Un demone? cap. 34
Alice
E' la prima volta che vedo Claudio appassionato ad un libro che non sia un articolo di medicina legale o un progetto... e sono onorata che sia un romanzo che gli ho regalato... immaginavo qualcosa oppure osavo solo sperare quando ho avuto quella sensazione in libreria... in un primo momento ho posato il libro... impossibile che una storia di demoni ed angeli potesse interessargli e soprattutto convincerlo a leggere più di qualche pagina... invece a quanto pare è a meta del libro, se non di più... e poi è divertente vedere che mostra scarso interesse quando lo guardo e poi lo divora quando crede che io non lo veda... Poi strano che quello che ho appena finito di leggere trattasse di angeli... e questo è simile... c' è lo zampino del destino come nel caso delle mie intuizioni sui miei casi? le due cose... i due libri... sono legati? Mah... tutto è possibile... ma è meglio non farne parola con Claudio... mi prenderebbe per pazza.
Comunque ora che lui faccia finta o no di leggere mentre sorseggia il whisky dopo cena ... io voglio andare a letto... e non da sola... Claudio è abbagliante con quella camicia azzurra... ed io ho tanta voglia di togliergliela... come anche quei pantaloni che gli delineano quel bel fisico che ha... ora si alza e posa il bicchiere sul tavolo... sono attratta da lui come il primo giorno... e ho voglia di mettere le mani su quel bel popò che si ritrova... e prima che riempia di due dita il bicchiere come sempre glielo impedisco... gli prendo la mano mentre lui mi guarda stupito...
Andiamo a letto.
Non è presto?
Dice con un sorriso sardonico... alzando un sopracciglio... ha capito tutto il disgraziatone ma fa finta di niente... aspetta che io parli ancora... si diverte quando io prendo l' iniziativa... gli lascio la mano e gli sbottono la camicia guardandolo allusiva... quando l' ho sbottonata gli sbottono i pantaloni per tiragliela fuori poi con un dito gli accarezzo il petto lentamente partendo dal collo fino all' ombelico... poi sosto all' estremità dei boxer ... spostandomi di lato ... lungo la sua vita... con l' altro mano gli accarezzo il fianco... anche le sue mani sono ai miei fianchi... stasera sta lasciando fare totalmente a me... allora infilo le mani lasciando cadere i pantaloni giù... ma non guardo... i miei occhi sono fissi nei suoi... incatenata al suo sguardo... pieno d' amore e di passione... come il mio... le mie mani vagano sul suo corpo... che mi provocano tanti brividi... appoggio le mie labbra sulle sue... poi le nostre lingue s' intrecciano ed io sento il fuoco che mi divampa dentro... vorrei già sbatterlo sul letto... ma mi piace anche fremere nell' attesa e le mie labbra vanno sul suo collo e lentamente scende sul suo petto beandomi della sensazione della sua pelle sotto la mia lingua... intanto le mie mani sono sulla sua schiena e scendono piano piano quasi graffiandola... fino ad arrivare al suo sedere... dopo che l' ho palpato per bene lui sbotta...
ed ora basta!
Mi prende in braccio dopo che si è tolto il pantalone da sotto i piedi e mi butta sul letto... mentre io gli rispondo ridacchiando...
pensavo ti piacesse.
troppo lenta.
In un attimo mi spoglia e me lo ritrovo addosso... ma non mi lamento... la sua passione è quanto mai indomabile e travolgente. Mi fa impazzire prima con le sue labbra e con le sue mani... e poi con il resto... il migliore!
Claudio
Dopo ore di passione... ci addormentiamo uno nelle braccia dell' altro... mi meraviglia ancora la voglia che ho di lei... oltre al fatto di ritrovarmela addormentata al mio fianco se non addosso... abbiamo aperto di poco gli occhi... le faccio il solletico... e la sento ridere... cercando di fermarmi le mani...
smettila...
no... mi diverto troppo!
Solo che lo squillo di un telefono interrompe il mio divertimento... e m' infastidisce, soprattutto perchè non è il mio... lei si allunga e lo prendo... chi può essere mai a quest' ora? E' dannatamente presto... purtroppo lo immagino dalla sua espressione e poi lo confermano le sue parole... è Querini.
Non mi dire che è un sopralluogo?
Se lo sai che me lo chiedi a fare?
Avevo altre idee su questa mattina.
Rimandale al mio ritorno.
Mi risponde dandomi un bacio sul naso e poi si fionda in bagno... uffà... mi scoccia proprio... e pensare che prima toccava a me scappare per un sopralluogo lasciando lei a letto... eccetto quando era la mia allieva e voleva venirmi dietro... tempi lontani... ormai ci siamo scambiati i ruoli... non è che mi dispiaccia troppo... il direttore mi ha affidato diversi progetti e lezioni ... per cui faccio pochi sopralluoghi, solo quelli più complicati... sono contento che Alice lavori bene e che faccia carriera... sono orgoglioso di lei... faccio colazione... e poi prendo di nuovo il libro... sono curioso di come andrà a finire... anche se immagino che il demone riuscirà nel suo intento... ma ho anche la sensazione che potrebbero morire tutti... questo ha l' aria di essere quel genere di libri.
