascinante, ma questo non ti giustificherà per il ritardo... muoviti."
meglio che non rispondo, tanto già ha detto tutto... prendo il mio cornetto... che è inutile dire.. è con la cioccolata... subito ha imparato i miei gusti... e me lo gusto lentamente... mentre lui il suo... integrale al miele già l'ha divorato... come se sentissi il suo sguardo su di me... lo guardo e lui mi sta fissando le labbra.... non riesco a dire niente che lui con il dito mi toglie quello che poi si rivela cioccolata dal mento... e se la lecca... un gesto molto sensuale... che mi fa arrossire....
"sacrofano sei unica!"
neanche lo finisce di dire che si avventa sulle mie labbra... io tremo tutta e gli infilo le mani nei capelli... un bacio passionale è dir poco... in un attimo sono sulle sue gambe... con le sue mani sotto la camicia... io vorrei togliergli la sua ma lui ferma le mie mani...
"è tardi ."
ansima....
"non puoi fare cosi."
"anch'io avrei bisogno di una doccia fredda, ma devo andare, tu muoviti."
e mi lascia cosi... non so lui come fa... cerco di fare in fretta, ma arrivo come al solito in ritardo... dimenticando anche la pennetta a casa sua attaccata al pc mannaggia... menomale che la Wally non mi ha beccata, ma come faccio col mio lavoro? mi faccio inviare da Lara un' altra tabella da compilare... e continuo con questa... con Claudio ho perso la testa... non mi bastava la mia solita distrazione... secondo me nella pausa pranzo mi conviene andare a prendere la pennetta per terminare il lavoro e stamparlo per consegnarlo alla Wally. Ma devo chiedere le chiavi a Claudio e sentirmi i rimbrotti per questa mia dimenticanza... uffààààààààà... oggi non abbiamo lezioni con lui perciò ci devo andare apposta... prima del tempo vado, in modo da trovarlo, non vorrei che va a mangiare con dei colleghi e mi frego da sola.... entro e...
"sacrofano qual buon vento ti porta?"
"e che ne sai che sono io?"
non ha alzato lo sguardo dai fogli.
"solo tu non bussi."
mannaggia lo dimentico sempre... che sbadata.
"mmmm veramente mi servirebbe un favore."
"e quando mai? stavolta di che si tratta?"
"mi potresti dare le tue chiavi?"
"mmmm? e che hai scordato a casa?"
subito ha capito... e poi perchè dovrei volerle?
"mmmmm la pennetta."
"cooooosa? ma dove hai la testa?"
"dai... Claudio."
"tu la devi consegnare oggi e te la scordi a casa?"
"la fretta."
"la fretta è una brutta bestia... ma tu la aiuti."
sbuffo... ora inizia con la solita ramanzina... ma io lo blocco...
"dai Claudio, dammi le chiavi e la vado a prendere nella pausa pranzo cosi ho tutto il tempo per controllarla e stamparla."
"che peccato."
fa lui prendendo le chiavi...
"avevo pensato di portarti a mangiare fuori."
"eh no... lo fai apposta..."
perchè lo fa raramente.... di solito preferisce chiudersi nello studio... ed approfittare del divano... se non è impegnato con qualche lavoro...
"oggi no... devo andare in questura e approfittavo... visto che ieri te l'ho fatto saltare..."
tentenno... tra la preoccupazione della pennetta e la voglia di andare in questura... non tanto del pranzo , visto che lui mangia salutare... chissà che ristorante vuole provare...
"non ci pensare proprio sacrofano, devi andare a recuperare la pennetta."
ma che fa? mi legge nel pensiero? ma io ho un idea.
"portami con te e poi prendiamo la pennetta... per la strada."
"come se non sapessi che è tutt'altra strada, casa mia."
"con l'auto che ci vuole."
"sacrofano non esiste proprio, c'è un traffico bestiale... e sai che io lo odio."
Io sto per insistere con il mio labbrino da cucciolotta come mi ha definito una volta, ma ora si vede che non fa effetto, infatti esclama.
"non insistere... tieni le chiavi... cosi la prossima volta stai più attenta."
Ha completamente ragione, ma per una volta mi poteva accontentare... prendo le chiavi che metto subito nella tasca del camice, per non farle vedere agli altri e torno in sala...
Claudio
Per un attimo stavo per cedere guardando i suoi occhi da cerbiatto ed il labbrino da cucciolotta... ma troppa tenerezza fa male, deve imparare a non distrarsi... e non contare sugli altri, soprattutto su di me... già è assai che le ho dato le chiavi, non le dò a nessuna... per poco una volta non le ha perse quando doveva prendermi dei documenti con un motorino inesistente... poi mi confessò che andò con un taxi per fare bella figura con me... ma la solita distratta aveva lasciato le chiavi sul sedile del taxi... oggi le comiche... sono scoppiato a ridere a letto quando me lo raccontò... lì dentro riesco a farle confessare di tutto... e purtroppo anch'io sto cedendo... a letto... ma sta succedendo anche fuori... devo stare attento... la sensibilità e l'empatia non sono mai state il mio forte e mi sento a disagio oggi... la migliore cosa è continuare ad andare avanti come sono sempre andato... senza impegno... e senza farmi coinvolgere troppo... per cui vado in questura da solo e prendo qualcosa al volo da mangiare in ufficio, poi mi rintano in laboratorio per un progetto... guardo sempre avanti per la mia carriera... non voglio certo rimanere qui in questo modo... il mio sogno è diventare direttore... ma la strada è ancora lunga... A fine giornata Valeria mi manda a chiamare... chissà che vuole rifilarmi... qualche lavoro o articolo che a lei scoccia fare... invece vuole parlarmi della mia allieva preferita nonchè pasticciona...
