Sicurezze cap. 30
Claudio
Finalmente Alice è arrivata, ha superato anche il suo record di ritardo... tanto che l' ho dovuta chiamare, visto che non ha risposto neanche su whatsapp... anzi non aveva neanche letto i miei messaggi... strano per lei che considera il telefono parte del suo braccio... mmm... mi dovrei preoccupare? Da Capodanno siamo stati entrambi molto impegnati, non solo il nostro lavoro ci impegna molto, poi lei fa pure la detective... vabbè pure io ho qualche progetto da seguire, ma niente in confronto al tempo che lei passa in giro per Venezia... non credo con Querini, gli ho fatto un bel discorsetto e lui mi è sembrato sincero quando ha detto che ama la moglie e non ha mire su Alice... e se ci fosse un altro poliziotto che la intriga? In istituto di certo non c' è... me ne sarei accorto... la osservo dopo di che mi ha salutato e si siede vicino alla tavola già apparecchiata... ha una strana espressione...
Stanca?
Mmm?
Non eri libera oggi?
Si... ma ho... pulito.
Tu...? Hai passato il tuo giorno libero... a pulire casa?
Non mi credi?
Esclama abbassando però gli occhi... è una bugia...
Non è che la pulizia sia una delle cose che preferisci fare.
Ma... purtroppo le devo fare.
Sarà...
Le rispondo non proprio rassicurato dalle sue parole... servo i piatti e mangiamo... stavolta mi sento io esaminato da lei... sento i suoi occhi puntati addosso... e non capisco il perchè... ed è estremamente silenziosa... lei che è sempre stata così logorroica... così alla fine della cena mentre sparecchio non ne posso più.
Mi dici cosa c' è che non va?
le chiedo sedendomi accanto a lei che intanto si è spostata sul divano.
Nulla...
risponde lei guardandomi stavolta negli occhi... con curiosità.
Non mi freghi sacrofano!
Lei sorride e mi accarezza la guancia...
stavo pensando a te.
Ho notato... che mi stai fissando come se volessi vivisezionarmi.
Addirittura... però... in un certo senso hai ragione.
E quale senso? Vuoi forse farmi l' autopsia?
Le chiedo ridendo per sdrammatizzare... non so se preoccuparmi o meno... di questa conversazione... ma lei scoppia a ridere...
Dovrei ucciderti prima... e non ne ho affatto voglia.
Menomale... sono più tranquillo!
Lei mi accarezza lentamente la gamba e parla abbassando un poco la voce.
Sai... io ho sempre cercato il principe azzurro... il romanticismo... la perfezione...
ed invece sono arrivato io.
Lasciami parlare.
Esclama con tono sicuro, ma non mi preoccupo visto che continua ad accarezzarmi sensualmente la gamba, è un buon segno, no?
Ti dicevo... che pensavo di volere la perfezione, tutti quei gesti romantici... e tu non sei affatto così... non sei di certo perfetto, eccetto che nel lavoro... ma io ti amo così come sei...
Trattenevo il respiro... ma alle ultime parole ho buttato fuori l' aria... che sollievo...
Non sei perfetto, ma vero... forse... se fossi perfetto... romantico al limite del sdolcinato... saresti diventato scontato... monotono e perfino noioso e ... invece tu sei tutt' altro che noioso...
Non immaginavo che le sue parole alla fine sarebbero diventate una dichiarazione d' amore... e nel frattempo la sua mano dalla gamba si è allungata sulla camicia e poi sulla mia guancia... che mi accarezza con delicatezza guardandomi con tenerezza... e forse anche desiderio? Io che ho sempre la risposta pronta... ora sono spiazzato dalle sue frasi... cos' ha scatenato questa sua improvvisa consapevolezza? Non era già consapevole di amarmi? Sto per chiederglielo ma lei mi prende la guance tra le mani ed avvicina le labbra alle mie dando via ad un bacio dolcissimo... lei si stringe sinuosa a me... le ie mani vanno alla sua nuca per stringerla a me ed approfondire il bacio... poi vanno ai suoi fianchi e la sposto sulle mie gambe...