Balefar infatti ce la mette tutta per conquistare quello che chiama il bell' angioletto... Layla... nome straniero ma italianissima... usa il suo fascino ... la sua ironia... un modo di scherzare tutto suo... e la sua dolcezza ... per conquistarla prima... per poi portarla dalla sua parte... ed iniziarla a togliere quel brutto vizio dell' empatia e della comprensione... distraendola con la lussuria ed il potere...
quando lei si trova con un paziente lui inizia a lamentarsi con lei che perde troppo tempo... che non deve dargli importanza... che deve pensare solo al lato scientifico ecc... ecc...
Mi sembra di ricordare qualcuno...
Vieni via angioletto...
Lei alza gli occhi su lui... è il suo capo... ma vuole mettere i puntini sulle i...
Ho un nome... e penso che ascoltare il paziente...
Decido io cosa è importante angioletto.
Dottore...
Puoi chiamarmi Claude... angioletto... mi piace più di Layla.
Ho notato che con le altre non usa nomignoli... dottore.
Ha la testa dura... credevo che fosse più facile.
Perchè solo tu sei il mio... angioletto.
Io sono un' infermiera... e voglio che lei mi tratti come tale.
Tu... per me... sei più di un' infermiera... prendiamo un caffè insieme?
Non penso sia il caso.
Non siamo a scuola... possiamo uscire insieme.
Ma gli altri che penseranno?
Siamo adulti... che importa che pensano? E se ti riferisci al tuo lavoro ti ammirano tutti... anche se io penso che esageri... devi limitarti...
la pensiamo diversamente.
Ma questo non ci impedisce di frequentarci.
Così Balefar la convince ad andare a prendere il fantomatico caffè... poi una cena, poi un pranzo... Layla all' inizio è restia... poi cede al fascino intrigante del dottore... anche se lui sembra avvolto da un alone di mistero... però col tempo lei pensa che lo convincerà a svelarsi di più oltre che cedere sul fatto di intrattenersi coi pazienti...
Balefar pensava di avere le armi giuste... e che sarebbe stato semplice e facile far innamorare di sè Layla per poi convincerla a fare di tutto per lui, invece lei anche se si stava innamorando di lui non cedeva di un passo... era un osso duro... e tentava pure di convincere lui a pensarla come lei... ma non era solo questo a preoccuparlo... come se non lo fosse per altro, doveva fare presto, prima che lei completasse la trasformazione e prima che se ne accorgesse il suo capo che non stava raggiungendo il suo obiettivo e mandasse un altro demone al posto suo... oppure scendesse di persona... lo preoccupava che lui era che non si saziava mai di quel bell' angioletto... non solo a letto... del resto lui era il demone della lussuria... e lei anche se gli cedeva sempre aveva sempre quell' aria spirituale ed integerrima... gli piaceva parlare con lei... si divertiva a battibeccare con lei... era divertente, non si era mai sentito così... lei lo faceva sentire importante ma al contempo spiazzato da questo sentimento nascente... dopo secoli... era la prima volta che si sentiva... spaesato... e non poteva parlarne con nessuno... dei suoi amici... infernali... tantomeno col suo capo... avrebbe messo in pericolo Layla. Ora si preoccupava anche per lei... lui che aveva il compito di trascinarla all' inferno e di usufruire del suo cosiddetto potere "angelico".
Balefar si rese conto ben presto, anche se non riusciva a leggere nella mente di Layla, nè di conseguenza a manipolarle i pensieri... che la passione... ossia l' amore che lei aveva iniziato a provare per lui... stava stranamente risvegliando il suo potere... lo sentiva sempre di più... il suo richiamo angelico... che lo invitava ad essere più gentile... lui che era stato sempre crudele... che aveva ucciso... e tanto... senza nessun rimorso... la sua aura celestiale era sempre più chiara... lui la avvertiva... e questo significava che avrebbe dovuta portarla all' inferno il più presto possibile... ma qualcosa dentro di sè glielo impediva... anche quella sera lui si sentiva sempre più nervoso... lui che non aveva mai avuto paura di niente... la creava in altri la paura... anzi il terrore... anche quell' angioletto davanti a lui ne avrebbe dovuto provare... almeno un pò... invece era sorridente e rilassata... seduta al tavolo di Palazzo Grimani di San Luca...
Erano lì per un evento di beneficenza... già questo era da ridere... beneficenza... l' aveva convinto lei... ad andarci... al posto di un' altra coppia ... due colleghi dell' ospedale che avevano avuto un' imprevisto... e loro si trovavano lì come rappresentanti dell' ospedale... lei era bellissima... anzi splendida in un vestito azzurro... eterea come un angelo...