"Guarda che mi ha presentato l'Allevi."
"e perchè me lo dici Valeria? di solito..."
"di solito le boccio senza mezzi termini, ma siccome è la tua allieva preferita..."
"Valeria...."
"Claudio non mentire... se ne sono accorti tutti... non so che ci trovi, ma tu sei il migliore qua dentro e vorrei aiutarti... e cercare di vedere oltre... ma qui..."
leggo l'articolo e tabelle annesse... e vorrei strozzare Alice con le mie mani...
"non è male, ma poteva fare meglio... per questa volta passi... le dò il tempo per rivederlo, un giorno basta... fa solo questo... ma questa è l'ultima volta..."
"Valeria..."
"non dire niente Claudio, la Allevi eccelle sui sopralluoghi e referti, ho sentito i complimenti di Roberto, perciò le dò questa possibilità, ma non basta... e lo sai. "
non perdo tempo a ringraziarla, stasera altro che rotolamento tra le lenzuola... la farò scrivere tutta la notte se serve... deve imparare come si fa... una volta e per sempre... non ho fatto mai questo con nessuna... e sono furioso con me stesso prima e poi con lei... nel prendermela tanto a cuore... ed ancora una volta sento un pugno nello stomaco... non mi piace proprio questa sensazione...
Alice
Quando vado da Claudio in serata lo trovo furioso... a sbattere le padelle come se volesse picchiare qualcuno invece di cucinare... come mi vede mi sbraita contro... che la mia relazione era una schifezza, le tabelle incomplete... un articolo alquanto superficiale...
"io ti avevo detto che andava bene, ma che lo dovevi completare... e le tabelle non ne parliamo proprio... non approfondisci... ti accontenti.."
E' arrabbiato da morire, peggio dei primi tempi quando mi allontanavo dal tavolo settorio per il giramento di stomaco, veramente anche oggi ho un pò di difficoltà con dei cadaveri in situazioni alquanto truculente. Io non ho parole... ha ragione, forse quello non è il mio posto, ogni tanto ci penso... visto che combino tanti pasticci e sembra che non faccio progressi.... e quando lui sbatte un pugno sul tavolo, come se avessi ucciso qualcuno, io scoppio a piangere...
"e ora ti metti pure a frignare? lo sai che non sopporto i piagnistei."
Io non riesco a smettere e mi rifugio in camera da letto, l'unica in cui stiamo bene e sembriamo dimenticare tutto... ma ecco.... come usciamo da quella stanza in un modo o nell'altro litighiamo... siamo cosi diversi... quasi opposti... lui è il mio maestro e mi sta insegnando tanto... magari un altro già avrebbe perso la pazienza... e oggi l'ha persa anche lui... vorrei che mi consolasse invece di prendermi in giro od urlarmi contro come ha fatto prima, ma lui è cosi. mentre mi asciugo le lacrime... penso che dovrei andarmene e farla finita... ma solo il pensiero mi fa stare male... sento i suoi passi... si siede sul letto dietro di me... lo sento sospirare... e poi mi abbraccia stretto appoggiando la testa alla mia spalla, anche la mia schiena si appoggia al suo petto, sento il suo calore... poi la sua guancia sfiora la mia... la sua barba mi pizzica...
"lo so, tu credi che abbia esagerato... ma la mia pazienza ha un limite... non dovrei dirti come fare questo lavoro, dovresti farlo da sola... e non mi piace."
"tu non mi sopporti più!"
"se non ti sopportassi più già ti avrei mandato via... e mi meraviglio di me stesso."
Io mi lascio cullare da lui non sapendo bene cosa dire... con la paura davvero che mi mandi via... lui è talmente è legato a questo pensiero che io dovrei essere perfetta nel lavoro...
"promettimi che ci metterai tutta te stessa ed io non ti urlerò più."
mi dice lasciando piccoli baci sul collo e sulla guancia... e grazie... se faccio bene il mio lavoro... che mi deve urlare a fare? che promessa è?
"sacrofano sto aspettando.."
io sospiro... ci provo... anche perchè altrimenti mi cacciano via.. addio specializzazione ed addio Claudio...
Ho giusto il tempo di dire "va bene" che lui mi rigira sul letto baciandomi il viso... e piano piano scende su tutta la mia pelle che mi libera dai vestiti...
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