Pensavo mi conoscessi sacrofano...
sussurro tra un bacio e l' altro.
Si, ma non avevo le idee chiare...
Su che cosa?
Le chiedo con sospetto... che cavolo è successo?
Volevo... cambiarti... che diventassi il mio principe azzurro... ma tu lo sei già... tu sei tutto quello di cui ho bisogno... pensavo di volere altro, ma credo che mi sarei annoiata...
Sei sicura?
Ora... si...
non abbiamo parlato molto in questi giorni.
Si... ma so che tu ci sei... anche se non ci vediamo so che ... tu ci sei...
Sei sicura sacrofano?
Esclamo ghignando...
Uè non farmi pentire...
dice dandomi uno schiaffo sul petto...
non volevo che diventassi troppo sdolcinata, hai detto che non ti piace.
Si spalma di nuovo su di me strofinando il viso al mio... ed esclama...
non mi dispiacciono però le tue... sorprese...
ma se le facessi più spesso... non sarebbero più sorprese... e diventerebbero scontate... e monotone, no?
Si... hai ragione.
Io ho sempre ragione... e mi fa indubbiamente piacere che stavolta me lo confermi... tu.
Affermo prima di spostarle i capelli dietro l' orecchio e baciarla.
Lei si dimostra affatto dispiaciuta della mia affermazione, anzi mi sbottona la camicia e mi accarezza mentre continuo a baciarla... poi mi dedico al suo collo e lei mugola di piacere, ma quando insisto mi ferma...
un altro succhiotto no... non posso tenere la sciarpa in ufficio...
e quando mai sei in ufficio?
Non divagare...
Non divago... anzi... sei tu che vaghi... per Venezia.
Non ricominciamo... stavamo andando così bene...
Continuiamo allora...
dico fiondandomi su di lei.. ma lei si alza e mi tende la mano esclamando...
andiamo a letto.
Pensavo volessi i... mmm... preliminari sul divano...
lei alza gli occhi al cielo... imitandomi e ridendo risponde...
muoviti ... non perdiamo tempo...
Ai suoi ordini!
Le dico mettendo la mano al capo in segno di stare in attenti.
Alice
Quando sono venuta da Claudio non avevo certo l' intenzione di fargli una tale dichiarazione d' amore... però ho fatto il paragone tra lui ed il personaggio del libro che sto leggendo... mi ha preso sicuramente... però è un romanzo... un personaggio inventato e pertanto perfetto... come tutte desiderano... in teoria, ma in pratica è davvero così? Io mi sono resa conto che anche se Claudio è un pò chiuso, fa fatica ad esprimere le sue emozioni, i suoi sentimenti, pensieri ecc. ecc. con le sue azioni dimostra tutto ciò che prova... soprattutto da quando è venuto a Venezia... non mi ha mai deluso, mi ascolta anche se i prende in giro, la sua ironia ogni tanto mi fa arrabbiare ma generalmente è divertente ... e come gli ho detto non mi annoia mai... il tempo che trascorro con lui non è mai monotono o noioso... come lui del resto... io all' inizio ero innamorata dell' amore romantico, dolce fatto di regali e di gesti affettuosi... perciò ho perso tanto tempo dietro ad Arthur pensando che fosse il mio principe azzurro... poi mi sono resa conto che quando lui ha iniziato a viaggiare non c' era stato quel passaggio dall' innamorarsi all' amarsi... io volevo una persona vicino che mi facesse sentire importante e credevo che fosse Arthur... invece il tempo mi ha rivelato che quella persona era Claudio... lui nonostante il suo caratteraccio ha dimostrato di essere l' uomo di cui avevo... ho bisogno... che mi fa stare bene e che mi stimola a fare sempre di più... nonostante si lamenti sempre delle mie scorribande... investigative, ma è solo perchè si preoccupa per me, che qualcuno mi faccia del male... ho sicuramente aumentato il suo ego... ma le parole mi sono uscite spontanee... e poi l' ho visto preoccupato più che curioso... forse ha confuso la mia espressione mentre lo stavo osservando... lo amo tanto... così com' è... mi ricordo la prima volta che siamo stati insieme... al congresso... al tavolo mi disse che gli piacevo perchè ero imprevedibile... ma in realtà quello imprevedibile è lui! Dopo una notte pazzesca... stamattina mi sono alzata con calma mentre Claudio era già andato in istituto... mattiniero come sempre... aveva anche fatto la sua solita corsetta... io sono andata in pasticceria a fare colazione, come al solito lui è sfornito delle mie dolcezze preferite... e poi corsa in istituto. Mi sono pentita di non aver portato il libro, in modo da leggerlo nei momenti di pausa... ho dovuto aspettare di ritornare a casa per continuare la lettura... ero curiosa... Claudio non comprende questa mia curiosità, lui è curioso soltanto di argomenti relativi al lavoro.