Mentre l' orchestra suonava... la gente iniziò a ballare... ed anch' io la invitai con la mano... per ballare con lei... il nostro tempo insieme stava per scadere... ed avrei voluto che invece non finisse mai... possibile che mi fossi innamorato... per la prima volta? E di un angelo? Invece di rovinarla io, mi aveva redento lei? Redento? Io non potevo essere redento... io ormai ero una proprietà di satana, dell' inferno... e doveva entrarci anche lei... il suo potere ci serviva... ma perchè ora mentre la guardavo negli occhi e poi la stringevo... stavo pensando a come fare per salvarla? Inutile pensarci, io non potevo salvarla, se non la porto io giù, ci penserà il mio capo...
Sentivo all' improvviso una sensazione alla bocca dello stomaco... un' oppressione ed un richiamo allo stesso tempo... qualcuno ci spia... uno solo o più creature infernali sono qui... vuoi vedere che il capo ha capito tutto? Mi anzi ci.. hanno spiati?
Andiamo a prendere una boccata d' aria .
le dico portandola fuori velocemente... dobbiamo scappare... ma come...?
Fuori l' aria sembra diventata immobile... e c' è una luce strana... è notte... ma il cielo è senza stelle... coperto da una cappa buia... infernale... sono qui! Poi sento la loro presenza prima di ascoltare la sua voce...
il tempo è scaduto, anzi ne è passato troppo... per i miei gusti.
Si è palesato come umano, ma i suoi occhi sono rossi... è solo, ma sento la presenza dei suoi scagnozzi intorno a noi.
Cosa vuole dire... Claude?
Mi chiede Layla.
Balefar stai tentennando troppo, non ti riconosco più.
Layla mi guarda curiosa ascoltando questo nome, ma stranamente non ha paura... mentre io so che è la fine... poi è un attimo... come se si congelasse il tempo... lei guarda Astaroth... come se si aspettasse un attacco... lui infatti alza una mano per bloccarla col fuoco... ma lei si sposta velocemente... io sbatto le palpebre stupito... come ha fatto? Ha capito che è un angelo e sa usare i suoi poteri? Come un ingenuo non l' ho capito? Eh no, non mi sono accorto di niente... o lei è stata brava a non farsene accorgere? Comunque ci penso dopo, ora devo aiutarla a scappare, non so quant' è potente... intanto compaiono anche gli altri... veloci con le loro ali nere... anche Astaroth allarga le sue per prendere l' angioletto... che si decide ad aprire le sue... bianche e lucenti... anche lei è luminosa mentre si districa tra i demoni... ne resto abbagliato... anch' io apro le ali e vado verso di lei ma per aiutarla... lei che lancia sfere di fuoco contro gli altri oltre ad avere uno scudo che la protegge...
diavolo maledetto che fai?
Inveisce contro di me Astaroth... maledicendomi, so che me la farà pagare... non so che fine farò dopo che Layla sarà andata in paradiso... ora comprendo che non m' importa più niente... non voglio ritornare più indietro... posso anche morire... finirò nell' oblio? Ma lei aspetta... può andare in paradiso... da viva? Oh cavolo, non lo so... ma credo che lo scoprirò presto... lei è veloce e riesce a tenere testa a questi diavoli... e farli bruciare... forti quanto me... alla fine rimane solo Astaroth che mi guarda furibondo...
Questa me la paghi Balefar... ora vado a chiamare gli altri.
Come scompare io dico a Layla...
scappa angioletto, io li fermo.
No, ti uccideranno, vieni con me.
Io non posso seguirti, lo sai.
Certo che puoi, devi solo chiederlo.
Mi chiede prendendomi le mani in un modo così dolce.
Avrai capito che sono un demone... non posso...
Invece puoi... tu non sei un demone... sei un angelo caduto... e puoi ritornare se lo chiedi.
Ma cosa dici?
Ti spiegherò dopo, ora non perdiamo tempo... stanno arrivando.
Anche io sento la loro presenza sempre più forte... ed esclamo indeciso...
Che devo fare? Non lo so...
Semplice... devi chiedere a Dio di poter tornare a casa.
Semplice? Mica tanto!
Vuoi stare con me? Liberarti dalla violenza?
Mi tira e cominciamo a salire in alto... lei con le sue ali candide... splendida in un lampo azzurro del suo vestito che le fluttua intorno... ed io con le mie ali nere... simbolo del mio inferno... lei mi abbraccia sfiorandomi le labbra...
tu non sei cattivo... e Dio è misericordioso... chiedilo...
Lei è così tenera ed amorevole che mi convince... nel frattempo sta arrivando l' armata delle tenebre... io come una preghiera sussurro guardando in alto verso un punto impreciso... ma so che Lui mi ascolta...
Vorrei tornare in paradiso...
Mentre sento le urla di quelli che erano i miei amici veniamo avvolti da una luce bianca e spariamo alla loro vista...
Continua nel prossimo capitolo perchè ad un certo punto Wattpad si è bloccato e non mi faceva scrivere.
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