Allora... come sospettavo i due protagonisti... grazie alla vicinanza dovuta al lavoro, empatia personale e professionale e naturalmente attrazione fisica... il loro rapporto diventa sempre più stretto e si capiscono al volo... sembra una normale storia d' amore tra colleghi... ma non è così... leggo accanita la pagina...
Alice che non disdegna di andare da sola a seguire indizi... nonostante si senta seguita da qualcuno... e senta strani presentimenti... si ritrova a camminare tra le calli di sera... sente rumori e versi strani intorno a lei e non incrocia neanche una persona poi... fossero dei passi... ma no... ogni tanto vede volare intorno a lei ombre scure... stranissimo... che la fanno tirare fuori la pistola... però non c' è nessuno oltre al buio che l' avvolge... non è la notte ma una cappa di oscurità e dolore... fino a che dietro di lei all' improvviso compare dal nulla il collega Claudio... sente la sua voce di spalle...
non avere paura...
con un tono che stranamente gli infonde fiducia e protezione, come fa sempre del resto... lui gli poggia una mano sulla spalla.. e con la coda dell' occhio lei vede che alza l' altra mano... sembra che il cielo s' illumini di una luce che vorticando apre le tenebre... sta forse sognando? si sentono versi di uccelli... forse corvi... ma non vede nessuno... i versi strani si allontanano fino a scomparire... sembra che questa luce li mandi via... Alice si risveglia da questo shock e si gira osservando l' ultima scia luminosa che irradia da dietro di lei... da... Claudio? No... non può essere... ma mentre lui la guarda sente una pace ed una sicurezza trasmessa dai suoi occhi blu... come un cielo limpido... senza nuvole... poi ripiombiamo nella notte... serena e illuminata da poche stelle... le prende le mani con le sue... calde... come non mai... e sente una strana energia... a malapena lei riesce a balbettare...
ma che è successo?
Lui sorride sussurrando...
ogni cosa a suo tempo...
stranamente lei non ha paura e non chiede di più, anche se lei è curiosa (di natura ... come me)... lui continua a sorriderle e tenendole ancora la mano... vanno via insieme... e non le sembra per niente strano, ha delle sensazioni strane ... che la pervadono di un' atmosfera di benessere...
Alzo la testa per metabolizzare quello che ho appena letto e scorgo l' orario sull' orologio di fronte... caspita si è fatto di nuovo tardi... Claudio non mi crederà mai quando gli dirò che stavo leggendo... chissà che s' immagina... sembra tanto sicuro di sè ... ma quando s' ingelosisce diventa un pazzo furioso... guardo anche il telefono che avevo lasciato in modalità silenzioso e mi ritrovo un paio di messaggi che infatti chiedono dove cavolo mi trovi. Per fare presto invio un vocale mentre preparo un cambio per dormire da lui... e poi scappo da lui... speriamo che mi creda e non si arrabbi troppo... quando fa così non si sopporta!
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